A volte ritornano. E cercano di censurarci.

Blogger censura la libertà di espressione e d’informazione (Art. 21 Costituzione italiana) (Art. 11 Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea). Così si giustifica: “Abbiamo ricevuto una richiesta di revisione per il tuo post intitolato ‘Contestata la Giuria del Premio Acqui Ambiente’. Abbiamo stabilito che viola le nostre norme e dal Blog abbiamo eliminato il post”.

Chi ha chiesto la revisione? Quale violazione? Cliccando qui, ognuno può leggere la “contestazione” in oggetto, che fu ripresa dagli organi di informazione dell’epoca. I fatti risalgono addirittura al 2017, quando la selezione di otto finalisti operata dalla Giuria della XI edizione del “Premio letterario biennale 2016-2017 Acquiambiente” rappresentò una scelta culturale e politica in netta contraddizione con lo spirito che lo costituì nel 1997. Ebbene, ognuno può leggere che trattasi di opinabile quanto pertinente quanto legittima critica. Che, però, si estendeva a quella sfera politica (e qui casca l’asino) oggi quanto mai in auge. Ci chiedevamo: “Fino a che punto affonderà l’impronta politica e culturale sempre più marcata che sta dando ai Premi Acqui Storia e Ambiente l’assessore alla cultura Carlo Sburlati politico di lungo e controverso corso?”.

Considerate, scrivemmo sui giornali, che col Premio Acqui Ambiente sono passati da una chiara caratterizzazione anticapitalista del premio ad una altrettanto chiara rappresentazione non conflittuale, conservatrice del sistema: il premio è stato politicamente e culturalmente snaturato, ha perso ogni ispirazione a Ken Saro Wiwa e alle lotte della Valle Bormida. Il patron Carlo Sburlati ha condotto analoga operazione fatta col Premio Acqui Storia, al quale ha stravolto la genesi antifascista. D’altronde Sburlati non ha mai nascosto le sue simpatie nostalgiche per il fascismo, anzi filonaziste (celebrazione del romeno Codreanu). La sua lottizzazione per palesi fini politici ha sfigurato il Premio Storia e offeso la memoria dei morti della Divisione Acqui a Cefalonia, ai quali Marcello Venturi dedicò il Premio: quale vera e propria manifestazione antifascista! ALLA VIGILIA DEL 25 APRILE QUESTE VERITA’ VANNO DETTE CON FORZA.

Infatti, contro Sburlati e Premio Acqui, con noi si scagliò (clicca qui) l’Associazione nazionale Divisione Acqui, di cui fanno parte reduci e parenti delle vittime dell’eccidio nazista di Cefalonia del 1943 (11mila morti): “Nelle giurie di Sburlati trovano posto diversi giornalisti, intellettuali e accademici di destra, vicini ad Alleanza nazionale o quantomeno non davvero «simpatizzanti» per la lotta di Liberazione. An, del resto, è il partito di Sburlati, un ginecologo che non ha mai nascosto le sue simpatie nostalgiche per il fascismo…”.

D’altronde i Premi di Acqui Terme, dopo la “svolta Sburlati”, erano stati più volte contestati a sinistra. A cominciare da Giorgio Nebbia che si dimise per protesta dalla giuria (clicca qui).

Noi, oggi, contro la censura di Blogger, rivendichiamo il nostro antifascismo.

Risorgimento Vallebormida. Premi Acqui Storia o Ambiente sempre avulsi dalla Valle Bormida.

Valgono di nuovo le considerazioni a suo tempo espresse in occasione del Premio Acqui Ambiente: clicca qui. Infatti è stato conferito il 52° Premio Acqui Storia ( cliccare qui ). Scorgendo l’elenco dei premiati, ancora una volta Acqui Terme sembra una città che non appartiene alla Valle Bormida: la ignora  come se non fosse mai capace di produrre cultura storica e ambientale meritevole di riconoscimento. O è un deficit  politico degli amministratori acquesi oppure è un deficit culturale dei Valligiani. In questo secondo caso, gli amministratori… dovrebbero almeno istituire una sezione separata di Premio.

Saremo finalmente invitati alla premiazione del “Premio letterario biennale 2016-2017 Acqui Ambiente”?

Sì, è stato l’impegno (mai assunto negli anni precedenti) dal sindaco uscente di Acqui Terme, così come annunciato da Lino Balza nel corso dell’assemblea dei Comitati della Valle Bormida ad Acqui Terme. Non consideriamo l’invito come una elargizione bensì come autocritica (tardiva) del riconoscimento delle lotte dei Comitati, nonché come sconfessione delle scelte politiche e culturali di estrema destra del patron del Premio che noi abbiamo apertamente contestato: clicca qui.

Contestata la Giuria del Premio Acqui Ambiente.

La selezione di otto finalisti operata dalla Giuria della XI edizione del “Premio letterario biennale 2016-2017 Acquiambiente” rappresenta una scelta culturale e politica in netta contraddizione con lo spirito che lo costituì nel 1997. Come se essa ignorasse che il Premio è dedicato a Ken Saro Wiwa, cioè a un artista nigeriano che come militante ambientalista pagò con l’impiccagione la lotta contro le multinazionali del petrolio devastatrici del territorio e della sopravvivenza delle popolazioni. Come se ignorasse che, sotto il titolo, la dedica del Premio recita: “A perenne memoria delle donne e degli uomini della Valle Bormida che per generazioni hanno combattuto per i loro diritti civili a difesa dell’integrità ambientale della loro Valle.

Si può considerare la scelta degli otto libri finalisti come una celebrazione delle lotte ideali per le quali Ken Saro Wiwa dedicò la vita? E’ ammissibile che la Giuria ignori il contesto territoriale in cui si conferisce il Premio, e cioè che da cinque anni i Comitati della Valle Bormida stanno proseguendo, contro la multinazionale Riccoboni, la lotta avviata e mai conclusa contro l’Acna di Cengio? Non è snaturato un Premio che si celebra nella cornice mondana e festaiola di Villa Ottolenghi di Acqui Terme , mentre nelle stesse ore migliaia di cittadini della Valle manifestano con trattori e striscioni nelle vie di Alessandria? Troverebbe strano, la Giuria, una contestazione dei Comitati ai cancelli della villa (peraltro sponsorizzata per una vendita miliardaria con contributi pubblici)?

La selezione della Giuria ha snaturato il Premio Acquiambiente. Cosa intende questa Giuria per “Ambiente”? (continua).

Clicca qui La Stampa “Acqui Ambiente, la giuria nel mirino”

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Clicca qui Corriereal “Contestata la Giuria del Premio Acqui Ambiente”
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