Montedison-Solvay: 17 anni all’amministratore delegato e 11 al dirigente per avvelenamento doloso delle falde acquifere.

La falda avvelenata
Procuratore generale Marina Nuccio in Corte di Assise d’Appello a Torino presieduta da Fabrizio Pasi con Paola Dezani a latere. Per il disastro ecosanitario del polo chimico di Spinetta Marengo (Alessandria) anticipiamo in esclusiva (clicca qui) le arringhe di Carlo Sassi difensore dell’AD Carlo Cogliati, e di Nadia Alessi e Francesco Certonze difensori del Responsabile ambiente Francesco Boncoraglio. Per Cogliati hanno già parlato gli avvocati Giovanni Paolo Accinni e Tullio Padovani (clicca qui).
Per altri dettagli:
Memoria di Lino Balza depositata il 7/3/18 (Clicca qui)
Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia , terza edizione pagg. 518.

Il PM: 17 anni agli Amministratori di Solvay/Montedison in Corte d’Assise d’Appello di Torino.

 

Per il disastro eco sanitario del polo chimico di Spinetta Marengo (Alessandria) anticipiamo in esclusiva le arringhe difensive che saranno pronunciate a marzo:
Clicca qui “Cosa diranno gli avvocati in difesa di Carlo Cogliati
Clicca qui “Cosa diranno gli avvocati in difesa di Bernard de Laguiche
Clicca qui “Cosa diranno gli avvocati in difesa di Pierre Jaques Joris
Per altri dettagli:
Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia , terza edizione pagg. 518.
Memoria di Lino Balza depositata il 7/3/18 (Clicca qui)

Non vale la “delega” per De Benedetti (Olivetti) ma per Cogliati (Solvay) sì.

Carlo Cogliati, amministratore di Ausimont-Solvay è stato assolto dal Tribunale di Alessandria perchè avrebbe delegato le responsabilità ai suoi sottoposti per il disastro ambientale di Spinetta Marengo. Carlo De Benedetti, amministratore di Olivetti, invece è stato condannato dal Tribunale di Ivrea che non ha considerato valida la solita balla scaricabarile di tutti gli imputati eccellenti. La Procura di Alessandria ha fatto ricorso in Appello contro l’ingiusta sentenza della Corte di Assise che assolve anche i magnati belgi, non riconosce risarcimenti per l’ambiente, i morti e gli ammalati, nè la bonifica.
Intanto a Ivrea si apre un nuovo filone di inchiesta per altre vittime della mancata bonifica. Invece ad Alessandria non decolla il secondo processo per le morti e gli ammalati per l’inquinamento atmosferico dello stabilimento spinettese.

Clicca qui il Dispositivo della sentenza
Clicca qui Giampiero Maggio “Amianto Olivetti, 5 anni a De Benedetti. Condannato anche Corrado Passera. Risarcimenti per due milioni di euro.”
Clicca qui La Stampa “I parenti delle vittime: si riaprono le nostre ferite” .
Clicca qui Giampiero Maggio “Amianto all’Olivetti, si apre un nuovo filone d’inchiesta. 18 indagati”

Per vincere il Premio Attila 2015, basterà l’ultimo posto in classifica nazionale sindaci (Il Sole24Ore) di gradimento dei concittadini?

Rita Rossa ci sta tentando da anni di vincere il Premio Attila ma non va mai oltre il secondo posto. Eppure nel suo curriculum enumera il feeling con Solvay e il Premio Attila Carlo Cogliati, la solidarietà al Premio Attila Angelo Riccoboni, la nomina del Premio Attila Bruno Binasco al vertice della Slala. Ora vi ha aggiunto il viaggio a Genova allo stadio di Marassi, in auto e autista a spese del Comune, per assistere al Tim Cup Genoa Alessandria. Niente di paragonabile con l’Airbus A340-500 di Matteo Renzi. E neppure con le creste di carburate Amag di Lorenzo Repetto e con i riffa raffa di Maurizio Grassano pluricondannato e ovviamente onorevole. Potrebbero essere concorrenti nel 2016 Massimo Berruti, Paolo Lantero e Davide Sandalo? Vediamo (continua)

Clicca qui La Stampa “Rita, la meno amata d’Italia.Ultima fra i sindaci secondo il Sole”.
Clicca qui Il Piccolo “Sindaci, Rita Rossa ancora all’ultimo posto”.

Fate pervenire le candidature al Premio Attila 2014.

L’alta onorificenza “alla personalità che a livello locale si è particolarmente distinta a danno dell’ambiente e della salute”, che l’altro anno ha premiato Carlo Cogliati (ora è candidato a 18 anni di reclusione al processo Solvay, clicca qui), fu conferita la prima volta nel 2004 a Marcellino Gavio (clicca qui) subitamente nel 2005 bissata dal suo sodale, Fabrizio Palenzona (clicca qui). Degno erede di entrambi, la prima candidatura già sollecitata per il 2014 è proprio quella di Bruno Binasco. Fate pervenire le altre candidature entro e non oltre il 28 febbraio 2015 tramite e-mail alessandriamd@gmail.com, oppure al telefono 3470182679, oppure sulla pagina facebook https://www.facebook.com/MedicinaDemocraticaAlessandria. Indicate nome&cognome del candidato al premio unitamente alle motivazioni/azioni di merito con le quali si particolarmente distinto a danno dell’ambiente e della salute.