I pannelli “assorbenti lo smog” della Michelin: una bufala.

I pannelli “assorbenti lo smog” della Michelin sono una bufala? Probabilmente sì. Come le “famose” asfaltature antismog. Nella migliore delle ipotesi sono un palliativo (della forza dei blocchi del traffico). Secondo Michelin, ogni “pannello mangia polveri sottili” ridurrebbe del 30% PM10 e biossidi di azoto in un raggio di 50 metri. Se è una iniziativa gratuita della Michelin: meglio di niente. Invece il sindaco (nella fattispecie: di Alessandria) , se ha i soldi, li spenda per piantare alberi, la cui efficacia è garantita. Soprattutto realizzi l’isola pedonale integrale: l’unico provvedimento efficiente per ridurre drasticamente lo smog. Non regali soldi alla Michelin. Non truffi la gente. Ascolti il primario pneumologo Gabriele Ferretti: durante i “picchi di inquinamento” i tassi di mortalità aumentano del 6-7%.

In “Ambiente Delitto Perfetto” Umberto Eco interprete del commento sulle sentenze del Tribunale di Alessandria.

Nulla di nuovo tra Tanaro e Bormida

Nel libro, coincidente il giudizio sulla “alessandrinità” del Palazzo di Giustizia. A pagina 4 ci eravamo posti la domanda: “…E, quale emblematico epicentro giudiziario del libro, abbiamo scelto Alessandria, che non si è fatta mancare nulla: amianto, nucleare, chimica, tav, smog; quasi a voler smentire l’abusata definizione del concittadino Umberto Eco, “Nulla di nuovo tra il Tanaro e il Bormida”, che irride il motto papalino sullo stemma del municipio “Deprimit elatos levat Alexandria stratos”, Alessandria umilia i superbi ed esalta gli umili. Le sentenze 2015 Solvay, Michelin, Ilva, smog, Nucleare avranno confermato il luogo comune dell’autorevole semiologo oppure la dedica donata nove secoli prima dall’autoritario papa Alessandro III ?” La risposta è arrivata a pagina 375. D’altronde Eco non si è neppure fatto seppellire ad Alessandria, di cui apprezzava solo la tradizionale “bellecalda”, una farinata di ceci. 

Se la condanna di Repetto è giusta, è ingiusta quella di Solvay.

Se è giusta quella di Solvay, è ingiusta quella di Repetto. Ci dovrebbe essere una proporzione nelle pene. Gli imputati della multinazionale (avvelenamento doloso della falda: 18 anni di reclusione) con tanto di parti civili morti e ammalati hanno (alcuni, neppure tutti) preso 2 anni e 6 mesi . Mentre il presidente Repetto 2 anni e 10 mesi… per aver fatto la cresta sui rimborsi chilometrici Amag! Nessun pietismo per il braccio destro del sindaco Fabbio, anzi, fosse per noi saremmo più pesanti. Però che dire della sentenza Solvay, anzi meglio non dire. Comunque, candidati al “Premio Attila Alessandria 2015” sono sia Repetto (curriculum infinito) che il Tribunale di Alessandria (sentenze Solvay, Michelin, Fabbio, Italsider).
Clicca qui Silvana Mossano “Condannato l’ex presidente dell’AMAG. Truffa sui rimborsi spese. A Repetto 2 anni e 10 mesi. Assolto invece dall’accusa di abuso d’ufficio per 34 assunzioni”.

Alla Michelin di Spinetta Marengo si muore per fumo di sigaretta.

Ennesima sentenza. La multinazionale francese entra ed esce sempre indenne dal Tribunale di Alessandria. Vedi la seconda edizione di “Ambiente Delitto Perfetto”. Dopo le sentenze Solvay, Italsider, Smog, c’è già chi ha proposto il Tribunale di Alessandria candidato al “Premio Attila Alessandria 2015”.
Clicca qui Silvana Mossano “Michelin, il processo si sgonfia assoluzione per 5 dirigenti”.

Amianto Ilva Italsider di Novi Ligure: il Pm chiede l’assoluzione e il giudice gli va dietro.

Dopo le sentenze Solvay, Michelin, Smog, c’è già chi ha proposto il Tribunale di Alessandria candidato al “Premio Attila Alessandria 2015“. Vedi la seconda edizione di “Ambiente Delitto Perfetto”.
Clicca qui La Stampa “Amianto all’Italsider pm chiede di assolvere”.
Clicca qui Silvana Mossano “Amianto, condannata l’Ialsider per la malattia di un ex operaio”. Condannata si fa per dire.

Sentenza Michelin di Spinetta Marengo, altro capolavoro della magistratura.

La lettura della sentenza è durata pochi secondi: tutti assolti. E’ stato il fumo delle sigarette a causare i tumori alla vescica e ai polmoni dei 32 lavoratori.

Clicca qui La Stampa “Il processo si sgonfia, assoluzione per 5 dirigenti. L’amarezza degli operai: ma a noi il cancro non ce lo leva nessuno”.
Clicca qui Il Piccolo “Michelin, assolti i cinque ex dirigenti dello stabilimento di Spinetta Marengo”

Michelin: Le ammine sono innocue PERCIO’ non abbiamo ucciso nessun operaio.

Invece le ammine aromatiche sono cancerogene PERCIO’…

E’ almeno dagli ’60 che è stata riconosciuta l’associazione tra cancro a cavità orale, esofago, laringe e soprattutto alla vescica e l’esposizione delle ammine nei luoghi di lavoro, sia come causa che concausa. A proposito di Michelin, il procuratore di Torino Raffaele Guariniello… continua

Sul libro “Ambiente Delitto Perfetto” un capitolo dedicato al processo di Alessandria.

Condanne fino a 5 anni per le morti Michelin di Spinetta Marengo.

Chieste dal Pubblico Ministero contro quattro dirigenti accusati di omicidio colposo: Gian Carlo Borella, Emilio Toso, Bartolomeo Berello, Giovanni Alberti.

Clicca qui Emma Camagna “Decessi alla Michelin. Condanne fino a 5 anni. Le richieste del PM”.
Clicca qui Monica Gasparini “Oltre quattro ore di requisitoria. Il PM chiede da 3 a 5 anni per decessi e malattie causate dall’ambiente di lavoro”.
Clicca qui Alessandrianews “Chieste condanne da cinque a tre anni per gli ex direttori Michelin”

Verso la conclusione il processo Michelin di Spinetta Marengo.

La PM Marcella Bosco e la giudice Milena Catalano tentano di recuperare i ritardi del procedimento penale contro 5 dirigenti accusati per omicidio e lesioni colpose a danno di 18 operai. I consulenti Michelin si dannano: l’ottuagenario Messineo, se lo paghi, il globetrotter dei consulenti è disposto a dimostrare che la terra è piatta. Romano non è da meno: consulente di Schmidheiny al processo Eternit ha giurato che l’amianto era considerato innocuo.
Clicca qui Monica Gasparini “La difesa replica con i propri periti: lavoratori esposti a rischi molto bassi”.
Clicca qui Silvana Mossano “Processo per i casi di tumore tra gli operai. I consulenti Michelin insistono: escluse possibilità di rischio”.
Clicca qui Pennatagliente “Verso la conclusione il processo Michelin di Spinetta Marengo”

La lettera di un lavoratore Michelin di Spinetta Marengo, testimonianza rassegnata e sofferta.

“Sono malato di tumore alla prostata e tanti miei colleghi di lavoro, o sono deceduti per tumore o sono malati chi ai polmoni, chi alla prostata, chi allo stomaco, e chi sostiene che siamo nella media nazionale forse può sostenerlo nei tribunali, davanti a uomini che rappresentano leggi fatte da altri uomini ma davanti a Dio non lo può sostenere, e quelli come me devono chinare la testa prendere le bastonate e baciare il bastone”.
Continua a leggere Lotte Unitarie.

Lo strano processo della Michelin di Spinetta Marengo.

Che naviga verso la prescrizione mentre si indaga sul fumo delle sigarette piuttosto che sulle ammine aromatiche e sull’amianto. Altri 18 operai con cancro senza risarcimenti? Non è la prima volta che i processi Michelin si arenano al tribunale di Alessandria. D’altronde non c’è una vera Indagine epidemiologica della Fraschetta.
Clicca qui Silvana Mossano “Processo a cinque dirigenti per omicidi e lesioni colpose da esposizione professionale. Caccia a tutte le concause di tumore. Il PM chiede precisazioni sull’eventuale presenza di un cancerogeno anche a Spinetta”.
Clicca qui Monica Gasparini “Importante sentire l’Arpa su una particolare ammina. Il pubblico ministero Marcella Bosco chiede l’ammissione di altri documenti. In parte accolta”.

Il mestiere del boia: il “consulente” che difende il carnefice contro le vittime.

Sono sempre gli stessi che trovi in tutti i processi dove gli imputati sono grossi e danarosi industriali.
Clicca qui, dal Dossier, Francesco Messineo al processo Solvay di Spinetta Marengo.
Clicca qui La Stampa: “Il consulente della Michelin: quegli aspiratori c’erano. A processo cinque dirigenti dell’azienda”.
Clicca qui Alessandrianews “Processo Michelin: nessuna emissione pericolosa”

Gli operai sono in buone mani con un medico del lavoro come quello della Michelin di Spinetta Marengo.

Al processo, il medico teste della difesa degli imputati per omicidio colposo e lesioni colpose. Le ammine aromatiche sarebbero state innocue. Non si spiega come i lavoratori abbiano contratto il carcinoma alla vescica quando secondo analisi e visite tutto era nella norma.
Clicca qui La Stampa: “Sentito il medico dello stabilimento: alla Michelin gli addetti lavoravano in sicurezza; i rischi erano accettabili”.
Clicca qui Il Piccolo: “Michelin,in aula parlano il medico e alcuni ingegneri”.
Clicca qui Alessandrianews “processo Michelin, solo un malato in 30 anni”

Processo Michelin ai 5 direttori: le sostanze inquinanti erano segreto industriale.

Le cappe aspiranti e i condizionatori erano posizionati a garantire la temperatura delle gomme lavorate ma non a proteggere i lavoratori dai fumi nocivi. L’eptano era usato come il vino in osteria. Ammine aromatiche e radioattività massime preoccupazioni.
Clicca qui Il Piccolo “Dure testimonianze. Le condizioni di lavoro erano difficili”
Clicca qui La Stampa “Negati i nomi delle sostanze per segreto industriale”

Mai stato rischio di cancro alla Michelin di Spinetta Marengo.

I dirigenti processati ad Alessandria per lesioni e omicidio colposo si difendono: i lavoratori sono ammalati o morti di tumore alla vescica a causa delle sigarette, anche se avevano smesso di fumare da 40 anni. E’ la stessa tesi sostenuta contro il PM Guariniello nel processo di Torino negandogli amine aromatiche, antiossidanti PBNA, betanaftilamine, amianto ecc. Il più famigerato era il “reparto Z”, un inferno nelle testimonianza dei sopravvissuti. Omertà per paura.Le responsabilità dei sindacati.
Clicca qui “Mille pagine di dossier” preparato da Medicina democratica in concomitanza alla querela presentata da Michelin per presunta diffamazione a mezzo stampa.
Clicca qui  La Stampa “Talco e nerofumo ovunque ma si negava rischio cancro”.
Clicca qui Alessandrianews “Si parlava con cautela di malattie e ambiente, se si voleva lavorare”
Clicca qui Il Piccolo “Michelin, parlano gli ex dipendenti”

La campagna della Michelin contro il fumo: sono le sigarette che uccidono gli operai e non le ammine aromatiche e i solventi.‏

la Michelin no!

I famosi avvocati della multinazionale francese lo sbandierano ai quattro venti che sono strasicuri di vincere al processo di Alessandria. Chissà perchè, visto che da altri tribunali, per situazioni di cancro identiche a quelle dello stabilimento di Spinetta Marengo, si sono presi delle grandi stangate penali. Così sarà per Spinetta se la situazione è quella analizzata dal dossier di Medicina democratica, clicca qui
Clicca qui Alessandrianews “Michelin paramentri ambientali nella norma, ma c’era chi si ammalava”
Clicca qui Tuononews “Processo Michelin, le analisi dei periti ne passato davano dati nella norma”
Clicca qui La Stampa “Serve prova tecnica dell’inquinamento dentro la Michelin”

“I lavoratori Michelin muoiono di cancro perchè fumatori.” (Perfino quelli che non hanno mai messo in bocca una sigaretta).

Così si difendono al processo (giudice Milena Catalano) i cinque dirigenti accusati di omicidio e lesioni colpose. Sono invece inchiodati dai testimoni e da una monumentale inchiesta del Pubblico Ministero Marcella Bosco che dimostra che gli operai lavoravano in un ambiente infernale senza mezzi di protezione.
Clicca qui La Stampa.
Clicca qui Il Piccolo.

ad Alessandria parte il processo alla Michelin di Spinetta Marengo

Parallelamente al processo della Solvay, al Tribunale di Alessandria si sta svolgendo un altro importante procedimento: quello che vede coinvolti cinque alti dirigenti dello stabilimento, per i reati di omicidio colposo e lesioni personali gravi; diciotto operai sono deceduti – o comunque malati di tumore – a causa delle sostanze respirate durante la lavorazione delle materie prime.
Clicca qui 7 maggio: ad Alessandria parte il processo alla Michelin
Clicca qui Processo Michelin, ammesse le parti civili

che giustizia è questa?

Sta velocemente scivolando verso la prescrizione il processo contro cinque dirigenti della Michelin di Spinetta Marengo accusati delle malattie e delle morti degli operai. La rabbia dei lavoratori e dei famigliari.
Clicca qui Silvana Mossano.
Clicca qui Monica Gasparini.

Come si muore alla Michelin

Udienza preliminare il 15 giugno. Cinque dirigenti sotto accusa per omicidio colposo per aver cagionato la morte per forme cancerogene a polmoni o vescica di dodici dipendenti dello stabilimento Michelin di Spinetta Marengo occupati dal ’71 al ’94 e lesioni personali gravi o gravissime a venti operai che hanno prestato attività dal ’70 al 2003. A noi risultano numeri drammaticamente superiori: per il dossier clicca su “argomenti” alla voce “michelin”.
Clicca qui Monica Gasparini.
Clicca qui Silvana Mossano.

La Michelin è un centro benessere.

Secondo la Michelin le morti professionali “non sono dovute ad attività lavorativa. In Michelin non ci si ammala causa il lavoro”. Anzi la fabbrica di Spinetta Marengo può paragonarsi ad un centro benessere.
Non la pensiamo così noi (clicca qui il dossier del 2000 di Medicina democratica) insieme alla Procura della Repubblica di Alessandria che ha chiesto il rinvio a giudizio di 5 direttori per omicidio colposo e lesioni personali gravissime per forme cancerogene ai polmoni e alla vescica di decine di dipendenti, esposti fra l’altro ad amianto.
Clicca qui la cronaca de La Stampa.

Tumori fra i lavoratori Michelin.

Cliccando sull’articolo puoi leggere l’aggiornamento di Emma Camagna su La Stampa in merito al processo ai cinque dirigenti Michelin di Spinetta Marengo per “concorso in lesioni e omicidio colposo a seguito di malattia professionale”.
Cliccando nella sezione Argomenti alla voce Michelin: puoi rivedere le fasi precedenti del processo, fino al dossier di Medicina democratica presentato nel 2000 al Convegno di Genova.

Michelin sotto accusa per decessi da tumore.

Una indagine epidemiologica ha stabilito che dei 3.000 dipendenti Michelin susseguitisi dal 1972, anno di apertura dello stabilimento di Spinetta Marengo, ne sono morti 284. Di cui molti per tumori. Per essi sono sotto inchiesta della Procura della Repubblica di Alessandria 5 dirigenti con l’accusa di concorso in lesioni e omicidio colposo a seguito di malattia professionale. Giancarlo Borella, Giovanni Alberti, Emilio Toso, Bartolomeo Berello e Giuliano Gallo compariranno il 28 ottobre davanti al GUP per l’udienza preliminare. L’inchiesta, che comunque non è chiusa, anzi dovrebbe allargarsi, è partita da INAIL e ASL (notoriamente latitanti sul tema).
Intanto si avvia verso la conclusione il processo ai vertici degli stabilimenti Michelin Torino – Dora e Stura per decine di morti di cancro: clicca qui.

Indagini Epidemiologiche per la Fraschetta/Tumori alla Michelin.


Continua l’inchiesta sulla Michelin di Spinetta Marengo (AL). Le accuse sono di lesioni e omicidio colposo per malattia professionale. I dirigenti indagati sono Giancarlo Borella, Bartolomeo Berello, Giuliano Gallo, Giovanni Alberti, Emilio Toso. L’inchiesta è stata aperta su segnalazione di Inail e Asl relativamente a cinque dipendenti. L’indagine epidemiologica ordinata dalla Procura di Alessandria ha evidenziato che, dal 1972 al 2007, su 3.000 dipendenti ben 284 sono morti per tumore. Addirittura disaggregando qualche dato, ad esempio esaminando i dati Istat (vedi il dossier di Medicina democratica) sulle “cause di morte 1970-90 Michelin di Alessandria”, è clamoroso notare che sul totale di 112 decessi Michelin ben 53 sono dovuti a tumori: 47,4%, mentre la percentuale in Piemonte è 31,5%. Secondo l’ASL 20, relativamente al periodo ’92-’97, i decessi per tumori sul totale decessi sale per Michelin al 50%. Un lavoratore su due.
Sindacati, Medicina democratica, Comitati della Fraschetta, 5.000 cittadini erano ricorsi alla Magistratura: leggi il dossier.