Diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.

Il fondamento della democrazia e’ il principio “una persona, un voto”; l’Italia essendo una repubblica democratica non può continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone non native che vivono stabilmente qui, qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all’Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.
Rinnovato l’appello al Parlamento italiano sottoscritto da numerose persone di volontà buona ed esperienze della società civile (clicca qui).

I programmi elettorali secondo gli ecopacifisti e il volontariato.

Quelli che avrebbero più motivo di andare alle urne, i più fragili, i più poveri, i più emarginati, sono proprio quelli che non votano. E, al contrario, il nucleo costante dell’elettorato è costituito dalle categorie superiori, dai ceti più ricchi e più istruiti, dai maschi delle regioni del centro-nord. La crescita dell’astensione obbedisce a una logica implacabile: accentua le disuguaglianze economiche, sociali, demografiche. Se gli uni finiscono per essere estromessi, allontanati, dimenticati, gli altri sono sovrarappresentati. Il Parlamento eletto rischia di dare come non mai un’immagine falsata del Paese. Finora i partiti hanno fatto poco o nulla per arginare l’astensione. Le liste dei candidati, i soliti nomi, noti e arcinoti, avranno semmai contribuito allo sconforto e alla frustrazione. Soprattutto sono sottovalutati i programmi. Su questo insistono ecopacifisti e volontariato.

 “s o s t e n i b i l i t a e q u i t a s o l i d a r i e t a . i t” : Con l’auspicio che si possa formare un’aggregazione comprendente buona parte del variegato mondo ambientalista intorno a pochi punti essenziali, elenchiamo di seguito alcuni punti  (La transizione ecologica. Conversione economica dell’ecologia. La leva fiscale. Riforme sociali per ridurre le disuguaglianze)

su cui riteniamo necessario avviare un confronto per provare a costruire un’alleanza sul fronte ecologista: (clicca qui).

Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”: Occorre una coalizione contro la guerra. Fermare la guerra, cessare la produzione e l’invio di armi assassine, revocare le folli e scellerate “sanzioni” che stanno devastando l’economia europea e gettando nell’abisso della miseria le classi lavoratrici e popolari. (clicca qui).

“OMAR (Osservatorio Malattie Rare) con lAMR (Alleanza Malattie Rare)”: Incontro-confronto con i  responsabili Sanità delle varie forze politiche, per sottoporre le proprie istanze, con l’auspicio che esse possano essere da subito considerate dal nuovo Parlamento e dal nuovo Governo. (continua…)

Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap): Servirebbe in un vero e proprio contratto da sottoscrivere con l’intero movimento associativo delle persone con disabilità e delle loro famiglie, che obblighi chi andrà al governo a dare concretezza alle pari opportunità e all’inclusione sociale delle stesse persone con disabilità. (continua…)

Ecoitaliasolidale:  Non si intravedono validi programmi elettorali sull’ambiente, siamo aperti al confronto per valutare se può esistere ancora in Italia una rappresentanza politica competente. (clicca qui).

Unione Popolare: L’unione che raccoglie senza simboli o bandiere di singoli partiti un insieme di realtà politiche di sinistra e associative ha esplicitamente messo tra le sue priorità la transizione ambientale nel suo programma allegato in sintesi (clicca qui).

“Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”: Ed ancora una volta saranno esclusi dal voto milioni di persone che in Italia vivono, lavorano, crescono i loro figli, fanno un gran bene al nostro paese. Milioni di persone che continuano a subire nel nostro paese un regime di apartheid, una violenza razzista istituzionale che è strettamente connessa ed complice della violenza razzista e schiavista e assassina dei poteri criminali e del regime dei predatori e della corruzione. Cosa si attende ancora a riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono? Cosa si attende ancora a far cessare il regime della segregazione razzista nel nostro paese?

“CSVnet”, la rete che riunisce 48 Centri di Servizio per il Volontariato: Mancano nel dibattito elettorale idee e proposte strategiche per potenziare il Terzo Settore e valorizzare l’impegno del volontariato per un Paese più inclusivo, solidale e sostenibile.  Lettera ai leader delle principali forze politiche chiedendo impegni precisi per sostenere il Terzo Settore e i volontari che in questi anni hanno tenuto unito un Paese indebolito dalla crisi economica e sociale e dalla pandemia (continua…)

“Federazione FISH Liguria”:  Quante persone sorde o ipoudenti escluse dal dibattito pre-elettorale!
Richiedere, ricevere e comunicare informazioni e idee su base di uguaglianza con gli altri: lo prescrive la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che dal 2009 è una Legge Italiana, e tuttavia, come denunciano due Associazioni aderenti alla Federazione FISH Liguria, chiedendo in tal senso un intervento dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), «le persone sorde o ipoudenti stanno incontrando molte difficoltà, in ogni sede, ad ascoltare e comprendere bene quanto viene detto dai candidati alle prossime elezioni politiche nazionali» (continua…)

AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla):  Dare continuità alle azioni sulla sclerosi multipla e le patologie correlate; e per le persone con disabilità in generale. Documento con le priorità di azione urgenti
(continua…)

Fridays for Future Italia:  Volete il nostro voto ma ignorate la nostra voce. La politica dei partiti si è presa tutto il palcoscenico e la facoltà di scegliere cosa è meglio per il paese, ma è lontana dalle istanze e dalle preoccupazioni delle persone che dicono di rappresentare. Non potete rappresentarci se non ci ascoltate. Clicca qui https://fridaysforfutureitalia.it/lagenda-climatica/

 APRI Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale: Quanto mai necessari alcuni provvedimenti  aumentando la qualità di vita delle persone con autismo e del loro contesto familiare e sociale nel presente e nel futuro, oltre a ridurre la grande spesa pubblica che oggi costituisce un eclatante esempio di spreco di risorse. (continua…)

Centro Studi Erickson: Il tema del riconoscimento nella scuola delle differenze e di un approccio educativo attento alle diversità è praticamente assente dai programmi elettorali delle principali forze politiche. E invece facilitare inclusione, equità e pari opportunità è esplicitamente previsto dall’“Obiettivo 4” (“Istruzione di qualità”) dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. (continua…)

Festa di Liberazione dal fascismo e di Resistenza al nuovo fascismo.

76 anni dopo, cosa  sono fascismo e antifascismo oggi?  Antifascismo sono stati  lo Statuto dei Lavoratori, il Sistema Sanitario Nazionale, la legge Basaglia, le leggi sul divorzio, sull’interruzione volontaria di gravidanza, ecc. Chi sono i fascisti di questo millennio?  Coloro che si oppongono all’attuazione della Costituzione e che negano l’esercizio dei diritti civili, politici e sociali affermati nella carta costituzionale: il diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, all’ambiente salubre, alla partecipazione alla vita politica, la parità di genere, il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, ecc..

Dunque gli antifascisti sono gli avversari di  coloro che hanno fiaccato il Sistema Sanitario Nazionale a tal punto da farlo crollare sotto Covid; che hanno smontato pezzo per pezzo la Scuola Pubblica; che hanno reso precario il lavoro; che hanno finanziato e continuano a finanziare le fabbriche di armi e a sostenerne le esportazioni in tutto il mondo; che impongono restrizioni alle libertà ed ai diritti costituzionali (vedi Decreti Sicurezza e situazione carceri in Italia); che consentono che il 10% della popolazione residente nelle aree SIN continui ad ammalarsi e a morire di tumore; che finanziano i paesi in cui è consentito detenere e torturare impunemente uomini, donne e bambini in veri e propri lager (vedi caso Libia); che trattano e fanno affari con regimi incuranti del rispetto dei diritti civili e politici (vedi casi Turchia ed Egitto); che reprimono il dissenso processando, carcerando (vedi fatti del G8 di Genova e torture nella Caserma di Bolzaneto, arresti degli attivisti No Tav e No Tap, ecc.) e sopprimendo spazi di utilità sociale (vedi Labas a Bologna, Casa Internazionale delle Donne e Cinema Palazzo a Roma, ecc.). Clicca qui.

Chi non candidare e non eleggere alle prossime elezioni.

Questo è l’elenco (clicca qui) degli attuali 243 parlamentari che, firmando l’Impegno Ican, si sono impegnati a promuovere la firma e la ratifica da parte del Governo italiano del Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari. Prima di confermare il voto ad un parlamentare uscente, controlliamo se compare nell’elenco: se non c’è non votiamolo. A tutti i candidati in prima nomina andrebbe invece posta la domanda: SEI DISPONIBILE A UNA IMMEDIATA INIZIATIVA POLITICA, NELLA PROSSIMA LEGISLATURA, PER L’ADESIONE DELL’ITALIA AL TRATTATO ONU SULLA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI? (clicca qui gli obblighi). Trascriviamo in forma audio/video le risposte e facciamole conoscere tramite il coordinatore nazionale del CNGNN, Giuseppe Padovano, cell. 393 998 3462 giuseppepadovano.gp@gmail.com.