
Lettera inviata al Presidente del Consiglio. Clicca qui.
Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Il governo la vuole finanziare con il Recovery Fund come mastodontica opera strategica (1 miliardo di euro). Però il dibattito pubblico, pur strozzato dai tempi concessi, sta mettendo in rilievo da parte dei Comitati seri interrogativi sulle proiezioni di crescita, nonché sull’impatto sociale e ambientale per i quartieri e l’ecosistema marino. Clicca qui.
Diverse associazioni e comitati di città portuali italiane e del Mediterraneo stanno preparando una lettera per il Parlamento Europeo che verrà inviata prestissimo. Venezia ha già dato l’adesione all’iniziativa. Il 14 settembre il Parlamento Europeo si riunirà in seduta plenaria per votare sulla modifica del Regolamento “MRV” sul monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di CO2 generate dalle navi. Questa modifica, prevede principalmente di: – Aumentare la trasparenza del sistema di monitoraggio UE sulle emissioni del trasporto marittimo; – Estendere il principio “chi inquina paga” al trasporto marittimo, includendo quest’ultimo nel sistema europeo di scambio delle quote di emissione (ETS), come previsto dall’ European Green Deal; – Introdurre l’obbligo, per le compagnie di navigazione, di riduzione delle emissioni medie annue di gas serra del 40% entro il 2030; – Garantire che entro il 2030 le navi smettano di emettere inquinanti atmosferici nocivi e gas serra quando attraccano nei porti.
Ben lontana dai numeri annunciati, manifestazione, organizzata dagli addetti del porto crociere di Venezia e dai lavoratori dell’indotto, per chiedere la ripartenza delle “grandi navi da crociera” in laguna, anche tramite l’escavazione dei canali e il lancio del Mose.
Proposte di “aggiustamento” del decreto legge che ha istituito la nuova Autorità per la Laguna di Venezia che si dovrebbe occupare in particolare del MoSE e che presto andrà all’esame del Parlamento per la conversione in legge.
Un nuovo modello di croceristica compatibile con la laguna e la città è già stato individuato da tempo e offerto al governo e alle forze politiche per respingere il falso ricatto occupazionale. Clicca qui Michele Boato.
A 8 anni dalla prima manifestazione, il Comitato No Grandi Navi Laguna Bene Comune si sente nella posizione migliore (non essendo direttamente parte in causa) per poter prendere pubblicamente parola sulla prossima tornata elettorale delle amministrative di Venezia. Perciò decide di rivolgere un appello all’unità a tutte quelle forze a vocazione civica che a Venezia rappresentano un patrimonio importante: dagli ambientalisti “storici”, passando per le nuove esperienze di partecipazione fino a chi, per stare più vicino alle esigenze dei residenti, ha scelto di abbandonare partiti ormai delegittimati. (continua)
Nel documento consegnato al presidente del consiglio, Nograndinavi, NoMose, Fridays for future ribadiscono la necessità di bloccare i lavori del Mose incentivando invece interventi di salvaguardia della laguna veneziana. E rilanciano una grande giornata di mobilitazione europea nei prossimi mesi con l’obiettivo di porre la lotta alla crisi climatica al centro della discussione politica e mediatica. E’ quanto chiede l’assemblea del 23 novembre: una partecipazione mai vista a Venezia, strapieno anche il campo San Leonardo dove le centinaia di persone che non sono riuscite ad entrare hanno potuto seguire gli interventi dal maxischermo.
Ripartiamo da noi: comitati, associazioni, giovani, studentesse e studenti, cittadini e cittadine. Assemblea e corteo organizzati e promossi da Comitato NOGrandiNavi – Laguna Bene Comune – Fridays For Future – Venezia : clicca qui. Clicca qui il contributo al dibattito.
Conferenza internazionale ad Atene. Clicca qui. AmbienteVenezia e Comitato NOGrandiNavi, assieme a diverse associazioni e comitati di città portuali italiane e del Mediterraneo, hanno aderito: il trasporto marittimo contribuisce in modo molto rilevante all’inquinamento atmosferico (particolato, black carbon, ossidi di azoto e ossidi di zolfo) che danneggia la salute umana, l’ambiente e il clima. Clicca qui le proposte dell’associazione AmbienteVenezia.
Contro i cambiamenti climatici, le grandi opere e le grandi navi da crociera. Clicca qui le immagini dell’occupazione del red carpet della mostra del cinema di Venezia e della marcia per il clima al Lido.
Clicca qui le dichiarazioni del ministro dopo le manifestazioni.
Dal Venice Climate Camp parte una delegazione internazionale contro la grande nave da crociera Msc Lirica e una ventina di barche si muovono dal Lido di Venezia verso il Canale della Giudecca. Filmati e foto sul seguente link.
Iniziative e mobilitazioni che il Comitato NOGrandiNavi e Fridays for Future di Venezia e Mestre stanno organizzando. Clicca qui.
Dal 4 all’8 settembre al Lido di Venezia in contemporanea con la Mostra Cinematografica di Venezia, promosso dal Comitato No Grandi Navi e Fridays For Future Venezia, occasione di incontro nazionale e internazionale tra i tanti movimenti e comitati che si battono contro i cambiamenti climatici, la costruzione di grandi opere inutili e un sistema di produzione che produce devastazione ambientale e distruzione del pianeta. Clicca qui il programma
I responsabili della Mostra del Cinema di Venezia per il 2019 hanno scelto il manifesto di una nave fumante. Nell’anno delle grandi mobilitazioni internazionali e nazionali contro i cambiamenti climatici, nell’anno della manifestazione a Venezia con 8.000 persone contro le grandi navi da crociera, nell’anno degli studi scientifici internazionali che confermano i danni causati l’inquinamento provocato dalle navi nonché Venezia come la terza città portuale più inquinata in Europa.
A nulla sono servite le molte lettere documenti, foto e filmati che associazioni, comitati ed esperti indipendenti hanno inviato all’UNESCO per dimostrare la devastazione ambientale che causerà la decisione di continuare a far entrare in Laguna le grandi navi da crociera e di farle passare attraverso la bocca di porto di Malamocco, canale dei Petroli , canale Vittorio Emanuele III°. Clicca qui Associazione Ambiente Venezia.
Lettera all’UNESCO: soluzione del problema delle grandi navi (clicca qui). Invece il sindaco Brugnaro si ostina a voler proporre lo scavo del Canale Malamocco Marghera per fermare le navi da crociera più grandi a Porto Marghera; le navi più piccole attraverso lo scavo del canale Vittorio Emanuele III dovrebbero arrivare in Marittima, dopo una navigazione per canali interni lagunari di oltre 21 chilometri. Questa ipotesi avrebbe un effetto devastante per la Laguna centrale; dovrebbero essere scavati dai 5 ai 7 milioni di metri cubi di fanghi per creare nuovi tratti di canali e allargare quelli esistenti; causando modifiche idrodinamiche e l’accelerazione dell’effetto devastante innescato dalla costruzione alla fine degli anni ’60 del canale Malamocco Marghera (cosiddetto canale che ha trasformato la Laguna centrale in un tratto di mare).
L’unico che ha ottenuto il parere positivo della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente. https://www.veniscruise.com/ CONTINUA IL SILENZIO DA OLTRE DUE ANNI: IL PRECEDENTE (Del Rio) E L’ATTUALE MINISTRO L’HANNO ARBITRARIAMENTE BLOCCATO NEI CASSETTI DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI (Toninelli) , il quale a sua volta, come prevede la legge, avrebbe dovuto inviarlo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e al CIPE, mentre si inventa altre fantasiose procedure e altre ipotesi progettuali……
Clima, FFF, SMAT, NO Grandi Navi, Assemblea21 alla Pellerina, Biki Pride, CUB e aggiornamenti… Clicca qui newsletter Doriella&Renato.
A Venezia, ogni anno 68 grandi navi stazionano quasi 8.000 ore in porto a motori accesi, emettendo 27.520 kg di ossidi di zolfo: 20 volte la quantità dello stesso inquinante prodotta dalle automobili nell’intera area comunale, Marghera e Mestre comprese. Le navi da crociera emettono ogni anno 600.337 kg di ossidi di azoto e 10.961 kg di particolato. Clicca qui.
Clicca qui il testo dell’esposto inviato dall’ Associazione AmbienteVenezia – per la tutela della laguna e dell’entroterra di Venezia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Venezia, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti dott. Danilo Toninelli e al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare dott. Sergio Costa. In particolare si chiede di valutare i profili di illiceità penale e assumere tutte le iniziative necessarie volte ad ovviare al gravissimo rischio ambientale oggi incombente sulla laguna di Venezia, quale diretta conseguenza dell’inottemperanza alle previsioni di legge oggi vigenti in materia di transito delle navi da trasporto merci e da carico in aree sensibili del mare territoriale.
Domenica 3 Febbraio 2019 a Rende .Verso la mobilitazione nazionale di Roma del 23 marzo. Clicca qui.
E con milioni di euro risparmiati per i minori costi sanitari e sociali legati all’inquinamento. Tramite l’istituzione di un’area ECA (Emissions Control Area) nel Mediterraneo. Clicca qui.
Dopo gli incontri di Venezia e di Firenze e del prossimo di Roma dell’11 novembre, i movimenti e le associazioni si preparano per la mobilitazione dell’8 dicembre nel corso della 9ª Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte.
Clicca qui il filmato che mostra le onde causate dalle navi che a Venezia transitano nel canale dei Petroli e i danni che causano.
Clicca qui l’intervento del prof. Gianni Fabbri intitolato “Maxi navi a Marghera? Un Maxi canale dei Petroli”
Il 29 settembre e il 6 ottobre. Clicca qui Paolo Baldeschi professore ordinario di urbanistica presso l’Università di Firenze.
Venezia 7 e 29 e 30 settembre2018
Tre giorni di mobilitazione organizzati dal Comitato NoGrandiNavi —Laguna Bene Comune: clicca qui
Iniziativa promossa dal Comitato NOGrandiNavi –Laguna Bene Comune (clicca qui)
Il Comitato NO GRANDI NAVI ha lanciato un Appello europeo per una mobilitazione in difesa dei territori, la giustizia ambientale e la democrazia, clicca qui. Il Movimento No TAV e PresidioEuropa No TAV hanno già aderito all’Appello. Così come la Sezione di Medicina democratica di Alessandria. Invitiamo ad ulteriori adesioni con mail a nobigship@gmail.com
Clicca qui il programma della manifestazione di settembre.Clicca qui l’evento pubblicato su Facebook
Per dire basta alle lobby affaristiche e speculative che in tutto il Veneto e non solo vogliono imporre le grandi opere. Clicca qui