Il rischio di sprofondare nuovamente nell’odio.

Vittime dell’Olocausto: ebrei, dissidenti politici, minoranze etniche e omosessuali e persone con disabilità, considerate, queste ultime come “vite indegne di essere vissute”, da non tenere in considerazione ma da eliminare, attraverso il tristemente noto Aktion T4, programma attuato dai nazisti che ha sterminato circa 300.000 persone con disabilità, bambini compresi, soprattutto quelle con disturbi mentali, malattie genetiche o malformazioni. Purtroppo ci circondano ancora oggi pregiudizi, stereotipi, segregazione, violenza, maltrattamenti, discriminazioni, e negazioni di diritti. (continua…)

La nonviolenza non può promettere di risolvere subito tutti i problemi.

Ma ci permette almeno di impostarli in maniera giusta. Clicca qui Jean Marie Muller, tra i più importanti studiosi del pacifismo e delle alternative nonviolente, oltre che attivo militante nonviolento: azioni nonviolente contro il commercio delle armi e gli esperimenti nucleari francesi ecc. Una analisi degli strumenti di lotta nonviolenti: conflitto, sciopero, boicottaggio, lotta di classe, digiuno,  disobbedienza civile…

Protesta in riva al mare a Genova.

Settanta persone a Quinto sono scese in spiaggia per rivendicare il diritto di andare al mare liberamente “perché il mare è di tutti”. Un presidio organizzato dal collettivo Generazione P accolto a braccia aperte dai genovesi: “Abbiamo il diritto di avere più spiagge libere”, hanno urlato al microfono in spiaggia i manifestanti, citando l’illegalità della situazione ligure. “Il limite del 40% di spiagge tra libere e libere attrezzate in Liguria non viene infatti rispettato” “La Liguria è la regione italiana con meno spiagge libere, perché il 69,9% sono occupate da stabilimenti balneari: a indicarlo è Legambiente in base ai dati del Portale Acque del Ministero della Salute e del Sistema informativo Demanio Marittimo”.