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La storia muove dal bancone della solita bettola, che regala al protagonista una felicità rassegnata, quotidiana, senza fastidi. Ma la noia lo assale, lo tormenta. Alla fine, disgustato, decide di andarsene, il più lontano possibile. Lo schema si ripete e diventa l’intelaiatura del romanzo, in una alternanza di ambientazioni urbane e avventure in terra esotica, in un continuo di fughe e ritorni. Il protagonista, un fotoreporter con la passione per le birrette e per i guai, viaggiatore scalcagnato, generoso e casinista, più romantico e illuso di Don Chisciotte, meno dotato di Don Giovanni, sfigato come Paperino, sbruffone ma poetico, con una tendenza a mettersi in situazioni irrisolvibili, alterna le avventure quotidiane, la partitella domenicale, il torneo di freccette, l’amore sbandato, con la ricerca dell’ereditiera in canoa, assalti di belve, sequestri, traffici internazionali, rivoluzioni (anche una mummificazione), sempre con la stessa, buffonesca, ironia. Le incredibili esperienze, raccontate con leggerezza, al limite della burla, lasciano il lettore nel dubbio che sia tutto vero.

Leonardo Balza – Narrativa Italiana – Se Scappo è Peggio – Cavinato Editore, Brescia – 2015: clicca qui.
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