La protesta contro la costruzione di due impianti in uno dei siti più contaminati d’Italia. In piazza 5.000 manifestanti e decine di associazioni. Clicca qui.
Categoria: No Grandi Navi
Beccati con le mani nel fango.
Grande Scoop del Comitato NOGrandiNavi che scopre scavi di fanghi inquinati nei canali di Porto Marghera. Clicca qui.
Le grandi navi da crociera non passeranno più davanti a San Marco.
12 anni di mobilitazioni del Comitato NOGrandiNavi cominciano a dare alcuni frutti concreti. Ma le mobilitazioni e le lotte del Comitato sicuramente continueranno perché il nuovo Decreto Governativo contiene cose che non vanno assolutamente bene: l’indicazione di Porto Marghera come soluzione “provvisoria” per nuovi approdi crocieristici facendo entrare le grandi navi da crociera all’interno della Laguna dalla Bocca di porto di Malamocco. Inoltre è vergognoso che si decida di “compensare” con soldi pubblici le compagnie crocieristiche che invece dovrebbero risarcire la città per i danni procurati. Clicca qui.
Ambiente Venezia invia diffida per la ripresa della navigazione crocieristica nella Laguna.
“Formale Diffida verso la Sovrintendenza, la Capitaneria di Porto, l’Autorità Portuale di Venezia per la sospensione, con propri provvedimenti, a tutela, del passaggio per il bacino di san Marco e il canale della Giudecca delle navi adibite a trasporto di passeggeri di stazza superiore alle 40.000 tonnellate in base al DL 45 del 1 aprile 2021, al DM del 3 marzo 2012 e del vincolo BBCC del 31 gennaio 2019”. Clicca qui.
Scatenata la repressione contro i Movimenti dal nord al sud dell’Italia.
La repressione del dissenso è il comune filo rosso che si snoda tra lotte e territori, travolgendo specificità e motivi del conflitto, non appena si supera la soglia minima di allarme del consenso popolare; non appena si accendono i riflettori mediatici su aspetti e vicende pubbliche da custodire gelosamente come affari privati. Gli esempi sono tanti, come tanti sono i modi con cui si articola il ricatto sui territori per ridurre al silenzio e tutto ricomporre alla logica unitaria del dogma degli affari privati e del profitto. E’ il caso delle lotte No Tav e No Tap, dei No Muos a Niscemi, dei 45 ragazzi antimilitaristi No basi Nato del processo “Lince” in Sardegna, dei No Grandi Navi a Venezia, dei No Pfas di Alessandria e Vicenza, dei No Carbone a Brindisi, Civitavecchia, Imperia, di chi da decenni si oppone No Ilva a Taranto, della Rete campana No Rifiuti contro le discariche della morte, di chi lotta No nucleare contro il traffico di rifiuti, di chi, infine, No espulsioni, per aver compiuto il solo gesto di lavare i piedi dei migranti che giungono in Italia dalla rotta balcanica, si ritrova imputato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Clicca qui l’Appello per sostenere le spese legali dopo la recente sentenza di primo grado emessa dal GUP di Lecce, che condanna oltre un terzo dei 92 imputati per reati connessi alle proteste messe in campo dal 2017 al 2018 contro l’approdo a Melendugno (Lecce) del megagasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), proveniente dall’Azerbaigian, ed in prosecuzione lungo la dorsale adriatica per congiungersi con quelli del nord Italia.
Fuori le grandi navi dalla laguna.
Il 5 giugno le grandi navi torneranno a passare per il canale della Giudecca e per il bacino di San Marco, e con la nostra manifestazione, sedendoci lungo la fondamenta o venendo in barca, noi risponderemo mettendo in pratica un’altra idea di Venezia: quella fatta a misura di chi la vive, dove non c’è spazio per il gigantismo navale e dove i campi si animano di discussioni, di bambini che giocano, di piccoli eventi sparsi per tutta la città.
Venezia e Grandi Navi. Il bando “Fuori dalla Laguna” è ingannevole.
Si pensa che il problema si risolva per il solo fatto di non vederle più passare per il Bacino di S. Marco davanti al Palazzo Ducale. Invece il pericolo, che pochi conoscono e che non viene mai nominato, derivante dall’attuazione del progetto è che esso è obbligato allo scavo di ben 2.3000.000 metri cubi di fondale (continua)
Disposizioni urgenti per il traffico crocieristico e delle merci nella Laguna di Venezia.
Lettera inviata al Presidente del Consiglio. Clicca qui.
Impatto ambientale e utilità per la nuova diga foranea del porto di Genova.
Il governo la vuole finanziare con il Recovery Fund come mastodontica opera strategica (1 miliardo di euro). Però il dibattito pubblico, pur strozzato dai tempi concessi, sta mettendo in rilievo da parte dei Comitati seri interrogativi sulle proiezioni di crescita, nonché sull’impatto sociale e ambientale per i quartieri e l’ecosistema marino. Clicca qui.
Inquinamento atmosferico da navi.
Diverse associazioni e comitati di città portuali italiane e del Mediterraneo stanno preparando una lettera per il Parlamento Europeo che verrà inviata prestissimo. Venezia ha già dato l’adesione all’iniziativa. Il 14 settembre il Parlamento Europeo si riunirà in seduta plenaria per votare sulla modifica del Regolamento “MRV” sul monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di CO2 generate dalle navi. Questa modifica, prevede principalmente di: – Aumentare la trasparenza del sistema di monitoraggio UE sulle emissioni del trasporto marittimo; – Estendere il principio “chi inquina paga” al trasporto marittimo, includendo quest’ultimo nel sistema europeo di scambio delle quote di emissione (ETS), come previsto dall’ European Green Deal; – Introdurre l’obbligo, per le compagnie di navigazione, di riduzione delle emissioni medie annue di gas serra del 40% entro il 2030; – Garantire che entro il 2030 le navi smettano di emettere inquinanti atmosferici nocivi e gas serra quando attraccano nei porti.
Vecchio copione a Venezia: imprenditori e lavoratori contro cittadini.
Ben lontana dai numeri annunciati, manifestazione, organizzata dagli addetti del porto crociere di Venezia e dai lavoratori dell’indotto, per chiedere la ripartenza delle “grandi navi da crociera” in laguna, anche tramite l’escavazione dei canali e il lancio del Mose.
Interventi chirurgici per la Laguna di Venezia.
Proposte di “aggiustamento” del decreto legge che ha istituito la nuova Autorità per la Laguna di Venezia che si dovrebbe occupare in particolare del MoSE e che presto andrà all’esame del Parlamento per la conversione in legge.
Grandi navi a Venezia. Oltre il ricatto ambiente-occupazione.
Un nuovo modello di croceristica compatibile con la laguna e la città è già stato individuato da tempo e offerto al governo e alle forze politiche per respingere il falso ricatto occupazionale. Clicca qui Michele Boato.
AAA Cercasi portavoci dell’ambiente per Venezia.
A 8 anni dalla prima manifestazione, il Comitato No Grandi Navi Laguna Bene Comune si sente nella posizione migliore (non essendo direttamente parte in causa) per poter prendere pubblicamente parola sulla prossima tornata elettorale delle amministrative di Venezia. Perciò decide di rivolgere un appello all’unità a tutte quelle forze a vocazione civica che a Venezia rappresentano un patrimonio importante: dagli ambientalisti “storici”, passando per le nuove esperienze di partecipazione fino a chi, per stare più vicino alle esigenze dei residenti, ha scelto di abbandonare partiti ormai delegittimati. (continua)
Presidente Conte, blocca il Mose.
Nel documento consegnato al presidente del consiglio, Nograndinavi, NoMose, Fridays for future ribadiscono la necessità di bloccare i lavori del Mose incentivando invece interventi di salvaguardia della laguna veneziana. E rilanciano una grande giornata di mobilitazione europea nei prossimi mesi con l’obiettivo di porre la lotta alla crisi climatica al centro della discussione politica e mediatica. E’ quanto chiede l’assemblea del 23 novembre: una partecipazione mai vista a Venezia, strapieno anche il campo San Leonardo dove le centinaia di persone che non sono riuscite ad entrare hanno potuto seguire gli interventi dal maxischermo.
Salviamo Venezia: dal Mose, dal cambiamento climatico, dalle navi, da Brugnaro.
Ripartiamo da noi: comitati, associazioni, giovani, studentesse e studenti, cittadini e cittadine. Assemblea e corteo organizzati e promossi da Comitato NOGrandiNavi – Laguna Bene Comune – Fridays For Future – Venezia : clicca qui. Clicca qui il contributo al dibattito.
Costituzione di un’area ECA a maggior controllo delle emissioni nel Mediterraneo.
Conferenza internazionale ad Atene. Clicca qui. AmbienteVenezia e Comitato NOGrandiNavi, assieme a diverse associazioni e comitati di città portuali italiane e del Mediterraneo, hanno aderito: il trasporto marittimo contribuisce in modo molto rilevante all’inquinamento atmosferico (particolato, black carbon, ossidi di azoto e ossidi di zolfo) che danneggia la salute umana, l’ambiente e il clima. Clicca qui le proposte dell’associazione AmbienteVenezia.
Mobilitazione di Fridays For Future e Comitato NoGrandiNavi.
Contro i cambiamenti climatici, le grandi opere e le grandi navi da crociera. Clicca qui le immagini dell’occupazione del red carpet della mostra del cinema di Venezia e della marcia per il clima al Lido.
Franceschini: Mai più grandi navi davanti a San Marco.
Clicca qui le dichiarazioni del ministro dopo le manifestazioni.
Battaglia navale a Venezia.
Dal Venice Climate Camp parte una delegazione internazionale contro la grande nave da crociera Msc Lirica e una ventina di barche si muovono dal Lido di Venezia verso il Canale della Giudecca. Filmati e foto sul seguente link.
La lotta per la giustizia climatica è anche quella contro le grandi navi, il MOSE e le grandi opere.
Iniziative e mobilitazioni che il Comitato NOGrandiNavi e Fridays for Future di Venezia e Mestre stanno organizzando. Clicca qui.
Climate Camp al Lido di Venezia.
Dal 4 all’8 settembre al Lido di Venezia in contemporanea con la Mostra Cinematografica di Venezia, promosso dal Comitato No Grandi Navi e Fridays For Future Venezia, occasione di incontro nazionale e internazionale tra i tanti movimenti e comitati che si battono contro i cambiamenti climatici, la costruzione di grandi opere inutili e un sistema di produzione che produce devastazione ambientale e distruzione del pianeta. Clicca qui il programma
Il manifesto di chi si è fumato il cervello.
I responsabili della Mostra del Cinema di Venezia per il 2019 hanno scelto il manifesto di una nave fumante. Nell’anno delle grandi mobilitazioni internazionali e nazionali contro i cambiamenti climatici, nell’anno della manifestazione a Venezia con 8.000 persone contro le grandi navi da crociera, nell’anno degli studi scientifici internazionali che confermano i danni causati l’inquinamento provocato dalle navi nonché Venezia come la terza città portuale più inquinata in Europa.
UNESCO appoggia il progetto che devasterà la Laguna di Venezia.
A nulla sono servite le molte lettere documenti, foto e filmati che associazioni, comitati ed esperti indipendenti hanno inviato all’UNESCO per dimostrare la devastazione ambientale che causerà la decisione di continuare a far entrare in Laguna le grandi navi da crociera e di farle passare attraverso la bocca di porto di Malamocco, canale dei Petroli , canale Vittorio Emanuele III°. Clicca qui Associazione Ambiente Venezia.
Salvaguardia di Venezia e della sua Laguna.
Lettera all’UNESCO: soluzione del problema delle grandi navi (clicca qui). Invece il sindaco Brugnaro si ostina a voler proporre lo scavo del Canale Malamocco Marghera per fermare le navi da crociera più grandi a Porto Marghera; le navi più piccole attraverso lo scavo del canale Vittorio Emanuele III dovrebbero arrivare in Marittima, dopo una navigazione per canali interni lagunari di oltre 21 chilometri. Questa ipotesi avrebbe un effetto devastante per la Laguna centrale; dovrebbero essere scavati dai 5 ai 7 milioni di metri cubi di fanghi per creare nuovi tratti di canali e allargare quelli esistenti; causando modifiche idrodinamiche e l’accelerazione dell’effetto devastante innescato dalla costruzione alla fine degli anni ’60 del canale Malamocco Marghera (cosiddetto canale che ha trasformato la Laguna centrale in un tratto di mare).
Che fine ha fatto il progetto “Venis Cruise 2.0”?
L’unico che ha ottenuto il parere positivo della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente. https://www.veniscruise.com/ CONTINUA IL SILENZIO DA OLTRE DUE ANNI: IL PRECEDENTE (Del Rio) E L’ATTUALE MINISTRO L’HANNO ARBITRARIAMENTE BLOCCATO NEI CASSETTI DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI (Toninelli) , il quale a sua volta, come prevede la legge, avrebbe dovuto inviarlo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e al CIPE, mentre si inventa altre fantasiose procedure e altre ipotesi progettuali……
Filmato No Grandi Navi.
Il programma delle prossime iniziative NoTav Valsusa.
Clima, FFF, SMAT, NO Grandi Navi, Assemblea21 alla Pellerina, Biki Pride, CUB e aggiornamenti… Clicca qui newsletter Doriella&Renato.
Grandi navi. Venezia la città più colpita.
A Venezia, ogni anno 68 grandi navi stazionano quasi 8.000 ore in porto a motori accesi, emettendo 27.520 kg di ossidi di zolfo: 20 volte la quantità dello stesso inquinante prodotta dalle automobili nell’intera area comunale, Marghera e Mestre comprese. Le navi da crociera emettono ogni anno 600.337 kg di ossidi di azoto e 10.961 kg di particolato. Clicca qui.
Grandi Navi. Esposto a Costa e Toninelli. E alla Procura.
Clicca qui il testo dell’esposto inviato dall’ Associazione AmbienteVenezia – per la tutela della laguna e dell’entroterra di Venezia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Venezia, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti dott. Danilo Toninelli e al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare dott. Sergio Costa. In particolare si chiede di valutare i profili di illiceità penale e assumere tutte le iniziative necessarie volte ad ovviare al gravissimo rischio ambientale oggi incombente sulla laguna di Venezia, quale diretta conseguenza dell’inottemperanza alle previsioni di legge oggi vigenti in materia di transito delle navi da trasporto merci e da carico in aree sensibili del mare territoriale.
Assemblea regionale calabrese contro le grandi opere.
Domenica 3 Febbraio 2019 a Rende .Verso la mobilitazione nazionale di Roma del 23 marzo. Clicca qui.
Salvare in Europa migliaia di vite per effetto della riduzione dei livelli di particolato, ossidi di zolfo e di azoto.
E con milioni di euro risparmiati per i minori costi sanitari e sociali legati all’inquinamento. Tramite l’istituzione di un’area ECA (Emissions Control Area) nel Mediterraneo. Clicca qui.
17 novembre assemblea nazionale in Valsusa contro le “grandi opere”.
Dopo gli incontri di Venezia e di Firenze e del prossimo di Roma dell’11 novembre, i movimenti e le associazioni si preparano per la mobilitazione dell’8 dicembre nel corso della 9ª Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte.
Comitato NOGrandiNavi – Laguna Bene Comune.
Canale dei Petroli e grandi navi.
Clicca qui il filmato che mostra le onde causate dalle navi che a Venezia transitano nel canale dei Petroli e i danni che causano.
La devastazione della Laguna.
Clicca qui l’intervento del prof. Gianni Fabbri intitolato “Maxi navi a Marghera? Un Maxi canale dei Petroli”
A Venezia e a Firenze si riuniscono i Comitati che si oppongono alle cosiddette Grandi Opere.
Il 29 settembre e il 6 ottobre. Clicca qui Paolo Baldeschi professore ordinario di urbanistica presso l’Università di Firenze.
Giochi d’acqua contro le grandi navi e le grandi opere.
Venezia 7 e 29 e 30 settembre2018
Tre giorni di mobilitazione organizzati dal Comitato NoGrandiNavi —Laguna Bene Comune: clicca qui
Marcia per la dignità di Venezia.
Iniziativa promossa dal Comitato NOGrandiNavi –Laguna Bene Comune (clicca qui)
Aderisci all’appello europeo per La Difesa dei Territori, la Giustizia ambientale, e la Democrazia.
Il Comitato NO GRANDI NAVI ha lanciato un Appello europeo per una mobilitazione in difesa dei territori, la giustizia ambientale e la democrazia, clicca qui. Il Movimento No TAV e PresidioEuropa No TAV hanno già aderito all’Appello. Così come la Sezione di Medicina democratica di Alessandria. Invitiamo ad ulteriori adesioni con mail a nobigship@gmail.com
Clicca qui il programma della manifestazione di settembre.Clicca qui l’evento pubblicato su Facebook
7 giugno tutti a Venezia: no grandi navi, no grandi opere!
Per dire basta alle lobby affaristiche e speculative che in tutto il Veneto e non solo vogliono imporre le grandi opere. Clicca qui