Meloni, ma lei conosce i PFAS?

Sa che rappresentano la 2^ calamità ecosanitaria mondiale, in primo luogo italiana?

Sa perchè dovrebbe ordinare al suo governo di ripresentare il Disegno di Legge di messa al bando dei Pfas? (1)

Perché l’Italia registra il più grave inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche in Europa.

Perché i governi prima del Suo non hanno tutelato la salute degli italiani.

Eppure la nostra campagna nazionale contro i fuorilegge PFAS è iniziata 15 anni fa.

Fu suggellata nel 2008 anche da un nostro esposto alla Magistratura di Alessandria con riferimento alla Solvay di Spinetta Marengo. 

Altro epicentro è emerso dopo la chiusura della Miteni di Trissino (VI) e l’esplosione del caso fino all’ONU.

Sul nostro Sito www.rete-ambientalista.it   Lei può acquisire 642 articoli con tutte le informazioni scientifiche utili (disponibile anche un Dossier di 379 pagine).

Li completiamo con la seguente recente Rassegna Stampa.

Movimento di lotta per la salute Maccacaro.

 

  1. Il Disegno di Legge dell’ex senatore Mattia Crucioli (che mettiamo a disposizione Suo e di chi ce lo richiede) detta “Norme per cessazione della produzione e dell’impiego dei Pfas”. Insomma li mette al bando in Italia. Vieta la produzione, l’uso e la commercializzazione di PFAS o di prodotti contenenti PFAS, ne disciplina la riconversione produttiva e le misure di bonifica e di controllo. Insomma assume le istanze di tutti i Movimenti, Associazioni e Comitati, che da anni si battono per eliminare questi cancerogeni bioaccumulabili e persistenti, praticamente indistruttibili, dalle acque, dall’aria, dagli alimenti, infine dal sangue dei lavoratori e dei cittadini altrimenti ammalati e uccisi.

“Gli PFAS minaccia per salute pubblica”/ Avv. Bilott: “Europa al lavoro per vietarli”.

29.03.2023 – Josephine Carinci

https://www.ilsussidiario.net/news/gli-pfas-minaccia-per-salute-pubblica-avv-bilott-europa-al-lavoro-per-vietarli/2513265/

L’avvocato americano Robert Bilott si batte da decenni per sensibilizzare le persone sulle devastazioni delle sostanze perepolifluoroalchiliche (PFAS), utilizzate in maniera massiccia per rendere antiaderenti le nostre padelle o le nostre giacche impermeabili, si trovano praticamente dappertutto prima di finire nell’acqua dei rubinetti. La sua lotta contro il gigante chimico DuPont ha ispirato il film Dark Waters, uscito nel 2019. Queste sostanze chimiche sono associate a un’incredibile gamma di effetti sulla salute: cancro, diminuzione della funzione immunitaria, neonati compresi, efficacia dei vaccini eccetera. Il numero di decessi attribuibili alle PFAS nei soli Stati Uniti sono stimati in diversi milioni negli ultimi vent’anni. E i costi economici per il sistema sanitario ammontano a miliardi di dollari”. Le Monde ha di recente rivelato che circa 17.000 siti sono contaminati da PFAS in Europa. L’Unione Europea sta studiando la possibilità di vietare del tutto gli PFAS. E’ una lotta feroce: i produttori stanno reagendo, in Italia la Solvay. In Italia nella scorsa legislatura è stato presentato   CrucioliAll’inizio di febbraio 2023 l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha pubblicato una proposta di divieto di produzione e uso di tutti i Pfas.

Gli Stati Uniti vogliono ripulire l’acqua potabile dai Pfas.

L’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) ha proposto stringenti standard relativi agli “inquinanti eterni”, le pervasive sostanze chimiche molto dannose per la salute umana

Amanda Hoover https://www.wired.it/article/pfas-acqua-potabile-stati-uniti/

Si tratta di misure molto forti per la tutela della salute, nonché di una decisione storica per limitare realmente l’esposizione alla contaminazione da queste sostanze chimiche”, spiega David Andrews, scienziato dell’Environmental working group. “Un primo passo davvero importante” afferma Katie Pelch, scienziata del Natural resources defense council (Nrdc). Infatti,  i pericoli posti dai Pfas sono diventati sempre più evidenti: secondo l’Epa i  livelli di esposizione causano problemi di fertilità, ritardi nello sviluppo dei bambini, calo delle risposte immunitarie, diversi tipi di tumori, tra cui quelli alla prostata, ai reni e ai testicoli. I funzionari dell’Epa stimano che rendere più pulita l’acqua negli Stati Uniti eviterebbe migliaia di morti e decine di migliaia di casi di malattie gravi. Laurel Schaider, scienziata presso il Silent spring institute, sottolinea l’urgenza dell’avvio dei test del sangue obbligatori nei luoghi dove vi è un’elevata esposizione ai Pfas, come NON avviene in Piemonte per la Solvay di Spinetta Marengo. Schaider rimarca che per tutelare questi cittadini occorre interrompere la produzione (come avverrebbe con l’approvazione del “DDL Crucioli”. Uno studio del 2020 ha stabilito che addirittura duecento milioni di americani sono esposti alle sostanze nell’acqua potabile. In Italia, secondo i dati del Forever Pollution Project, i siti contaminati da Pfas superano invece i 1600.

Giro di vite negli USA contro gli PFAS nell’acqua potabile: per la 1° volta, fissati limiti per legge.

L’Epa ha annunciato un regolamento sulle concentrazioni di ‘forever chemicals’ nell’acqua del rubinetto. Le aziende municipali dovranno eliminare le sostanze chimiche. E si potranno rivalere sui grandi inquinatori

 15 Marzo 2023 https://www.rinnovabili.it/ambiente/inquinamento/pfas-nellacqua-potabile-usa-limiti/

L’ Agenzia per la Protezione Ambientale obbliga le aziende municipali che gestiscono le risorse idriche a rimuovere le sostanze chimiche nocive dall’acqua. E queste aziende si potranno rivalere in tribunale sulle compagnie e gli enti da cui origina l’inquinamento da PFAS nell’acqua potabile. Applicata in Italia la norma: la municipalizzata di Alessandria potrebbe rivalersi su Solvay ma anche sul sindaco che NON ha emesso ordinanza di fermata delle produzioni inquinanti.

Il limite americano, fissato a 4 parti per mille miliardi, va giudicato come piccolo passo avanti perché comunque ancora troppo alto per tutelare adeguatamente la salute: la ricerca scientifica in materia, infatti, ritiene che non esistano limiti sicuri per la salute per gli PFAS nell’acqua potabile.

Inquinamento da Pfas, Lucca e Pisa le zone più colpite in Toscana.

Da un’inchiesta internazionale la mappa interattiva della concentrazione di sostanze perfluoroalchiliche in Europa: torna l’allarme per gli ‘inquinanti eterni’

 Vincenzo Brunelli – 27 Marzo 2023 – https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2023/03/27/inquinamento-da-pfas-lucca-e-pisa-le-zone-piu-colpite-in-toscana/341574/

Le punte dell’Iceberg Pfas sono, come noto da decenni, il Veneto con la Miteni di Trissino (VI) e il Piemonte con la Solvay di Spinetta Marengo, unica produttrice in Italia (AL), con relativi processi penali. Emergono sempre più, dove le ARPA sono attive, criticità diffuse nella penisola. I giornalisti francesi di Le Monde hanno realizzato una mappa interattiva europea, costruita da uno studio internazionale (The Forever Pollution Project ***) raccogliendo e organizzando dati da diverse fonti, pubbliche e private (in Italia le testate Radar Magazine e Le Scienze) che mostra i luoghi in Europa in cui è stata accertatauna contaminazione da Pfas da parte di autorità ambientali (come le Arpa in Italia).

Tant’è che all’inizio di febbraio 2023 l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha pubblicato una proposta di divieto di produzione e suo di tutti i Pfas, infatti l’unico rischio accettabile è uguale a zero. Tra le nazioni promotrici del divieto figurano Germania, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca e Norvegia, ma non l’Italia! Rivendicazione per l’Italia subito ribadita da Greenpeace: “Si tratta di un’emergenza ambientale e sanitaria fuori controllo. Esortiamo il governo, il parlamento e i ministeri competenti ad assumersi le proprie responsabilità varando in tempi brevi una legge che vieti l’uso e la produzione di tutti i Pfas, insieme all’adozione di adeguati provvedimenti di bonifica e all’individuazione di tutti i responsabili”. Cioè in pratica il Disegno di Legge presentato dall’ex senatore Crucioli di concerto con Legambiente, Movimento di lotta Maccacaro e Comitato Stop Solvay. Di seguito, il particolare della mappa riguardante l’Italia:

E per quanto riguarda la Toscana, andando a leggere i dati di Arpat si capisce che “il 70% delle stazioni in acque superficiali e il 30% delle stazioni in acque sotterranee monitorate in presenta residui di Pfas, con due “zone rosse” quella di Lucca e quella di Pisa, oltre a Castagneto Carducci in provincia di Livorno e alcune zone di Massa.

*** The Forever Pollution Project, è un’indagine transfrontaliera a cui hanno partecipato 18 redazioni da tutta Europa, tra cui Le Monde (Francia), Süddeutsche Zeitung, Ndr e Wdr (Germania), The Investigative Desk e Nrc (Paesi Bassi) e Radar Magazine Le Scienze (Italia),Datadista (Spagna), Knack (Belgio), DeníkReferendum (RepubblicaCeca), Politiken (Danimarca), Yle (Finlandia), Reporters United (Grecia), Latvijas Radio (Lettonia), Srf Schweizer Radio und Fernsehen (Svizzera), Watershed ,The Guardian (Regno Unito).

“Inquinamento eterno” nelle acque friulane, l’inchiesta di “Le Monde” svela i siti coinvolti.

La massiccia indagine condotta dal quotidiano francese fa emergere in una mappa i siti contaminati da Pfas in tutta Europa. Lo zoom permette di osservare anche la situazione in Friuli Venezia Giulia con un allarmante risultato

Redazione 12 marzo 2023 https://www.udinetoday.it/cronaca/allarme-pfas-sostanze-tossiche-fvg-inchiesta-le-monde.html

Il primo posto con livelli sconcertanti di concentrazione delle sostanze tossiche e cancerogene è in provincia di Udine, a Premariacco: contaminate   le acque sotterranee, il livello è a dire poco “spaventoso”: si attesta a più di 800 nanogrammi per litro d’acqua. Quattro volte il sito di Porcia, che merita il secondo posto in classifica, con 229 nanogrammi in acqua di falda. Un nuovo hotspot nel pordenonese è a Roveredo (75 nanogrammi). Il terzo è posizionato nel rio Sentirone a Prata di Pordenone.  L’ultima zona rossa si trova in provincia di Trieste, nel quartiere di Domio. In questo caso l’inquinamento riguarda acque superficiali. Segnalati casi, tra gli altri, anche a Buia, Rivignano, Sedegliano, Bertiolo. In provincia di Udine la mappa mostra tra i siti anche Bicinicco, Tolmezzo e Ovaro, ma anche la base militare di Rivolto, da dove decollano le Frecce Tricolori.

Così i Pfas viaggiano e contaminano Milano.

Gli inquinanti presenti nelle acque scorrono travalicando i confini, ma anche le attività di smaltimento dei rifiuti sono tra le cause dell’espansione delle contaminazioni

Irene Fassini 16 marzo https://www.milanotoday.it/dossier/ambiente/contaminazione-pfas-milano.html

La presenza di PFAS nelle acque lombarde è nota all’Arpa regionale, che li monitora insieme ai recenti composti: il C6O4 (e ADV) è una nuova molecola brevettata dalla Solvay presso il Centro di Ricerca di Bollate e prodotta a Spinetta Marengo, in sostituzione dei più noti e altrettanto tossici e cancerogeni Pfas (FOA).

Pfas Veneto, verbali degli operai: ‘Mi lamentai, per 3 mesi mi misero in portineria’. ‘Ci tranquillizzavano’, ma poi finì in rianimazione.

I 18 dipendenti ancora in vita che soffrono di patologie dopo un’esposizione di decenni ai Pfas della Miteni di Trissino (chiusa nel 2017) sono stati tutti interrogati dai carabinieri del Noe di Treviso tra il 2020 e il 2021. Il loro è il racconto di un inferno in fabbrica, con rischi sottovalutati, macchinari non funzionanti, sistemi di sicurezza inadeguati, esalazioni intossicanti. Ecco alcuni stralci delle loro testimonianze

di Giuseppe Pietrobelli | 19 MARZO 2023 clicca qui

Eravamo a conoscenza delle problematiche generali delle lavorazioni chimiche, ma in virtù delle informazioni che ci venivano date e dei controlli sanitari cui eravamo sottoposti (analisi del sangue, urine, esami citologici) pensavo che i rischi fossero abbastanza contenuti. Con cadenza annuale avevamo degli incontri con il medico, che ci illustrava i risultati delle analisi tranquillizzandoci sulla situazione sanitaria”. Dal 1985 al 2016 è medico della Miteni il prof. Giovanni Costa, che contemporaneamente tranquillizzava i lavoratori Solvay di Spinetta Marengo. L’ Inail ha già accertato la menomazione dell’integrità psico-fisica da accumulo di Pfoa nel sangue, ma non ancora la magistratura.  

Pfas e tumori al fegato. «Decessi raddoppiati».

In Corte d’assise la testimonianza del medico incaricato dalla Regione. La conferma uno studio del 2017 sulla mortalità e sui valori di sostanze perfluoroalchiliche nel sangue dei dipendenti della Miteni di Trissino

17 marzo 2023  https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/valdagno/pfas-e-tumori-al-fegato-decessi-raddoppiati-br-1.9954047

Il dottor Enzo Merler, medico epidemiologo specializzato nella medicina del lavoro, conferma lo studio del 2017 sulla mortalità e sui valori dei PFAS nel sangue di 467 dipendenti della Miteni, sulla base dei risultati delle analisi effettuate da Miteni sul sangue dei lavoratori, dapprima spediti negli Usa e poi in Germania.  

Processo Pfas: Biomonitoraggi del 2014, dalle cardiopatie alle malattie in gravidanza, tutte le analisi della Regione Veneto.

Vicenza 24 marzo 2022 https://www.acquevenete.it/it/-/processo-pfas-biomonitoraggi-del-2014-dalle-cardiopatie-alle-malattie-in-gravidanza-tutte-le-analisi-della-regione-veneto

È toccato alla dottoressa Francesca Russo, direttrice del Dipartimento di prevenzione della Regione Veneto, ricostruire le procedure di screening sanitario messe in atto per valutare l’impatto dei Pfas sulla salute dei cittadini residenti nelle zone contaminate. Lo studio condotto  con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità  è stato affrontato nel corso del processo davanti alla corte d’Assise in cui sono imputati 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari. Lo studio ha rilevato concentrazioni di PFOA significativamente più elevate nel sangue delle persone residenti nelle zone interessate dalla contaminazione rispetto al gruppo di controllo.

Rispetto al resto della Regione Veneto, la popolazione della zona rossa ha dimostrato, tra il 2007 e il 2014, un eccesso di mortalità per cardiopatia ischemica pari a un +21% nei maschi e + 11% nelle femmine; un aumento di incidenza di malattie cerebrovascolari nei maschi +19%, aumento di incidenza del diabete mellito +25% nelle femmine, un aumento di incidenza di demenza +14% nelle femmine; incidenze di ipertensione arteriosa (+22%nei maschi e + 20% nelle femmine); dislipidemia (+15% nei maschi e +12% nelle femmine);  malattie tiroidee (+17% nei maschi e +12% nelle femmine) ecc. Le mamme in area rossa hanno evidenziato, tra il 2003 e il 2015, un aumento di casi di pre -eclampsia pari a +49%, diabete gestazionale +69% e hanno avuto un aumento del 30% di bambini nati con basso peso alla nascita.

Aumento del rischio cardiovascolare associato alla sensibilità chimica all’acido perfluoro-ottanoico: ruolo dell’alterata aggregazione piastrinica.

Luca De Toni 1Claudia Maria Radu 2 3Iva Sabovic 1Andrea Di Nisio 1Stefano Dall’Acqua 4Diego Guidolin 5Salvatore Spampinato 6Elena Campello 2Paolo Simioni 2Carlo Foresta 1 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31936344/

“Le sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS), in particolare l’acido perfluoro-ottanoico (PFOA), sono sostanze chimiche ambientali persistenti che mostrano bioaccumulo nei tessuti umani. Recentemente, l’esposizione a PFAS è stata associata ad un aumento della prevalenza di malattie cardiovascolari (CVD).  Qui, abbiamo studiato l’effetto dell’esposizione al PFOA sulla funzione delle piastrine, un attore chiave nel processo di aterosclerosi”. Studio su 48 soggetti maschi residenti in una specifica area del Veneto ad alto inquinamento ambientale da PFAS, e confrontato con 30 soggetti di controllo a bassa esposizione. 

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PFAS e fertilità, scoperto un possibile trattamento per il lavaggio degli spermatozoi.

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Quando si parla di PFAS, la maggioranza della popolazione pensa che sia un problema connesso ad alcune aree mentre in realtà l’inquinamento è diffuso quasi ovunque, , tanto che si stimano oltre 2000 aree in Europa in cui la loro concentrazione è considerata pericolosa per la salute, con costi sanitari fra i 52 e gli 84 miliardi di euro l’anno. Tra i principali effetti sulla salute derivanti dall’esposizione ai PFAS, la riduzione della fertilità è certamente uno degli aspetti più investigati a livello internazionale. Già in uno studio del 2019, il prof. Carlo Foresta aveva riportato segnali di alterazione dei parametri seminali in giovani diciottenni esposti a elevato inquinamento da PFAS: oggi confermati dalla presenza di PFAS sulla membrana cellulare degli spermatozoi, con conseguente compromissione della loro capacità fecondante. “Questi dati sono veramente inquietanti – spiega Foresta – poiché ad oggi non è noto quali possano essere le conseguenze dell’interazione tra PFAS e lo sviluppo embrionale”. Al recente convegno “Natalità e denatalità: fotografie di sviluppo del Paese”, il prof. Foresta ha presentato nuovi dati sperimentali che aprono nuovi scenari per la rimozione dei Pfas.

Nuova malattia degli animali dovuta all’inquinamento: l’hanno chiamata “plasticosi”.

17 Marzo 2023 greenfuture@liberta.it

https://www.liberta.it/news/green-future/2023/03/17/nuova-malattia-degli-animali-dovuta-allinquinamento-lhanno-chiamata-plasticosi/

I composti chimici delle famiglie dei PFAS, acronimo delle sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche, se ne contano circa 4700, sono stati creati in laboratorio e largamente utilizzati dagli anni 50 nell’industria del packaging alimentare, nei pesticidi, nelle padelle antiaderenti, nei contenitori di cartone, nelle schiume antincendio, negli shampoo, nelle vernici, nei prodotti antimacchia e in molte altre applicazioni. Nelle materie plastiche li troviamo sotto forma di elastomeri (Fluoruro di vinilidene, Fluorurati in generale, Tetrafluoroetilene) o nei materiali polimerici (Sale di magnesio-sodio-fluoruro dell’acido silicico).

Dal punto di vista della salute gli studi scientifici internazionali hanno dimostrato che l’accumulo di queste sostanze nel corpo umano possono provocare aborti spontanei, alterare la fertilità, provocare cancro al testicolo, alla tiroide e ai reni, danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro,   ipertensione in gravidanza, colite ulcerosa, aumento del colesterolo, alterazioni congenite del sistema nervoso o disturbi comportamentali e/o neurologici come l’Alzheimer, l’autismo o disturbi dell’attenzione e iperattività, ecc.

Il legame chimico dei Pfas, composto dal fluoro e dal carbonio, rende la molecola risultante inodore, insapore e incolore, non biodegradabile e bioaccumulabile. Queste caratteristiche permettono ai Pfas di disperdersi facilmente nelle acque, nel suolo e nell’aria, rimanendo a danneggiare l’ambiente e la salute dell’uomo a tempo indeterminato. Le piante assorbono i Pfas attraverso l’acqua di irrigazione, li cedono ai frutti e agli animali, di cui si cibano, infine agli esseri umani.

E’ stata scoperta una nuova malattia degli animali selvatici causata direttamente dall’ingestione di plastica:si chiama “plasticosi” ed è caratterizzata da una persistente infiammazione dell’apparato digerente, alterazioni dello stomaco e un ridotto assorbimento dei nutrienti. I sintomi sono descritti sul Journal of Hazardous Materials da un gruppo di ricercatori australiani in collaborazione con il Museo di storia naturale di Londra.

Emissioni particolato, lo studio: “freni e pneumatici ne producono più dello scarico”.

Secondo uno studio condotto dalla Emissions Analytics, società britannica specializzata nella misurazione delle emissioni

di Omar Abu Eideh  https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/26/emissioni-particolato-lo-studio-freni-e-pneumatici-ne-producono-piu-dello-scarico/5749765/

Lo studio delle microplastiche generate da pneumatici e freni, la tossicità nella respirazione, il loro passaggio lungo la catena alimentare fino al nostro cibo.

Le microplastiche degli pneumatici stanno lentamente rivelando i loro segreti.

L’abrasione degli pneumatici è una delle maggiori fonti di microplastiche nell’ambiente. Tre istituti di ricerca hanno completato la fase 1 di un progetto per studiare la bioaccessibilità di questi componenti agli organismi viventi e per valutarne la tossicità.

https://www.myscience.ch/it/news/wire/les_microplastiques_issus_des_pneus_livrent_peu_a_peu_leurs_secrets-2022-epfl

La ricerca, coordinata dal Centro svizzero di ecotossicologia applicata (Ecotox) e condotta in collaborazione con l’EPFL e l’Istituto federale di scienze e tecnologie acquatiche (Eawag), ha visto la conclusione della sua prima fase con due pubblicazioni sulla rivista Environmental Science & Technology.

Appello dei medici pediatri contro l’inquinamento dell’aria.

L’Associazione Culturale Pediatri (ACP), la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Società Italiana Nutrizione Pediatrica (SINUPE), assieme a Pensiero Scientifico Editore e Think2it, si sono appellati ai singoli sindaci italiani e all’Anci per chiedere azioni davvero incisive, anche drastiche, al fine di ridurre o rimuovere il danno causato ai bambini del nostro Paese dagli insostenibili livelli di inquinamento dell’aria. Leggi il resto

Territori in lotta contro l’eolico selvaggio.

Manifestazioni a Isili in Sardegna il 31 marzo contro l’impianto di Perd’e cuaddu, organizzato dal Comitato Sarcidano Difesa Territoriale; a Pennabilli e Casteldelci in provincia di Rimini il 1 e 2 aprile contro l’impianto di Badia del Vento, organizzato dal Circolo Di.Vento dei Crinali Bene Comune; a Caselline di Vaglia, a metà strada tra il Mugello e Firenze, il 1 aprile contro l’impianto eolico nel Mugello, organizzato dal Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani; a Castel Giorgio in provincia di Terni, il 2 aprile contro l’impianto Phobus che deturperà il paesaggio orvietano, organizzato dal Comitato Cittadini Custodi dell’Alfina. Clicca qui.

Neurologo espone il mito della morte cerebrale.

Riceviamo e pubblichiamo questa intervista (clicca qui) avvertendo che la pubblicazione della stessa è stata oggetto di immediate  contestazioni: “Radiazione dall’ordine dei medici e chiusura della vostra testata fake. Vergogna”. A maggior ragione pubblichiamo il link (clicca qui) del  Decreto del Ministero della Salute  contenente: “Norme per l’accertamento e la certificazione di morte”, nonché  un link (clicca qui) della “Definizione secondo la legge italiana di morte cerebrale”.

Internet la nostra liberazione o la nostra rovina?

Molti fra noi “movimentisti”, soprattutto quelli che provengono da esperienze tipo sessantottine, si chiedono: le nuove generazioni riusciranno a fare quanto noi abbiamo fallito, insomma a rivoluzionare -grazie a internet-  un po’ questo mondo sull’orlo di catastrofi?  

Se clicchi qui Geert Lovink: La fine di internet ti imbatti in una risposta pessimistica: “In una situazione come la nostra, descritta da forme culturali ed economiche di stagnazione e recessione, la rivoluzione delle generazioni più giovani non è molto verosimile. Oggi, la sottocultura non può svilupparsi in opposizione alla cultura dominante. Questa è la ragione fondamentale per cui ci troviamo in questa situazione. Per quanto riguarda Internet, abbiamo visto la concentrazione del potere, la centralizzazione e la monopolizzazione che proviene sia dallo Stato che dalle aziende. Eppure, così come per il cambiamento climatico, tutti gli allarmi sono caduti nel vuoto. Internet è oggi caratterizzato da una strana sintesi di dipendenza digitale e sorveglianza statale. Tutto questo crea la sensazione che non ci sia via d’uscita; non sappiamo dove andare…”

S. O. S. Save Our Struggles Salvate le nostre lotte · · · — — — · · ·

Forse non è stato recepito il nostro S.O.S. (clicca qui) e dunque lo ritrasmettiamo… perfino in inglese (abbiamo corrispondenti anche all’estero). Non siamo in grado di coprire i costi dell’abbonamento che ci consente di spedire senza limitazioni di cadenza le quasi 39.000 mail. 

Al fine di salvare questo mezzo di comunicazione al servizio dei Movimenti di Lotta per la Salute l’Ambiente la Pace e la Nonviolenza, perciò rinnoviamo la chiamata di soccorso e l’invito a ciascuno di noi di contribuire inviando bonifico tramite IBAN IT68 T030 6910 4001 0000 0076 215 specificando la causale oppure tramite PayPal lubaja2003@yahoo.it.

Criminali di guerra da ogni parte.

Con interviste a 400 prigionieri di guerra, metà ucraini e metà russi, che raccontano anche torture nonché civili usati come scudi umani e altri abusi bipartisan, l’indagine degli ispettori Onu ha accertato almeno 40 esecuzioni sommarie di militari prigionieri e disarmati: 25 commesse dalle forze ucraine su soldati russi e 15 da quelle russe su quelli ucraini. Nessun caso è stato finora portato in tribunale. Crimini di guerra. Non c’è guerra senza crimini di guerra (Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, eccetera, Bucha 2022, Donbass 2014 ecc.). Criminale di guerra è chi fomenta le guerre (“la Terza Guerra Mondiale a pezzi” come la definisce il Papa), e criminale di guerra non è solo chi usa le armi ma anche chi le fornisce: vedi il governo italiano. Criminale di guerra è chi lascia morire in mare. Clicca qui un commento. 

Malattie professionali nelle costruzioni.

Sotto il profilo della sicurezza e della salute sul lavoro, il settore dell’edilizia presenta i più alti livelli di rischio per gli addetti e di enormi costi umani e finanziari per la società e le imprese del settore. Un incidente mortale ogni tre giorni è il dato più significativo. E diventa ulteriormente drammatico in quanto accompagnato alla crescente incidenza delle malattie professionali, soprattutto le malattie osteomuscolari. Tra le malattie di origine professionale l’incidenza dei disturbi muscoloscheletrici è molto alta, in particolare per mal di schiena, problemi muscolari nella regione del collo e delle spalle, disturbi muscoloscheletrici agli arti superiori e inferiori, eccetera. A questo proposito c’è una branca della scienza che studia come affrontare, prevenire e attenuare la problematica del dolore articolare e neurologico in questi lavoratori tramite un buon percorso di osteopatia. Clicca qui. Purtroppo questa esigenza non è adeguatamente assunta dalla struttura pubblica.

Venezia Camb!a.

E’ un movimento di cittadini impegnati a costruire una nuova pratica politica, nell’ obiettivo che chiama a raccolta tutti i cittadini e tutte le associazioni civiche impegnate a difendere l’immenso patrimonio ambientale, civico, culturale e simbolico di Venezia. clicca:

Crociere a Venezia, si punta a 500 mila passeggeri dopo lo stop alle Grandi navi in Bacino – 

Osservazioni di Venezia Cambia al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile-PUMS |

I lavori all’isola delle Tresse nel mirino dell’Anac –

Isola delle Tresse_Comunicato alla Commissione di Salvaguardia

Il processo a Julian Assange – Storia di una persecuzione.

Con questo libro, Nils Melzer, ex Relatore speciale dell’ONU contro la tortura, documenta come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna abbiano messo illegalmente a tacere il fondatore di WikiLeaks. Un’inchiesta rigorosa e appassionante sullo scandalo legale del secolo. Il resoconto straziante di una giustizia corrotta che attraversa non solo i confini, ma le stesse Nazioni Unite.

2% del PIL in armi oppure in ospedali e scuole?

Non sono affatto gratis le armi che inviamo all’Ucraina, che acquistiamo per sostituirle e che aggiungiamo per raggiungere il traguardo (“da pazzi” secondo il Papa, urgente per Meloni&Crosetto) del 2% di Pil di spesa militare, cioè 13 miliardi in più all’anno in aggiunta agli attuali 30. O meglio, sono gratis per gli ucraini, ma non per noi, che le paghiamo care e salate con le tasse e i tagli ai servizi pubblici: nella Finanziaria ci sono già meno scuole e meno fondi alla sanità. In un anno l’Italia ha già inviato a Kiev aiuti militari per “circa un miliardo” (Tajani). Le scorte militari sono in esaurimento per via degli aiuti militari all’Ucraina. L’arsenale va riempito subito: non si possono prenotare sistemi d’armi e averli tra venti mesi.  Comprare nuove armi non sarà gratis. Secondo le stime di Milex, costerà alle casse pubbliche circa un miliardo di euroAnche per spendere meno, l’Inghilterra ha deciso di inviare a Kiev munizioni con l’uranio impoverito. L’uranio infatti arriva dagli scarti delle centrali nucleari, riciclarli nelle munizioni consente di risparmiare sullo smaltimento. Migliaia di reduci, anche italiani si sono ammalati di tumore dopo aver combattuto in Iraq e nei Balcani, dove l’uranio impoverito fu usato nelle munizioni della Nato. C’è una correlazione tra l’aumento dei pazienti (e dei morti) e l’uso di quest’arma.  Quando esplodono, le munizioni rilasciano metalli pesanti cancerogeni. 7.600 militari italiani in missione dalla Bosnia alla Somalia all’Iraq si sono ammalati di cancro per l’esposizione all’uranio impoverito, rilasciato da proiettili Nato; e 400 sono morti di leucemia o altri tumori.

La strage infinita non riguarderà solo i soldati ucraini e russi, ma anche i civili filo ucraini e filo russi. L’esplosione sprigiona nell’aria polveri sottilissime che si depositano sul terreno e vengono inalate da uomini e animali, entrano nell’organismo per via respiratoria o tramite gli alimenti e viaggiano nel sangue da un organo all’altro: un veleno invisibile che uccide anche a distanza di decenni.

Dmitry Medvedev, attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale, afferma che proiettili all’uranio impoverito dati alle forze ucraine “aprirebbero il vaso di Pandora” delle reazioni (nucleari) russe. Bombe atomiche appostate in Bielorussa come già in Italia.  Bombe atomiche sganciate sull’Ucraina porterebbero al 100% la maggioranza pacifista degli italiani, terrorizzati di fare la stessa fine. Troppo tardi.  

100° settimana di iniziative al nuovo presidio a San Didero.

Continua la mobilitazione contro l’occupazione delle terre del presidio ex-autoporto a San Didero, per contrastare la preparazione del cantiere per costruire un nuovo autoporto e spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a opere per la nuova linea Torino Lione. Clicca la newslettera di Doriella&Renato per leggere tutte le iniziative di lotta NoTav della Valle Susa.

Con Putin la Corte Penale Internazionale ha lanciato il suo canto del cigno.

Quando nel 1998 applaudimmo alla creazione di una Corte Penale Internazionale (CPI) capace di perseguire e punire i crimini più orrendi commessi dagli Stati, non riuscivamo a intuire la deriva in cui sarebbe caduto, di lì a qualche decennio, quell’ambizioso progetto. Quell’ideale di giustizia a cui dedichiamo tanto impegno e tanto affetto è diventato uno strumento di guerra, di propaganda e di dominio. Fin dall’inizio nessuno dei Paesi più grandi ha ratificato il trattato costitutivo: Stati Uniti, Russia, Cina. Ben presto Tribunale si è incentrato, quasi esclusivamente, su quei conflitti che hanno scosso il Terzo Mondo, che gli hanno conferito l’aspetto di un Tribunale Coloniale. I timidi tentativi di incorporare questioni come la guerra in Iraq o il conflitto palestinese, per non parlare del “buco nero” di Guantánamo, o sono falliti fin dai primi tentativi o non sono stati nemmeno tentati. E, in questo, è arrivato Putin. Per i funzionari del tribunale, compresi il pubblico ministero e i giudici, la proposta di impeachment contro Putin era enormemente allettante:  attraente nella sua efficacia mediatica perché, finalmente, avevano un imputato che avrebbe attirato donazioni a fronte di finanziamenti sempre più scarsi. Tuttavia, i rischi erano immensi. Clicca qui Di Fernando Oliván Dottore in Scienze Politiche (Diritto ed Economia), professore ordinario nell’area di Diritto Costituzionale e avvocato. Direttore dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per lo Spazio Pubblico e la Democrazia.

Nuove evidenze scientifiche sulla pericolosità delle antenne di telefonia.

I limiti attuali sono basati sul presupposto che se i Campi Elettromagnetici non riscaldano i tessuti, sono innocui. Considerano quindi esclusivamente gli effetti detti “termici”.  Nell’intervento che segue (cliccando qui),  questo presupposto è palesemente smentito  riferendosi ad una  letteratura scientifica  che, si afferma,  è stata deliberatamente ignorata, mettendo in serio pericolo tutta la popolazione: “Apriamo gli occhi … e riduciamo il più possibile l’esposizione alle onde elettromagnetiche in questa maniera…”

Il programma della conferenza di Sanremo: sulla locandina.  

Meloni comprensiva.

Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani”: proprio non ce la fa a pronunciare la parola “antifascisti” Giorgia Meloni, neanche in occasione dell’eccidio delle Forze Ardeatine, di cui ricorre oggi il 79esimo anniversario. Il 24 marzo 1944 i tedeschi fucilarono 335 persone – partigiani, civili, prigionieri politici, ebrei, militari, detenuti comuni – come rappresaglia all’azione compiuta dai Gap il giorno prima in via Rasella. L’Anpi ricorda a Meloni come i martiri “furono scelti proprio in base a una selezione che colpiva gli antifascisti”. Cui la stessa presidente del Consiglio ha voluto replicare: “Li ho definiti italiani, che vuol dire che gli antifascisti non sono italiani? Sono stata onnicomprensiva…”. Se è per questo, anche i repubblichini di Salò erano italiani, ma non è proprio la stessa cosa.

Parte la Primavera della Mobilità Dolce 2023 AMODO.

Ormai da sei anni, ogni 21 marzo prende l’avvio la PRIMAVERA DELLA MOBILITA’ DOLCE, organizzata da AMODO, l’Alleanza per la Mobilità Dolce, formata da 29 associazioni nazionali che si occupano di turismo, escursionismo, borghi, ciclovie e ciclismo, patrimonio, ambiente e ferrovie. La manifestazione prevede eventi nazionali che quest’anno saranno dedicati al tema della sicurezza nelle attività di mobilità ricreativa, con lo slogan “Lento e sicuro è il viaggio del futuro!”. Clicca qui il calendario.

Creare finalmente la Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Ricordando sempre anche i diritti di bambini, bambine e adolescenti con disabilità, molto spesso “i più vulnerabili tra i vulnerabili”, condividiamo senza riserve l’istanza rivolta da UNICEF Italia ai Presidenti di Camera e Senato, «di non rimandare ulteriormente la creazione della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, prevista dalla Legge 451 del 1997, organismo che può rappresentare un punto di riferimento certo per chi, dentro e fuori il Parlamento, opera per la piena attuazione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza» (continua…)

Siti inquinati: così si muore di bonifiche mancate.

Il VI rapporto dello studio Sentieri sulla salute nelle aree di interesse nazionale per le bonifiche (Sin), conferma uno stato di salute alterato per oltre 6,2 milioni di residenti nei 46 siti studiati. I 46 Sin (39 di interessa nazionale e 7 regionale) includono 316 comuni con una distribuzione della popolazione residente in prevalenza nel sud-isole (55,5 per cento), nel Nord-Est (20,3 per cento), nel Centro (12,6 per cento) e nel Nord-Ovest (12 per cento. Le stime globali danno un quadro d’insieme che evidenzia in queste popolazioni un eccesso di mortalità e di ospedalizzazione rispetto al resto della popolazione, e mostrano come nei siti con caratteristiche di contaminazione simili si producano effetti comparabili. Clicca qui ISDE Medici per l’Ambiente.

L’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico.

Nell’articolo grafici e mappe che riportano le stime EEA riguardo alle morti premature a causa dell’esposizione a PM2,5 NO2 e Ozono. Le morti premature sono morti che si verificano prima che una persona raggiunga l’età prevista. L’inquinamento atmosferico è una delle principali cause di morte prematura e di malattie ed è il più grande rischio ambientale per la salute in Europa. Leggi il resto

La folle propaganda del folle Ponte sullo Stretto.

Il leggendario ponte sullo Stretto costruito dai Romani.

Il ponte più lungo al mondo, con analoghe caratteristiche strutturali e funzionali, è il ponte di Akashi Kaikyō in Giappone, con 1.991 metri di campata centrale. Dunque, non ci vuole molto a comprendere che passare da 1.991 metri a 3.300 metri appare utopistico (ovvero catastrofico: il terremoto del 1908 rase al suolo Messina e Reggio Calabria). È importante altresì evidenziare che il progetto iniziale del ponte di Akashi Kaikyō prevedeva anche il traffico ferroviario che, in una fase successiva, fu soppresso per criticità strutturali non risolte. Tutti i dati ce li fornisce Italia Nostra: Clicca qui.

L’ennesima propaganda dell’ennesimo governo per un’opera assolutamente velleitaria e dannosa (che è già costata un miliardo di euro, tra studi, consulenze, ecc.) ha il solo scopo di distogliere l’attenzione dalle soluzioni -che non si vogliono affrontare-  quando cioè  sarebbe necessario e urgente ammodernare le scadenti infrastrutture di Sicilia e Calabria (linee  a binario unico e non elettrificate, es. treno che da Trapani a Ragusa o a Siracusa impiega nove ore, es. autostrada Siracusa-Gela bloccata da sessanta anni ecc.) e mettere in sicurezza territori straordinariamente fragili dal punto di vista geologico e ad altissimo rischio sismico (frane, smottamenti, crolli di ponti ecc.).

 Insomma, accusa anche Italia Nostra, il Meridione non ha bisogno di ulteriori, illusori miti. Ha bisogno di strade e autostrade, di più treni, elettrificazione e collegamenti più veloci e frequenti tra la Sicilia, la Calabria e il resto della Penisola. E magari, ha bisogno che vengano attivate le Frecce nei collegamenti tra Palermo, Catania e Roma e potenziato il trasporto via nave nello Stretto e rafforzati i collegamenti in treno da Reggio Calabria a Taranto e Bari. Ha bisogno di programmazione e pianificazione. Ha bisogno di buona politica, di sana gestione dei territori e di cura.

S.O.S. per continuare a ricevere la mailinglist.

Un anno è passato ed è scaduto l’abbonamento che ci ha consentito di spedire senza limitazioni di cadenza le mail a quasi 39.000 utenti! Non siamo in grado di coprire i costi dell’abbonamento: perciò lanciamo la sottoscrizione per sopravvivere come koala della (contro) informazione. Ci auguriamo di poter scrivere anche quest’anno: “Questa provvidenziale sottoscrizione a salvaguardia di uno scomodo strumento di informazione e di lotta al servizio di migliaia di attivisti e simpatizzanti, quale è la RETE AMBIENTALISTA – Movimenti di Lotta per la Salute l’Ambiente la Pace e la Nonviolenza *, è frutto di tanta intelligente generosità pur in mezzo alla stupida indifferenza di quanti godono del lavoro volontario come dono dovuto… degli altri. L’apprezzamento ricevuto con la sottoscrizione e il costante aumento degli utenti ci spronano a non svalutare il nostro dispendio di forze e soldi di tutti questi anni a servizio della collettività ecopacifista.

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*   Il Sito “Rete Ambientalista” (www.rete-ambientalista.it) è gestito dal “Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro” (movimentolotta.maccacaro@gmail.com). Ha esordito nel 2008 e, avendo progressivamente abbandonato la mera dimensione locale, è riuscito – sia col Sito che con la Lista – sempre più a sviluppare uno spazio aperto alle esperienze dei Movimenti italiani impegnati nelle lotte sul fronte della salvaguardia dell’ambiente, della tutela della salute, della difesa della pace e della nonviolenza. Fa testo il numero dei “post” informativi provenienti da tutta Italia e non solo: siamo quasi a quota 1.000 nell’anno, ognuno corredato da cospicua documentazione scientifica, tutti archiviati e indicizzati in 800 categorie. Per “Rete Ecopacifista” perciò intendiamo “Rete delle Reti”, perché ciascuno degli utenti (39mila come mailing list) a sua volta ha un proprio bacino più o meno vasto di corrispondenti, comprese Liste di portata nazionale. Perciò l’effetto di sinergia e amplificazione delle notizie è esponenziale, includendo anche il mondo politico nazionale ed europeo (e… inevitabilmente un “affezionato” numero di inquinatori e bellicisti). Dunque i numeri totali del target vanno ben oltre i nostri che pur al Sito contano circa 2milioni di accessi all’anno in ambito nazionale ed europeo, nonché 39mila con cadenza almeno settimanale (la nostra tiratura giornalistica!). Inoltre il gruppo e le pagine Facebook hanno oltre 7.000 membri, i canali Youtube sempre in via di sviluppo come anche Twitter. I nostri libri sono stampati a spese dell’autore: la loro sottoscrizione è interamente devoluta a Ricerca Cura Mesotelioma.

A servizio del superamento dell’Handicap.

Superando.it è un servizio di informazione sulla disabilità promosso dalla FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.

Il Sito del Movimento di lotta per la salute Maccacaro, e la relativa Lista della Rete Ecopacifista, pubblica periodicamente articoli di Superando. Siccome Superando.it pubblica quotidianamente notizie ed approfondimenti sulle tematiche legate alla disabilità, per ricevere automaticamente e gratuitamente la segnalazione di questi contenuti è sufficiente indicare il proprio indirizzo di posta elettronica cliccando qui.

La battaglia, sulla quale siamo i primi per impegno, riguarda i Pfas, che oggi possono essere considerati la seconda calamità ecosanitaria mondiale.

I composti chimici delle famiglie dei PFAS, acronimo delle sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche, se ne contano circa 4700, sono stati creati in laboratorio e largamente utilizzati dagli anni 50 nell’industria del packaging alimentare, nei pesticidi, nelle padelle antiaderenti, nei contenitori di cartone, nelle schiume antincendio, negli shampoo, nelle vernici, nei prodotti antimacchia e in molte altre applicazioni. Nelle materie plastiche li troviamo sotto forma di elastomeri (Fluoruro di vinilidene, Fluorurati in generale, Tetrafluoroetilene) o nei materiali polimerici (Sale di magnesio-sodio-fluoruro dell’acido silicico).

Dal punto di vista della salute, gli studi scientifici internazionali hanno dimostrato che l’accumulo di queste sostanze nel corpo umano può provocare aborti spontanei, alterare la fertilità, provocare cancro al testicolo, alla tiroide e ai reni, danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro, ipertensione in gravidanza, colite ulcerosa, aumento del colesterolo, alterazioni congenite del sistema nervoso o disturbi comportamentali e/o neurologici come l’Alzheimer, l’autismo o disturbi dell’attenzione e iperattività, ecc.

Il legame chimico dei Pfas, composto dal fluoro e dal carbonio, rende la molecola risultante inodore, insapore e incolore, non biodegradabile e bioaccumulabile. Queste caratteristiche permettono ai Pfas di disperdersi facilmente nelle acque, nel suolo e nell’aria, rimanendo a danneggiare l’ambiente e la salute dell’uomo a tempo indeterminato.

Le piante assorbono i Pfas attraverso l’acqua di irrigazione, li cedono ai frutti e agli animali, di cui si cibano, infine agli esseri umani. Dunque, per approfondire ulteriormente la drammatica situazione, prossimamente ci occuperemo della “Plasticosi”, nuova malattia dovuta all’ingestione delle plastiche da parte degli animali; prossimamente ci occuperemo delle microplastiche generate da pneumatici e freni, la tossicità nella respirazione, il loro passaggio lungo la catena alimentare fino al nostro cibo.

Scriviamo ai manifestanti No Tav in carcere.

Scriviamo lettere, telegrammi e cartoline a quei compagni che sono  in carcere in conseguenza delle manifestazioni  contro la linea ad alta velocità Torino-Lione in Valsusa,  chi per “resistenza aggravata” per  fatti accaduti nel lontano 2013, chi per aver tentato di appendere uno striscione di solidarietà. Clicca qui la newlettera di Doriella&Renato. Nella stessa troverete il vasto programma delle  altre  iniziative di lotta per la Valle, per l’Antifascismo, contro il Nucleare,  per la Pace, tra cui anche di solidarietà per i popoli Curdo e Palestinese  e per tutti i  Profughi del mare in Italia, eccetera.

Italia paese pacifista in ostaggio di politici No Pax.

Il complesso militare-industriale ha il controllo sul governo degli Stati Uniti che ha votato per dare al Pentagono circa mille miliardi di dollari dei soldi dei contribuenti, tagliando i programmi sociali che avrebbero aiutato le famiglie povere e lavoratrici. Analogo è il meccanismo per Russia e Italia ecc. In Usa c’è Joe Biden (ancora per poco). Probabilmente l’imprenditore Donald Trump non avrebbe speso 73 miliardi di dollari in Ucraina, destinati inevitabilmente ad aumentare, per una guerra ideologica (tipo Serbia, Afghanistan, Libia), senza vincitori, che non è proporzionata ai vantaggi economici, se non di quelli della lobby delle armi. Nel mentre, la Cina è quella che più si avvantaggia nella guerra russo-americana conquistando mezzo mondo con le armi dell’economia e non della guerra, ma a rischio di conflitto essa stessa (Taiwan).

La politica è disposta a pagare qualsiasi prezzo umano e a produrre centinaia di migliaia di morti, proprio come accadeva durante la prima guerra mondiale, quando si sono distrutte intere generazioni nel nome della “Patria”. Mentre giurano sulla chimera della vittoria dell’Ucraina, mentre negano la terza guerra mondiale e il rischio nucleare, la corsa sfrenata agli armamenti è oramai dichiarata esplicitamente da tutti i governi sulla spinta degli Stati Uniti, dal Giappone alla Cina, dall’Australia dalla Corea del Sud, dall’India all’Italia… che direttamente o indirettamente, volenti o nolenti, sono coinvolti nella guerra per procura sulla pelle degli ucraini (a tacere gli altri conflitti mondiali). 

Nell’ Europa a servizio degli USA, si prevede che i Ventisette trasferiscano a Kiev parte dei loro depositi di munizioni e, per trovare più soldi per più armi all’Ucraina, affinchè la guerra continui fino all’ultimo ucraino, la proposta è quella “di usare un miliardo proveniente dal Fondo europeo per la pace (EFP – European Peace Facility) per rimborsare fino al 50-60% del materiale inviato all’Ucraina dai paesi membri.” Insomma, “La nostra industria della difesa deve passare rapidamente alla modalità di una economia di guerra”. Questo sempre più acceso accanimento per la guerra, che significa anche il prosciugamento del “Fondo per la pace”, significa, è ovvio, l’aumento del Fondo per la guerra con i conseguenti tagli alle spese sociali.

Essendo in guerra, è conseguente anche la propaganda di guerra, da che mondo è mondo. Come la interpreta l’Italia? Secondo il libro di Marco Travaglio: da scemi di guerra, avremmo cioè trasformato una tragedia in una farsa con un dibattito politico-giornalistico da bar sport, umiliante, primitivo, cavernicolo, ridicolo: tutto slogan, grugniti e clave. La tesi del libro “La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un Paese pacifista preso in ostaggio dai NoPax” (clicca qui l’introduzione) è che siamo un Paese in gran parte pacifista tenuto in ostaggio da politici e opinionisti… No Pax. Scemi di guerra sono perciò questa maggioranza che non si ribella alla propaganda. La quale ha abolito: la Costituzione (art. 11, art. 52); i valori della pace, del disarmo e dell’antifascismo; la geografia e la storia; l’economia e la medicina; il comune senso del pudore e il vocabolario; la libertà di pensiero e di espressione; la diplomazia e le sue regole-base; il rispetto per le altre culture. E perfino il senso del ridicolo: pacifisti e papisti uguale a putiniani. Ma noi insistiamo: “L’unica soluzione realistica rimane il negoziato”.