Venezia, i fanghi tossici del Canale Vittorio Emanuele.

Clicca qui un importante articolo del giornalista Ugo Dinello intitolato: “Venezia e i veleni del piccolo canale. Uno studio svela i pericoli dell’escavo del Vittorio Emanuele”. Sono cose che noi di AmbienteVenezia abbiamo scritto più volte nei nostri Dossier e sulle osservazioni che abbiamo presentato più volte in questi anni di attività della nostra associazione (osservazioni ai vari progetti presentati per le grandi navi all’interno della Laguna, osservazioni al Piano Morfologico della Laguna, osservazioni inviate più volte all’UNESCO, etc etc). Sono argomenti e notizie che sono state approfondite anche durante lo svolgimento del maxiprocesso Petrolchimico per Strage e Disastro Ambientale che nei diversi gradi di giudizio è durato molti anni.

Il buco nero della trasparenza dei controlli sui carburanti delle navi.

Ogni anno nei porti europei situati spesso nel cuore delle città, traghetti, Ro-Ro, navi da crociera e merci effettuano oltre 2 milioni di approdi.  I fumi che escono dai loro camini durante le manovre e i lunghi stazionamenti determinano l’aumento delle concentrazioni di inquinanti atmosferici dannosi per la salute umana e cancerogeni (lo zolfo soprattutto). Ciononostante, le norme vigenti impongono un numero risibile di controlli sul contenuto di zolfo dei carburanti: proprio a causa di questo sistema legislativo, ad esempio, nel 2021, a fronte di oltre 500.000 scali all’anno di navi nei porti italiani, i controlli sono stati appena 180. Non solo: i dati forniti dall’Agenzia Europea sulla Sicurezza Marittima non sono trasparenti. Non permettono cioè, di entrare nel dettaglio del singolo controllo (quale nave, quando, esito del controllo…), ma dicono solo quanti controlli sono stati effettuati sull’intero traffico marittimo.

15 Associazioni si appellano all’Agenzia Europea sulla Sicurezza Marittima perché i dati dei controlli sulla quantità di zolfo nei carburanti delle navi siano resi accessibili e comprensibiliNel clicca qui: la lettera delle 15 associazioni e il  comunicato dell’associazione Cittadini per l’aria.

Ambiente Venezia invia diffida per la ripresa della navigazione crocieristica nella Laguna.

“Formale Diffida verso la Sovrintendenza, la Capitaneria di Porto, l’Autorità Portuale di Venezia per la sospensione, con propri provvedimenti, a tutela, del passaggio per il bacino di san Marco e il canale della Giudecca delle navi adibite a trasporto di passeggeri di stazza superiore alle 40.000 tonnellate in base al DL 45 del 1 aprile 2021, al DM del 3 marzo 2012 e del vincolo BBCC del 31 gennaio 2019”. Clicca qui.

Quelle enormi nuvolone nere e le fiamme alte decine di metri del petrolchimico.

che a Porto Marghera ammorbano l’aria e che si vedono a decine di chilometri di distanza: sono del tutto innocue per la salute pubblica e i cittadini possono respirare a pieni polmoni senza alcun problema, come rassicurano, oppure sono l’effetto del taglio drastico dei costi della manutenzione secondo lo storico principio “farne il meno possibile accettando i rischi che ne derivano”? Clicca qui nel Dossier Ambiente Venezia.

Salviamo Venezia e la sua laguna.

Clicca qui il Dossier in 40 pagine quale contributo  al dibattito lanciato dal Comitato NOGrandiNavi che avrà un importante appuntamento per il 10 aprile “Tavolo Cittadino sul Crocierismo a Venezia- Prospettive e Soluzioni Possibili” che si terrà in Campo Santa Maria Formosa. Anche questo Dossier è inviato a tutte le istituzioni, enti ed organismi competenti e deve essere inteso come una sorta di Diffida preventiva dall’imboccare percorsi irregolari, inutili e dannosi per la collettività e per l’ambiente. Il Dossier verrà inviato anche alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica perché si verifichi il rispetto delle procedure burocratiche e delle leggi in vigore; si chiede di verificare ed impedire che vengano sperperate inutilmente consistenti risorse economiche pubbliche nell’affidamento di nuovi incarichi, studi, progetti.

Un grande progetto europeo per Venezia.

Riproponiamo un Dossier AmbienteVenezia dove si affrontavano diversi problemi di Venezia tra Cambiamenti Climatici, innalzamento dei livelli del mare, sistema MOSE e portualità (clicca qui). Nonché il documento, per un grande progetto europeo per  Venezia, delle  Associazioni al Presidente del Consiglio nell’occasione della presentazione del Piano Italiano relativo alla Next Generation EU: clicca qui.

MoSE: promemoria per i governi.

Un’opera sbagliata che è stata approvata e ha potuto evolversi avvalendosi di un sistema corruttivo diffuso e ramificato, come è stato accertato dalle indagini della Magistratura. Il sistema MoSE è inutile pericoloso dannoso e incompatibile con il sistema lagunare e le attività portuali. Saranno i cambiamenti climatici ad affondare il MoSE. Bisogna bloccare i lavori , con varianti in corso d’opera.  Ecco la città ed il territorio che vogliamo: clicca qui.

Costituzione di un’area ECA a maggior controllo delle emissioni nel Mediterraneo.

Conferenza internazionale ad Atene. Clicca qui.  AmbienteVenezia  e Comitato NOGrandiNavi, assieme a diverse associazioni e comitati di città portuali italiane e del Mediterraneo, hanno aderito: il trasporto marittimo contribuisce in modo molto rilevante all’inquinamento atmosferico (particolato, black carbon, ossidi di azoto e ossidi di zolfo) che danneggia la salute umana, l’ambiente e il clima. Clicca qui le proposte dell’associazione AmbienteVenezia.