Non è una cosa seria il “nuovo” piano di emergenza di Spinetta Marengo.

 


Non è il Piano di emergenza della Fraschetta che noi stiamo rivendicando da 40 anni, in solitudine. Non è in grado di affrontare la sicurezza, l’allarme, l’evacuazione, il soccorso e le cure della popolazione. Sia sottoposto a referendum, liberato dalle complicità del Comune.

Clicca qui, se vuoi leggere quello che i giornali non ci hanno pubblicato, ad eccezione di:
Corriereal (clicca qui) “Piano di emergenza sia sottoposto a referendum consuntivo”
Pennatagliente (clicca qui) “Piano di emergenza in sordina, sia sottoposto a referendum consuntivo”

Sul libro “Ambiente Delitto Perfetto” (prenotalo a medicinademocraticaal@gmail.com) innumerevoli i capitoli sulle edificanti qualità del giornalismo alessandrino.

Può essere una cosa seria il “nuovo” piano di emergenza di Spinetta Marengo?

Non è il Piano di emergenza della Fraschetta che noi stiamo rivendicando da 40 anni, in solitudine. Non è in grado di affrontare la sicurezza, l’allarme, l’evacuazione, il soccorso e le cure della popolazione. Sia sottoposto a referendum, liberato dalle complicità del Comune. Continua.

Clicca qui La Stampa “Ci sono voluti 6 mesi per scoprire le cause dello scoppio e dell’incendio all’Arkema: “Mai più quella produzione”
Clicca qui Il secolo XIX “Ci sono voluti 6 mesi per scoprire le cause dello scoppio e dell’incendio all’Arkema: “Mai più quella produzione”
Clicca qui Ovada on line “Piano di emergenza: ci stiamo lavorando”
Clicca qui sul sito della Provincia di Alessandria la bozza del Piano di emergenza.
Clicca qui Pennatagliente “Piano di emergenza in sordina, sia sottoposto a referendum consuntivo”.

La barzelletta dei piani di emergenza del Comune di Alessandria.

Quello durato 3 anni è scaduto nel 2006. Quello del giugno 2015 (dopo lo scoppio Arkema) superato dalla normativa. Di quello nuovissimo non è stata data nessuna informazione pubblica degna di questo nome: forse era o è affisso all’Albo Pretorio. La popolazione a rischio di catastrofe non sa nulla, neppure l’assessore all’Ambiente, Claudio Lombardi di Spinetta, l’ha visto, considerato che non ha aperto bocca.