L’avvocato della difesa che fa tremare Solvay.

Con uno scoop, abbiamo pubblicato il documento “La verità’ sul caso Miteni/Solvay che nessuno ha raccontato” (clicca qui) che l’avvocato Luca Santa Maria, punta di diamante del collegio di difesa della Solvay nei precedenti processi penali, ha trasmesso alle Procure della Repubblica di Alessandria e Vicenza. Ad esso fa seguito il deposito di questo esposto (clicca qui) che approfondisce l’accusa di come Miteni di Trissino non sia stato che “l’esecutore di un disegno pianificato da Solvay e Dupont” nel provocare i disastri ambientali e sanitari dei Pfas. Dei quali il filo conduttore è il pfas cC6O4 della Solvay  Syensqo.
Si tratta di documenti esplosivi (per inciso: l’avv. Santa Maria è stato da Syensqo denunciato alla Procura della Repubblica di Milano per rivelazione di segreto), in sé sono notizie di reato, in condizione di rimettere in discussione lo svolgimento del processo Miteni in primo grado di Vicenza (sentenza di dolo, ma senza Solvay) e del processo Solvay-Syensqo (il 2°) avviato ad Alessandria (imputazione di colpa piuttosto che di dolo). Non si può escludere, dopo indagini collegate tra le due Procure, la riunificazione dei due processi con l’accusa di dolo: dolo intenzionale o diretto o almeno eventuale. Né clamorosi riflessi internazionali. A tacere le responsabilità pubbliche di Comuni, Regioni, Province, Ministero dell’Ambiente: ex art. 40 del Codice penale.
 
I suddetti documenti dell’avvocato Santa Maria sono al vaglio, oltre che delle Procure, anche dei collegi legali delle Parti civili, dei Comitati e delle Associazioni che stanno mettendo a punto il piano di azioni  per scongiurare la tragedia dei Pfas, clicca qui.

Scoop. La verità sul caso Miteni/Solvay che nessuno ha raccontato. Seconda parte.

Concludiamo la pubblicazione del documento “La verità’ sul caso Miteni/Solvay che nessuno ha raccontato” (clicca qui) che l’avvocato Luca Santa Maria, punta di diamante del collegio di difesa della Solvay nei precedenti processi penali, ha dichiarato di aver trasmesso alle Procure della Repubblica di Alessandria e Vicenza.
Dal documento esplosivo apprendiamo quando segue. Restano a piede libero i registi che dagli anni 2000 hanno pianificato la catastrofe ambientale e sanitaria tra Veneto e Piemonte.  E’ della Solvay la regia occulta che fa della Miteni una fabbrica ancora più criminale (nell’indifferenza dei veneti): Trissino quale “hub clandestino” di Spinetta Marengo estraendo il micidiale Pfas cC6O4 e smaltendo in fiumi e falde i fanghi avvelenati. Complice del “lavoro sporco” della Solvay è Dupont, che alla Miteni scarica dall’Olanda i reflui di Pfas Genx “ripulito”.  A sua volta, la Regione Veneto permette di aggiungere il nuovo illecito che altrove non era tollerato.
L’Italia del Nord si trova inquinata da Cc6O4, il nuovo Pfoa. La contaminazione e l’esposizione umana si è propagata da Spinetta. L’enorme disastro ha due epicentri imputabili alla regia Solvay, l’uno indirettamente a Trissino, e l’altro direttamente a Spinetta, falciando indifese vite, per aria e acque, fra i lavoratori e i cittadini.
Ora, Solvay (Syensqo) promette la dismissione del C6O4 nel 2026: la più eloquente confessione stragiudiziale.  Ma, per le identiche condotte criminose che -per la medesima Solvay- negli Usa e Cee hanno per i colpevoli un prezzo stimato in miliardi, invece in Italia i top manager -mandanti e beneficiari degli enormi profitti- restano impuniti penalmente, civilisticamente e amministrativamente. Un caso da manuale di “justice arbitrage”.
Dunque, il disastro dei nuovi PFAS come quello dei vecchi è il prodotto di un sistema perfezionato con regia industriale unica (Solvay), a mezzo di incompetenza dei controllori, chiusura di entrambi gli occhi con benevola indulgenza, insomma per intenzionale scelta politica. Specifiche le gravissime responsabilità di Regioni e Sindaco di Alessandria.  
Solo la mobilitazione dal basso ha squarciato parzialmente il velo di omertà che tutela i potenti vertici delle potenti multinazionali.
Il vecchio diritto penale, con la Procura di Vicenza e l’azione dei NOE, ha fatto molto ma non tutto. Il procedimento penale di Alessandria contro Solvay, ora Syensqo, avviato nel 2020 dalla Procura locale è stato invece paralizzato.
Dunque, il documento infine si conclude con richieste precise, di triplice urgenza, che rimettono in gioco gli scenari futuri. Scenari presi in esame nella meticolosa analisi di Lino Balza, clicca qui, che a sua volta, prospetta anche più efficaci strumenti oltre le sedi penali. 

Scoop. La verità’ sul caso Miteni/Solvay che nessuno ha raccontato.

Considerata la lunghezza del testo e la complessità giuridica, pubblichiamo (clicca qui) la prima parte del documento esplosivo “La verità’ sul caso Miteni/Solvay che nessuno ha raccontato” che l’avvocato Luca Santa Maria, punta di diamante del collegio di difesa della Solvay nei precedenti processi penali, ha trasmesso in queste ore alle Procure della Repubblica di Alessandria e Vicenza.
 
La tragedia dei PFAS: il nuovo amianto e la silenziosa strage degli innocenti. Al centro delle inedite rivelazioni: la regia occulta di Solvay che ha pianificato la catastrofe ambientale e sanitaria tra Veneto Piemonte e non solo; i registi che restano a piede libero dopo i processi di Alessandria e Vicenza; come scoperchiare i processi penali e le responsabilità delle Istituzioni, fare giustizia, salvare migliaia di vite umane.
 
Il documento dell’avvocato Luca Santa Maria “scopre gli altarini” e apre nuovi scenari, non solo penali. Il 2026, infatti, è alle porte e rappresenta uno snodo cruciale per i Pfas in Italia e per la Solvay, come evidenziato nella meticolosa analisi di Lino Balza, clicca qui, che a sua volta prospetta anche più efficaci strumenti oltre le sedi penali. 

Prossimamente il nostro scoop giornalistico. LA VERITÀ’ SUL CASO MITENI/SOLVAY CHE NESSUNO HA RACCONTATO.

L’autore del documento, che in esclusiva ospitiamo sul nostro Sito www.rete-ambientalista.it, è l’avvocato Luca Santa Maria, punta di diamante del collegio di difesa della Solvay nei precedenti processi penali.  Si tratta di un documento esplosivo su: “Un esperimento sulla pelle delle popolazioni, pianificato a tavolino”, Due epicentri, un solo disastro, una sola regia criminale”: “Riaprire un solo nuovo processo nel merito, a carico del vertice della multinazionale Solvay”.  Il documento sarà trasmesso in queste ore alle Procure della Repubblica di Alessandria e Vicenza.
Considerata la lunghezza del testo e la complessità giuridica, lo pubblicheremo a puntate.
Movimento di lotta per la salute Maccacaro.

Solvay è innocente: vittima di un intrigo internazionale ordito dai poteri forti.

 

Dai poteri forti della chimica, dei supermercati e della politica, per impedirle di denunciare i veri colpevoli della catastrofe ecosanitaria di Spinetta Marengo, e per impedirle di bonificare l’altrui avvelenamento doloso delle falde acquifere. Regista finale del complotto: il Pubblico ministero, deferito al Consiglio superiore della magistratura. Tutti i nomi dei congiurati nell’arringa, in Corte di assise d’appello di Torino, di Luca Santa Maria in difesa dell’onnipotente Giorgio Carimati: clicca qui.  

Bussi e Spinetta Marengo. Due dei siti più inquinati d’Europa. Montedison e Solvay. Grandi avvelenamenti. Grandi processi. Grandi assoluzioni e prescrizioni. E le mazzette?

Santa Maria rivela i retroscena

Per Bussi, indicato come testimone l’avvocato di Solvay, Luca Santa Maria: Clicca qui Il Fatto Quotidiano “Sms, email e conversazioni, e i dirigenti si sono salvati”. Clicca qui Antonio Massari “Tre milioni per comprare la sentenza sui veleni”. Santa Maria grande protagonista anche del processo di Spinetta Marengo parlando apertamente di tangenti: il libro “Ambiente Delitto Perfetto” riporta dettagliatamente le accuse che coinvolgono addirittura il PM.