Siti inquinati: così si muore di bonifiche mancate.

Il VI rapporto dello studio Sentieri sulla salute nelle aree di interesse nazionale per le bonifiche (Sin), conferma uno stato di salute alterato per oltre 6,2 milioni di residenti nei 46 siti studiati. I 46 Sin (39 di interessa nazionale e 7 regionale) includono 316 comuni con una distribuzione della popolazione residente in prevalenza nel sud-isole (55,5 per cento), nel Nord-Est (20,3 per cento), nel Centro (12,6 per cento) e nel Nord-Ovest (12 per cento. Le stime globali danno un quadro d’insieme che evidenzia in queste popolazioni un eccesso di mortalità e di ospedalizzazione rispetto al resto della popolazione, e mostrano come nei siti con caratteristiche di contaminazione simili si producano effetti comparabili. Clicca qui ISDE Medici per l’Ambiente.

I polmoni distrutti del pianeta.

Il governo di Bolsonaro è stato, secondo i dati ufficiali, il peggiore della storia per la deforestazione in Amazzonia. Nel solo dicembre 2022, che è stato per lui l’ultimo mese di presidenza, sono stati eliminati oltre il doppio degli alberi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un aumento del 150%. Le immagini satellitari mostrano la distruzione di 218,4 chilometri quadrati di vegetazione nella parte brasiliana, circa il 60% della più grande foresta tropicale del mondo. Si tratta del terzo dicembre più distruttivo per il “polmone verde” della terra da quando la situazione viene monitorata, dopo quelli del 2017 e del 2015.

La questione è di estrema importanza per ISDE (clicca qui) i medici che si occupano di ambiente stanno esprimendo forte preoccupazione per ciò che sta accadendo alla foresta amazzonica, il cui stato di salute è direttamente correlato alla crisi globale del clima e che per questo non è patrimonio del solo Brasile ma del mondo intero.

Conservare e preservare le foreste è infatti fondamentale per aiutare il nostro pianeta a ridurre la quantità di anidride carbonica (CO2) presente nell’atmosfera. La CO2 è il principale imputato della crisi climatica tra i gas serra e la sua alta concentrazione è responsabile per il 70% del surriscaldamento globale. Il problema della CO2 si affronta da un lato diminuendo drasticamente le nuove emissioni nell’atmosfera causate dalle attività umane e dall’altra aiutando l’atmosfera a “disintossicarsi” dalla CO2 in eccesso, attraverso il ricorso a ‘strumenti’ in grado di assorbire l’anidride carbonica, come la fotosintesi clorofilliana svolta dai vegetali.

Isde: i limiti dei Pfas devono essere zero.

In ossequio a quanto sancito dalla nostra Costituzione e dal principio di precauzione sancito dal Trattato di Maastricht dell’Unione europea, ISDE Italia chiede un’audizione parlamentare urgente per esporre alcune importanti osservazioni in merito al recepimento della Direttiva europea sulla qualità delle acque destinate al consumo umano: Bisfenolo A, Microcistina-LR, PFAS devono avere il loro valore limite nelle acque a uso umano fissato in zero. Inoltre ISDE mette in evidenza la potenziale pericolosità del cosiddetto effetto cocktail, relativo a sostanze tossiche, cancerogene o mutagene e con azione di interferenza endocrina che, se anche rilevate singolarmente entro limiti, possono tra loro agire sinergicamente, in modo tale da configurare un rischio elevato per la salute umana. Clicca qui.

Insufficiente l’argine europeo ai Pfas negli alimenti. E nei farmaci?

l rischio non è circoscritto ai lavoratori e ai cittadini limitrofi alle produzioni, esempio Solvay di Spinetta Marengo. Infatti i cibi, frutta, verdura, latte, uova, pesce, crostacei, molluschi bivalvi, carne di animali d’allevamento e selvatici, eccetera, possono essere contaminati da Pfas sia da terreni e acque inquinate utilizzate per coltivarli, sia dall’uso diretto di materiali (durante la lavorazione) e di imballaggi contenenti Pfas a contatto con gli alimenti. Infatti i Pfas sono utilizzati per rivestimenti antimacchia e resistenti all’acqua per tessuti e tappeti, rivestimenti resistenti all’olio per carta e cartone, materiali a contatto con gli alimenti, lucidanti per pavimenti, formulazioni di insetticidi, schiume antincendio ecc.

La Commissione europea Efsa ha concluso che i perfluoroalchilici, chiamati anche “sostanze chimiche per sempre” o “eterne”, in quanto la loro composizione chimica tossica e cancerogena non ne consente la degradazione, causano danni sullo sviluppo del feto, sul colesterolo, sul fegato e sul sistema immunitario nonché sul peso alla nascita ecc., stabilendo una dose settimanale tollerabile della somma delle sostanze pari a 4,4 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo a settimana. Si tratta di norme poco efficaci, che scontano il limite che ci sono pochi laboratori in Europa in grado di svelare la presenza di quantità più piccole di PFAS, ma già nocive prima dell’accumulo.

Infine, riferendosi ai prodotti di consumo, Isde Medici per l’Ambiente ci informa sulla stesura di un capitolo che rivela che “ci sono un centinaio di farmaci anche di uso comune, come antidiabetici e gastroprotettori che sono pfas; addirittura l’unico farmaco per la fibrosi cistica è una pfas (ha un giro d’affari solo negli USA è di 5,6 miliardi di dollari). Un sacco di articoli che i medici usano quotidianamente (protesi foli di sutura macchine per la respirazione artificiale e l’anestesia) contengono pfas”.

I Pfas sono una calamità ambientale e sanitaria: intervenga il Parlamento.

Egr. Onorevoli e Senatori,

già nella trascorsa legislatura è stato presentato dall’ex senatore Mattia Crucioli un DISEGNO DI LEGGE CHE METTE AL BANDO I PFAS IN ITALIA. (clicca qui).  Vieta la produzione, l’uso e la commercializzazione dei perfluoroalchilici (PFAS) nonché degli innumerevoli prodotti contenenti PFAS, ne disciplina la riconversione produttiva e le misure di bonifica e di controllo. Accoglie in ciò le censure di Commissione interparlamentare ecomafie e Commissariato Onu, insomma assume le istanze di tutti i Movimenti, Associazioni e Comitati, che da anni si battono per eliminare questi cancerogeni bioaccumulabili e persistenti, praticamente indistruttibili, dalle acque, dall’aria, dagli alimenti, dunque dal sangue dei lavoratori e dei cittadini altrimenti ammalati e uccisi (emblematico l’ecocidio veneto perpetrato dalla Miteni di Trissino).

Al bando, ovviamente, la produzione. In Italia l’unico stabilimento che produce i Pfas è la Solvay di Spinetta Marengo in Alessandria, da dove proprio fin dagli anni ’80 è partita la nostra denuncia contro gli inquinamenti. Ad Alessandria il sindaco potrebbe, dovrebbe, fermare con ordinanza gli impianti che producono e utilizzano i Pfas (PFOA, C6O4, ADV) e li scaricano in aria/acqua/suolo: nell’immediato, perché intercorreranno i tempi processuali prima che tribunali di Vicenza e Alessandria provvedano alle sanzioni e ai risarcimenti.

Però, nel richiamare il precedente dell’amianto, È L’INTERVENTO LEGISLATIVO A LIVELLO NAZIONALE INNANZI TUTTO NECESSARIO E URGENTE, perché l’emergenza Pfas è oramai conclamata dalle Arpa in Veneto, Piemonte, Lazio, Trentino, Lombardia ecc.

Onorevoli e Senatori,

per valutare l’urgenza sanitaria di intervenire, vi invitiamo di ascoltare, dalla viva voce del dottor Vincenzo Cordiano, la relazione di ISDE Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (clicca qui). La relazione, corredata  di esemplari tabelle esplicative, mostra quanto queste sostanze, i Pfas vecchi e nuovi, siano bioaccumulabili e indistruttibili, tossiche e cancerogene, come si accumulino nei tessuti umani, in particolare polmoni, reni, tiroide ecc., quanto siano individuate da tutti gli studi epidemiologici nazionali e internazionali, per inequivocabile nesso causale, come agenti di malattie e morti per cancri a rene, testicoli, tiroide, ecc. nonché come interferenti endocrini già a livello embrionale e puberale, eccetera.  La drammaticità è sottolineata dalla relazione nel fornire una guida clinica per la prevenzione sanitaria. Ma, ATTENZIONE, ONOREVOLI E SENATORI, LA PREVENZIONE PRIMARIA TOCCA AL PARLAMENTO. 

Per ulteriori approfondimenti, è a vostra disposizione (come di tutti coloro che ci faranno richiesta) il Dossier “Pfas. Basta!”: in oltre 350 pagine è una piccola enciclopedia che racconta la storia in Italia delle lotte contro gli inquinatori Solvay e Miteni, dalle denunce degli scarichi in Bormida degli anni ’90 fino ai processi 2022 ad Alessandria e Vicenza. Una lunga storia di mobilitazioni anche contro connivenze, complicità, corruzioni, ignavie di Comune, Provincia, Regione, Governo, Asl, Arpa, Sindacati, Magistratura e Giornali.  La lunga storia dei PFAS (PFOA e C6O4 e ADV) è tratta in breve da stralci dei libri “Ambiente Delitto Perfetto” (Barbara Tartaglione – Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia) e “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”, nonché del Sito “Rete Ambientalista Movimenti di lotta per la salute, l’ambiente, la pace e la nonviolenza” www.rete-ambientalista.it gestito dal “Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro”.

Due azioni possibili contro i PFAS.

L’ennesimo allarme per la calamità mondiale dei Pfas è riproposto dal magazine “Ambient&Ambienti” (clicca qui), e la soluzione è sempre la stessa: I PFAS DEVONO ESSERE VIETATI.

Questa infografica riassume le 82 pagine del report scientifico di ISDE Associazione Italiana Medici per l’Ambiente che analizza il Perché i Pfas devono essere vietati come utilizzo. E tale infatti è l’obbiettivo primario del DDL Crucioli (clicca qui Senza il Disegno di legge Crucioli, la strategia della Solvay è vincente.), che però deve essere ripresentato nell’attuale legislatura. Il divieto di produzione è legato allo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo e dovrebbe essere risolto dal sindaco di Alessandria con una ordinanza di fermata degli impianti che stanno provocando nel territorio una catastrofe ambientale e sanitaria (clicca qui Pfas. Basta!)

Il video pubblicato su www.rete-ambientalista.it, raccoglie varie inchieste giornalistiche e le proteste delle associazioni e dei comitati cittadini.

Vaccini e farmaci: appello alle istituzioni UE e ai governi.

La proposta  di un’infrastruttura pubblica europea che sviluppi vaccini e farmaci come bene comune  verrà discussa il 28 settembre presso il Parlamento Europeo. Nata all’interno del Forum Disuguaglianze e Diversità, l’idea è stata poi sviluppata da Massimo Florio con un gruppo di ricerca internazionale su richiesta dello Science and Technology panel del Parlamento Europeo. Si avvia ora il confronto con le istituzioni. Clicca qui ISDE.

Congresso Nazionale ISDE Medici per l’Ambiente.

Si svolgerà nelle giornate 29, 30 e 31 maggio a Sansepolcro (AR): i cambiamenti climatici nell’attuale instabilità internazionale e il nuovo paradigma One Health. ISDE è un’associazione italiana formata da medici in rapporto di collaborazione con l’OMS e con le principali istituzioni sanitarie nazionali,  che si occupa di promuovere un concetto di salute inteso come benessere generale dell’uomo e dell’ambiente in cui vive (ONE-Health)Dalla sua fondazione, promuove e organizza incontri ed eventi formativi per divulgare, sensibilizzare, informare i cittadini sulla tematica ambiente-salute e promuove studi e ricerche finalizzati ad aumentare le conoscenze sui rischi ambientali. Clicca QUA il programma.

PFAS in Senato. Il Disegno di Legge bocciato dall’Associazione Medici per l’Ambiente.

Il Disegno di Legge, primo firmatario Vilma Moronese e relatore Andrea Ferrazzi, nell’udienza  al Senato è stato bocciato senza appello dall’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia.

Il dottor Vincenzo Cordiano, dopo aver meticolosamente evidenziato i copiosi  studi nazionali e internazionali che fanno di queste sostanze tossiche e cancerogene  una calamità mondiale da mettere al bando con urgenza, ha così concluso la sua audizione:

“Dunque ISDE ribadisce che anche piccole quantità di PFAS emesse nell’ambiente devono essere eliminate in quanto bioaccumulabili negli alimenti e nel sangue. Perciò i limiti di emissione proposti da questo Disegno di Legge non hanno alcuna base scientifica, non sono assolutamente protettivi per la salute e l’ambiente e, come tutti i limiti diversi da zero, non sono altro che un compromesso. Per ISDE, tali limiti del DDL riferiti a queste sostanze che non esistono in natura, sono un compromesso inaccettabile: fra i diritti alla salute dei lavoratori e dei cittadini che vogliono dunque limiti zero , e, dall’altro, gli interessi dei produttori -inquinatori  che perseguono meri interessi economici con risparmio su prevenzione produzione e bonifica  e perciò vogliono limiti diversi da zero”.

Clicca qui il video completo dell’audizione di ISDE al Senato

“Nell’accettare limiti  pfas diversi da zero” commenta il dottor Cordiano “ si scende a compromessi. Che compromessi? A mio parere si decide coscientemente e consapevolmente di sacrificare la salute dei propri figli e dei propri nipoti e pronipoti sull’altare degli interessi di pochi inquinatori arricchiti”. Il riferimento è anche  ad Associazioni che si sono espresse nell’audizione in Senato:  “ A chi, per compiacenza o piaggeria, nonostante la Moronese abbia detto chiaramente che più di così lei non poteva fare, si è accodato e ha concesso il lasciapassare”.

Pfas, gli obiettivi di ISDE Medici per l’ambiente possono diventare Legge.

Nel riconoscersi nel disegno di legge depositato dal senatore Mattia Crucioli “Norme relative alla cessazione della produzione e dell’impiego delle sostanze poli e perfluoroalchiliche” (clicca qui), l’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia ha inteso ribadire la netta presa di posizione su Pfas e Bisfenolo con la quale aveva investito Governo e Parlamento già il dicembre scorso (clicca qui lettera ISDE Governo su Direttiva acque). Nella lettera inviata alle istituzioni italiane, ISDE è perentoria: “Come evidenziato da una copiosa e consolidata letteratura scientifica nazionale e internazionale, il Bisfenolo A, le Microcistine-LR, i PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) e l’Uranio sono sostanze tossiche, dotate di azione di interferenza endocrina, cancerogene, mutagene e i PFAS hanno anche attività immunotossica e neurotossica, particolarmente nell’età evolutiva. Dunque chiediamo che queste sostanze siano sempre ricercate nelle analisi di controllo per le acque a uso potabile e che il loro valore limite sia fissato in zero”.

Evidentemente riferendosi al disastro ecosanitario  determinato ad Alessandria dalla Solvay di Spinetta Marengo, dove Pfas (Pfoa, C6O4 e Adv) e Bisfenolo  si mescolano in suolo-aria-acqua con gli altri tossici e cancerogeni (tipo i solventi organo alogenati tetracloruro di carbonio e cloroformio),  ISDE specifica: Si deve infatti considerare, per queste come per altre sostanze già normate, il cosiddetto effetto cocktail, relativo a sostanze tossiche e/o cancerogene e/o mutagene e con azione di interferenza endocrina che, se anche rilevate singolarmente entro le concentrazioni previste dalla nuova Direttiva, possono tra loro realizzare effetti di sinergia e amplificazione tali da configurare rischio per la salute umana. Pertanto, qualora venissero riscontrati valori superiori allo zero le acque in questione dovranno essere considerate come inadatte all’uso umano e si dovranno prendere tutti i provvedimenti necessari per il loro disinquinamento e protezione”.

Dunque: LIMITI ZERO. E’ quanto recepito dal Disegno di Legge del senatore Crucioli:  si realizzerebbero  gli obiettivi di ISDE e di tutte le forze che da anni si stanno battendo: Greenpeace, Movimento di lotta per la salute Maccacaro, Mamme No Pfas, Comitato Stop Solvay, Friday for Future, Legambiente. Infatti il DDL  stabilisce con termini temporali precisi e senza ambiguità- che  “I limiti di scarico in aria, in acqua e nel sottosuolo dei PFAS siano portati allo zero tecnico, al pari delle acque potabili”; ovvero: “È vietato l’uso,  la commercializzazione e la produzione di PFAS o di prodotti contenenti PFAS”. Infine esso “Detta norme per la realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate dall’inquinamento da PFAS, per la ricerca finalizzata alla individuazione di materiali sostitutivi, alla riconversione produttiva e per il controllo sull’inquinamento”.

Impreciso e ambiguo è stato invece giudicato (clicca qui) il Disegno di Legge presentato dalla senatrice VilmaMoronese.  Infatti, a differenza dei Movimenti, che chiedono immediati limiti zero alle micidiali emissioni di queste sostanze in suolo aria acqua, e dunque chiedono la drastica fermata degli impianti nocivi (della multinazionale  Solvay di Spinetta Marengo AL e di altre aziende in Italia soprattutto conciarie) invece il DDL Moronese blandamente  si limita a “ridurre, e se possibile annullare, l’immissione di Pfas nell’ambiente”, con tanto di “periodo transitorio di adeguamento”.  In altre parole dà il via libera legale  alle aziende (Solvay) per un tempo indeterminato di produrre e inquinare.

Ennesimo strappo tra M5S e ambientalisti.

Tramonto

A questo punto gli ecopacifisti non sapranno più chi votare alle prossime elezioni. Pare definitivamente perso il loro appoggio che era stato determinante  nelle ultime trionfali  elezioni con il 33% (oggi ridotto nei sondaggi ad un terzo).  In  questi cinque anni, sono stati dagli ecopacifisti accusati di essere dei traditori, o quanto meno degli  impotenti, su Tav Valsusa, Tav Terzo Valico, Ponte Morandi, fanghi tossici, PNNR, TAP, Ilva, trivelle, nucleare, energie rinnovabili, pace, Nato, spese militari, inceneritori, reddito di cittadinanza, terra dei fuochi, migranti, eccetera. Ora sopra i Cinquestelle,  “governisti ad oltranza incollati alle poltrone”, piomba fatale l’ultima tegola: per PFAS e bisfenoli, i famigerati tossici e cancerogeni, bioaccumulabili e indistruttibili, che sono messi al bando in quasi tutto il mondo, con eccezione proprio dell’Italia.

Per i Pfas, il M5S infatti  ha avviato la discussione in Senato il Decreto Legge (prima firmataria Vilma Moronese) che invece aveva trovato la più ferma opposizione – “E’ispirato dalla Confindustria” –  da parte dei movimenti in lotta dal Veneto al Piemonte,  Comitati e associazioni: Movimento di lotta per la salute Maccacaro, Mamme No Pfas, ISDE, Comitato Stop Solvay, Greenpeace, Fryday For Future. 

Infatti, a differenza dei Movimenti, che chiedono immediati  limiti zero alle micidiali  emissioni di queste sostanze in suolo aria acqua, e dunque chiedono la drastica fermata degli impianti nocivi (della multinazionale  Solvay di Spinetta Marengo AL e di altre aziende in Italia soprattutto conciarie) invece il DDL Moronese blandamente  si limita a “ridurre, e se possibile annullare, l’immissione di Pfas nell’ambiente”, con tanto di “periodo transitorio di adeguamento”.  In altre parole dà il via libera legale  alle aziende (Solvay) per un tempo indeterminato di produrre e inquinare.

Per Pfas e Bisfenolo sia fissato LIMITE ZERO nelle acque.

In ossequio al Dettato Costituzionale in materia di salute e prevenzione e al Principio di Precauzione, come sancito dal Trattato di Maastricht dell’Unione europeachiediamo che il BisfenoloA, la Microcistina-LR, i PFAS e l’Uranio siano sempre ricercati nelle analisi di controllo per le acque ad uso potabile ma che il loro valore limite sia fissato in zero”: l’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia al Governo e al Parlamento. Clicca qui.

ISDE: che il loro valore limite sia fissato in zero.

Nelle acque a uso potabile. Per Clorato, Clorito, Uranio, Acidi Aloacetici, Bisfenolo A, Pfas. Le ultime due sostanze sono state oggetto di esposti in magistratura del Movimento di lotta per la salute Maccacaro fin dal 2008.  Clicca qui Ad Alessandria anche Legambiente chiede la chiusura della Solvay. Clicca qui l’appello dell’Associazione medici per l’ambiente-ISDE Italia.

Nati avvelenati?

Contaminazione ambientale e danni alla salute. Al Convegno, contributi scientifici di rilievo: Prof. Amerigo Zona (Dip. Ambiente e Salute, Istituto Superiore di Sanità), Dot.ssa Vitalia Murgia, (pediatra ISDE Italia), Prof. Gianni Tamino (Comitato Scientifico, ISDE Italia), Dott.ssa Lucia Magagnato (pediatra, Venezia), Dott. Paolo Regini (pediatra, Venezia), Dott. Siro Valmassoni (anestesista, ISDE Italia).

Inquinamento da piombo. Una questione ancora in sospeso.

La WHO International Lead Poisoning Prevention Week, per approfondire le problematiche legate all’utilizzo del piombo e alle conseguenze sulla salute e sull’ambiente, sarà l’occasione per chiedere normative nazionali e internazionali più stringenti sull’utilizzo della sostanza chimica e per presentare gli ultimi approfondimenti scientifici riguardanti gli impatti sulla salute del piombo, in particolar modo le recenti pubblicazioni dell’OMS sui rifiuti elettronici e la salute dei bambini. Clicca qui  il programma del convegno di ISDE.

Vietati in USA i prodotti per bambini contenenti PFAS. Referendum popolare per bandirli in Italia.

Per l’abrogazione dei Pfas Solvay.

Culle, box, seggiolini, materassi, ecc. contengono queste sostanze conosciute come  forever chemicals” (prodotti chimici per sempre) perché non si decompongono nell’ambiente e si accumulano nel nostro sangue e organi, provocando un aumento del rischio di cancro, danni allo sviluppo fetale e riduzione dell’efficacia del vaccino.  Molti studi li hanno trovati già nel latte materno. Clicca qui. Per sfuggire in Italia alla loro messa al bando, Solvay ha sviluppato nuove versioni di PFAS (C6O4, ADV) sfruttando la complicità a destra della Provincia di Alessandria e a sinistra l’insipienza del ministro della salute Roberto Speranza. Autorganizzeremo un Referendum popolare on line per eliminarli nell’uso e nella produzione dello stabilimento di Spinetta Marengo. Infatti si è appena concluso in Alessandria il Processo popolare veneto-piemontese alla multinazionale belga organizzato da Greenpeace, Legambiente e Movimento di lotta per la salute Maccacaro, con la collaborazione di ISDE, CNR-IRSA, WWF, Pfas Land, Mamme No Pfas, Casa di quartiere.

Limiti zero Pfas nel sangue: non si discute!

Tira e molla e lascia andare. Si discutono i limiti di contaminazione dei PFAS nelle acque. Chi tira come noi: devono essere zero. Chi molla come i governi e le amministrazioni giocando sulle percentuali: 0,1 % si e no 0,5% sì e no. Chi come Solvay se ne frega dei limiti. Meno attenzione c’è sui limiti Pfas in atmosfera dimenticando che, in numerosa compagnia, dall’acqua i pfas vanno in aria e ritornano in acqua, passando nello stomaco e nei polmoni di uomini e animali, nelle foglie e nelle radici.

Non sarebbe  perciò ammissibile  non parlare  dei Pfas nel sangue. I Pfas sono veleni tossico cancerogeni che non esistono in natura, li ha inventati l’uomo. Dunque  gli zero virgola nel sangue sono avvelenamenti. Punto e basta.  Dove le analisi li rintracciano: dunque bisogna eliminare consumi e produzioni. Ma Solvay non vuole rinunciare ai profitti e continua in Spinetta Marengo a produrre C6O4 e ADV  con la complicità della provincia di Alessandria. Ciò è criminale quando il contesto sanitario è quello delle indagini epidemiologiche:  tumori a Spinetta sono  fino al 50% superiori rispetto al resto della città. Clicca qui La Stampa.

Da lustri, e da almeno 14 anni con formali esposti, sto chiedendo alla Magistratura di intervenire. Mi ripeterò venerdì 8 ottobre  al Convegno organizzato da Greenpeace, Legambiente e Movimento di lotta per la salute Maccacaro: una Conferenza di approfondimento scientifico sui PFAS (Pfoa, C6O4 Adv) con interventi anche di esperti nazionali, medici, scienziati, avvocati e attivisti di  Greenpeace Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente,  IRSA-CNR Istituto di ricerca sulle acque, Pfas Land, WWF, Mamme No Pfas.  Alla conferenza sarà propedeutica venerdì 1° ottobre alle ore 20,45 la proiezione del film “The Devil We Know”(2018), documentario investigativo della regista Stephanie Soechtig sui rischi per la salute derivanti dall’acido perfluoroottanoico: il famigerato PFAS PFOA ben noto nelle drammatiche vicende di Miteni di Trissino e Solvay di Spinetta Marengo.

Lino Balza Movimento di lotta per la salute Maccacaro.

Continuano a crescere i Pfas (PFOA C6O4 ADV) nelle falde di Alessandria, sia all’interno che all’esterno della Solvay.

Valori di concentrazione altissimi nelle acque superficiali, sia nei valori massimi che nei minimi, e soprattutto per il cC6O4, ma già compromessi i sottostanti livelli intermedi e addirittura profondi. Attenzione. I valori soglia  “generosamente” (dovrebbero essere zero) indicati dal Ministero dell’Ambiente per il PFOA sono 0,5 µg/L e 0,1 µg per interazione acque superficiali. I valori soglia di cC6O4 e ADV -che dovrebbero essere ancora più bassi-  non sono presi in considerazione dal Ministero. 

I dati Arpa, riferiti alla campagna di monitoraggio di giugno-luglio 2021, evidenziano che all’interno del sito Solvay di Spinetta Marengo, per quanto riguarda il  livello più superficiale della falda (livello A): il  PFOA raggiunge il valore massimo di 68 µg/L (valore minimo 1,11 µg/L); il cC6O4 ha fatto registrare, tra i piezometri controllati da Arpa, la concentrazione massima di 739 µg/L (valore minimo 0,25 µg/L); in area interna è presente anche il composto ADV, con una concentrazione massima di 60 µg/L (concentrazione minima 0,24 µg/L). Limitatamente ai piezometri controllati da Arpa a dicembre 2020, i valori maggiori – nel livello più superficiale della falda (livello A) – erano stati registrati in uno stesso piezometro posto nel settore occidentale dello stabilimento (cC6O4 109, 41 µg/L e PFOA 21,7 µg/L). Rispettivamente, dunque,  di sette volte e di tre volte in più nel 2021 rispetto al 2020.  Addirittura un piezometro ha misurato 2 mg/l di cC6O4  !!

Per quanto concerne il livello intermedio dell’acquifero (livello B), i dati Arpa evidenziano internamente al sito la presenza di PFOA (valore massimo 0,47 µg/L), ADV (valore massimo 1,01 µg/L) e cC6O4 (valore massimo 0,45 µg/L). Infine, nel livello più profondo dell’acquifero (livello V), i dati Arpa mostrano presenza di ADV (0,15 µg/L) e cC6O4 (0,24 µg/L), valori che indicano una compromissione che sarà oggetto di ulteriore verifica.

Sempre più allarmante infine  il dilagare dei PFAS nel territorio all’esterno dello stabilimento:  nel livello più superficiale della falda il PFOA già supera abbondantemente e costantemente  il valore di 0,5 μg/L, il cC6O4 arriva a concentrazioni di  2,55 μg/L, il composto ADV-N2 a  concentrazioni  di 6,35 μg/L. Secondo Legambiente i dati pubblicati da Arpa relativi alle acque di falda dell’area che circonda lo stabilimento mostrano come i Pfas abbiano raggiunto un’area assai estesa della Fraschetta, già fino al Comune di Montecastello; il C6O4 è presente in concentrazioni di 25 volte superiori ai limiti suggeriti da Arpa,  l’ADV addirittura di 63 volte.

Sugli scarichi in Bormida  (clicca il video) fa testo la relazione della dottoressa Laura Valsecchi di IRSA-CNR (clicca qui)

Last but not least stiamo verificando l’esposto alla magistratura di Milano per quanto riguarda  la situazione ambientale e sanitaria attorno al centro di Bollate  dove Solvay ha sviluppato le ricerche sul cC6O4 e altri simili PFAS.

Movimento di lotta per la salute Maccacaro.

Nuove manifestazioni contro i Pfas Solvay.

Dopo la manifestazione di GreenpeaceLegambiente Movimento di lotta per la salute Maccacaro del 16 settembre davanti al tribunale (in concomitanza con il presidio a Vicenza per il processo Miteni), gli ambientalisti alessandrini con  sinergia  sono impegnati in una settimana di manifestazioni per lo stop ai Pfas (PFOA, C6O4, ADV) della Solvay di Spinetta Marengo (AL). 

Comincia il “Comitato Stop Solvay” e “Friday For Future” nell’organizzare al Laboratorio Sociale una Assemblea popolare per la serata del 26 settembre, dopo averla preparata nei due giorni precedenti partecipando alla Mobilitazione studentesca per la  giustizia climatica, con relativa Assemblea pubblica del pomeriggio, nonché nel corso di  una Serata musicale.

Proseguono GreenpeaceLegambiente Movimento di lotta per la salute Maccacaro in collaborazione con Pfas+Land, Mamme No Pfas, IRSA CNR, ISDE WWF, con due iniziative alla Casa di Quartiere, precorse da un intenso volantinaggio di informazione.

Venerdì 1° ottobre ore 20,45 con la proiezione del film “The Devil We Know”(2018), documentario investigativo della regista Stephanie Soechtig sui rischi per la salute derivanti dall’acido perfluoroottanoico: il famigerato PFAS PFOA ben noto nelle drammatiche vicende di Miteni di Trissino e Solvay di Spinetta Marengo.

Venerdì 8 ottobre ore 20:45 con Conferenza di approfondimento scientifico sui PFAS (Pfoa, C6O4 Adv). Interverranno esperti nazionali, medici, scienziati, avvocati e attivisti di  Greenpeace Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente,  IRSA-CNR Istituto di ricerca sulle acque, Pfas Land, WWF, Mamme No Pfas,  Movimento di Lotta per la Salute Maccacaro.

Al via la campagna “Io sono un medico per l’ambiente”.

L’Italia è tra i Paesi europei con la più bassa percezione dei rischi ambientali e, nello specifico, con una bassa consapevolezza della correlazione tra fattori ambientali e salute umana. È urgente cambiare strada con un’assunzione di responsabilità anche da parte dei medici e degli altri professionisti sanitari, affinché divengano promotori nel proprio territorio di azioni di sensibilizzazione e advocacy a favore della salute e dell’ambiente. Clicca qui.

Manifestazione nazionale genitori tarantini: spegnere ILVA.

A Roma il 13 maggio: Comitato Cittadino per la Salute e l’Ambiente a Taranto, associazione Genitori Tarantini ETS, Peacelink, ISDE,  Comitato Quartiere Tamburi, Donne Futuro per Taranto libera, Liberiamo Taranto,  Lovely Taranto, Giustizia per Taranto, Associazioni Miticoltori. A sostegno della sentenza del TAR di Lecce che imponeva  entro 60 giorni  lo spegnimento degli impianti siderurgici in quanto altamente inquinanti e fonte di grave pericolo per la salute dei cittadini, sentenza su cui si deve esprimere il Consiglio di Stato dopo il ricorso presentato da Arcelor Mittal. Clicca qui.

In Veneto il piano di sorveglianza sanitaria sui Pfas sospeso, in Piemonte manco avviato.

In Veneto il  piano di sorveglianza sanitaria sui Pfas (85mila persone su 127mila) risulta parzialmente sospeso. L’attività di controllo di primo livello è ripartita solo per gli screening mammografico, cervico uterino e del colon retto. Non sono dunque ripartiti gli esami del sangue e delle urine per verificare la presenza di Pfas. L’emergenza Covid è una scusante: clicca qui la denuncia di ISDE.

L’epidemia insegna: è indispensabile tenere insieme la tutela della salute e quella dell’ambiente.

Le responsabilità della pandemia vanno condivise tra il virus SARS-CoV-2 e chi ha alimentato le debolezze di un sistema che si è rivelato facile preda di quel virus, con costi umani e economici incalcolabili, dannosi per tutti e più impattanti per le fasce sociali più fragili, per categorie professionalmente vulnerabili come il personale sanitario e per gruppi esposti ad inquinamento ambientale. Clicca qui ISDE/FNOMCeO” 

Alla Camera i Medici per l’Ambiente: Pfas un disastro sanitario.

I Medici per l’Ambiente alla Camera dei Deputati: è un disastro sanitario, i PFAS sono una delle più gravi emergenze ambientali mai affrontate, che richiede studi epidemiologici e interventi di bonifica. Clicca i link sui giornali e le TV:

https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/01/16/news/pfas_in_veneto_tra_piu_gravi_emergenze_per_salute_e_ambiente-245940873/

http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-aa80c07f-8580-4a75-85db-05260a8457a4-tg1.html

https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2020/01/ven-medici-pfas-camera-documento-regione-veneto-36e6a716-aec2-4589-b32d-7c22156eba10.html

https://www.veronasera.it/attualita/pfas-isde-regione-veneto-18-gennaio-2020.html

Medici per Ambiente richiama le Società medico scientifiche.

Nessuno sa quante siano veramente le società medico-scientifiche che operano in Italia tra poca trasparenza e conflitti d’interesse. ISDE le ha chiamate a confronto  muovendole alla  consapevolezza della necessità di porsi come obiettivi imprescindibili, oltre a quelli diagnostico-assistenziali, il perseguimento della sostenibilità economica e ambientale, l’attenzione al binomio ambiente-salute, il recupero del senso etico della professione medica. Clicca qui.

I diritti al benessere, alla tutela dell’ambiente e della biodiversità in Puglia annullati per decreto governativo.

Utilizzare pesticidi per il controllo della xylella è ingiustificato, pericoloso e fonte di discriminazione per il Salento.  Giuseppe L’Abbate, neo-sottosegretario alle politiche agricole,  invece sostiene l’utilità dei pesticidi , senza rendersi conto dell’effetto biocida sugli insetti utili, dell’alterazione dell’ecosistema capace di generare pericolosi effetti biologici (immunosoppressione, alterazioni istologiche epatiche e spleniche, alterazioni riproduttive e dello sviluppo embrionale, alterazioni neurologiche) anche a concentrazioni basse.  Clicca qui  Associazione Medici  per l’Ambiente – ISDE Italia. 

Ricordando il Michelangiolo Bolognini.

A sei anni dalla morte, una raccolta dei suoi scritti, a cura di Maurizio Marchi. Gli scritti di Michelangiolo sono unici per la sua verve polemica verso l’ambientalismo del capitale e per le sue analisi da specialista sulle volute distorsioni legislative. “Ci sono uomini che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili” (B. Brecht, Vita di Galileo). Bolognini era uno di questi. Infaticabile, competente, generoso, intransigente contro l’ambientalismo di facciata: è questa l’immagine che emerge dai numerosi attestati di stima e di dolore che hanno fatto seguito alla sua morte. Lo ricordano al loro fianco nelle lotte contro gli inceneritori e le discariche numerosi comitati di base, associazioni e gruppi impegnati nella difesa dell’ambiente e della salute, oltre ovviamente all’ISDE e a Medicina Democratica, le associazioni in cui militava.
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Nasce la Rete europea dei medici-sentinella per l’ambiente.

Si è tenuto a Bruxelles un evento organizzato da ISDE Italia (International Society of Doctors for Environment) e HEAL (Health and Environment Alliance), con il supporto della Regione Toscana, dal titolo ‘Doctors in action for climate change’. E’ stata condivisa l’esperienza della “Rete di medici-sentinella per l’ambiente”, una rete di medici di Medicina Generale (Mmg) o pediatri di libera scelta (Pls) la cui funzione è quella di monitorare incidenza, prevalenza e progressione di una malattia o di una serie di patologie nel tempo in gruppi di popolazione o in zone geografiche prestabilite. Clicca qui.

Relazione su salute Amiata dell’ISDE.

Clicca qui PROGETTO DI RICERCA EPIDEMIOLOGICA SULLE POPOLAZIONI RESIDENTI NELL’INTERO BACINO GEOTERMICO TOSCANO “PROGETTO GEOTERMIA: “Appare inevitabile che le Autorità Competenti sospendano, attraverso procedimenti in autotutela, tutti gli atti amministrativi propedeutici alla costruzione ed esercizio delle centrali geotermoelettriche attualmente in funzione in Amiata oltre a quelli relativi alle nuove eventuali autorizzazioni”.