Presidio permanente. Una rete di associazioni, comitati e cittadini contrari alla realizzazione dell’opera che dalla Stazione Marittima porterebbe sulle colline del capoluogo ligure. Clicca qui.
Categoria: Tutela del territorio
Ambiente e non solo.
- Presentazione del rapporto Mobilitaria 2024
- Mobilità elettrica urbana: una giusta transizione
- Comunicazione media e sostenibilità
- L’eccessivo inquinamento dell’aria nelle città
- Osservatorio della Mobilità Urbana Sostenibile
- Appunti per la comunicazione del rischio nel progetto Ome Health Citizen Science
Ancora omertà di Stato per il disastro militar ambientale di Teulada.
Cinema nella natura.
Il Consiglio superiore dei lavori pubblici boccia il “metodo Genova” del sindaco Bucci.
Un Paese fatto a pezzi in nome dell’autonomia differenziata. L’addendum ecologico.
Assemblea del Fronte Comune Ligure.
Il Fronte Comune Ligure – Insieme per la sanità pubblica indice giovedì 4 luglio 2024 alle ore 17 presso il Teatro Soc. via San Bartolomeo della Certosa la prima ASSEMBLEA PUBBLICA di vallata sui temi della salute per la difesa della sanità pubblica contro ogni forma di autonomia differenziata. Clicca qui.
Priolo: come Dante immaginerebbe oggi un girone dell’inferno.
Lo spettro del Keu in mezza Toscana.
Tutela Val Bormida.
Clicca qui Buzzz Blog.
Manifestazione a Mestre contro gli inceneritori.
La protesta contro la costruzione di due impianti in uno dei siti più contaminati d’Italia. In piazza 5.000 manifestanti e decine di associazioni. Clicca qui.
I prossimi eventi estivi di Casacomune.
- Vacanza con Casacomune dal titolo “I rimedi della natura” che si terrà presso la Certosa 1515 di Avigliana dal 9 luglio al 13 luglio. Qui il link per vedere i dettagli
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MontagnAmbiente in trasformazione – L’acqua che verrà.? che si svolgerà in Val d’Ayas (Valle d’Aosta) Frazione Frachey (Ayas) dal 29 agosto al 1° settembre. Qui il link per vedere i dettagli
Casa Comune in Friuli Venezia Giulia.
Assemblea nazionale Salviamo il Paesaggio.
Salvare la Laguna.
Le associazioni Italia Nostra, Lipu, WWF, Venezia Cambia, CAAL, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, e ISDE Medici per l’Ambiente, sono state audite dalla Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo sulla tutela della Laguna di Venezia dai possibili danni che verrebbero causati dallo scavo per allargare il Canale Petroli e il Canale Montiron.
Esondazioni e frane a Genova.
Il geologo Bellini: “A Genova il rischio esondazione è concreto. E sulle frane occhio alle avvisaglie”: clicca qui.
I geologi Lucarini e Vizzini : “Genova: criticità geologico idrauliche e interventi strutturali per la mitigazione del rischio”: clicca qui.
Tre giornate di vigilanza ai due alberi di mimosa.
Ciao, abbiamo terminano ieri, venerdì 8 marzo, le tre giornate di vigilanza ai due alberi di mimosa di Via Cappuccina. Hanno partecipato oltre 20 volontari chiamati da Amico Albero per difendere una delle bellezze di Mestre e lanciare un messaggio a tutta la popolazione per collaborare a migliorare la nostra città.
E’ stato il decimo anno di questa iniziativa che, nei primi 7 ha comunque subìto alcune bravate notturne a cui da tre anni abbiamo rimediato con la vigilanza notturna (dalle 23 alle 7 di mattina) di un Guardia notturna regolarmente pagata con una colletta tra i volontari e altri sostenitori di Amico Albero. (continua a leggere Michele Boato).
Una assurda pista da bob.
“Cortina, un danno naturalistico irrecuperabile per far posto a un’assurda pista da bob”: chiedono la divulgazione Italia Nostra sez. di Belluno, WWF Belluno-Treviso terre del Piave, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Peraltrestrade Dolomiti, Gruppo promotore Parco del Cadore, Grazie per l’attenzione e la divulgazione. Clicca qui.
Gli inviti del Centro culturale Cantalupa.
Clicca qui l’ Associazione Centro culturale Cantalupa “Rodolfo Sacco”.
“Lettera per il mio Sindaco” da inviare agli amministratori e ai media locali.
Compilate – occorrono pochi secondi – il box che compare in questa Lettera per il mio Sindaco e inviatela ai vostri amministratori e ai media locali. E’ una importante iniziativa promossa dal “Forum Salviamo il Paesaggio”.
Il Forum Salviamo il Paesaggio è una Rete nazionale costituita nel 2011 e formata da oltre 1.000 organizzazioni e da decine di migliaia di singoli aderenti individuali, impegnati in azioni di tutela del paesaggio e dei territori e a contrasto del consumo di suolo. Nel febbraio 2018 ha ufficialmente presentato a tutte le forze politiche in Parlamento la sua Proposta di Legge “NORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI discussa nelle Commissioni congiunte Agricoltura e Ambiente del Senato nella scorsa legislatura e ora nuovamente agli atti della Camera. Si tratta di una importante elaborazione, alla cui stesura ha lavorato per 13 mesi un Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare formato da 75 Esperti: architetti, urbanisti, docenti e ricercatori universitari, geologi, agricoltori, agronomi, tecnici ambientali, giuristi, avvocati, funzionari pubblici, giornalisti/ divulgatori, psicanalisti, sindacalisti, paesaggisti, biologi, tecnici di primarie associazioni nazionali.
Per ulteriori delucidazioni e approfondimenti: Massimo Mortarino Coordinamento nazionale del Forum SALVIAMO IL PAESAGGIO Tel. 339/7953173 E-mail: mmortarino@libero.it www.salviamoilpaesaggio.it
No alla nuova pista da bob di Cortina.
Rispondendo alle contestazioni delle otto principali Associazioni di protezione ambientale (CAI, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano, WWF Italia), anche il CIO Comitato Olimpico Internazionale ribadisce la contrarietà alla pista. Clicca qui.
Erosione costiera a Fiumicino con i due nuovi porti.
I promotori del nuovo porto per navi da crociera da realizzare a Fiumicino-Isola Sacra, alla foce del Tevere, affermano che i loro interventi produrrebbero effetti positivi sull’erosione legata alla progressiva riduzione dei sedimenti che arrivano al mare. Ma già il molo del porticciolo esistente presso il Vecchio Faro costituisce un significativo ostacolo, e così la mega struttura del Porto Turistico-Crocieristico di Isola Sacra andrebbe ad azzerare completamente la dinamica naturale alla foce del Tevere, con conseguenze deleterie su tutto il litorale di Fiumicino. Clicca qui.
Follia etica ed ecologica.
E’ iniziato il processo per il crac della Mossi Ghisolfi di Tortona. Il fallimento giudiziario è stato dichiarato nel 2019. Noi, nel 2007, lo dichiarammo fallimento imprenditoriale: ci opponemmo cioè con le lotte all’insediamento a Rivalta Scrivia di un maxi impianto a biomasse. Ci opponemmo per la ragione prima e assoluta che bruciare biomasse -il mais- per produrre etanolo sarebbe stato un delitto contro l’ambiente e la popolazione, crimine etico: coltivare alimenti per bruciarli, delitto che non stava neppure in piedi dal punto di vista economico. Scacciato da Rivalta, ma appoggiato dai politici, Guido Ghisolfi fu accolto a Crescentino, nel vercellese, con il suo folle progetto della bioraffineria,: “il più grande progetto del mondo per la produzione di agro combustibili”. Un fallimento culminato con il suo suicidio. La storia della speculazione è stata raccontata da Lino Balza sul libro “Quelli delle cause vinte” (clicca qui).
Tassa di ingresso a Venezia: stupida e inefficace.
Un meccanismo complicato e di costosa gestione, peggiora le condizioni di vita cittadine, non modifica i flussi e neppure produce gettito per le casse comunali, anzi. Clicca qui tutte le esclusioni e le esenzioni dal ticket, nonché i calcoli del fallimento, a cura della associazione “Venezia Camb!a” .
I costi del Terzo Valico a go-go.
I costi del Terzo Valico dei Giovi, mega -inutile dannosa costosa- opera ferroviaria che dovrebbe connettere Genova a Milano con una linea ad “alta capacità” di 53 km, di cui 37 in galleria, in soli quattro mesi sono lievitati di quasi 1,5 miliardi senza che nessuno battesse ciglio. Il risultato è che il conto finale è raddoppiato. Il contratto tra Rfi (la controllata della rete delle Ferrovie) e consorzio Cociv, firmato a novembre 2011, valeva 4,8 miliardi, saliti a 6,5 in pochi anni. A luglio scorso la Corte dei Conti aveva ricalcolato il conto finale in 7,4 miliardi. In una manciata di mesi si è arrivati a 10,6 miliardi.
Frane e amianto, stop and go, ulteriori aumenti di costi (sottratti ad altre opere), rinvio dell’apertura della linea a chissà quando, rischio di restituire i fondi europei: è l’epilogo prevedibile di un’opera cara alla politica locale e nazionale ma che non ha mai superato una vera analisi costi-benefici (la commissione del 2018, governo Conte-1, la bocciò). Fu concepita nella legge Obiettivo, ma è da sempre considerata inutile visto che il porto di Genova non ha prospettive di un grande sviluppo del traffico merci e da Voghera fino a Milano si resta con due binari, già congestionati. Nel 2014 fu lo stesso Ad delle Ferrovie, Mauro Moretti, ad ammetterlo: “Da Genova a Milano è giusto che le merci vadano in camion. In nessun Paese per fare 150 chilometri si va con le ferrovie”. Qui siamo a 53 km. I lavori sono iniziati nel 2012, dovevano finire nel 2021, poi nel 2026, ora nel 2027 o chissà. Clicca qui.
Il Lagaccio non è Cortina.
Non ci lasceremo sorvolare: è il monito nello striscione di protesta che ha aperto la manifestazione contro la costruzione della funivia tra la stazione marittima di Genova e forte Begato, organizzata dai comitati di cittadini di Oregina e Lagaccio, Auser, Cgil, Italia Nostra, Legambiente, Wwf e altre associazioni. Clicca qui.
7a edizione dei premi Eugenio Rosmann e Populus alba.
A questo link si trova il bando con tutti i dettagli per partecipare:
c’è tempo fino al 17 dicembre per inviare le tesi.
Salviamo il Paesaggio.
Clicca qui il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio.
Ultimi posti disponibili per “SiamoTerraViva”.
Seminario 24-25-26 novembre 2023 Certosa 1515, Avigliana (TO) anche in diretta online su piattaforma Zoom.
Scopri il programma e iscriviti!
Italia Nostra chiede l’ampliamento dell’area del Parco Regionale di Portofino.
Un presupposto necessario all’esistenza stessa dell’Area protetta. Clicca qui.
Come cambiare il clima e il sistema.
Casacomune, scuola e azioni, è un’associazione fondata da don Luigi Ciotti, nata dal Gruppo Abele e Libera . E’ una scuola di formazione scientifica, di dialogo culturale e di incontro, caratterizzata da una didattica attiva ed esperienziale, capace di promuovere i valori e le azioni dell’ecologia integrale e della giustizia sociale.
Vi proponiamo di partecipare al seminario
SiamoTerraViva
che si terrà sia online sia in presenza presso la Certosa ad Avigliana (TO) nei giorni dal 24 al 26 novembre 2023.
Sarà un momento di confronto ed approfondimento, durante il quale, insieme ad altri esperti, esponenti di organizzazioni, attivisti e professionisti cercheremo di “mettere ordine” sulle questioni cruciali legate alle tematiche socio-ambientali e trovare dei punti di contatto per promuovere assieme un vero cambiamento, ormai evidentemente necessario ed urgente.
Clicca qui il Programma definitivo.
Tocca a noi farci sentire.
“Un’Altra Anzola è possibile”.
Per ripensare il territorio di Anzola e Via Emilia, fermare il consumo di suolo, clicca qui, incontro pubblico organizzato dalla Rete consociativa ambientalista costituita dal Comitato “Salviamo Lavino – No Ipermercato”, le associazioni Ambientiamoci e Malala ed i circoli di Legambiente Bologna, Pianura Nord e SettaSamoggiaReno.
Laudato sì, Laudato qui.
Seminario di approfondimento sulle questioni più importanti sul tappeto oggi, tra esperti di crisi climatica e ricadute ambientali, sociali, economiche e esponenti di movimenti, associazioni e singoli attivistiche, a diverso titolo, sono impegnati in azioni di conversione ecologica.
Casacomune
Laudato si’, Laudato qui
Non possiamo più indugiare, dobbiamo riflettere e agire: fare e per fare dobbiamo capire: informarci e formarci, ascoltare…
Clicca qui il Programma e come iscriversi.
Le tematiche affrontate sono molteplici, come molteplici sono gli aspetti della crisi ambientale e sociale dei nostri tempi: ecomafie, agricoltura, migrazioni ambientali, lavoro, etica del profitto e sanità pubblica, qualità della vita, ruolo dei movimenti e delle ONG, ecofemminismo, economia e spiritualità.
Al nostro fianco, avremo relatori di grande professionalità e competenza del mondo accademico e di organizzazioni da sempre in prima linea su queste tematiche. Non mancheranno testimonianze di attivisti, sindacalisti, associazioni ed altri attori impegnati quotidianamente che sono la vera spinta al cambiamento perché mossi da passione e dalla cura per il bene comune, capaci di guardare lontano, capaci di futuro.
Per le autonomie, l’ambiente, la pace.
· L’ambientalismo che è qui per farci vivere, l’autonomismo del Movimento Comunità.
· Per una SANITÀ PUBBLICA E PROSSIMA in una vera Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali.
· Contro gli ecomostri: no al Ponte di Messina e no al nuovo aeroporto nella piana di Prato-Pistoia-Firenze
· Continua cliccando qui.
Nella casa dell’orso.
Centrale elettrica e discarica del Parco d’Abruzzo. Il progetto Enel prevede 10 km di nuove gallerie scavate nelle montagne, con strade, aree di cantieri, un nuovo elettrodotto q 11 ettari di foreste rase al suolo per depositare i detriti. Clicca qui.
Il disastro delle Hawaii è stato provocato?
Clicca nel video https://www.luogocomune.net/
La nuova Diga Foranea del Porto di Genova: analisi critica.
Il ritornello che si ascolta su stampa e media è quello di un progetto gigantesco, sfidante, ingegneristicamente complesso e unico al mondo per diverse caratteristiche costruttive. Uno sfoggio dell’ingegneria progettistica italiana e delle ditte costruttrici italiane. Un’opera strategica per la crescita dei traffici marittimi e per lo sviluppo dell’Italia.
Ma è proprio così oppure no? Alcune voci dicono invece che si tratti di un’opera inutile ed anzi che sia dannosa. Mentre il punto di vista a favore del progetto è molto facile da trovare, vediamo quello contrario: (clicca qui). E sentiamo le argomentazioni critiche -molto meno facili da rinvenire, se non cercando con attenzione- che riportano le negatività di quest’opera: rischi di tsunami sulla costa per smottamenti nei profondi canyons subacquei vicinissimi, rischi di crollo della o di parte della diga che poggerà su fondali limoargillosi poco solidi, rischi di compromettere la circolazione profonda delle correnti mediterranee e gli ecosistemi marini). Tra le altre negatività: la rincorsa continua al gigantismo navale, spreco di massa, espansione di un insostenibile modello consumistico, inquinamento dell’aria e dell’acqua, servitù portuali per gli abitanti.
I soldi del ponte per la messa in sicurezza del territorio.
Quanto è green MSC Crociere.
Mentre a Copenaghen MSC presenta a livello internazionale la nave da crociera Euribia che definisce come la nave più green al mondo, nella Laguna di Venezia le navi da crociera di MSC continuano diffondere fumi nauseabondi ed inquinanti nonostante abbia sottoscritto l’accordo Venice Blue Flag.
L’ambientalismo, lusso borghese che impoverisce il popolo.
In tutta Europa, dove gli ambientalisti hanno provato ad alzare la testa, sono stati travolti dalla destra, che ha gioco facile nel ridicolizzarli, nell’additarli a élite, nel trasformarli in un pericolo pubblico e imminente per le finanze e il benessere del «popolo». Il rispetto dell’ambiente è «un lusso da borghesia urbana», da élite che non tiene conto dei reali problemi delle persone. Fighettismo bio dei borghesi da Ztl. Un’élite radical chic, di una piccola borghesia che vuole godersi i privilegi e togliersi degli sfizi ai danni del popolo, vessato e impoverito, costretto a pagare il progresso sostenibile o addirittura una decrescita felice. Clicca qui.
Il Wwf smonta 10 bugie sulla Romagna.
E’ falso che per prevenire disastri serve dragare i fiumi e scavare in alveo, rettificarne i corsi, pulirne gli alvei tagliando la vegetazione o alzare gli argini. È parimenti falso che non si faccia sufficiente manutenzione dei fiumi (se ne fa anche troppa, ma male e con meccanismi che non garantiscono un’azione mirata, attraverso privati), così come che la colpa del dissesto idrogeologico sia di nutrie e altri animali che scavano cunicoli. È invece vero che servano casse di espansione per frenare le piene, mentre grandi dighe sono inutili. Invece è vero che stata impermeabilizzata una quota significativa del Paese, quasi il 10% del suolo. Quanto al rapporto causale tra cambiamento climatico e disastri (continua)
Il gasdotto Snam tra zone alluvionate e foreste.
Una “grande opera” dal costo abnorme di 2 miliardi e 400 milioni di euro, avversata da oltre 18 anni da comitati, associazioni, Comuni, Province, cittadini lungo tutto il suo percorso. Un’opera fossile che aggraverà ancor più il cambiamento climatico, causa di eventi estremi sempre meno “eccezionali”. Una monumentale opera “inutile”, visto che la nostra rete è già sovradimensionata rispetto alle nostre esigenze nazionali. Clicca qui.
Il Ponte sullo Stretto di Messina è legge.
L’esperto ministro delle infrastrutture Matteo Salvini: “Decisione storica attesa da oltre 50 anni”. Sulle criticità di questo ipotetico ponte clicca qui una analisi puntuale e precisa fatta da un vero esperto: Marco Ponti.
A Genova decine di “rii fantasma”.
Alluvioni, lo scolmatore non basta: a Genova decine di “rii fantasma” fanno ancora paura. Decine di corsi d’acqua, spesso dimenticati sotto le strade della città, attendono da anni la messa in sicurezza: ecco la mappa dei più pericolosi quartiere per quartiere. Clicca qui.
Gli italiani dovrebbero cominciare a fischiarvi e cacciarvi dai funerali.
Chi sono i vandali? Sono i ragazzi di “Nuova Generazione” che fanno “sprecare litri di acqua” per ripulire i monumenti dalla vernice lavabile, e rischiano la galera? Oppure sono i signori del cemento che provocano disastri come l’alluvione in Romagna, e i loro politici… che “rischiano” di essere nominati commissario straordinario (Bonaccini) del disastro da loro combinato?
Mentre alcuni giovani, definiti «ecovandali» dai massmedia nostrani, rischiano la galera, altri, rispettati personaggi, costruttori, immobiliaristi con la complicità di amministratori comunali e politici, invocano grandi opere, la ripresa della crescita e la “necessità” di continuare a cospargere di cemento il nostro Paese. Chi sono i veri vandali, i veri barbari? I giovani che rischiano anni di galera per cercare di attirare l’attenzione delle istituzioni e della politica sui problemi prodotti dal cambiamento climatico o i costruttori avidi al seguito di politici che invocano la ripresa dell’edilizia (non certo quella popolare), la costruzione del Ponte sullo Stretto, la trivellazione del suolo e del mare alla ricerca di gas e petrolio? Clicca qui.
Ma quale emergenza?
Le terre di Romagna vengono allagate per la seconda volta in un mese e le istituzioni a tutti i livelli e i loro giornali gridano all’emergenza. Ma, con dizionario alla mano, emergenza significa circostanza non prevista. Ma come si fa a definire “circostanza non prevista” un fenomeno che, come dimostrano gli annuali rapporti dell’Ispra, è strutturale? Scorrendo l’ultimo di questi (2021) si legge che il 93,9% dei Comuni italiani (7423) è a rischio frane, alluvioni e/o erosione costiera. Più precisamente, abbiamo 1,3 milioni di abitanti a rischio frane e 6,8 milioni a rischio alluvioni. Sempre secondo il rapporto, le regioni più a rischio sono Emilia Romagna, Toscana, Campania, Veneto, Lombardia e Liguria. Servono 26 miliardi, qui ed ora, per il riassetto idrogeologico del territorio. Continua qui.
NATURAinFORMA del mese di maggio.
Clicca qui la rivista.
No al raddoppio aeroportuale di Venezia.
Inquinamento atmosferico acustico e lagunare, traffico terrestre e acqueo, disboscamento, sarebbero le conseguenze del progetto di raddoppio del traffico aeroportuale di Tessera, con la crescita dai 10 milioni di passeggeri del 2019 a oltre 20 milioni/anno nel 2037, con circa un decollo o atterraggio al minuto (o due, dipende dagli orari giornalieri) e circa 60mila passeggeri al giorno. Clicca qui.
Torino: nasce “Resistenza Verde”.
In occasione della Giornata mondiale della Terra, centinaia di persone hanno pedalato per le strade di Torino al grido di “Fermate il consumo di suolo nella nostra città”, toccando alcuni dei luoghi interessati da progetti che, da diversi mesi, sono oggetto di vibranti contestazioni da parte dei cittadini. “In Bici contro il cemento e il greenwashing” è stata la prima iniziativa organizzata dalla rete “RESISTENZA VERDE TORINO”, coordinamento dei comitati costituitosi da poche settimane.