“Sarà gettato in una fossa. E non lo vedrò mai più”.

Julian Assange è l’attivista e fondatore di Wikileaks in detenzione da 13 anni per aver pubblicato documenti classificati dall’intelligence statunitense e aver rivoluzionato il giornalismo investigativo. Un morto che cammina. Da 5 anni è detenuto in isolamento per 22 ore al giorno nel carcere di sicurezza inglese  di Belmarsh e la prossima settimana si terrà a Londra un’udienza per determinare se possa fare ricorso alla Corte Suprema per opporsi alla richiesta di estradizione negli Usa, già firmata dal ministro degli Interni britannico. Se questa richiesta dovesse essere rigettata, è possibile, secondo la moglie Stella, che venga estradato direttamente, senza altri passaggi procedurali, e che negli Usa sia condannato a 175 anni di carcere. “Sarà gettato in una fossa. E non lo vedrò mai più” ha detto Stella. Con lui  Stella, ha avuto due figli ancora piccoli. “Ma loro non sanno”. Qui una ricostruzione un po’ sommaria della vicenda. Qui invece gli ultimi passaggi legali, in un thread a cura di Stella. Le novità: il Comune di Roma ha finalmente concesso ad Assange la cittadinanza onoraria. Non cambia niente e arriva troppo tardi, ma almeno è un segnale di solidarietà. Più rilevante è la mobilitazione del governo australiano, che si è unito al parlamento per chiedere il rilascio del loro concittadino.

Il processo a Julian Assange – Storia di una persecuzione.

Con questo libro, Nils Melzer, ex Relatore speciale dell’ONU contro la tortura, documenta come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna abbiano messo illegalmente a tacere il fondatore di WikiLeaks. Un’inchiesta rigorosa e appassionante sullo scandalo legale del secolo. Il resoconto straziante di una giustizia corrotta che attraversa non solo i confini, ma le stesse Nazioni Unite.

Gli Usa: “Rischi militari connessi a un’adesione dell’Ucraina alla Nato”.

La dichiarazione dell’ l’attuale direttore della CIA William J. Burns:  «Le aspirazioni dell’Ucraina e della Georgia verso la NATO non solo toccano un nervo scoperto in Russia, ma generano serie preoccupazioni riguardo alle conseguenze per la stabilità nella regione. La Russia non solo percepisce l’accerchiamento e la pressione come una minaccia alla sua influenza nella regione, ma teme anche conseguenze imprevedibili ed incontrollate, le quali danneggerebbero gravemente gli interessi inerenti alla propria sicurezza. Gli esperti ci dicono che la Russia è particolarmente preoccupata per le forti divisioni in Ucraina sull’adesione alla NATO, con gran parte della comunità di etnia russa contraria all’adesione, e ciò potrebbe condurre ad ulteriori spaccature, generando violenza oppure, nel peggiore dei casi, una guerra civile. In tale eventualità, la Russia dovrebbe decidere se intervenire; una decisione che la Russia non vuole trovarsi ad affrontare». Però la dichiarazione, contenuta in un cablo diplomatico pubblicato da WikiLeaks, non è di oggi ma del 2008 su quando Burns era ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca.

Un atto di vigliaccheria nei confronti della libertà di informazione.

La Camera ha respinto la mozione dei deputati di Alternativa (il gruppo formato in gran parte da ex M5s fuoriusciti alla nascita del governo Draghi) che impegnava il governo italiano a concedere lo status di rifugiato politico a Julian Assange, il fondatore di Wikileaks di cui gli Stati Uniti chiedono l’estradizione al Regno Unito, dov’è detenuto dal 2019. Il testo – su cui il governo aveva espresso parere contrario – è stato bocciato con 225 no, 22 sì e 137 astenuti. Ad astenersi sono stati i parlamentari di Liberi e uguali, 5 Stelle e Fratelli d’Italia, contro si sono espressi tutti gli altri gruppi. “In nome di un’inesistente fratellanza atlantica, il Parlamento ha consumato l’ennesimo atto di vigliaccheria nei confronti della libertà di informazione. La totale subalternità a Washington che detiene italiani falsamente accusati e si è sempre fatta beffe della giustizia italiana, come nel caso della strage del Cermis, ha spinto la gran parte dei deputati a disinteressarsi della persecuzione che Assange sta subendo da anni dalla democrazia di Guantanamo”. Clicca qui Amnesty International: La richiesta di estradizione da parte degli Usa si basa su accuse che derivano direttamente dalla diffusione di documenti riservati nell’ambito del lavoro giornalistico di Assange con Wikileaks. Rendere pubbliche informazioni del genere è una pietra angolare della libertà di stampa e del diritto dell’opinione pubblica ad avere accesso a informazioni di interesse pubblico. Tutto questo dovrebbe essere oggetto di protezione e non di criminalizzazione.

Gli USA non tocchino Julian Assange.

Gli Stati Uniti d’America devono annullare tutte le accuse contro Julian Assange, incluse quelle di spionaggio relative alle attività di pubblicazione di documenti nell’ambito del suo lavoro con Wikileaks. Se estradato negli Usa, Assange potrebbe affrontare 18 capi d’accusa: 17 ai sensi della Legge sullo spionaggio e uno ai sensi della Legge sulle frodi e gli abusi informatici.  Rischierebbe gravi violazioni dei diritti umani tra cui condizioni detentive, come l’isolamento prolungato, che potrebbero equivalere a maltrattamento o tortura. Assange è stato il primo soggetto editoriale a essere incriminato ai sensi della Legge sullo spionaggio. La richiesta di estradizione da parte degli USA  si basa su accuse che derivano direttamente dalla diffusione di documenti riservati nell’ambito del lavoro giornalistico di Assange con Wikileaks. Rendere pubbliche informazioni del genere è una pietra angolare della libertà di stampa e del diritto dell’opinione pubblica ad avere accesso a informazioni di interesse pubblico. Tutto questo dovrebbe essere oggetto di protezione e non di criminalizzazione. Clicca qui Amnesty International. 

Libertà per Assange, libertà per la verità.

Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks che ha reso possibile la conoscenza di centinaia di migliaia di documenti, di fatti e misfatti altrimenti nascosti, (basti pensare alle immagini del trattamento inumano dei prigionieri trattenuti nella base americana a Guantanamo), si trova ancora in un carcere di massima sicurezza in Inghilterra e potrebbe essere consegnato agli USA. Clicca qui la mobilitazione internazionale e la petizione.  Il premio Nobel per la Pace Mairead Maguire ha nominato, Julian Assange, Chelsea Manning ed Edward Snowden per il Premio Nobel per la Pace 2021: “Se Assange viene estradato negli USA per essere processato e incarcerato per aver detto la verità, nessun reporter, giornale o editore sarà al sicuro dallo stesso trattamento da parte degli USA o altri governi repressivi contrari alla responsabilità e allo scrutinio pubblici”. Clicca qui.

Se Londra fa estradare Assange sarà la fine della libertà di stampa in tutto il mondo.

Ci associamo anche noi, nel nostro piccolo, alla protesta internazionale. Clicca qui Kenneth Roth, direttore di Human Rights Watch, una delle più importanti organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani. Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, dopo aver rivelato crimini di guerra e torture degli Usa, da nove anni non ha più conosciuto la libertà, mentre i criminali di guerra e i torturatori esposti da WikiLeaks non hanno passato un solo giorno in prigione. Non è un mondo alla rovescia?

Quale Di Questi Articoli Voi Avreste Messo In Prima Pagina?

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Nessuno probabilmente. Nell’intento di fare un giornale di caratura provinciale, voi privilegereste notizie di rilievo territoriale: problematiche sociali, inchieste, approfondimenti, dibattiti ecc.
Il Piccolo ha posto le rose in prima pagina e seppellito in quattordicesima le buche sulle strade. Le proteste dei cittadini non sono gradite alla Giunta di centrodestra. L’indignazione per l’improbabile sputo sacrilego sugli spogli roseti (e non sugli operai) vorrebbe essere di sostegno all’Amag (il Comune). Infatti la scelta del sindaco di comprare un capitale di rose, invece che piantare alberi utili alla salute dei cittadini, ha suscitato non poche critiche. Meglio non metterle in prima pagina, come si faceva quando la giunta era di centrosinistra. Il modello è tutt’altro che Wikileaks.

Sempre per precisa linea editoriale, il giornale mette in evidenza l’amianto alla caserma Valfrè giustamente segnalato dai cittadini, mentre fa silenzio assoluto sulle quantità ben più rilevanti alla Solvay e addirittura da noi denunciate alla Procura.