I criminali organizzati siete voi.

La Carovana Sicilia 2023 dal 28 settembre ha attraversato i luoghi simboli (non solo simbolici, purtroppo) che significano guerra e detenzione forzata degli stranieri: Pozzallo, Augusta, Sigonella, Pian del Lago (CL), Porto Empedocle, Campobello di Mazara, Cinisi. A Palermo, con l’adesione dei movimenti No Muos e No Guerra, del Presidio di donne per la pace, dell’Associazione Gambiana, di Stravox e di tanti altri gruppi, africani e non, un sit in antimilitarista davanti ai Cantieri Navali, a mezzogiorno, all’uscita degli operai del primo turno di lavoro, per sottolineare la presenza (che non è eccezionale!) di una portaerei, la Cavour, in riparazione in vista della partenza per il Mar Nero, attuale fronte di guerra. Nel pomeriggio, all’Orto Botanico, a cura di Stravox (gruppo di giovani migranti di vari paesi, molti dei quali studenti universitari) e di molte altre organizzazioni, un seminario per tavoli tematici: approfondimenti sul caso del 3 ottobre (strage dell’Isola dei Conigli nel 2013, nei pressi di Lampedusa, data divenuta pietra miliare in quanto dichiarata Giornata Internazionale in Memoria delle Vittime delle Migrazioni), discriminazione istituzionale, accordi Italia/Libia e Italia/Tunisia, cause dirette e indirette dell’immigrazione, accordi coloniali. Al Foro Italico (lungomare di Palermo), vicino al porticciolo di sant‘Erasmo, per commemorare tutti i morti nel Mediterraneo e le vittime delle politiche di respingimento e di chiusura dei porti. Nel pomeriggio, a Piazza Verdi, di fronte al Teatro Massimo, molteplici interventi di denuncia ma anche, e soprattutto, di proposta per creare rete fra le comunità e progettare iniziative condivise.

Campeggi di lotta in agosto.

Clicca qui i programmi di

OSTUNI CLIMATE CAMP Camping Cala dei Ginepri

RÉSISTANTES INCONTRI DI LOTTE LOCALI E GLOBALI sull’altopiano del Larzac in Francia

CAMPEGGIO ITINERANTE CLAVIERE (ITA)- BRIANCON (FR)

CAMPEGGIO NOMUOS 2023 in Contra Ulmo, al terreno NoMuos, Niscemi

CORTEO E CAMPEGGIO NO PONTE piazza Cairoli Messina.

Fermare l’escalation: nessuna base per nessuna guerra.

È passato un anno dalla manifestazione indetta a Coltano contro la costruzione di una nuova base militare dell’esercito italiano per i corpi speciali, in particolare il 1º reggimento dei carabinieri paracadutisti “Tuscania” e il reparto d’élite dei carabinieri “G.I.S.” (Gruppo Intervento Speciale). La forte risposta che nel nostro territorio siamo riusciti a costruire ci ha permesso di rallentare il progetto: ad oggi, nonostante un DPCM mai ritirato che decreta la costruzione della base a Coltano, non una pietra è stata posataQuesta parziale vittoria non ci basta. Non sarà possibile vincere la lotta contro la costruzione di nuove basi militari se non si ferma l’escalation globale verso la guerra. Lo Stato italiano ha già speso un miliardo per le armi inviate in Ucraina e le spese militari aumentano costantemente (passando da 25,7 miliardi a 26,5 miliardi solo tra il 2022 e il 2023). Ogni euro speso per il riarmo è un euro sottratto ai servizi essenziali e al benessere complessivo della società. Queste guerre sono pagate dai popoli ma fanno solo gli interessi dei potenti. Sono il frutto della concentrazione della ricchezza in mani di pochi e premessa perché questa continui a crescere. Clicca qui l’assemblea  promossa dal “Movimento No Base – Né a Coltano né altrove” con “GKN, Rete No Fossile, No Tav, No Ponte, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, No Muos, Climate Social Camp, Pax Christi, Movimento Migranti e Rifugiati Napoli, Ex opg occupato – je so’ pazzo Napoli, Collettivo Dada Boom La Spezia, S.I. Cobas Toscana, Lucca No guerra no base, Bologna for climate justice, Valdera Avvelenata”. 

No muos, combattivo corteo verso la base usa. La polizia attacca.

Dal campeggio No Muos in contrada Ulmo/Niscemi è partita la manifestazione sino ai cancelli della base Us Navy Nrtf, controllata in modo massiccio da polizia e digos, camionette, jeep, auto, elicotteri, poliziotti pure a cavallo…Un corteo combattivo e determinato contro la guerra, contro l’occupazione con le basi militari dei territori come la Sicilia con il beneplacito dei governi italiani asserviti agli USA/Nato, contro gli strumenti di morte come il Muos oggi anche al servizio della guerra interimperialista in Ucraina. All’arrivo al primo cancello della Base il corteo è avanzato determinato verso di esso, alla battitura delle reti la polizia ha attaccato in modo assolutamente spropositato il corteo sparando getti di acqua con gli idranti sui manifestanti  nonché lanciato lacrimogeni illegali al gas CS.

La Sicilia trasformata in piattaforma USA/Nato.

Sigonella centro di comando militare con l’allargamento delle piste di volo, hub per l’attività militare USA in Africa, Medio Oriente e Caucaso, da questa base sono partiti i droni e gli aerei che si sono “confrontati” nei cieli con quelli russi; lo scalo “civile” di Catania-Fontanarossa; i porti di Messina, Catania e Augusta; i sistemi di telecomunicazione che trasmettono gli ordini ai sottomarini nucleari in immersione di Niscemi e, da qualche anno, le antenne satellitari del MUOS; gli aerei radar Awacs NATO a Trapani-Birgi; i radar e gli apparati d’intelligence installati a Noto-Mezzogregorio, Marsala, Favignana, Portopalo di Capo Passero, Lampedusa, Pantelleria.

È partita lunedì 21 febbraio la Dynamic Manta (DYMA), l’esercitazione navale condotta annualmente nel Mediterraneo centrale dal Comando Marittimo Alleato della Nato. Al largo delle coste siciliane, Canada, Francia, Grecia, Italia, Spagna, Turchia e Stati Uniti si addestreranno alla guerra sottomarina. La Marina militare USA partecipa con un sottomarino a propulsione nucleare e armato di missili nucleari. L’Italia assicura il supporto logistico della base navale di Augusta e della base aerea dell’Aeronautica Militare di Sigonella, a Catania.

Dalla valle alla laguna contro il G20 della finanza.

In pullman dalla Valsusa alla manifestazione di Venezia. Inoltre, sempre sulla nwslettera di Doriella&Renato (clicca qui), convegno sul tema “IL TAV ALL’INTERNO DEI CORRIDOI DI MOBILITÀ MILITARE EUROPEA”, partecipa anche il Movimento No Muos. Nell’ambito di questa militarizzazione assistiamo all’allargamento del cantiere in Val Clarea e all’avvio di un nuovo cantiere a San Didero.

Scatenata la repressione contro i Movimenti dal nord al sud dell’Italia.

La repressione del dissenso è il comune filo rosso che si snoda tra lotte e territori, travolgendo specificità e motivi del conflitto, non appena si supera la soglia minima di allarme del consenso popolare; non appena si accendono i riflettori mediatici su aspetti e vicende pubbliche da custodire gelosamente come affari privati. Gli esempi sono tanti, come tanti sono i modi con cui si articola il ricatto sui territori per ridurre al silenzio e tutto ricomporre alla logica unitaria del dogma degli affari privati e del profitto. E’ il caso delle lotte No Tav e No Tap, dei No Muos a Niscemi, dei 45 ragazzi antimilitaristi No basi Nato del processo “Lince” in Sardegna, dei No Grandi Navi a Venezia, dei No Pfas di Alessandria e Vicenza, dei No Carbone a Brindisi, Civitavecchia, Imperia, di chi da decenni si oppone No Ilva a Taranto, della Rete campana No Rifiuti contro le discariche della morte, di chi lotta No nucleare contro il traffico di rifiuti, di chi, infine, No espulsioni, per aver compiuto il solo gesto di lavare i piedi dei migranti che giungono in Italia dalla rotta balcanica, si ritrova imputato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Clicca qui l’Appello per sostenere le spese legali dopo la recente sentenza di primo grado emessa dal GUP di Lecce, che condanna oltre un terzo dei 92 imputati per reati connessi alle proteste messe in campo dal 2017 al 2018 contro l’approdo a Melendugno (Lecce) del megagasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), proveniente dall’Azerbaigian, ed in prosecuzione lungo la dorsale adriatica per congiungersi con quelli del nord Italia.

Volano con i soldi sottratti alla sanità.

Da No Muos:

I piloti dell’Aeronautica militare italiana hanno superato le 2 mila ore di volo nell’addestramento con gli F-35. Ogni ora costa al Paese 40 mila euro, per un totale di circa 80 milioni.

Intanto il governo ha speso 337 milioni per l’acquisto di 15 nuovi elicotteri da guerra AW-169M marchiati Leonardo, nello stabilimento di Cameri (Novara) e la Marina Militare ha acquistato due sommergibili dal costo di 1,3 miliardi di euro, che saranno costruiti da Fincantieri.

Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Mil€x nel 2020 spenderemo circa 26,3 miliardi in spese militari, un miliardo e mezzo in più rispetto l’anno precedente.

Clicca qui da M5S.

I ruoli della basi italiane e del MUOS nella strategia bellica statunitense.


Manifestazioni anche negli Stati Uniti.

Intervista a Antonio Mazzeo che non esclude la possibilità che i droni  dell’attentato a Soleimani siano partiti da Sigonella e che siano stati guidati dal MUOS o con la sua collaborazione. La trasformazione di Sigonella in vera e propria “capitale mondiale dei droni Usa e Nato”  uno degli atti più incostituzionali e irresponsabili della recente storia d’Italia: mille miglia al di là della Costituzione, fuori dagli stessi principi etici e del diritto consacrati nella lunga storia dell’Umanità. In più, essere piattaforma di lancio di attacchi terroristici e bombardamenti indiscriminati significa trasformarsi immediatamente in obiettivo da colpire come ritorsione e, magari, anche per prevenire nuovi attacchi. Si instaura così una interminabile catena di sangue. Clicca qui.

Il rilancio della lotta NO MUOS.

Clicca qui  l’assemblea a Niscemi relativa alla pericolosità inquinante della base militare USA non solo per gli esseri umani ma  per l’ecosistema tutto. Esaminate le possibili azioni legali sottolineando diversi aspetti di incostituzionalità. Al termine del convegno  che ha analizzato le enormi violazioni ambientali compiute all’interno della riserva naturale della Sughereta in nome della guerra, consegnato dalla polizia un  foglio di via: clicca qui.

Un mese di “Giudizio Universale”: bilancio e prospettive.

Iniziative a  Napoli, Taranto e Avellino. La campagna sta proseguendo al Festival dell’Alta Felicità e al Riot Village, mentre ad agosto al Campeggio NO Snam in Abruzzo e  al Campeggio NO MUOS a Niscemi. A settembre  al Climate Camp a Venezia e  anche a Genova, Bologna, Milano, Torino e Reggio Emilia ecc. L’invito è organizzare quante più iniziative sui territori, mettere dei banchetti per raccogliere le firme ed eventualmente invitare gli avvocati per raccogliere mandati di persone che possano far parte della squadra dei ricorrenti della causaClicca qui. La campagna è volta a promuovere un’azione legale e civile contro il Governo italiano per inadempienza alle politiche di mitigazione e contrasto ai cambiamenti climatici.

Coordinamento Nazionale Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

Il report della riunione (clicca qui): campagna a sostegno della legge per l’acqua e iniziativa nazionale del 23 febbraio a Roma “Marcia per il clima, contro le grandi opere inutili”; valutazione su campagna di raccolta firme su legge d’iniziativa popolare sui beni comuni; risorse e autofinanziamento del Forum Acqua.

Le resistenze nei territori difendono e rilanciano il bel Paese.

Si è conclusa a Firenze la Conferenza dei Territori contro le Grandi opere inutili .Per l’8 dicembre, Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte, è stata decisa una manifestazione nazionale come prima tappa per la costruzione di un cammino comune. Sui siti http://notavfirenze.blogspot.com/ e www.PresidioEuropa.net/blog saranno disponibili i video degli interventi.

Ma gli ambientalisti sanno dire solo no?

Giuseppe Teti, sindaco di Vignole Borbera (AL), chiede
“Cosa sono tutti sti no no no parliamo di inquinamento o di chiudere delle aziende ?”

Il sindaco si riferisce alla mailinglist dal titolo: “PER LA PREVENZIONE PRIMARIA I MOVIMENTI NO No solvay, No pfoa, No benetton, No tav, No ilva, No muos, No tap, No carbone, No nucleare, No dal molin, No glifosato, No amianto, No acqua privata, No razzismo, No guerra, No violenza…….”.

Domanda retorica, altrimenti strana da parte di un sindaco coraggioso ed encomiabile, come ha dimostrato in alcune occasioni: clicca qui Giornale7 e clicca qui La Stampa.

Tutti quei NO dei rispettivi Movimenti di lotta intendono affermare la PREVENZIONE PRIMARIA, cioè impedire a monte il realizzarsi di gravi attentati all’ambiente e alla salute, ciascuno dei quali era trattato sul Blog della Rete ambientalista. Il NO difficilmente si riferisce alla chiusura di un’azienda, semmai intende prevenire l’apertura di nuove fonti di rischio.

16 mesi all’attivista No Muos.

Turi Vaccaro, combattente pacifista da anni in Sicilia, arrestato dalla Procura di Gela per scontare una pena di 16 mesi e 27 giorni per essersi introdotto nella base militare e con un grosso masso aver danneggiato alcune apparecchiature elettroniche. Non bastava addebitargli il danno?

MUOS, Mobile User Objective System. 4 parole che ormai da anni agitano la vita sociale e politica della Sicilia.

Cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni terrestri, una delle quali sorta a Niscemi e composta da tre immense antenne paraboliche e due trasmettitori. Un’enorme infrastruttura militare contro cui da anni si stanno opponendo ambientalisti, pacifisti, associazioni antimafie, cittadini, movimenti e comitati. Un’opposizione approdata anche nelle aule di tribunale. Clicca qui

 

Il Sud, il territorio economicamente più disastrato d’Europa, eppure sempre più militarizzato.

 

Nel 2015 è stata inaugurata a Lago Patria (parte della città metropolitana di Napoli) una delle più importanti basi NATO d’Europa, che il 5 settembre scorso è stata trasformata nell’Hub contro il terrorismo (centro di spionaggio per il Mediterraneo e l’Africa). Sempre a Napoli, la famosa caserma della Nunziatella è stata venduta dal Comune di Napoli per diventare la Scuola Europea di guerra, così vuole la Ministra della Difesa F. Pinotti. Ad Amendola (Foggia) è arrivato lo scorso anno il primo cacciabombardiere F-35 armabile con le nuove bombe atomiche B 61-12. In Sicilia, la base militare di Sigonella (Catania) diventerà nel 2018 la capitale mondiale dei droni. E sempre in Sicilia, a Niscemi, è stato installato il quarto polo mondiale delle comunicazioni militari, il cosiddetto MUOS. Continua a leggere padre Alex Zanotelli.

Manifestazione popolare a Niscemi contro il Muos.

Mobile User Objective System è un sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense, composto da cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra, di cui una a Niscemi, dotate di tre grandi parabole del diametro di 18,4 metri e due antenne alte 149 metri. Sarà utilizzato per il coordinamento capillare di tutti i sistemi militari statunitensi dislocati nel globo, in particolare i droni, aerei senza pilota che saranno allocati anche a Sigonella. I cittadini No MUOS esprimono fortissime preoccupazioni riguardo le conseguenze per la salute umana, l’ecosistema, la produzione agricola, il diritto alla mobilità e allo sviluppo del territorio, diritto alla pace e alla sicurezza del territorio e dei suoi abitanti. Clicca qui.

Sottomarini nucleari si “esercitano” in Sicilia.

Presidio davanti ai cancelli della base della Marina militare di Augusta per domenica 19 marzo, durante le esercitazioni aeronavali Nato, organizzato dal Coordinamento regionale dei comitati No Muos (clicca qui). Le continue esercitazioni militari nell’Isola, oltre a danneggiare l’ambiente (manca addirittura un piano di emergenza nucleare), bruciano ingenti risorse economiche sottratte alla scuola, alla cultura, alla sanità, al risanamento e alla messa in sicurezza dei territori, gli stessi settori colpiti dai continui tagli prodotti dalle politiche di austerità imposte dall’Unione europea e dal Fondo Monetario Internazionale.

Contro il MUOS per la pace.‏

Il MUOS (Mobile User Objective System) è un sistema adottato dalle forze armate degli Stati Uniti d’America, perché possano affermare la propria superiorità universale, tramite una rete di mega-antenne e satelliti per
telecomunicazioni ad alta velocità, affinché sull’infinito domini l’oscurità della violenza, della guerra, della morte…