Ogni anno, da sei anni, coordinato da Donata Albiero, il Gruppo educativo Zero PFAS del Veneto – costola del grande Movimento No PFAS – va a parlare ai giovani, entrando letteralmente nelle scuole, per offrire un vero e proprio percorso pedagogico “One health. Pfas inquinanti per sempre” sul più grande inquinamento da PFAS d’Europa. 7mila gli studenti veneti incontrati, 32 le scuole e 4 le Province attraversate. Le persone avvelenate da Pfas nella zona rossa del Veneto sono ormai decine di migliaia e oltre l’80% dei bambini veneti ha quantità di PFAS nel sangue superiori a quelle rilevate nelle popolazioni esposte a contaminazione di fondo. Presero consapevolezza dell’inquinamento Miteni solo nel 2013.
Categoria: Scuola Pubblica
2 Novembre, Chiamata al Disarmo.
Ora più che mai è essenziale far sentire la voce di chi educa alla pace, alla convivenza pacifica tra i popoli, alla crescita multiculturale.
L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.
Ha preso posizione contro la campagna pubblicitaria di zaini per la scuola con palesi riferimenti militareschi e guerreschi con frasi belliciste esplicite come ‘tutti sull’attenti’ e ‘per sentirsi sempre in missione’. Vengono proposte linee commerciali di zaini di guerra con imminente richiamo all’esercito, agli alpini e alla folgore. Si tratta di un’iniziativa della celebre e storica azienda produttrice di giocattoli ‘Giochi Preziosi’ in collaborazione con le forze armate italiane. Tutto questo in netta contrapposizione con lo spirito della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che afferma “preparare pienamente il fanciullo a avere una vita individuale nella società, educarlo nello spirito degli ideali proclamati della carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà”. Clicca qui.
La “colpa” è del nostro sistema di formazione dei docenti.
«A seguito dell’episodio di aggressione di uno studente che ha ferito una professoressa – scrive Salvatore Nocera – tutti si interrogano su chi ricada la “colpa” di questo incredibile evento. Mi permetto di avanzare l’ipotesi che la vera “colpa” sia del nostro sistema di formazione dei docenti. Infatti, essi continuano ad insegnare come si è fatto da sempre e cioè con una buona e talora ottima preparazione sulla loro disciplina e nessun obbligo per legge di formazione iniziale su come si insegna e su come si deve essere preparati ad educare i giovani» (continua…)
La crisi? A pagarla per prime sanità e scuola.
Le cifre dei tagli indicano chiaramente che a pagare la crisi sono proprio le Istituzioni più importanti e, con esse, le esigenze, i bisogni ed i diritti dei cittadini. Un prezzo particolarmente alto è stato riservato agli alunni disabili, clicca qui.
Soldi per le armi sottratti a sanità e scuola.
L’Italia continuerà a mandare armi all’esercito ucraino. Il governo Meloni sugli aiuti militari a Kiev si muove in piena continuità con quello di Mario Draghi: un decreto legge per autorizzare l’invio di armi, una risoluzione a metà mese e i decreti interministeriali da secretare e presentare al Copasir con la lista degli equipaggiamenti. La norma è stata approvata nel Consiglio dei ministri.
L’oggetto del decreto è chiaro: il governo proroga fino al 31 dicembre 2023 la cessione di aiuti militari a Kiev “previo atto di indirizzo delle Camere”. Risoluzione che sarà approvata il prossimo 13 dicembre: quel giorno il ministro della Difesa Crosetto si presenterà in aula per spiegare le motivazioni della proroga e i partiti voteranno le rispettive risoluzioni. A gennaio arriverà il sesto decreto interministeriale che conterrà anche missili terra-aria Aspide e Samp-T. Crosetto potrebbe desecretare la lista ma, fanno sapere fonti della Difesa, non ha ancora deciso.
Docenti inadeguati: discriminazione giuridica contro gli autistici.
La mancata attuazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) per un bambino con autismo, a causa dell’inadeguata specializzazione delle docenti, costituisce una valida applicazione alla fattispecie educativo-scolastica del diritto antidiscriminatorio, ovvero di uno dei campi più innovativi del diritto, per altro non ancora diffusamente applicato (continua…)
Autonomia differenziata: fermare il pericoloso Ddl Gelmini e aderire alla proposta di legge di iniziativa popolare costituzionale.
Il disegno di legge Gelmini è inaccettabile e va fermato: intende trasferire poteri e soprattutto risorse ad alcune regioni su materie che invece debbono restare ad ogni costo unitarie e nazionali, come certamente deve avvenire per scuola, università e ricerca. Anche l’ambiente, l’energia, le grandi infrastrutture nazionali, le comunicazioni fondamentali non sono frazionabili a piacere. L’esperienza del Covid ha messo a nudo che la regionalizzazione della gestione della sanità ha finito con il dare vita a veri e propri sistemi sanitari regionali, molto diversi tra loro, i cui difetti sono tra le cause non secondarie delle enormi difficoltà ad affrontare una pandemia inquietante e non risolta come il Covid nelle sue diverse evoluzioni. Chi ha distrutto la medicina di base a favore del privato ha creato le basi per una pressione insostenibile verso gli ospedali e ha avuto una scarsa capacità di attuazione delle misure sanitarie contro la pandemia decise con i provvedimenti di emergenza, creando ulteriori diseguaglianze tra i cittadini del nostro paese, che a seconda della residenza hanno finito per avere diritto a sistemi di cura molto diversi tra loro.
Intesa a fermare il DDL Gelmini, la proposta di legge di iniziativa popolare, su cui inizia la raccolta delle firme, ha l’ambizione di dare un quadro chiaro delle ragioni che rendono inaccettabile qualunque tentativo più o meno mascherato di secessione nel nostro paese. Clicca qui.
Assordante silenzio del governo dopo la bocciatura dei Piani Educativi.
A tre settimane dalla Sentenza con cui il Consiglio di Stato si è pronunciato contro il TAR del Lazio, che aveva bocciato i nuovi Piani Educativi Individualizzati introdotti dal Decreto Interministeriale 182/20, il Ministero stesso non solo non ha convocato l’Osservatorio sull’Inclusione, come avevamo richiesto, ma non ha nemmeno fornito indicazioni alle scuole su come procedere». (continua…)
Al fianco degli studenti in agitazione.
La morte di due studenti, Lorenzo e Giuseppe, durante l’alternanza scuola-lavoro ha soffiato sul fuoco della rabbia studentesca, e gli studenti continuano a mobilitarsi contro il modello di scuola del governo Draghi, in opposizione all’alternanza scuola-lavoro, alla nuova maturità del ministro Bianchi e contro la mancanza di sicurezza all’interno delle scuole.
Il tema delle scuole e dell’istruzione pubblica è da sempre legato a doppio filo con i temi che da anni agita il movimento No Tav riguardo quelle che dovrebbero essere le reali priorità del Paese. Quello di cui ha bisogno questo Paese non sono le grandi opere inutili, ma rivoluzionare completamente questo modello di scuola”. Clicca qui le altre iniziative No Tav Valsusa.
Le scimmiette della scuola.
Le tre scimmiette non vedono (Ministero del Lavoro), non sentono (Ministero dell’Istruzione), e non parlano (le associazioni, i genitori, il mondo accademico e quello della scuola italiana in primis nonché il sistema di informazione). Tutti, invece, dovrebbero parlare per i nostri alunni e alunne con disabilità, che hanno diritto ad un servizio degno, perché l’inclusione è di tutti e perché l’inclusione non si fa domani, ma va fatta adesso. (continua…)
I ragazzi e le ragazze con disabilità hanno diritto di entrare a scuola dall’ingresso principale.
In ogni scuola è possibile installare una rampa. Non farlo è una discriminazione sanzionabile anche a livello legale. (continua…)
Una delle tante conseguenze di ciò che sta accadendo in Afghanistan.
Lancia l’allarme la Fondazione Pangea, che opera in Afghanistan dal 2003 e sostiene da tempo a Kabul il progetto di una scuola per bambini, bambine, ragazzi e ragazzi sordi, frequentata da circa 500 alunne e alunni, di età variabile dai 3 ai 18 anni, e che tra insegnanti e personale dirigente impiega 35 donne e 15 uomini, anch’essi in parte sordi. Con l’arrivo dei talebani, la scuola si è svuotata, insegnanti e studenti sono chiusi in casa per la paura, e c’è il rischio che i talebani stessi occupino presto la struttura, che per la posizione e le dimensioni può essere preziosa per loro (continua…)
Il trasporto a scuola dev’essere sempre gratuito.
Oltre a ritenere illegittima la prassi di alcuni Enti Locali di imporre alle famiglie di organizzarsi il servizio di trasporto scolastico in proprio, questa Ordinanza del tribunale di Milano ribadisce che il trasporto scolastico dev’essere erogato gratuitamente, anche laddove la scuola si trovi fuori dal Comune di residenza dello studente o della studentessa con disabilità: (continua…)
Life phoenix per la scuola
Kit didattico di approfondimento per insegnanti e studenti delle scuole secondarie di 2° grado per una sensibilizzazione sul valore dell’acqua, sul suo uso consapevole e sui problemi collegati all’inquinamento, in particolare da pfas. Clicca qui.
Scuole aperte e partecipate.
Qua la mano Grillo per la patrimoniale.
Siamo stati per primi, su questo Sito, a valorizzare gli impegni ecosanitari del Movimento Cinquestelle, ma siamo da qualche tempo anche assai critici sulla sua involuzione ambientalista, che nel nostro piccolo universo rischierebbe l’accusa di tradimento. Sosteniamo da sempre convintamente l’introduzione della patrimoniale sui ricchi: a beneficio oggi più che mai della Sanità e della Scuola, quindi applaudiamo la presa di posizione di Beppe Grillo sul Blog: clicca qui.
Garantire la “Didattica digitale integrata”
Ovvero docente di sostegno=alunno con disabilità, docenti curricolari=resto della classe (continua…)
In tutte le scuole finestre aperte anti covid, chiuse a Taranto anti Ilva.
La normativa anti-Covid dispone un costante ricambio dell’aria nelle scuole per evitare eventuali contagi dovuti al ristagno ma, al contrario per i ‘Wind days‘, a Taranto è opportuno tenere le finestre chiuse per limitare l’entrata delle polveri ILVA. Il Comitato Cittadino per la Salute e l’Ambiente sottolinea che è preciso dovere del sindaco dichiarare la necessità di fermare dell’area a caldo dell’ILVA. Per combattere il Covid che si diffonde nelle scuole va fermata la produzione inquinante che fa salire il PM10 nelle aule che vanno arieggiate. Clicca qui Peacelink.
Apertura scuole: pari dignità ai disabili.
E’ determinante aprire le scuole in piena sicurezza, consentendo la ripresa della didattica in presenza, pur con i dovuti e necessari adattamenti, e vigilare affinché i diritti delle alunne e degli alunni con disabilità abbiano la stessa dignità e attenzione dei coetanei. (continua…)
Scientificamente infondata, culturalmente irricevibile, politicamente obsoleta.
Quella norma che consente loro la “reiscrizione” al medesimo anno di scuola frequentato. Come verrà spiegato a quell’alunno e alunna con disabilità che “godranno” del diritto a re-iscriversi, i quali non troveranno i loro compagni e compagne in aula a settembre, per effetto Covid. (continua…)
La scuola non è tale se solo istruisce.
E non educa nel campo dei diritti, della solidarietà, della la lotta alla discriminazione, per un’inclusione attiva per tutti, in ambito di disabilità, interculturalità e intergenerazionalità. (continua…)
Preside promuove ragazzo autistico per toglierselo dai piedi.
Andrebbe rimosso. (continua…)
Scuola sempre più difficile per i bambini e i ragazzi con autismo.
Grave ritardo nelle assegnazioni degli insegnanti di sostegno e degli assistenti alla comunicazione, scarsa formazione di entrambe le categorie, assenza di continuità didattica. (continua…)
Formazione online degli insegnanti alla gestione di una classe ibrida inclusiva.
La prima piattaforma digitale che dà la possibilità agli studenti che non possono recarsi fisicamente a scuola per gravi problemi di salute di frequentare regolarmente le lezioni (continua…)
Segnalate tutto ciò che non funziona a scuola!
A chiederlo è la Federazione FISH che si rivolge con un sondaggio soprattutto alle famiglie di alunne e alunni con disabilità, per avere indicazioni sulla reale situazione dell’inclusione scolastica. I dati raccolti saranno utili nelle rivendicazioni verso il governo. Proprio in questi giorni, infatti, vengono segnalate da ogni parte del Paese lacune, violazioni e disagi che impediscono ad alunne e alunni con disabilità di iniziare l’anno scolastico al pari dei compagni (continua…)
Il governo chiuda le scuole.
Anche questo governo si sta assumendo gravi responsabilità. La stragrande maggioranza delle scuole fa schifo come manutenzione ordinaria e requisiti minimi di sicurezza. Conte si assuma almeno la responsabilità morale di chiudere immediatamente gli edifici che scandalosamente non soddisfano nemmeno i parametri della sicurezza sismica.
Inclusione scolastica: domande e risposte.
La normativa per genitori e insegnanti.(continua…)
Senza un serio piano di assunzione in ruolo dei collaboratori scolastici
non si riuscirà ancora a fornire un’adeguata cura igienico-personale agli alunni con disabilità. (continua…)
Meno di una scuola su tre è accessibile ai disabili.
Solo una su quattro ha postazioni informatiche adatte alle esigenze degli alunni con sostegno. Insufficienti gli insegnanti di sostegno e poco preparati, in più discontinui. Peggiore la situazione al sud. Clicca qui Virginia Della Sala.
Una preziosa guida sull’inclusione scolastica.
Cosa è previsto e cosa deve essere garantito, senza dover chiedere o concedere “favori” (continua…)
Sempre pronti i sindacati a fianco dei padroni.
Per l’inutile Tav merci Terzo Valico, 54 chilometri da Genova a Tortona, 115 milioni a chilometro, 36 cementieri indagati o carcerati per corruzione politica, il partito del cemento ha fatto stanziare dai governi 6,2 miliardi, di cui 1,5 già spesi in 30 anni, e, con la complicità dei sindacati, ora sta spingendo in piazza i lavoratori per reclamare i restanti 4,7 miliardi, sbandierando 2.500 fantomatici posti di lavoro a rischio. Paradossalmente, piuttosto che sprecati per un’opera inutile e dannosa, con 4,7 miliardi converrebbe distribuire due milioni a testa a ciascun lavoratore. Uno Stato civile, con quei soldi, occuperebbe migliaia e migliaia di lavoratori in opere utili e urgenti, tipo nell’edilizia di decine di migliaia di scuole cadenti e pericolose.
Scuola: peggio di quanto si temeva.
Dal sondaggio: il 41% di quelle famiglie ha denunciato la mancanza della figura di sostegno e tra esse il 30% ha dichiarato anche di essere stato invitato a non portare a scuola il proprio figlio o di ridurne la frequenza, (continua…)
Scuola: è sempre emergenza disabilità.
Un sondaggio rivolto alle famiglie e composto di undici domande. (continua…)
Non è vero che siamo contro le “grandi opere”.
Ad esempio, gli ambientalisti rivendicano come “grande opera” un piano straordinario di interventi nell’edilizia scolastica. Infatti, metà dei 38.847 istituti scolastici è sprovvista del certificato di agibilità, 7 milioni di studenti dai 3 ai 18 anni dovranno studiare in strutture vecchie che fanno schifo solo a guardarle e soprattutto fuori legge, i crolli negli ultimi 4 anni sono stati 156 con 24 feriti, a tacere della prevenzione e della sicurezza (antincendio, elettrica, antisismica, collaudo statico ecc.). Tabelle pubblicate da Il Fatto Quotidiano.
Altro esempio: Piano Nazionale di Assetto Idrogeologico del Territori. Mille morti in cinquanta anni di alluvioni e inondazioni senza colpevoli.
Altro esempio: Piano Nazionale di Riduzione e Bonifica dei Manufatti d’Amianto (tramite tetti fotovoltaici). Quaranta milioni di tonnellate, settantacinque mila ettari, 2,5 miliardi di mc di coperture, sei mila morti ogni anno.
Basta con gli insegnanti di sostegno non specializzati.
Il sostegno non è “l’ultima spiaggia” rispetto al trasferimento o alla disoccupazione e non è stato istituito per risolvere i problemi di mobilità o i problemi dei docenti perdenti posto. E invece, pur essendoci in Italia migliaia di docenti specializzati tramite corsi altamente selettivi, il Ministero, utilizzando il sostegno come strumento per le emergenze del sistema istruzione, non li stabilizza, negando il sacrosanto diritto di continuità didattica agli alunni con disabilità. (continua…)
Creare il giusto contesto scolastico per gli alunni. Tutti. Con e senza disabilità.
Chi manda i figli a scuola pubblica deve sapere che avranno compagni con disabilità, e che dovrà farsene carico, perché i suoi figli faranno delle domande cui si dovrà rispondere in maniera corretta. E chi lavora nella scuola deve entrare nell’ordine di idee che il collega di sostegno è un insegnante della classe e non il “guardiano di un alunno”. E nemmeno la graduatoria del sostegno può più essere considerata solo come una “porta sul mondo del lavoro”» (continua…)
254.366 gli alunni e le alunne con disabilità.
Che hanno frequentato le scuole italiane di ogni ordine e grado, un numero equivalente al 2,9% del totale della popolazione studentesca, con una crescita dell’8,3% rispetto all’anno precedente. Tra di loro, inoltre, uno su due si è iscritto a un istituto professionale. (continua…)
Gli alunni con disabilità figli di un dio minore.
Tanti insegnanti per il sostegno “senza titolo” non sono garanzia di qualità dell’inclusione scolastica. (continua…)
Quei Dirigenti Scolastici hanno offeso milioni di ragazzi e le loro famiglie.
Nei loro Rapporti di Autovalutazione hanno presentato come punto di forza dei loro istituti il ridottissimo numero di iscritti stranieri, disabili e poveri: hanno disatteso quanto indicato dalle Leggi e offeso ragazzi e famiglie (continua…)
Sulle nostre spalle le missioni militari all’estero.
Nuovo impegno: in Niger saranno inviati 470 militari a sostegno del governo corrotto e del colonialismo francese. I costi complessivi delle missioni di guerra saliranno a 1.504 miliardi di euro. Aumenteranno i tagli alla sanità, all’istruzione e ai trasporti pubblici. Alimenteranno il terrorismo islamista ed esporranno la popolazione italiana a possibili ritorsioni. Aumenteranno i rifugiati e gli affogati in mare.
L’arma per costruire la pace non sono gli F35, ma la scuola.
Il governo (ministra Pinotti) ha confermato la folle spesa di 12 miliardi per i (peraltro fasulli) cacciabombardieri F35 e ha portato le spese per la scuola -in percentuale al PIL– dal 3,8% al 3,5%, taglia la sanità ecc.
Per il referendum i soldi ci sono ma non per gli studenti sordi.
La Regione Lombardia ha ridotto l’assistenza a 5-10 ore a settimana contro le 30 scolastiche. Anzi, finora non ci sono neppure gli insegnanti di sostegno per quell’esiguo monte ore.
L’Osservatorio Permanente per l’Inclusione Scolastica.
Non resti solo sulla carta. (continua…)
Cacciabombardieri F35 un progetto dannoso per la pace e le casse dello Stato.
Dieci anni di mobilitazioni popolari contro la follia di una spesa prevista di 18,3 miliardi per armi da guerra, in più costose (costo medio per velivolo 130,6 milioni) e inutili (lenti, superati sul piano militare) e perfino inefficienti (276 problemi tecnici) e pericolosi (per i piloti), sacrificando ai profitti dell’americana Lockheed miliardi utili alla sanità e alla scuola. Un programma ridimensionato (da 131 a 90 caccia) ma che andrebbe rottamato: abbiamo bisogno semmai di una flotta di Canadair per spegnere incendi.
In barba alla continuità didattica.
Il recente Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI), relativo alle assegnazioni provvisorie dei docenti titolari delle scuole di ogni ordine e grado, aggraverà ulteriormente il problema della mancata continuità didattica per gli alunni con disabilità. (continua…)
Tre scuole su quattro ad alto rischio non sono antisismiche.
Sindacati e l’ANIEF dovrebbero battersi per la continuità didattica degli insegnanti di sostegno.
Per il loro definitivo passaggio dall’attuale organico di fatto a quello di diritto e per il loro vincolo al ciclo di istruzione dell’alunno con disabilità. (continua…)
Via l’amianto dalle 2.500 scuole italiane con quattrocentomila alunni?
Per la mappatura dei tetti, dei muri e dei pavimenti, sono stati individuati tre province come territori pilota: Alessandria per il centro nord, Pisa per il centro e Avellino per il sud. La parola poi ai fondi pubblici per la rimozione.
Convegno nazionale “Inclusione: conquiste, realizzazioni e prospettive”.
A 40 anni dalla Legge che ha avviato l’inclusione scolastica in Italia, 25 dalla Legge 104 e 10 dalla nascita dei CTS, i Centri Territoriali di Supporto voluti per integrare la didattica inclusiva con le risorse delle nuove tecnologie, ma ai quali lo stesso Ministero non sembra credere troppo. (continua…)