L’Ucraina e don Lorenzo.

A cento anni dalla sua nascita, possiamo provare a leggere la guerra che avanza in Europa con il pensiero di don Milani? Risponde Francesco Gesualdi, che del priore di Barbiana è stato allievo: clicca qui. Il punto da cui partire per capire le ragioni e le dinamiche della guerra scoppiata nel cuore dell’Europa è che l’aggressione russa non è un fulmine a ciel sereno, ma il risultato di 30 anni di rapporti logoranti fra paesi occidentali e Russia. Per ammissione generale la guerra in Ucraina non è solo fra russi e ucraini, ma fra Russia e Nato. Lo dicono gli sforzi profusi dai paesi Nato per sostenere l’Ucraina e le ragioni espresse da Mosca a giustificazione della sua aggressione. Secondo i calcoli del Keil Institute, dal gennaio 2022 al febbraio 2023, i paesi occidentali hanno stanziato a favore dell’Ucraina aiuti complessivi per 143 miliardi di euro, di cui 73 da parte degli Stati Uniti e 55 da parte dell’Unione Europea unitamente ai paesi che la compongono. Oltre un terzo dell’aiuto è stato per armi fornite principalmente da Stati Uniti (44 miliardi di euro) seguiti da Gran Bretagna (4,89 miliardi), Polonia ( 2,43 miliardi), Germania (2,36 miliardi). Per di più alcuni paesi Nato ospitano soldati ucraini per corsi di addestramento e garantiscono servizi di intelligence nel teatro di guerra. 

Da Barbiana ad Assisi per dire con don Lorenzo Milani: “I care!”

Quest’anno la Marcia PerugiAssisi parte il 4 settembre da Barbiana con il motto di don Lorenzo Milani: I Care! Mi importa, mi sta a cuore, mi sento responsabile, voglio fare la mia parte. Clicca qui.  E il 10 ottobre daremo vita ad una nuova Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità a 60 anni dalla prima convocazione fatta da Aldo Capitini.

Bisogna disobbedire le leggi quando non sono giuste.

“Obbedire quando sono la forza del debole. Quando invece sanzionano il sopruso del forte dobbiamo batterci perché siano cambiate”.  Clicca qui  questa “Lettera ai giudici” di don Lorenzo Milani. Si tratta di una lezione di vita e di storia che dovrebbe essere portata dentro le scuole, dovrebbe essere un testo scolastico di grande attualità che ogni preside di ogni ordine e grado dovrebbe stampare e che ogni  insegnante di lettere (e anche di religione) dovrebbe  studiare e commentare con gli studenti.

E’ un testo (critico) di storia ma anche una lezione di nonviolenza, per una lotta non violenza. A questo proposito, piacerebbe oggi riflettere  -chi vorrà farlo sarà ospitato su questo Sito –   su cosa avrebbe detto oggi don Milani alla notizia dei 25 denunciati e 14 arresti fra gli attivisti del Movimento No Tav   per la manifestazione tenutasi in Val di Susa lo scorso 8 dicembre  che aveva violato “la zona rossa” a 1 chilometro dal cantiere  Tav di Chiomonte, e tramite petardi e botti, ricevendo in cambio candelotti lacrimogeni. L’accusa è di “resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento, travisamento e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”.

L’obbedienza non è più una virtù.

Celebre frase di don Lorenzo Milani che ben si addice ai disobbedienti per antonomasia della Valsusa. In occasione dei 50 anni dalla sua scomparsa  Gruppo Abele e Certosa 1515, in collaborazione con il Comune di Avigliana, organizzano una serata in ricordo del prete di Barbiana. Clicca qui l’appuntamento insieme al programma delle altre iniziative di lotta come sempre approntato da Doriella&Renato.