La Sicilia trasformata in piattaforma USA/Nato.

Sigonella centro di comando militare con l’allargamento delle piste di volo, hub per l’attività militare USA in Africa, Medio Oriente e Caucaso, da questa base sono partiti i droni e gli aerei che si sono “confrontati” nei cieli con quelli russi; lo scalo “civile” di Catania-Fontanarossa; i porti di Messina, Catania e Augusta; i sistemi di telecomunicazione che trasmettono gli ordini ai sottomarini nucleari in immersione di Niscemi e, da qualche anno, le antenne satellitari del MUOS; gli aerei radar Awacs NATO a Trapani-Birgi; i radar e gli apparati d’intelligence installati a Noto-Mezzogregorio, Marsala, Favignana, Portopalo di Capo Passero, Lampedusa, Pantelleria.

È partita lunedì 21 febbraio la Dynamic Manta (DYMA), l’esercitazione navale condotta annualmente nel Mediterraneo centrale dal Comando Marittimo Alleato della Nato. Al largo delle coste siciliane, Canada, Francia, Grecia, Italia, Spagna, Turchia e Stati Uniti si addestreranno alla guerra sottomarina. La Marina militare USA partecipa con un sottomarino a propulsione nucleare e armato di missili nucleari. L’Italia assicura il supporto logistico della base navale di Augusta e della base aerea dell’Aeronautica Militare di Sigonella, a Catania.