
Sismologi, geologi, ingegneri sismici, docenti e studiosi sollecitano al governo un piano urgente e indispensabile. Clicca qui.
Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Sismologi, geologi, ingegneri sismici, docenti e studiosi sollecitano al governo un piano urgente e indispensabile. Clicca qui.
Il paese col più alto rischio d’Europa. Previsione e prevenzione. Seminario a Frascati. Clicca qui il programma.
L’Italia è fra i primi 10 dei paesi del mondo che hanno subito più danni. Clicca qui.
In particolare nelle regioni a rischio sismico. Clicca qui Roberto Suozzi.
La persistenza sismica fa molto temere sui rischi per il nostro territorio dell’avanzata del gasdotto Snam Rete Adriatica Brindisi-Minerbio, del diametro di ben 120 cm, un’infrastruttura di quasi 700 km di lunghezza (collegata a sua volta al TAP dell’Azerbaigian), che sta attraversando tutte le aree a più elevato rischio terremoti dell’Italia centrale, compresi ben tre crateri sismici tra Umbria, Marche ed Abruzzo, nonché le zone di alto pregio naturalistico dell’Appennino (considerando -inoltre- che a lato, come non bastasse, insiste il fracking delle trivelle nell’Adriatico). Clicca qui Paolo D’Arpini.
L’Italia tra i paesi al mondo a più alto rischio di mortalità per ondate di calore. Ogni anno, in Italia, più di 30mila morti sono attribuibili a inquinamento atmosferico. Riguardo gli effetti dei cambiamenti climatici e ambientali l’Italia va considerata un vero è proprio laboratorio di ricerca, per la sua posizione geografica e l’estensione longitudinale, l’estrema eterogeneità meteo-climatica, lo stato diffuso di inquinamenti post-industriali, unito a una vulnerabilità idro-geologica e sismica. Elaborato il primo Who Unfccc Climate and health country profile for Italy. Clicca qui.
Incontri pubblici con il Movimento NO TAP che da anni in Salento si oppone alla realizzazione di TAP (Trans Adriatic Pipeline) e della Rete Adriatica SNAM che coinvolgerà tutta la dorsale appenninica attraversando territori ad elevato rischio sismico. Il 19-20/1 a Bologna e Minerbio. Tappa conclusiva il 26-27/1 a Milano. Clicca qui.
Il sisma del Belìce nel ’68 fece almeno 370 vittime. Ma ancora di più sono i morti (soprattutto giovani) causati nei decenni successivi dalla fibre di eternit con cui furono costruiti i centri per gli sfollati. I progetti per rimuovere l’amianto ci sono, ma mancano i finanziamenti.
Clicca qui Alan David Scifo “50 anni dopo il terremoto l’amianto uccide ancora”