Per fare uno sconto fiscale agli imprenditori sono stati ridotti gli incentivi a migliorare la sicurezza sul lavoro, mentre rischiano di essere tagliati i rimborsi in caso di infortunio. Clicca qui.
Categoria: Inail
L’Inail venga esautorato dalla gestione dei riconoscimenti delle patologie tumorali e da amianto.

Chiesto un incontro al Presidente della Repubblica. Clicca qui.
Il maggior numero di morti bianche dal 2008.
Lo rileva l’Osservatorio indipendente di Bologna, correggendo i dati Inail. Clicca qui Roberto Rotunno.
L’unica linea adeguata per la prevenzione e la difesa della salute è esautorare l’INAIL.
Invece CGIL-CISL-UIL insistono nella loro linea masochista e il “ceto politico” marcia da sempre unito (con qualche eccezione)… nel negare la prevenzione e perfino i risarcimenti per i danni subiti.
Un intervento polemico di Vito Totire, portavoce di AEA associazione esposti amianto: clicca qui.
Registro nazionale dei mesoteliomi 2018.
Clicca qui il Sesto rapporto Inail.
Morti bianche: non servono comunicati indignati, né Primi maggio, bensì lotte nelle fabbriche e nei territori.
Aumentano i morti sul lavoro, diminuiscono i controlli.
Favorite dal Jobs Act, per risparmiare i costi diminuite anche nel 2017 le ispezioni per scovare violazioni alla sicurezza e lavoro nero. Mille morti all’anno per omicidi bianchi. 3,7 milioni di occupati irregolari. Anche per il 2018 il nuovo ente del governo, Ispettorato nazionale del lavoro, è contestato come efficacia da Inps, Inail e sindacati.
La vita degli operai vale zero. (2)
Altre stragi in fabbrica. Clicca qui il commento di Raffaele Guariniello dopo la tragedia alla Lamina di Milano: in governo non fornisce risorse per prevenzione e sicurezza, anzi le taglie, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro è ancora sulla carta, in ordine sparso Ministero, Inl, Inps e Inail. Eppure almeno due terzi delle aziende sono irregolari. Se ci sarà ripresa economica aumenterà il trend di morti bianche. Nei primi undici mesi 2017: 2.000 infortuni in più, e più morti : 1.121. In dieci anni le vittime sul lavoro sono state 13.000. Una strage.
Il Fondo Vittime Amianto distolto dal capitolo sicurezza dell’Inail.
Oltre a penalizzare i progetti di formazione per la sicurezza degli ambienti di lavoro soprattutto a piccole e medie aziende, il governo fa lo sconto agli imprenditori che hanno causato la contaminazione, dell’amianto, mentre rifiuta il raddoppio dell’una tantum alle vittime per cause famigliari e ambientali. Protesta l’Afeva (Associazione famigliari e vittime dell’amianto).
Clicca qui Silvana Mossano.
Bisogna sottrarre la giurisdizione ai militari e affidarla all’Inail.
La Difesa rifiuta risarcimenti e pensioni ai militari vittime dell’uranio impoverito (342 morti e 7mila malati per tumori), del radon e dell’amianto. Per la “sindrome del Golfo” (effetti chimici e radioattivi delle esplosioni dei proiettili) in America sono stati risarciti migliaia di soldati. E i nostri in Kosovo? E i nostri del Salto di Quirra in Sardegna?
Infortuni sul lavoro a go go.
Inail tra gennaio e agosto: 422mila incidenti sul lavoro (+1.3%), 682 mortali (+4,8%).
Aumentano gli infortuni sul lavoro. Tre decessi al giorno.
I dati della strage Inail: il lavoro si tinge di sangue.
Clicca qui Roberto Rotunno “Aumentano ancora i morti e i feriti”.
Il rischio oncologico da telefonini è pari a quello delle esplosioni atomiche.
Contro l’Inail il magistrato sentenzia: “Il rischio per i sopravvissuti a Hiroshima è stato individuato in 1,39 OR (Odds Ratio) per tutti i tumori, il rischio per l’uso massiccio e prolungato dei cellulari è pari a 1,44 OR”.
Clicca qui Simona Lorenzetti “Le motivazioni della sentenza sul dipendente Telecom”.
Preoccupante aumento delle denunce di infortuni sul lavoro.
Secondo gli ultimi dati prodotti dall’INAIL, sono 7.400 in più, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli infortuni sul lavoro denunciati nei primi cinque mesi del 2016. (continua…)
Finalmente rivalutati gli indennizzi Inail da danno biologico.
Dopo ben quindici anni dalla loro introduzione. (continua…)
Infortuni sul lavoro e malattie professionali.
“Bisogna riflettere su aumento morti nel 2015 e arresto calo infortunistico oltre a pericolosa crescita delle malattie professionali“
Clicca qui Comunicato stampa INAIL