Vaccinazioni antiCovid e incremento tumori infantili.

Variazioni della mortalità per alcuni tumori ( 15-44 anni ) in Inghilterra e Galles nel triennio 2020-2022 rispetto al decennio 2010-2019 (dati ONS)

“Sono aumentate notevolmente le conoscenze circa gli effetti dei vaccini Covid 19 sull’organismo ed è ormai acclarato che, con i preparati in uso nei nostri paesi, si avvia una serie di eventi biologici profondamenti diversi da quelli indotti dall’infezione naturale. Con studi accurati eseguiti su soggetti sani, prima e dopo la somministrazione dei vaccini mRNA COVID 19, sono emerse profonde alterazioni nelle funzioni delle cellule coinvolte nella risposta immunitaria, con esiti addirittura controproducenti per l’immunocompetenza sia a breve che a lungo termine. Nello specifico nei vaccinati si riduce sia il controllo delle infezioni, che la sorveglianza verso il cancro. E’ ormai esperienza comune che i vaccinati si ammalano a più riprese di COVID e di altre patologie infettive e probabilmente, potrebbero più facilmente sviluppare forme tumorali per il venir meno della sorveglianza immunitaria verso eventuali cloni cellulari tumorali.“ Continua.

Inquinamento atmosferico e Covid.

Il legame tra Covid e inquinamento atmosferico è divenuto fin dall’inizio dell’emergenza pandemica argomento centrale nel dibattito mediatico internazionale, suscitando, da più parti, teorie ed ipotesi che si è ritenuto giusto e doveroso approfondire anche nel nostro Paese per poter dare una risposta tecnico-scientifica e di sanità pubblica. Per questo, l’Istituto superiore di sanità (Iss) e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) con il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) hanno avviato un programma nazionale congiunto di studi epidemiologici, il progetto EpiCovAir, con la collaborazione della rete italiana ambiente e salute (Rias). Clicca qui.

Covid, multe e prevenzione.

Oltre un milione di multe ai non vaccinati.

La sentenza pronunciata dal giudice di pace di Fano, Pericle Tajarini,  ha accolto l’opposizione di un over 50 a pagare 100 euro di multa e condanna l’agenzia delle Entrate a pagare le spese processuali. “I vaccini Covid – si legge nella sentenza – non sono idonei a impedire ai soggetti di essere contagiati e nemmeno di contagiare a propria volta, quindi non appaiono strumenti di prevenzione, rivelandosi percentualmente idonei in misura di fatto prossima allo zero”. Insomma, la copertura garantita dal siero magico è prossima allo zero.

Covid “peste nera” del XXI secolo?

La Corte Costituzionale si è pronunciata (con un inammissibile ritardo di 640 giorni dalla pubblicazione del decreto legge) in merito alla legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale e della sospensione dal lavoro e dallo stipendio per gli operatori sanitari inadempienti all’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19. Responso: “Le scelte del legislatore sull’obbligo vaccinale del personale sanitario (compresi gli amministrativi nonchè i docenti ed il personale della scuola, i militari e le forze di polizia) sono non irragionevoli, né sproporzionate”.

Decreto legittimo e ragionevole non significa “scientificamente fondato”: infatti la Corte ha dato per certo che la situazione sanitaria del paese, al momento dell’emanazione del D.L. 44/2021, fosse realmente della gravità dichiarata dal governo e che la soluzione proposta fosse realmente adeguata alla supposta gravità della situazione, ovvero che l’assunzione obbligatoria del “vaccino” per poter lavorare, fosse scientificamente l’unica soluzione possibile ed una soluzione priva di rischi di gravi effetti avversi per la salute. Cioè la Corte si è fidata ciecamente dei fondamenti di verità in base ai quali il governo e il legislatore hanno deciso, e questi a loro volta si sono affidati ai propri consulenti scientifici, con la conferma di credibilità garantita dai mezzi di informazione (di propaganda?). Ma il famoso CTS (Comitato Tecnico Scientifico) non è forse di nomina politica, senza che nessuno a nome dei cittadini abbia avuto modo di verificare le competenze e l’assenza di conflitti di interessi dei consulenti tecnici nominati? Ma in Italia c‘era realmente una grave epidemia con il rischio concreto della morte della popolazione (come avvenne alla metà del XIV secolo), e  davvero esisteva un farmaco in grado di evitare tutte queste morti?

Insomma, si pone la questione degli “organi di garanzia” attualmente non previsti dalla Costituzione. Clicca qui.

I vaccinati si ammalano più degli altri: cosa cambia con la “scoperta” dell’ISS.

Variante Omicron 5, reiterazione dei vaccini, efficacia di quelli a mRna, eventi avversi: gli ultimi studi sul Covid stanno smontando molte tesi ideologiche .Nessuno in Italia – né enti istituzionali, né l’Accademia e tantomeno i politici – avvertono l’esigenza di promuovere un momento di riflessione pubblica su quanto è successo in Italia con la comparsa del Covid dai primi del 2020 in poi. Eppure, tanti sono gli interrogativi sospesi – da come è iniziata l’epidemia alla tempestività e appropriatezza delle misure predisposte – e che oggi tornano ad incombere a fronte dell’incertezza delle prospettive che si profilano al nostro orizzonte. Ci sarà una recrudescenza della pandemia? Quali vaccini dovremo utilizzare? Non dovremmo sviluppare una strategia diversificata? È pronto il nostro sistema sanitario a farvi fronte?

Non sono questioni di scarsa irrilevanza ed è scandaloso che l’informazione debba limitarsi a riportare le esternazioni – spesso strampalate, quando non addirittura ispirate ad una visione catastrofista priva di qualunque fondamento – di un manipolo di esperti, invero conosciuti ormai più per le loro intemerate televisive che per le ricerche che realmente conducono in laboratorio o nei reparti. Proviamo noi a formulare – quantomeno – le domande fondamentali. Leggi tutto

Quali patologie sono imputabili ai vaccini a mRNA.

Ormai da diverso tempo  vengono segnalati casi di patologie post vaccino, anche da alcune testate giornalistiche importanti. Risultano ancora poco chiare le frequenze con cui si manifestano e non sempre sono facilmente ricollegabili al vaccino. Clicca qui il professore Ezio Gagliardi,  biochimico specialista in Genetica Medica / Scienza dell’Alimentazione.  

Obblighi, passaporti e restrizioni Covid possono causare più danni che benefici.

Importante articolo sul British Medical Journal:  scienziati delle più importanti università a livello internazionale spiegano perché obblighi, passaporti e restrizioni possono causare più danni che benefici, criticando le politiche vaccinali discriminatorie/coercitive attuate durante la pandemia. La polarizzazione e la radicalizzazione, sia a favore sia contro l’obbligo vaccinale, non potranno che aumentare se le politiche vaccinali punitive continueranno. Soprattutto, l’attenzione tutta incentrata sui “non vaccinati” come causa del collasso del sistema distoglie l’attenzione dai fallimenti in termini di equità sociale globale e dalle profonde problematiche strutturali della sanità pubblica in molti Paesi [Italia in primis]; assolve inoltre governi [Italia in primis] dal ricorrere ad altre strategie per tenere aperte le scuole e mantenere sicuri gli spazi pubblici. Le attuali politiche vaccinali, economicamente costose, rischiano inoltre di distogliere attenzioni e risorse economiche da altre importanti priorità sanitarie [Italia in primis]. Clicca qui.

Da Ostuni Climate Camp 2022 alla COP27 Sharm el-Sheikh.

Clicca qui l’organizzazione e il programma dal 30/7 al 8/8 del Camp di Ostuni. E’ organizzato dalla Campagna Nazionale Per il Clima Fuori dal Fossile, dalla Confederazione COBAS, dal Movimento No TAP/SNAM di Brindisi e dagli studenti di EmergenzaClimatica.it. E’ una chiamata per tutte le associazioni e movimenti italiani ed europei sull’Emergenza Climatica, contro l’estrattivismo e l’”economia di guerra”. Sappiamo bene in che direzione ci stanno portando i Governi col loro capitalismo verde, megaprogetti, transizione col gas fossile, guerre e promesse non mantenute. Vogliamo organizzare la lotta per la prossima Cop27 di Sharm el Sheik: la 27a Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022.

Dopo il Climate Camp Ostuni 2021 e la Cop26 di Glasgow molte cose sono cambiate: la speculazione post covid sui prezzi del gas, la guerra in Ucraina, l’indipendenza dal gas russo e le nuove politiche energetiche dei governi europei e della UE. Le solite compagnie Oil&Gas hanno fatto extraprofitti enormi (ENI ultimo quadrimestre + 4700%) e tutti i Governi hanno peggiorato la loro politica climatica promessa per il 2030: ritorno al carbone, potenziamento dei gasdotti esistenti (TAP, Algeria, Libia) e nuovi gasdotti (Poseidon); nuovi rigassificatori (Brindisi e Taranto) e tanto GNL, carissimo, da paesi democratici “amici”: USA, Quatar, EAU, Mozambico, Congo, poi nuovi inceneritori, impianti a biomasse e nuove trivelle del Pniec. Paghiamo tutto noi con le bollette dal benzinaio. Un passo indietro di 10 anni. E intanto le emissioni di gas climalteranti come il metano sono stati ai massimi storici nel 2021.

Alla Camera i danni da ‘vaccino’.

Riceviamo e pubblichiamo: Il prof. Giovanni Frajese, endocrinologo, docente all’Università di Roma “Foro Italico”, parla alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sui vaccini anti-covid, e illustra  i dati sui vaccini pubblicati dalle più prestigiose testate medico-scientifiche del mondo, dati scientifici che evidenziano che le persone vaccinate si ammalano più di quelle non vaccinate. Guarda il video.

Eccesso mortalità covid per esposizione a allevamenti e agricoltura intensivi.

Clicca qui lo studio ecologico in cinque regioni italiane per indagare sui collegamenti tra mortalità SARS-CoV-2  e gli inquinanti atmosferici provenienti da agricoltura/allevamenti intensivi.  I risultati evidenziano un incremento di mortalità del 6.9% per ogni tonnellata/km2 di aumento delle emissioni di ammoniaca. In Italia l’agricoltura è la principale fonte di emissioni di NH3, con una stima di 362,18 kiloton/anno, pari al 94,3% del totale. L’ indice di esposizione NH3 varia da 0,12 (Verbano-Cusio-Ossola, Piemonte) a 10,3 t/km2/anno (Cremona, Lombardia). La pandemia in Italia è iniziata nella Pianura Padana del nord Italia, una delle aree più inquinate al mondo, dove l’allevamento intensivo e l’uso massiccio di fertilizzanti contribuiscono in modo determinante all’inquinamento atmosferico.

Per ricercare i Pfas basterebbero anche le mascherine Covid, quelle Solvay poi sono speciali.

Per la Solvay di Spinetta Marengo le amministrazioni piemontesi (Regione Provincia Comune) i PFAS neppure li cercano in falda, suolo e atmosfera, tantomeno nel sangue dei lavoratori e dei cittadini,  figuriamoci se fanno ricerche tramite analisi delle mascherine Covid. Dagli americani, che sono più responsabili, è arrivato  uno studio dei ricercatori della Oregon State University  pubblicato su Environmental Science & Technlogy Letters. Con la tecnica della spettrometria di massa,  i ricercatori hanno analizzato nove tipi differenti di mascherine rinvenendo in tutte livelli di Pfas.

In Italia, proprio in Piemonte, avremmo potuto fare di meglio e di più perché Solvay, come pubblicizza (Clicca qui) su tutti i giornali in particolare alessandrini, produce proprio  nello stabilimento di Spinetta Marengo  “un materiale innovativo e alternativo rispetto alle soluzioni attuali per la realizzazione dello strato filtrante delle mascherine riutilizzabili. La nuova membrana filtrante è realizzata con PTFE (politetrafluoroetilene) espanso (e-PTFE). Solvay è l’unica società in Italia in grado di produrre il polimero necessario per la realizzazione di queste membrane di e-PTFE. Si tratta di un polimero ad altissima prestazione (Algoflon ® DF) che pochissime altre aziende al mondo sono in grado di realizzare”. Queste mascherine sono speciali per trattenere Covid (Ma… rilascerebbero Pfas?).  Solvay non si è offerta di fornirle per la popolazione spinettese. 

A proposito di Pfas, nella stessa pubblicità, Solvay mette in risalto “Oltre  la produzione di polimeri speciali per gli elementi filtranti delle mascherine, il sito Solvay di Spinetta Marengo produce anche materiali innovativi direttamente utilizzati in sistemi di erogazione di ossigeno sanitario e nella produzione di componenti per ventilatori nei reparti di terapia intensiva  (Fomblin ®)”In aggiunta ai già citati Algoflon ® DF e Fomblin ®, Solvay produce in Italia altri polimeri speciali come: Fomblin ® Z DEAL, utilizzato per i sistemi di somministrazione dei farmaci come ad esempio cerotti a rilascio lento; Fomblin ® Y, impiegato in cuscinetti per applicazioni ad alta temperatura soprattutto nell’industria alimentare grazie all’approvazione NSF (la National Sanitation Foundation è considerata la più grande organizzazione mondiale nel settore della verifica e della certificazione dei prodotti in ambienti alimentare); Galden ® , utilizzato come fluido di servizio nei sistemi di liofilizzazione con numerose applicazioni nell’ambito di prodotti farmaceutici critici; Tecnoflon ® FKM e FFKM utilizzati nella sigillatura dei macchinari per la lavorazione degli alimenti, così come nei dispositivi farmaceutici e medici.”.

I Pfas aumentano il rischio di ammalarsi di forme gravi di Covid. Soprattutto per i bambini.

Dopo quello veneto, la conferma arriva da quattro studi pubblicati di recente secondo cui i Pfas, noti immunotossici, sono in grado di ostacolare la capacità dell’organismo di combattere il Covid-19, soprattutto per i bambini. Gli studi inglesi, svedesi, danesi e cinesi inchiodano ancor più queste sostanze chiamate “prodotti chimici per sempre”, in grado cioè di  rimanere nel corpo per anni o decenni, i C6O4 e ADV in particolare prediligono i polmoni. Sono state rinvenute nel sangue dell’80% dei bambini  veneti controllati (ritrovamento assente nel sangue dei bimbi alessandrini… per il semplice motivo che non sono stati esaminati). I Pfas sono  utilizzati in migliaia di applicazioni in dozzine di settori e sono collegati a cancro, diminuzione dell’immunità, malattie del fegato, problemi renali, difetti alla nascita ecc.

Altre 500mila persone senza stipendio.

Le famiglie di 500 mila lavoratori, tutti dai 50 anni in su, privi di green pass rafforzato, resteranno senza stipendio per quattro mesi. Si aggiungeranno, secondo i dati Istat e Caritas,  a quanti vivono al di sotto della soglia di povertà: che si  aggirano intorno ai 6 milioni di persone, il 10% dell’intera popolazione, con tendenza ad aumentare a causa della crisi. Se però nel calcolo si includono tutti quelli che sono stati occupati almeno 1 mese e che reputano il lavoro come il loro status prevalente, il dato cresce al 13,2%. La fascia degli over 50 in povertà è intorno al 30% del totale. L’impatto di questi 500 nuovi disoccupati si ripercuoterà sull’intero sistema economico italiano. “Se siamo d’accordo che lo scopo delle misure anti covid è di garantire la sicurezza collettiva diventa chiaro che il tampone risponde esattamente a questa esigenza. Eliminarlo dalle alternative al green pass è esclusivamente punitivo,” sostiene Gianluca Cicinelli: clicca qui “la macelleria sociale già in atto diventa pura criminalità”.

Sui vaccini le aziende di Big Pharma, stanno guadagnando miliardi a palate, oltre mille dollari al secondo.

Mentre si è arrivati a cinque milioni e settecentomila decessi e a quattrocento milioni di persone infettate al mondo. I Paesi ricchi stanno distribuendo la terza o quarta dose, in Africa è vaccinato meno del 5% della popolazione. Perciò il virus continuerà a diffondersi e moltiplicandosi potrà dare origine ad altre varianti. Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Janssen Pharmaceutical, per guadagnare mille dollari al secondo, hanno rigettato  la proposta di moratoria temporanea dei brevetti sui vaccini. Ebbene ora c’è un vaccino semplice da produrre, richiede metodiche conosciute e utilizzate da anni per altri vaccini di uso comune, non necessita della catena del freddo, costa meno di due euro a dose e non è coperto da brevetto. Perché il governo italiano non interviene per produrlo, che farebbe risparmiare molti soldi a noi e milioni di vite in tutto il mondo? Clicca qui.

Pericoloso usare gli spray con Pfas per gli occhiali.

I ricercatori della Duke Univeristy, della Wayne State University, e della University of North Carolina at Charlotte hanno rinvenuto un’alta quantità tossica e cancerogena di Pfas acidi perfluoroacrilici in spray anti-condensa per vetri e in alcuni indumenti tecnici antinebbia. I ricercatori richiamano l’attenzione a non usare questi spray per gli occhiali, uso che con la mascherina è diventato frequente durante l’epidemia Covid.

La gestione catastrofica della pandemia in termini di progresso sociale.

La contestazione dalla  “sinistra radicale” alla “sinistra moderata” (clicca qui) di Toby Green, professore di storia al Kings College di Londra: la risposta della sinistra al Covid altro non sarebbe che parte di una più profonda crisi della politica del pensiero di sinistra, una crisi che starebbe andando avanti da almeno trent’anni. “Una cosa è credere nelle innegabili virtù del metodo scientifico, un’altra è ignorare completamente il modo in cui coloro che sono al potere sfruttano la ‘scienza’ per promuovere la loro agenda economica e politica”. L’accusa è pesante: “La sinistra ha ignorato il massiccio aumento delle disuguaglianze, l’attacco ai poveri, ai paesi poveri, alle donne e ai bambini, il trattamento crudele agli anziani, e l’oscena concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di pochi individui e imprese beneficiari di queste politiche (BioNTech, Moderna e Pfizer attualmente guadagnano 1.000 dollari al secondo dai vaccini)”. 

Democrazia, solidarietà ed ecologia.

Clicca qui il verbale dell’incontro su “Democrazia, Solidarietà e vera Ecologia” tenutosi al Centro culturale CittAperta di Mestre. Obbiettivo: “Avviare urgentemente un dibattito sul tema che attualmente divide la società, talvolta finanche con preoccupanti istigazioni all’odio da parte di chi copre ruoli di pubblica responsabilità”.

Non partecipano al dibattito il “Trio Virologi “: Matteo Bassetti, Andrea Crisanti e Fabrizio Pregliasco.  Ascolta il video: clicca qui.

Amnesty International denuncia sei aziende farmaceutiche produttrici del vaccino contro il Covid.

Il rapporto di Amnesty International ha denunciato che AstraZeneca plc, BioNTech SE, Johnson & Johnson, Moderna Inc., Novavax Inc. e Pfizer Inc., stanno alimentando una crisi dei diritti umani senza precedenti, in quanto si rifiutano di cedere i diritti di proprietà intellettuale e di condividere la tecnologia necessaria e, nella maggior parte dei casi, non dando priorità alla distribuzione dei vaccini negli stati più poveri. Clicca qui.

Si parla dei vaccini ai bimbi per occultare i veri problemi.

“Sarà molto importante vaccinare anche i bambini. Per loro il danno del Covid è modesto ma possono infettare gli adulti non protetti, perché il vaccino protegge solo al 90%, e quelli che non si sono voluti vaccinare. D’altra parte questi ultimi possono infettare i bambini. Se gli adulti fossero tutti vaccinati ci sarebbe meno fretta di vaccinare i bambini”… “I dati a disposizione sono relativamente pochi. Forse la via migliore è aspettare di vedere cosa succede nei Paesi in cui si stanno vaccinando i bambini, Israele ma anche gli Stati Uniti. Soprattutto porre l’attenzione sui bimbi al di sotto dei 12 anni è un modo per dimenticare tutti gli altri problemi. È il gioco anche dei mass media, che puntano sempre su qualcosa di nuovo. Le priorità sono altre”. Clicca qui Silvio Garattini, farmacologo di fama internazionale, fondatore e presidente dell’Istituto Mario Negri.

I dati non bastano: meglio aspettare le iniezioni ai bambini.

Secondo Antonio Cassone, membro dell’American Academy of Microbiology ed ex direttore delle Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. Il trial di Pfizer-Biontech ha numeri troppo esigui. Non si è rispettata la regola secondo cui la sperimentazione si fa con numeri che diano certezze sul rapporto rischi-benefici. Si è spinti dal terrore che se il virus circola molto tra i bambini si rischia di infettare gli adulti. Invece sono gli adulti che  si ammalano, hanno più virus e spesso infettano i bambini. Clicca qui.

Comunità scientifica divisa sulla vaccinazione dei bambini.

Istituto Superiore di Sanità: gli under 11 deceduti per Covid da inizio pandemia sono 10, e tutti presentavano co-patologie importanti. Manca un’indagine epidemiologica che indichi quanti siano i bambini già guariti da Covid. Società Italiana di Genetica Umana: “È opportuno agire come abbiamo sempre fatto per altre malattie virali; se ci sono anticorpi circolanti non si procede con vaccinazione. Statisticamente sono rarissimi i casi in cui i bambini che contraggono il Covid manifestano forme acute, altrettanto rari sono i ricoveri”. Anche Pfizer: pochi dati sul rischio miocardite/pericardite  nei bimbi post vaccinazione.

Ma ci sono altre due questioni aperte. Vaccinare i più piccoli servirebbe a bloccare i contagi e la circolazione del virus?  I bambini non sono “super-diffusori”?  (Continua).

Dalla Francia alla Germania i dubbi sui vaccini agli under 12.

Lo studio della “Società francese di pediatria” ipotizza che si debbano valutare i possibili maggiori benefici di una immunità naturale acquisita dopo il contagio, rispetto a una immunità indotta dal vaccino e consiglia di attendere maggiori dati. Nel caso che venisse comunque presa la decisione di vaccinare i bambini, la ricerca consiglia di eseguire test sierologici prima della vaccinazione per escludere i soggetti già immuni. La “Società tedesca di pediatria” auspica che la  raccomandazione a vaccinarsi debba riguardare, per il momento, soltanto i bambini con malattie croniche o rischi speciali. Clicca qui.

Perché non fare i richiami solo a chi ha gli anticorpi bassi?

Perché il Cts non consiglia a ogni paziente un esame sierologico prima del vaccino? Dopodiché alla luce dei dati si può decidere di fare richiamo per chi presenta una risposta anticorpale insufficiente, o di evitare il richiamo per coloro i quali hanno valori sufficienti a una protezione adeguata. Come ha dichiarato Galli al Fatto: “Bisogna considerare che il livello di anticorpi al SarsCov2 magari non rappresenterà una risposta esaustiva ma è la più semplice da trovare. E, che piaccia o meno, gli anticorpi sono un marcatore di risposta”. (continua).

Come vanno trattati i No Vax.

“Devono schiattare: governo, giornali e tv, senza risorse e senza ascolti! Da oggi si comincia. Vediamo se noi segregati, maltrattati, siamo cosí inutili, insignificanti e ininfluenti! Questo super greeeen cazzz è un’offess alla dignità. Non siamo affatto pochi! Gli possiamo fare molto male. Possiamo ficcarglielo in quel posto!” (Enrico Montesano, ex comico, Il Fatto, 26.11). Continua con altri pareri.

Trovare trattamenti è più complicato che trovare vaccini

(e meno redditizio per le case farmaceutiche?).

Clicca qui Maria Rita Gismondo direttore microbiologia clinica e virologia del ‘Sacco’ di Milano:  “Tutte le energie sono state concentrate sulla ricerca di un vaccino e di farmaci salvavita. Mentre poco è stato fatto nella ricerca dei farmaci di cura del covid:  il trattamento precoce inoltre può limitare la trasmissione del virus e impedire il sovraccarico degli ospedali”.

Dagli all’untore?

Servono le mascherine e il distanziamento, sorveglianza sanitaria e cure precoci più efficaci e interventi strutturali su scuole, trasporti e molto altro. Accusare i non vaccinati è troppo semplice e non funziona. Clicca qui Il Fatto.

L’esposizione ai PFAS peggiora la malattia da COVID e riduce l’efficacia del vaccino.

Per i Pfas gli studi sono in collaborazione con la Northeastern University di Boston, la Michigan State University e le organizzazioni partner della comunità, il Silent Spring Institute. La Rutgers University sta studiando bambini e adulti che sono stati esposti a PFAS attraverso l’acqua potabile a Paulsboro e West Deptford nella contea di Gloucester, nel New Jersey. Oltre alla contea di Gloucester, lo studio esaminerà anche gli effetti sulla salute nella contea di Montgomery. L’Università dell’Arizona sta conducendo uno studio simile. Il professor  Philippe Grandjean  presso l’Università della Danimarca meridionale e l’Università di Harvard si è dichiarato “completamente shockato” dopo aver rilevato che i bambini esposti ai Pfas avevano una riduzione significativa degli anticorpi dei vaccini. Il rischio maggiore viene dai Pfas a catena corta: il C6O4. Clicca qui

La riforma delle Cure Primarie in Italia.

 clicca qui per scaricare la locandina del convegno. La pandemia ha messo a nudo gli elementi di maggiore fragilità e inefficienza del nostro sistema sanitario e assistenziale, tra questi in particolare il complesso dei servizi territoriali, dalla prevenzione e igiene pubblica alle cure primarie alla medicina di famiglia. Il Servizio Sanitario pubblico, gratuito e universalistico, va difeso contro privatizzazioni, dismissioni e impoverimento. In questa fase di drammatiche transizioni occorre un cambio di paradigma culturale e politico, con la partecipazione di tutti i cittadini.

Filo spinato per le manifestazioni in Italia?

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare“.

(Brecht, Niermoller)

Vietare le manifestazioni ai “no vax” o “no green pass” è il primo  passo per arrivare a vietare le manifestazioni di chiunque?

Premesso che il precedente citato dalla direttiva Lamorgese è quello di Roberto Maroni del 2009  che dopo la manifestazione di solidarietà con la striscia di Gaza impose limiti ai cortei nei centri storici e davanti ai luoghi di culto per salvaguardare il decoro urbano,  pubblichiamo alcune risposte.

Draghi all’assalto della democrazia. Attac Italia:  Come nel più prevedibile dei copioni di teatro, dopo aver sapientemente preparato il terreno per un paio di mesi, il cerchio si chiude e il governo Draghi-Lamorgese porta l’affondo finale: nell’Italia della ripresa-resilienza sarà vietato manifestare. L’esito è stato preparato attraverso diverse tappe… Continua .

No Tav Valsusa: Questa misura non ha nulla a che vedere col fatto di essere a favore o meno del green pass o del vaccino. PD, Movimento 5 Stelle e la varia “sinistra” governista plaudono delle misure che neanche nella peggiore democratura sarebbero applicate a cuor leggero. I sindacati confederali? Assenti. Il diritto a manifestare  è calpestato, diventa un privilegio di concessione regale… Continua.

Su Il Manifesto: La “Direttiva recante indicazioni sullo svolgimento di manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie in atto”si rivolge alle manifestazioni Covid, ma per la formulazione di chiusura le modalità richiamate potranno essere adottate per altre manifestazioni. Ad ogni modo le determinazioni prefettizie non devono ritenersi  lesive della Costituzione… Continua.

Telebavaglio a Report.  L’assalto del Pd con Renzi e forzisti: puntata “no vax”. Il punto sui vaccini. Durata dell’immunità, terze dosi e Green pass, i temi. La vigilanza Rai: “Il programma fa propaganda e disinformazione”. La replica di Sigfrido Ranucci: “Un fatto non ha colori, è un fatto, punto, che piaccia o no. Noi siamo pro immunizzazioni”. Clicca qui su Il Fatto.

Movimento di lotta per la salute Maccacaro: Ci dobbiamo interrogare tutti sullo stato di salute della Democrazia in Italia: la polizia che carica  con idranti e manganelli i manifestanti nonviolenti al porto di Trieste e che scorta  gli squadristi fascisti verso la sede della Cgil perché non sbaglino strada, il 60% che non va più a votare, nessuna opposizione parlamentare ad un governo che raggruppa tutti i “migliori”, e appunto l’unica opposizione reale nel Paese – la Democrazia Diretta cioè i Movimenti – che viene  criminalizzata a parole e repressa sui campi del conflitto… Continua.

I vaccini anti-Covid e le persone con sindrome di Down.

«Abbiamo bisogno di dati più numerosi e affidabili sul Covid e sul relativo vaccino nelle persone con sindrome di Down»: per questo, dopo quello lanciato lo scorso anno sull’impatto della pandemia nei confronti delle persone con sindrome di Down, l’organizzazione internazionale di ricercatori sulla sindrome di Down T21RS ne ha ora lanciato uno, di semplice compilazione, dedicato appunto al vaccino (continua…)

Il governo non ha chiesto scusa al Movimento Nonviolento.

A Trieste, nell’incontro con il ministro Patuanelli, i portuali hanno chiesto: “Vogliamo  scuse pubbliche da parte del governo. Non deve più succedere che persone che vogliono manifestare liberamente il proprio pensiero, vengano trattate come lunedì scorso, quando la polizia ha sgomberato un presidio pacifico con la forza”. L’inquietante episodio era stato da noi stigmatizzato: clicca qui. Condivisibile anche la scelta dei portuali di annullare il successivo corteo per  il rischio di scontri e infiltrazioni di black bloc.

Voi G20, noi il futuro.

Il 30 ottobre a Roma, si riuniscono i governi del G20 sotto la presidenza italiana Draghi: gli stessi poteri, le stesse ricette, gli stessi interessi, la stessa ingiustizia che ci hanno portato nella crisi e nella pandemia. Martedì 19 ottobre ore 18:00 Roma, giardini di Piazza Vittorio,  assemblea pubblica verso il G20;  venerdì 22 ottobre ore 18:00 riunione nazionale verso il G20 online. Clicca qui altre giornate di mobilitazione.

Incuria e cura. Il mondo alla prova della pandemia e oltre. Pensieri e pratiche femministe.

Incontro internazionale di riflessioni ed esperienze femministe e di rafforzamento di legami, occasione per esprimere valutazioni critiche  e prospettive per consolidare le relazioni internazionali. Il seminario, una settimana prima del vertice del G20, è proposto da FemmSdc Group (gruppo femminista attivo nella Società della Cura, rete italiana di oltre 400 associazioni) con la collaborazione di Global Dialogue, Transform! Europe. Relatrici internazionali online, italiane in presenza. Clicca qui il programma.  

I Movimenti sanno anche fare a meno dei partiti.

Non è nostro compito avventurarci in disamine del voto. Azzardiamo l’ipotesi che l’astensionismo record sia rimpolpato da quanti si sentano rappresentati dai Movimenti piuttosto che dai partiti. Lo dimostrerebbe l’emorragia del voto grillino che è tornato  a rifugiarsi nell’astensionismo. I grillini, dopo essere esplosi in promesse e percentuali, al governo  si sono rivelati la delusione cocente dei Movimenti ambientalisti e pacifisti, dal Tav in avanti. Che un Cingolani sponsorizzato da Grillo o un “democristiano” come Conte  possano riportare il M5S, non più movimento bensì partito, a riferimento elettorale dei Movimenti, non pare prevedibile. Altrettanto non pare l’offerta di un “nuovo centrosinistra rosaverde” con l’altra palla al piede, il PD, difficilmente identificabile di sinistra, insomma piuttosto Dc che PCI. Conte e Letta, a loro volta,  non sono figure che scaldino il cuore degli attivisti eco pacifisti… con “linguaggi e contenuti di populismo gentile e competente” ormai percepiti come bla bla bla (l’unica cosa “green” sostenuta è stata il green pass che di verde o arcobaleno non ha proprio nulla). Insomma non pare che milioni di cittadini, convinti che votare sia diventato inutile, abbiano sotto mano  una rappresentanza partitica alternativa. Ma la democrazia non  scricchiola perché i Movimenti, ancorché orfani di rappresentanza, sono ben vivi, in particolare i giovani, come hanno anche recentemente dimostrato riempiendo le piazze insieme a Greta.

Lino Balza Movimento di lotta per la salute Maccacaro.

Tutti gli errori nella gestione della pandemia.

La distruzione della medicina territoriale, la riduzione ai minimi termini dei servizi di prevenzione, l’ignoranza sul ruolo dell’epidemiologia, l’enorme peso della sanità privata nel Servizio Sanitario Regionale, una gestione del Servizio Sanitario pubblico condotta secondo le logiche, gli obiettivi e gli interessi di un Sevizio Sanitario privato ed infine una medicina centrata in gran parte sulle cure d’eccellenza, innovative ed estremamente costose, che non solo ha ignorato ogni forma di medicina di comunità e di continuità assistenziale, ma ha anche prosciugato le risorse da destinare all’assistenza sanitaria quotidiana dell’insieme della popolazione…efficacia dei vaccini… effetti collaterali… Continua la lettura (clicca qui) di Vittorio Agnoletto sulla newslettera di Doriella&Renato, insieme alle altre iniziative No Tav Valsusa.

Rilanciare il servizio pubblico in Lombardia.

Dopo la lezione del Covid19 in Lombardia, è urgente una profonda revisione del servizio sanitario che investa nel pubblico, nella programmazione, nella prevenzione e nella medicina territoriale e di base. La Regione dà invece solo risposte di facciata ancora una volta favorendo in particolare le strutture private e la concorrenza nella sanità che determina solo l’aumento del volume di prestazioni e non il reale risultato di salute. Le proposte (clicca qui) alla manifestazione in piazza della scala a Milano, nella quale sarà anche possibile firmare  per chiedere la moratoria sui brevetti.

Il gioco dell’oca dei vaccini.

La pandemia richiede i vaccini; data l’enorme domanda e il possesso esclusivo dei brevetti il prezzo dei vaccini sale alle stelle; i paesi ricchi pagheranno fino all’ultimo centesimo, i paesi poveri non potranno far nulla; ma se i paesi poveri non potranno accedere ai vaccini, allora il virus continuerà a circolare, producendo varianti, che richiederanno nuove dosi se non addirittura nuovi vaccini, in un infinito gioco dell’oca che produrrà milioni di morti nei paesi poveri e una “convivenza” perenne col virus nei paesi ricchi, con enormi spese per ogni ciclo vaccinale, che diventano lauti profitti per le multinazionali. Continua qui.

No vax, free vax: effetti collaterali delle politiche capitaliste. La via d’uscita.

Il punto di vista di chi si afferma anticapitalista: clicca qui. Non è indifferente il modo in cui si conduce una campagna vaccinale per limitare gli effetti più nefasti della pandemia: se si millantano numeri inesistenti (come fa il general Figliuolo), se si riaprono tutte le attività e si toglie l’obbligo di mascherina quando in tanti hanno ricevuto un’unica dose, se si allentano le già scarse misure di tracciamento, i risultati che si raccolgono saranno inevitabilmente modesti… Il fenomeno dei «no vax» o «free vax» fomentato e organizzato soprattutto dalle destre estreme come il negazionismo… Le vaccinazioni rappresentano la possibilità di uscire dalla pandemia… Ma per responsabilità dell’industria farmaceutica e dei governi, che hanno  anteposto la logica del profitto agli interessi delle masse,  i brevetti non sono stati resi pubblici e le vaccinazioni sono state accompagnate da scriteriate riaperture contraddette dalle fabbriche  che non hanno quasi mai chiuso… Per questo, rivendichiamo l’esproprio e la nazionalizzazione sotto controllo operaio di tutte le industrie farmaceutiche (brevetti inclusi), l’aumento dei finanziamenti alla sanità, la requisizione e la statalizzazione di tutti gli ospedali privati, la gratuità dei tamponi e di tutte le cure. Solo così sarà possibile procedere celermente con la vaccinazione di massa, favorendo la più rapida uscita dall’emergenza sanitaria… I governi capitalisti sono i principali responsabili dell’attuale situazione… Lo stesso Green Pass è una misura contradditoria, da stigmatizzare, ma per motivi opposti da quelli indicati dalle piazze reazionarie, è l’altra faccia della medaglia delle politiche del «liberi tutti»: serve per aprire ancora di più, in un momento in cui invece bisogna tenere alta la guardia e non permettere affollamenti…

Un primo bilancio sul governo Draghi, al di là del coro estasiato dei grandi media.

Assembramento senza mascherina

Da questo articolo (clicca qui) estrapoliamo alcuni capitoli riguardanti ambiente e salute.

Ambiente. La transizione a misura di grandi imprese. La transizione ecologica, per come disegnata nel Pnrr e nei decreti collegati, è in sostanza una ristrutturazione del sistema industriale a misura di (grande) impresa, peraltro lautamente sussidiata dallo Stato (vedi la Valutazione d’impatto ambientale da concedere subito e con priorità ai progetti più grandi). Di fatto si punta a modificare il mix energetico usato con un occhio di riguardo al gas (un fossile) e spesso secondo progetti già inseriti dai grandi gruppi nei loro piani industriali: i molti gasdotti che in futuro forse serviranno per l’idrogeno misto (Snam) e il progetto di cattura della CO2 (l’Eni nelle piattaforme di Ravenna) ne sono gli esempi più eclatanti. Non mancano scelte di fondo che il ministro Roberto Cingolani non ha mai discusso in pubblico: citeremo solo il caso degli inceneritori, bizzarramente inseriti tra gli impianti sottoposti ad autorizzazione veloce per gli obiettivi fissati dal Pniec (piano per il clima), che teoricamente sarebbe focalizzato sulla riduzione delle emissioni climalteranti.

Grandi opere. Tanto Tav e torna la legge obiettivo. Con le “semplificazioni”, il ministro Enrico Giovannini si è dotato del potere di gestire le faraoniche (e spesso inutili) opere infrastrutturali sul modello della legge Obiettivo. Oltre al ritorno dell’“appalto integrato” (progettazione ed esecuzione dell’opera allo stesso soggetto), ispirato alla legge dei tempi di Silvio Berlusconi – travolta dalle inchieste e definita “criminogena” da Raffaele Cantone – è la procedura lampo per le “opere di particolare complessità e rilevante impatto”: una lista affidata a un “comitato speciale” che – con Soprintendenza e Commissione Via altrettanto “speciali” – delibera in 45 giorni esprimendo “pareri lampo” che hanno effetto di “variante urbanistica”, aggirando Comuni e stazioni appaltanti. La lista, destinata a crescere, oggi conta 10 mega opere: dall’Alta velocità Palermo-Catania alla Roma-Pescara fino alla diga “foranea” di Genova. Il fiore all’occhiello è però l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria (10 miliardi stanziati nel fondo “complementare” al Pnrr, che ne mette altri 25): trattasi del completamento ideologico del Ponte sullo Stretto di Messina, su cui Giovannini ha non a caso riaperto il dibattito.

Covid. Il Caos eterologa e le giravolte sui vaccini. A maggio il governo si è fatto bocciare dal Garante della Privacy il Green pass: tra le altre cose, non era chiaro chi potesse accedere ai dati sanitari e si demandava parte della disciplina a regolamenti, di rango inferiore alla legge. Tra il 9 e il 16 giugno, dopo varie correzioni, è arrivato l’ok. Nel frattempo si fa avanti e indietro su AstraZeneca. Il 12 maggio il Comitato tecnico scientifico dà via libera alle Regioni sugli Open Day a base di AZ per i “volontari” dai 18 anni in su benché da marzo, per quanto autorizzati senza limiti d’età da Ema e Aifa, i vaccini a vettore virale siano “raccomandati” solo per gli over 60 a seguito delle trombosi rare che hanno indotto alcuni Paesi a eliminarli. Dopo gli appelli di medici e scienziati e la tragedia della 18enne ligure Camilla, l’11 giugno arriva lo stop: AZ vietato agli under 60 anche per le seconde dosi. Come in altri Paesi, i richiami si faranno con i vaccini Pfizer e Moderna, mentre per Johnson & Johnson resta solo la “raccomandazione”. Una settimana dopo, mezzo dietrofront: gli under 60 possono fare AZ col parere del medico.

L’Arpa piemontese trascinata da quella veneta a uscire dal torpore.

Il commissario straordinario di Arpa Veneto, Luca Marchesi, è riuscito a concludere con il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robottoun accordo per una collaborazione tecnico-scientifica per studi su acque reflue civili e aria in ambienti indoor e outdoor in materia di determinazione di sostanze perfluoroalcheliche (PFAS), e  per studi ed indagini virologiche sperimentali connesse all’epidemia da Sars-Cov-2.