Il genocidio curdo.

Cari/e, vi invio il report (clicca) della delegazione italiana che è stata in Iraq dal 19 al 31 maggio, a Shengal, nella terra degli ezidi, governatorato di Ninive e al Campo rifugiati di Makhmour, per incontri con la società civile kurda ed ezida, per implementare i progetti dell’ospedale di Serdest e delle attrezzature sanitarie per il Campo di Makhmour, per lanciare – come ci hanno chiesto – una grande campagna (clicca qui) per il riconoscimento del genocidio ezida del 2014 ad opera dell’ISIS, un riconoscimento che è già pervenuto dall’Onu, dai parlamenti belga, olandese, australiano e tedesco. L’Italia ha riunito una commissione parlamentare per questo, nel 2019, senza poi dare seguito all’iniziativa. Con l’occasione, facciamo girare la proposta politica che dovrà poi essere integrata dal punto di vista legale e consegnata ai parlamentari: vi preghiamo di sottoscriverla, con nome, cognome, luogo di residenza, codice fiscale e indirizzo mail. Le adesioni sono individuali e collettive.

L’antifascismo non può essere reato.

La notte del 28 aprile, il compagno ed amico Cecco Bellosi ha tolto i fiori dalla lapide di Benito Mussolini, posti poco prima da una squadra di fascisti. L’11 maggio ha subito una perquisizione durata più ore, gli è stato sequestrato telefonino personale e notes degli appunti. Sempre in quella data, Cecco ha scoperto di essere indagato dalla Procura di Como per “danneggiamento aggravato della lapide di Mussolini”! Per questo, non intende avvalersi né dell’avvocato d’ufficio, né di un avvocato di fiducia, ma intende difendersi da solo, ma contestando al magistrato di non aver agito contro l’apologia di fascismo che quella lapide rappresenta. E’ come se ci fosse la lapide di Hitler sul bunker di Berlino. Cecco Bellosi, amico del popolo kurdo e nostro amico, è presidente della comunità Il Gabbiano, autore di un progetto sui bambini down del campo rifugiati di Makhmour in nord Iraq e di un bel libro sulla Resistenza nel comasco che consiglio a tutti di leggere che si intitola “Sotto l’ombra di un bel fiore”.  Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Cecco. Questo è un Paese che invece di perseguire i fascisti e loro epigoni, dà la caccia agli antifascisti. Il rovesciamento della storia o l’adeguamento ai tempi presenti.  Siamo vicini a Cecco e a tutti gli antifascisti di ieri e di oggi. Ora e sempre Resistenza!  Berxwedan Jiyan
Associazione Verso il Kurdistan Odv

L’ Associazione Verso il Kurdistan ringrazia.

Ciao. Si è conclusa la Campagna delle Uova di Pasqua 2023 con una distribuzione di 1520 Uova. Nel ringraziarti per aver partecipato alla Campagna, ti ricordo che i fondi raccolti sono destinati all’obiettivo di sostenere le famiglie vittime del terremoto nel Kurdistan settentrionale e occidentale, in Turchia e in Siria. Allo stesso obiettivo saranno destinati i proventi derivanti dal 5×1000 della Dichiarazione dei Redditi: codice fiscale  96036900064.  

Borse di studio alle ragazze kurde figlie di detenuti e di martiri.

Come ogni anno, con l’inizio dell’anno scolastico in Italia come in Turchia, ci impegniamo a raccogliere i fondi a sostegno del Progetto Berfin (bucaneve) per pagare le borse di studio alle ragazze di Wan e di Gewer, figlie di detenuti e di martiri. Fino a poco tempo fa, il rispetto delle tradizioni, imponeva ai genitori di privilegiare i figli maschi nell’accesso scolastico. Questo progetto, ormai avviato da alcuni anni, si propone di rovesciare questo paradigma. Leggete, in allegato, i desideri e le speranze che esprimono queste ragazze e vi accorgerete della grande voglia di riscatto che si portano dentro. Sono 34 ragazze e il costo annuo per ogni singola borsa di studio è di euro 250. Clicca qui.

Arance per la vita.

Continuano i bombardamenti turchi in Rojava e nel Kurdistan Bashur, nel mentre Erdogan minaccia un’invasione via terra. Ed è proprio nei momenti più bui come questi che la solidarietà serve, insieme all’iniziativa politica. Il nostro impegno immediato è quello di avviare da oggi fino al 4 dicembre, le prenotazioni per la Campagna “Arance di Natale, arance per la vita…” per raccogliere aiuti sanitari per la popolazione del Campo rifugiati di Makhmour e per la costruzione di un ospedale attrezzato a Shengal, in Kurdistan Bashur (Nord Iraq). Clicca qui.

A Erdogan via libera della Nato al massacro dei curdi.

Dittatore sarai tu.

Per far entrare Svezia e Finlandia nella Nato, abbiamo svenduto a Erdogan la sorte dei Curdi e i tanto conclamati valori occidentali. Cioè concesso l’estradizione di membri del Pkk, come presunti terroristi, ma anche degli appartenenti alle organizzazioni affiliate come l’Ypg curdo-siriano, le milizie che proteggono l’esistenza del Rojava, un esperimento politico laico, multi-etnico e multi-religioso che dovremmo preservare. La Nato approva che la Turchia occupa parti del territorio siriano e iracheno, che bombarda sistematicamente non solo le milizie armate ma anche i civili, curdi, siriani, iracheni, compresi gli yezidi, proprio coloro che soffrirono di più delle stragi e degli stupri dei jihadisti. Finlandia e Svezia toglieranno anche il bando alla vendita di armi ad Ankara. In poche parole si tratta di un via libera su tutta la linea a Erdogan per fare quello che vuole nel nord della Siria, in Iraq e, ovviamente, anche nel Kurdistan turco dove in anni passati sono stati rase al suolo città. Erdogan per bombardare i curdi usa i nostri elicotteri Agusta (Leonardo). Il presidente del consiglio Draghi a giorni è atteso in Turchia per un bilaterale . Nel chiedere scusa a Erdogan per averlo definito poco meno di un anno fa ”un dittatore” (ricevendo in cambio uno sprezzante: “Almeno io sono stato eletto”).

Curdi, la miopia e la vergogna dell’occidente.

Pochi, nel mondo dell’informazione, stanno commentando le pressioni turche su Svezia e Finlandia dicendo che i curdi saranno verosimilmente “il prezzo da pagare” per l’allargamento dell’alleanza atlantica in Europa, cioè la vendita a Erdogan  dei suoi dissidenti e oppositori. Se qualcuno dovesse affermare che è razzismo non rispettare il popolo curdo quanto quello ucraino, si sentirà rispondere che l’Ucraina è più vicina. Mariupol dista però da Roma 3.036 chilometri, mentre la provincia di Aleppo, dove i curdi delle Ypg-Ypj sono stati in questi mesi bombardati dalla Turchia e assediati da Assad, 2.934 chilometri. Ciò che Erdogan sta negoziando è un’ulteriore via libera della Nato a operazioni militari nella Siria del nord-est, dove gli Stati Uniti hanno truppe e dove Erdogan intende distruggere le conquiste democratiche siriane e irachene, autoctone e secolari, promosse dal Pyd e dal Pkk in questi anni. Inoltre la miopia occidentale ignora che l’esercito turco tiene sotto il suo comando in Siria bande criminali come Ahrar al-Sharqiya e Failaq Al-Majd, che commettono crimini contro l’umanità e in cui militano ex miliziani di Daesh e Al-Qaeda. Clicca qui.

A Roma contro la guerra e l’invasione turca del Kurdistan.

Mobilitazione per il 4 giugno. Parallelamente all’invasione turca nel Kurdistan del Sud (Nord Iraq) e gli attacchi continui della Turchia al Rojava, l’esercito iracheno ha aumentato massicciamente la sua presenza militare nell’area di insediamento degli yazidi e sta attaccando gli yazidi sopravvissuti nel 2014 al genocidio dello Stato Islamico per smantellare la loro amministrazione autonoma e le proprie strutture di autodifesa. Clicca qui.

Campagna “AGLIO SOLIDALE E NON SOLO…” per aiutare i Curdi.

Kurdistan nazione che non esiste.

“Verso il Kurdistan”, con altre associazioni, sta lavorando ad un ambizioso progetto per dotare Shengal di un ospedale attrezzato ed ha già inviato un contributo di 30 mila euro. C’è ancora molta strada da fare col tuo aiuto. Shengal si trova in una zona montagnosa, molto arida. Mentre continua l’invasione turca del Sud Kurdistan (nord Iraq) e sono incessanti i bombardamenti turchi sui villaggi e sulle città del Rojava, l’esercito iracheno ha aumentato la presenza militare nella regione di Shengal contro i kurdi yazidi, sopravvissuti al tentativo di genocidio dell’Isis nel 2014, con l’obiettivo di smantellare la loro amministrazione autonoma e le forze di autodifesa. Clicca qui.

50° anniversario della lotta del popolo curdo e festa del Newroz.

Il Newroz rappresenta per i curdi ed i popoli della Mesopotamia l’avvento del nuovo anno e viene celebrato come auspicio della rinascita della natura e della società. Il Newroz è diventato anche il simbolo della lotta contro la tirannia, il razzismo, l’oppressione, per la liberazione di tutti i popoli del Medio Oriente. Mentre ci approssimiamo al Newroz di quest’anno si intensificano gli attacchi in tutte le quattro parti del Kurdistan. La repressione contro il movimento e la società civile curda prosegue a pieno regime. Il Newroz anche quest’anno esprime ancora una volta la volontà da parte del popolo curdo di riaffermare la propria identità politica e culturale, di resistenza contro l’oppressione e l’affermazione dei principi di giustizia, libertà, uguaglianza di genere alla base dei principi del Confederalismo democratico e di una società ecologica e democratica.

Clicca  qui per il programma  dell’evento.  

L’associazione “Verso il Kurdistan”.

Come Associazione Verso il Kurdistan siamo impegnati con altre associazione sindacati a sostenere il popolo yazida, il riconoscimento dell’autonomia di Shengal (Sinjar), sventando le minacce della Turchia contro queste comunità che, nel corso della loro storia, hanno sofferto ben 74 tentativi di genocidio e, a realizzare, nel territorio di Shengal (Sinjar) un ospedale attrezzato per la cura del coronavirus e di altre gravi malattie. Per questo, come negli anni passati, abbiamo lanciato la Campagna delle clementine biologiche e non solo … ma anche arricchito il nostro paniere con passata di pomodorini e pasta struncaturache ci vengono forniti dalla Cooperativa SOS Rosarno, per realizzare il progetto dell’ospedale a Shengal (Sinjar). I singoli o le associazioni interessate possono effettuare la prenotazione entro il 24 ottobre. Clicca qui.

I massacri dimenticati di Sinjar.

Oggi il mondo sembra essersi scordato velocemente dei massacri e delle sofferenze di Sinjar. Nel silenzio dei media, Erdogan minaccia una nuova guerra, questa volta per occupare Sinjar; non a caso, sono sempre più ricorrenti i bombardamenti con droni a Sinjar, come nel vicino Campo di Makhmour e sui monti Qandil. Non lasciamoli soli, non lasciateci soli! Rompi il guscio dell’indifferenza. Clicca qui.

Sono scappati sotto le bombe turche, si sono accampati in pieno deserto.

Dove non cresceva un filo d’erba, ma hanno ricominciato a vivere, piantando alberi, dissodando terreni, allevando bestiame, aprendo scuole e cooperative, applicando i principi del confederalismo democratico. Con la pandemia  sono abbandonati a se stessi, senza nessun aiuto medico o sanitario. Se riuscissimo a salvare anche una sola vittima, sarebbe il segno che restiamo umani.  Clicca qui.

Il Comitato della salute di Malhmour, campo rifugiati, ci ringrazia nome di tutti gli ammalati.

Clicca qui la commovente lettera di ringraziamento dal Campo profughi di Makhmour in Sud Kurdistan (Mosul/Nord Iraq) per gli ulteriori contributi ricevuti tramite “Associazione Verso il Kurdistan”: per l’ambulanza,  l’acquisto del visualizzatore venoso, dei respiratori polmonari, delle mascherine e deumidificatori per far fronte all’epidemia di COVID 19 ecc. Il 5 per mille  devoluto all’Associazione(Codice fiscale: 96036900064),  quest’anno, servirà a finanziare il progetto Hevi Centera favore dei bambini affetti da sindrome di down del Campo e il progetto di sostegno alle famiglie vittime del massacro di Cizre compiuto dall’esercito turco nei 79 giorni di coprifuoco.

In Medio Oriente le ipocrite politiche della UE e l’inettitudine del governo italiano.

La squallida partita di giro, in cui da un lato si vendono armi alla Turchia consentendo al dittatore Erdogan nel suo delirio neo-ottomano di proseguire la politica di guerra, pulizia etnica e sterminio del popolo curdo, e dall’altro lo si finanzia per tenere ammassati profughi in condizioni disumane nella Turchia sconvolta dalla crisi economica, sta mostrando i suoi effetti nefasti in tutta la loro drammaticità. Clicca qui Rete Kurdistan Italia.

Raccolta fondi per i bambini con sindrome di down e autismo del Campo profughi di Makhmour in Kurdistan.

Abbiamo aperto un centro così efficiente che molti bambini vengono anche da fuori del Campo, da Hawler e Kirkuk dove non esistono centri similari, per curarsi gratuitamente. Qui, insegnanti, educatori, bambini/ragazzi con disabilità lavorano insieme per costruire un presente e un futuro dignitosi.

Lo fanno con un forte impegno, ma anche con pochi o nessun mezzo. Non lasciamoli soli, non lasciateci soli! Clicca qui.

Solidarietà e adesione alla mobilitazione del popolo curdo.

Manifestazione a Roma il 15 febbraio (corteo da Piazza della Repubblica) non solo a sostegno della resistenza curda in Siria, Turchia, Iraq e Iran, ma allo stesso tempo come opposizione a tutte le guerre, dalla Libia alle tensioni internazionali nei confronti dell’Iran, agli scellerati piani di trasformare i territori palestinesi occupati in dei Banthusan sotto il dominio israeliano e statunitense. Clicca qui Rete Kurdistan Italia.

Scendi in piazza contro la guerra in Siria.

Ritiro immediato delle truppe della Turchia • Istituire una No-Fly-Zone sotto l’egida delle Nazioni Unite • fermare la cooperazione militare e diplomatica dell’Italia e dell’Unione Europea con la Turchia • creare un corridoio umanitario per l’evacuazione dei feriti dalle zone di guerra

Per informazioni: 

Corteo Roma https://www.facebook.com/events/411858223069945/  

Corteo Milano https://www.facebook.com/events/1558245557650959/

Dalla Valsusa iniziative per il popolo Curdo.

Clicca qui. ASSEMBLEA CITTADINA: “FERMIAMO L’INVASIONE TURCA DEL ROJAVA”. PRESIDIO DI SOLIDARIETÀ PER IL POPOLO CURDO. DIBATTITO “COSA STA SUCCEDENDO NEL NORD DELLA SIRIA”.

Inoltre le iniziative No Tav:

“ECCO COSA ACCADRA’ SE DOVESSERO PARTIRE I CANTIERI TAV NELLA PIANA DI SUSA”. “GIÙ LE MANI DAI BENI COMUNI”. POLENTATA NOTAV SOLIDALE E ASSEMBLEA NOTAV. “A CHE BUCO SIAMO?” SERATA INFORMATIVA.

La nonviolenza in grandi battaglie ambientali e sociali: il caso No Tav.

Festival della Nonviolenza e della Resistenza Civile, a Torino. In Valsusa, alla stazione di Chiomonte per scendere insieme in Clarea per il Terzo appuntamento di “Boulder” organizzato dal comitato giovani No TAV, per ribadire che le montagne sono di chi le vive, liberate dalla occupazione di polizia, guardia di finanza ed esercito. Clicca anche, nella newslettera di Doriellla&Renato , altri appuntamenti di lotta: FFF, CUB, Palestina, Vajont, Kurdistan, Assemblea21, Gramsci e Gobetti, Migranti,  NO Olimpiadi e aggiornamenti.

Un’ambulanza per Makhour: adesso!

Makhour è un Campo profughi che si trova in mezzo al deserto iracheno, in una zona inospitale, popolata da serpenti e scorpioni. Nel Campo, oggi, vivono 14 mila profughi, fuggiti, attraverso le montagne, dai villaggi del Botan, bombardati e distrutti dall’esercito turco. Sono riusciti a trasformare quel luogo in un posto vivibile, anche se le malattie che colpiscono i bambini sono numerose. Per questo, dopo aver attrezzato un piccolo ospedale, funzionante con i medici volontari del Campo 24 ore su 24, anche grazie al generatore elettrico che abbiamo acquistato a marzo di quest’anno, ci hanno richiesto la possibilità di avere un’ambulanza attrezzata, il cui costo si aggira intorno ai 37 mila $. Clicca qui.

Borse di studio per ragazze figlie di detenuti o di martiri nel Kurdistan turco.

Progetto Berfin (bucaneve): clicca qui. Progetto proposto dalle avvocate della Casa Internazionale delle donne di Roma, fa parte dell’iniziativa dei premi di laurea dedicati alla memoria dell’avvocata Simonetta Massaroni. Puoi contribuire a far studiare queste e/o altre ragazze versando la somma di euro 250 sul conto corrente sottoindicato: Banca Prossima – Filiale di Milano – IBAN: IT61 U033 5901 6001 0000 0111185 intestato a: Associazione Verso il Kurdistan onlus – Causale: contributo volontario – La donazione è detraibile ai fini fiscali.