Categoria: Salvini Matteo
Fanghi, amianto, nichel, pfas nei cassoni della futura diga di Genova.
Salvini s’inventa il Salva-diga: sì all’impiego di fanghi tossici. Dai fanghi portuali tossici all’amianto e al nichel delle fondamenta del cantiere navale di Sestri Ponente: finirà di tutto nei cassoni della nuova diga foranea di Genova, grazie alla facoltà di oltrepassare anche i paletti del Testo unico dell’ambiente appena concessa dal governo al commissario per l’opera Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato di continuità alla successione di Giovanni Toti alla presidenza della Regione Liguria. Tutto deciso con il via libera del Consiglio dei ministri al nuovo decreto Ambiente. (clicca qui)
Salvini: manca l’acqua? si bevano un mojito.
Caro Travaglio, senza i Movimenti la Caporetto fu già nel 2020.
Servizio militare obbligatorio per ragazzi e ragazze.
Modello Genova.
Governo di scafisti.
La “garanzia finanziaria” di quasi 5 mila euro, prevista per i richiedenti asilo nel decreto a firma del ministro dell’Interno Piantedosi di concerto con i ministri Nordio (Giustizia) e Giorgetti (Economia), come alternativa al trattenimento in un Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) in attesa delle pratiche per il diritto d’asilo, è una richiesta simile, e anche peggiore, a quella che pretendono gli scafisti in Libia, Tunisia per far partire i migranti. Non solo per l’entità della somma, da dare per altro in un’unica soluzione, ma anche per l’ignobile ricatto: ‘se non li dai vai a finire nei Cpr, e per quello che ne consegue: essere rinchiuso per un anno e mezzo, almeno, nei lager dei Cpr, dove la pratica delle torture c’è eccome: violenze verso chi si ribella, divieti di comunicare con l’esterno, trattamenti disumani in fatto di sanità, alimentazione, condizioni di detenzione. Meloni, all’Onu – per quanto ha potuto e voluto partecipare, tra banchetti e intrattenimento con la figlia – ha fatto la morale sulla non attenzione degli altri paesi alla lotta contro i trafficanti, alla condizione disumana dei “migranti”, ecc.; poi torna in Italia e si sostituisce ai trafficanti, pretendendo il pizzo con i guanti bianchi della “legalità” di un decreto, ma in aperta violazione della Costituzione. E’ il governo che si fa usuraio, che vuole fare cassa anche sulla pelle dei migranti. Clicca qui.
Il Ponte sullo Stretto di Messina è legge.
L’esperto ministro delle infrastrutture Matteo Salvini: “Decisione storica attesa da oltre 50 anni”. Sulle criticità di questo ipotetico ponte clicca qui una analisi puntuale e precisa fatta da un vero esperto: Marco Ponti.
Premio Attila al ballottaggio.
Da alcune settimane si sta votando per il Premio Attila 2022, la più alta onorificenza italiana a incoronare vincitori i nostri figli peggiori: industriali, politici, amministratori che nel corso dell’anno si sono particolarmente distinti a danno dell’ambiente, della salute e della pace.
Avevamo già fornito un primo elenco di candidati votati (in ordine alfabetico): Amadeus, Calderoli Roberto, Cingolani Roberto, Crosetto Guido, Denaro Messina Matteo, Draghi Mario, Meloni Giorgia, Moratti Letizia, MSC Crociere, Comitato Nobel Pace, Nordio Carlo, Renzi Matteo, Salvini Matteo, Veronesi Giampiero, Zelensky Volodymyr.
Sono stati aggiunti (tra parentesi la sintesi delle motivazioni di merito):
Biden Jr. Joseph Robinette (Per Joe stomaco-duro, morti e distruzioni sono un fatto normale).
Capezzone Daniele (Il più ex degli ex figli di Pannella).
Mattarella Sergio (Parla di “negoziati di pace” e firma gli aumenti delle armi).
Balza Lino (mancano le motivazioni, il proponente è pregato di uscire dall’anonimato e di fornirle).
Come è evidente, vi è una forte dispersione di voti, perciò dovremo proporre il ballottaggio tra i due più votati per Ambiente e i due più votati per Pace.
Ricordiamo ancora che sono ammessi max due voti. Uno per l’ambiente, l’altro per la pace. Entro e non oltre il 14 febbraio 2023 le espressioni di voto dovranno pervenire a movimentodilottaperlasalute@reteambientalista.it; movimentolotta.maccacaro@gmail.com; o con SMS a 3470182679. Si possono indicare le motivazioni di merito, possibilmente nei limiti di un foglio di word, saranno pubblicate.
Salvini grande mediatore USA-Russia.
A ridosso delle amministrative, Salvini prova ad accreditarsi come mediatore del conflitto: cita il Papa e associa il suo annunciato viaggio a Mosca a quello di Giorgio La Pira durante la Guerra Fredda. Putin ha già confezionato la maglietta di benvenuto.
Altolà di Di Maio a Salvini: piuttosto ci mando Draghi e trattare con Putin.
Il ministro degli Esteri Luigi di Maio è intervenuto a stroncare i sogni del leader leghista: “La Farnesina non è stata avvertita del tour di Salvini a Mosca. Preferisco che con Putin ci parli Draghi”.
Premio Attila riconosciuto anche in Ucraina.
Da martedì otto marzo in Italia ci sono un paio di “eroi” in più: si tratta di due fotografi piacentini – Sergio Ferri e Marco Salami – presenti a quella che avrebbe dovuto essere la conferenza stampa congiunta del Premio Attila con il sindaco della città polacca di Przemyśl, Wojciech Bakun, conclusasi con una figura di merda di proporzioni colossali di Capitan Mojito.
La storia viene raccontata bene dall’edizione telematica del quotidiano piacentino Libertà, dove campeggia un articolo che dà la parola ai due operatori dell’informazione presenti in stazione, dove avrebbe dovuto tenersi il momento topico della visita di Matteo Salvini, rivelatosi un clamoroso autogol.
Dopo che il leader leghista era stato umiliato dal borgomastro della cittadina al confine tra la Polonia e l’Ucraina – che ad un certo momento rifiuta pubblicamente di ricevere l’ospite, invitando lo stesso a seguirlo oltre il confine per condannare il presidente della Federazione Russa – i due hanno apostrofato il parlamentare italiano definendolo «Pagliaccio! Buffone!» ed invitandolo ad indossare di nuovo la maglia con l’effigie di Putin.
Salvini vuole inaugurare una nuova stagione dell’atomo in Italia. Il sondaggio dice che…
In vista del Referendum annunciato da Salvini per reintrodurre le centrali nucleari in Italia, abbiamo anticipato la mappa dei territori che il futuro governo di centrodestra proporrebbe papabili ad ospitarle.
Matteo Salvini riteneva che il suo referendum avrebbe vinto a mani basse, a differenza di quelli antinucleari del 1987 e del 2011. Abbiamo così promosso un sondaggio per verificare quali popolazioni siano maggiormente entusiaste ad accogliere le nuove centrali e il deposito nazionale delle scorie radioattive vecchie e nuove. Ebbene, ad oggi, dalle comunità locali non ci è pervenuta nessuna autocandidatura, neppure una (solo insulti). Il leader leghista allora si impegnerà in un lungo tour regione per regione per convincere una anzi più cittadinanze che non dobbiamo perdere l’occasione dei miliardi europei che pioverebbero dall’inclusione del nucleare (e del gas fossile) nell’elenco degli investimenti sostenibili, la cosiddetta “tassonomia UE” appena proposta. In questa campagna nazionale, che promette anche il taglio delle bollette fra dieci anni, si è offerto di accompagnarlo il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che, con l’autorevolezza che gli deriva da Mario Draghi, da tempo sostiene nucleare e gas fossile come soluzione alla crisi climatica.
Il capogruppo della Lega onorevole Riccardo Molinari che, in coppia con Federico Fornaro l’altrettanto capogruppo LeU peraltro ex fervente nuclearista, sta battendo il territorio alessandrino opponendosi all’ubicazione quivi del deposito scorie nazionale, nega ogni disaccordo col suo capitano spiegando di essere anche lui a favore delle centrali PURCHE’ distanti dal suo collegio elettorale.
Anticipiamo il referendum nucleare di Salvini.
In anteprima nazionale anticipiamo i siti destinati da Salvini ad ospitare le nuove centrali nucleari proposte tramite Referendum.
Sulla base di questa mappa (è solo una ipotesi di lavoro!) invitiamo le popolazioni locali, tramite voto, ad esprimere le preferenze per la localizzazione delle centrali. Il sondaggio, ci assicura il prossimo governo di centrodestra, sarà tenuto in rispettoso riguardo. Votate, votate movimentolotta.maccacaro@
Avevamo annunciato la caporetto dei Cinquestelle.
Come avevamo avvertito, la caporetto dei Cinquestelle è già evidente nei territori dove il tradimento degli impegni ecopacifisti (Tav Valsusa, Tav Terzo Valico, TAP, ILVA, PFAS, Acqua pubblica, F35 ecc.) ha direttamente gelato la pelle delle popolazioni, e si estenderà a tutto il territorio nazionale. Il M5S dalla “alleanza con nessuno”, disinvolto e repentino è passato tra il lusco e il brusco alla “alleanza con chiunque”, a prescindere dai temi identitari ossia dall’alleanza con chi l’aveva votato. Non guardando più in faccia l’interlocutore ecopacifista, ha dato di sé una immagine non sincera e non sicura, inaffidabile anzi traditrice. Appunto: tra il lusco e il brusco. Ora la questione grillina sembra diventare: “sì o no ad una intesa stabile con il PD?”. Assieme al PD, resuscitato l’anno scorso dal miracolo di quel genio di Salvini, arroccarsi al governo infatti garantirebbe il più a lungo possibile i posti in parlamento che le prossime elezioni taglieranno per effetto del referendum ma soprattutto del consenso. “La questione grillina” è invece un problema di contenuti, di alleanze, sì, ma di alleanza con quel mondo dei Beni Comuni che credette di aver finalmente identificato i propri temi con quelli del movimento di Grillo. Insomma la sopravvivenza è la questione del recupero di una identità.
Tav Torino-Lione, simbolo dell’Ancien Regime, amata dalle mafie.
Il governo del “cambiamento” cade su questo simbolo: la Lega Nord ha deciso la fine del governo Conte solo dopo il voto parlamentare dei 5 Stelle. Ringraziano le mafie, sempre presenti in tutte le “grandi opere”. Clicca qui Alessio Di Florio.
Revoca della delega al ministro Salvini.
“In considerazione delle violenze razziste commesse e promosse, della propaganda di odio razzista, della violazione di principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana”: presentato l’appello del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”. Clicca qui.
Carola e Matteo bulli sulla pelle dei poveri 42 profughi.
Per provocazione mediatica la Sea Watch punta sempre e solo sull’Italia perché sa che in Italia trova il nemico perfetto, il Salvini che per la sua politica elettorale avrebbe bisogno di una Sea Watch al giorno, e trova una sinistra che non sa fare altro che fare il tifo da stadio pro la capitana e contro il capitano, sulla pelle dei profughi. Clicca qui Nicola Quatrano, ex PM di Tangentopoli.
La sicurezza al primo posto.
Nella foto di repertorio, coadiuvato dal futuro capogruppo Lega alla Camera (Riccardo Molinari) e dal futuro sindaco di Alessandria (Gianfranco Cuttica), il futuro esperto per la sicurezza nazionale Matteo Salvini insegna ai dirigenti Solvay come si tiene in sicurezza la fabbrica di Spinetta Marengo. Il direttore Stefano Bigini gli mostra il libro “Ambiente Delitto Perfetto”, prefazione di Giorgio Nebbia (che nessuno dei presenti mostra di conoscere). Il capo del personale Paolo Bessone gli chiede l’espulsione dall’Italia degli autori Barbara Tartaglione e Lino Balza.
Premio Cemento Armato 2019.
Per aver realizzato il potenziamento e l’ampliamento degli impianti sciistici da discesa del Monte Acuto e dell’impianto di risalita a fune Caprile – Rifugio Le Cotaline: impianti a 1400 metri di altezza e a 50 km dal mare! continua a leggere
Quest’anno il voto per il Premio Attila, indetto dal Movimento di lotta per la salute Maccacaro, invece ha coronato Matteo Salvini per la Sezione Pace e la Famiglia Benetton per la Sezione Ambiente: clicca qui.
Il “Premio Attila 2018” a Salvini e Benetton.
L’edizione 2018 del Premio è stata curata dal “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” sezione di Genova.
Il voto si è svolto tramite la “Rete Ambientalista – Movimenti di Lotta per la Salute, l’Ambiente, la Pace e la Nonviolenza”.
Clicca qui il diploma.
Premio Attila sezione “Pace nonviolenza” vince Matteo Salvini.
Per la sezione “ Ambiente e salute” è necessario un riconteggio dei voti nel ballottaggio fra le famiglie Benetton e Riva. Per Matteo Salvini invece non c’è stata partita. Il volto è quello del ministro dell’Interno , ma il corpo è di una donna intenta ad allattare due spaventosi gemelli, simbolo di razzismo e nazionalismo. Il carro allegorico è stato tra i protagonisti della tradizionale sfilata di Carnevale a Düsseldorf. La raffigurazione è accompagnata da due bandiere tricolore recanti il messaggio “Brutta Italia” e da un tatuaggio a forma di cuore, stampato sulla spalla sinistra, riferito alla mafia.
Uniti e solidali contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini.
E’ maturo il tempo per la disobbedienza civile.
Salvini maligno, M5S ha tradito tutto, Chiesa muta. Intervista a Alex Zanotelli. Clicca qui.
Per i No Tav non ci sono governi amici.
19 maggio 2018 in Valsusa marcia Rosta – Avigliana |
Neppure il governo Salvini – Di Maio è considerato tale: condividono migliaia di manifestanti in Valsusa alla marcia da Rosta ad Avigliana, dopo la controversa interpretazione del ‘contratto di governo’: “Tav-Torino Lione ridiscusso nel quadro dell’intesa tra Italia e Francia”.
Clicca qui Il Manifesto: “No Tav contro l’accordo di governo”. Analogo il giudizio del Movimento No Tav Terzo Valico (clicca qui) prima di riscontrare che nel ‘contratto’ non compare più né il ‘sì’ né il ‘no’ alla realizzazione della linea ferroviaria ligure piemontese. Secondo La Stampa invece: “Dietrofront di Di Maio: la Tav è Inutile. Andrò da Macron per spiegarglielo. Salvini: O si rispetta il contratto o salta tutto”.
Insomma, eravamo stati preveggenti nella vignetta di gennaio?