Le emissioni in radiofrequenza sono generate da telefoni cellulari, stazioni radio-base, router e computer con Wi-Fi, telefoni senza fili, sistemi di sicurezza, contatori “smart-meter”, orologi fitness, baby monitor e molti altri dispositivi, tra i quali la tecnologia indossabile e dispositivi utilizzati in stretta prossimità di feti e neonati. La tecnologia 5G si sommerà all’esistente utilizzando frequenze più elevate, trasmesse da antenne non ancora testate in riferimento alla sicurezza per l’uomo, in aree densamente urbanizzate e in assenza di una normativa adeguata. Il documento (clicca qui) pone sei richieste specifiche alle Istituzioni e alle Autorità responsabili della Salute pubblica.
Categoria: Wi-Fi
I giudici confermano il nesso causale tra tumore e telefonini.
La sentenza è di rilevanza mondiale. Il lavoratore si è ammalato perchè non era stato informato sui rischi dell’uso prolungato del cellulare all’orecchio e sulla necessità di modalità di utilizzo protettive come il viva voce o l’auricolare con il filo. Clicca qui l’Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’ Elettrosmog.
Cancro al cervello da Nanoparticelle di inquinamento atmosferico.
Una nuova ricerca per la prima volta ha collegato causa ed effetto. Clicca qui.
Nuova tecnologia 5G: rischi per la salute.

L’ Istituto Superiore di Sanità difende il 5G, l’Associazione Italiana Elettrosensibili contesta.
La pericolosità delle radiazioni non ionizzanti dovrebbe passare da possibili cancerogene a probabili cancerogene (se non a cancerogene). Clicca qui.
L’Istituto Superiore di Sanità promuove i cellulari, ma l’Associazione medici chiede il ritiro del documento.

Inadeguato a stabilire il rapporto con il cancro. Clicca qui.
I danni della radiocontaminazione.
“Siamo in uno stato di calamità artificiale” Clicca qui l’esposto del dottor Marco Marotta, medico membro dell’Accademia Tiberina per le Scienze.
Wi-fi, smartphone e antenne provocano il cancro.
Le ultime ricerche parlano chiaro: Istituto Ramazzini, il più grosso studio al mondo sugli effetti nocivi della radiazioni da antenne di telefonia mobile, e dal National Toxicology Program. Invece la politica negazionista della lobby del wireless sta costruendo il sogno digitale del 5G. Clicca qui.
Arriva la 5G ma i malati di elettrosmog esistono già.

Dall’anno 2019 saranno installati i sistemi mobili di quinta generazione, noti come strutture 5G, posizionando gruppi di miniantenne a microonde millimetriche su abitazioni, scuole, centri diurni, centri ricreativi, lampioni della luce e altro ancora. C’è poi anche il progetto di satelliti lanciati in orbita nello spazio e di droni wireless. La ricerca mostra che le radiazioni a onda millimetrica del 5G potrebbero far ammalare le persone, in particolar modo i bambini, le donne incinte e le persone con malattie croniche. Gli effetti avversi sulla salute causati dalle strutture 5G potrebbero includere cancro, infertilità, mal di testa, insonnia e altro ancora. “ alleanza italiana Stop 5G” si oppone alla legislazione 5G. Clicca un modello di diffida che può essere inviato al Sindaco, nonché di esposto alla Procura della Repubblica. CLICCA QUI, FIRMA LA SU CHANGE.ORG LA PETIZIONE STOP 5G
Sciopero del cellulare ogni primo del mese.

Per aderire basta semplicemente ridurre il consumo di onde spengendo device mobili, disconnettendo Wi-Fi dal modem e ripristinando l’abitudine di collegarsi esclusivamente via cavo. Clicca qui.

1° giornata mondiale dello sciopero del cellulare.

Si ripeterà ad oltranza ogni primo giorno del mese e consiste nel tenere spento in modalità aerea il proprio cellulare e togliere la connessione Wi-Fi dai modem, lasciando attiva solo la connessione via cavo.
Genitori e insegnanti: salvate i ragazzi dai campi elettgromagnetici.


Sette consigli per un uso precauzionale del cellulare. Clicca qui gli ipotizzati effetti biologici dei campi elettromagnetici.
Clicca qui i rischi sanitari della nuova tecnologia 5G.
Comitato No Wi.Fi Toscana e Rete Toscana senza Elettrosmog.

Assemblea regionale a Firenze della Rete dei Comitati e delle Associazioni.
Difendiamo i territori, salviamo il paesaggio.

Toscana: Cave di Stazzema, pronto un nuovo scempio della montagna. Roma: parli dell’ex Fiera e spunta la mega-speculazione. Ikea in centro città. Carrefour progetta un centro a Lacchiarella. A Parma si vuole ampliare l’aeroporto per trasformarlo in cargo. Al via la sperimentazione della tecnologia 5G in questi 120 ignari piccoli comuni. Clicca qui.
Il tribunale per la prima volta riconosce la malattia professionale a lavoratore esposto ai campi elettromagnetici “bassi”.
La sentenza di Verona è la prima che riconosce la correlazione tra una patologia neoplastica e l’esposizione a CEM a “frequenza industriale estremamente bassa” come quelli generati da linee elettriche, trasformatori ed elettrodotti. In precedenza i tribunali avevano riconosciuto il nesso di causa tra l’insorgenza di patologie tumorali al cervello (neurinomi del nervo acustico/trigemino) e l’esposizione alle onde elettromagnetiche emesse dai telefoni mobili (cellulari e cordless).
Clicca qui A.P.P.L.E. Associazione Per la Prevenzione e Lotta all’Elettrosmog.
Il rischio oncologico da telefonini è pari a quello delle esplosioni atomiche.
Contro l’Inail il magistrato sentenzia: “Il rischio per i sopravvissuti a Hiroshima è stato individuato in 1,39 OR (Odds Ratio) per tutti i tumori, il rischio per l’uso massiccio e prolungato dei cellulari è pari a 1,44 OR”.
Clicca qui Simona Lorenzetti “Le motivazioni della sentenza sul dipendente Telecom”.
Pericolosa per gli ovadesi la centralina sullo Stura.
Lucrosa per la ditta costruttrice.
Clicca qui Maria Teresa Scarsi “Legambiente ancora contro la centralina”.
Una videointervista di Alessandria Post.
Su smog urbano e processo Fabbio, salvaguardia dei fiumi e rappresaglia Melchiorre, Solvay e i veleni nel sangue di lavoratori e cittadini, ponte sul Bormida oppure bonifica delle falde, bidoni sotto Fabbricazioni Nucleari, antenne telefoniche sopra le case.
Clicca qui se l’intervista la vuoi leggere.
Clicca qui Corriereal “Lino Balza a tutto campo: PM10, polo chimico, ponte sul fiume Bormida”
Per la difesa della salute dalle radiazioni emesse da cellulari, tablet, Wi-Fi, Wi.Max, ripetitori e antenne GSM, UMTS, LTE (4G)
La diffusione di tali dispositivi per le telecomunicazioni nelle abitazioni, nei luoghi di lavoro, nelle università, nelle scuole, negli ospedali e nei luoghi dove si trascorre il tempo libero, non solo è irrazionale perché potrebbe essere sostituita da connessioni via cavo più efficienti e sostenibili, ma comporta seri danni alla salute nonché gravi rischi per la specie Umana, compromettendo la capacità riproduttiva, le capacità neuro-cognitive e la conservazione del genoma.
Clicca qui la Petizione.
Tumori da cellulari e cordless: la più importante ricerca mai svolta.
Clicca qui il più aggiornato studio epidemiologico sul rischio cancerogeno.
Elettrosmog a Novi Ligure a fianco dell’asilo.
Petizione degli abitanti contro l’installazione della Vodafone.
Clicca qui Gino Fortunato “Contrari all’antenna in via don Bosco”.
Il Comitato di Cassinelle si mobilita contro l’antenna della Wind.
Gli abitanti pronti ad autotassarsi per acquistare il terreno (a fianco della scuola) su cui si dovrebbe installare il ripetitore.
Un nuovo studio collega oltre 7.000 tumori ai ripetitori di telefonia cellulare.
Oltre l’80% di coloro che sono deceduti a causa di determinati tipi di tumori (prostata, seno, polmoni, reni, fegato) risiedevano a circa 500 metri da uno delle centinaia di ripetitori di telefonia cellulare che popolano la
città. Clicca qui
Wi-fi pericoloso, verità nascosta a scopo di lucro.
Secondo ricercatori universitari, scienziati governativi e consulenti scientifici internazionali, almeno il 57,7% delle studentesse esposte a radiazioni a microonde di basso livello (wi-fi) sono a rischio di avere aborti, malformazioni fetali o bambini con tare genetiche. I danni genetici possono essere trasmessi alle generazioni successive. Clicca qui.