L’appello: Andiamo in piazza con il cartello FATE LA CARITA’

 

L’appello “Andiamo in piazza con il cartello Fate la carità” (clicca qui) non è stato considerato un fatto politico locale, di Alessandria. Lo dimostrano le adesioni dall’Italia e dall’Estero in merito all’ordinanza di urgenza del neo sindaco che vieta l’elemosina con multe che arrivano a 7.000 euro. Nel giro di poche ore, alla manifestazione in piazza hanno aderito in tanti. Sono emblematiche le motivazioni politiche e culturali di chi è contro (clicca qui) piuttosto che quelle dei pro (clicca qui) che danno per scontato il commento.
Clicca qui La Stampa “No all’ordinanza contro gli accattoni”

In piazza con il cartello “fate la carità”.

Mi scuso, con qualche migliaia di destinatari in Italia e all’Estero della presente lista, per questo appello di carattere locale. Il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica, ha emesso “come primo passo” (sic) una “ordinanza di urgenza” (sic), che vieta di chiedere l’elemosina in città (in particolare nelle aree delle piazze Gobetti, Madre Teresa di Calcutta, Garibaldi, Libertà, Berlinguer). Le violazioni saranno punite con multe fino a 500 euro, fino a 3.500 se il mendicante aiuta a parcheggiare, rispettivamente fino a 1.000 e 7.000 euro se l’accattone è addirittura accompagnato da un minore anche se allattato al seno.

Nessun commento. Rivolgo un appello. A cristiani e laici. Stabiliamo un giorno in cui ritrovarci tutti a chiedere la carità. Vediamo cosa succede. Se il sindaco ci multa tutti e, siccome non paghiamo, ci trascina tutti in tribunale. Oppure se il sindaco ritira l’ordinanza.

Attendo, a questo mittente movimentodilottaperlasalute@reteambientalista.it, di ricevere l’adesione di quanti intendono partecipare alla manifestazione (chi dalle altre parti d’Italia o dall’estero non potrà partecipare fisicamente, può esprimere per iscritto la solidarietà). Grazie.

Lino Balza

foto del 2009 per analoga manifestazione

Il governo sta approvando la legge per i sindaci sceriffi.

Potranno allontanare, senza che abbiano commesso un reato o siano indagati, quanti considerati indecorosi alla quiete pubblica: barboni senza tetto, ambulanti abusivi, rovistatori di cassonetti, writers, elemosinanti, clochard. Laddove questi emarginati sociali non ottemperassero all’ordinanza (ad esempio il barbone andare a dormire in albergo, il questuante pagare 300 euro di multa) potrebbero essere portati in carcere (art. 650 c.p.). E’ auspicabile che le Corte costituzionale dichiari illegittimo il decreto forcaiolo.

Questa sì che è lotta alla criminalità.

Blitz anti accattonaggio della Polizia ad Alessandria, Novi Ligure e Serravalle Scrivia per contrastare i parcheggiatori abusivi e i questuanti segnalati in piazzale Berlinguer (povero Berlinguer) e piazza Garibaldi (povero Garibaldi) ad Alessandria e davanti a diversi supermercati di Novi e Serravalle.

Il Comune di Tortona prepara l’attacco all’accattonaggio molesto.

La Commissione sicurezza mentre sghignazza di se stessa. 

E’ il titolo de Il Piccolo. “L’attacco”, visto che chiedere l’elemosina non è illegale, sarebbe sferrato a colpi di contravvenzioni (illegali) dei vigili ai mendicanti senza soldi e/o agli elemosinieri che hanno frainteso il precetto evangelico. Sul termine “molesto” la Commissione ci sta studiando. Possiamo suggerire la definizione per negazione: “non molesto”: “Si considera ‘non molesto’ l’accattonaggio svolto in luogo appartato, in silenzio, inginocchiato sui ceci e con lo sguardo rivolto a terra”. Guai a farsi accompagnare da cani, che stanno molto meglio in canile, semmai farsi controllare da un animalista.