Telefoni cellulari ed esposizione ai campi elettromagnetici.

Telefoni cellulari e i tablet utilizzano campi elettromagnetici ad alta frequenza per trasmettere dati durante le telefonate o mentre gli utenti navigano in Internet. Se questi dispositivi sono azionati vicino al corpo, parte dell’energia dei campi viene assorbita come calore – per esempio, dalla mano o dalla testa, con effetti negativi sulla salute. L’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni (BfS) segnala preziose informazioni sulle Modalità di comportamento per ridurre i rischi: clicca qui.

Cellulari e 5G funzionano benissimo senza rischi per la salute.

Chiediamo ai deputati, che tra pochi giorni dovranno esaminare il DDL, di sopprimere lo sciagurato emendamento introdotto dai senatori di innalzare il limite di 6 Volt/metro alle esposizioni prolungate al campo elettrico emesso dalle antenne telefoniche. Il governo aumenta il limite, facendo aumentare i tumori nella popolazione, al fine di favorire alle compagnie telefoniche 4 miliardi di euro. Il governo vuole aumentare questo limite massimo ignorando che già dal 2011 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro AIRC dell’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha classificato le onde elettromagnetiche usate per la telefonia come un possibile cancerogeno per l’uomo, e ignorando che ora gli studi sperimentali confermano la allarmante decisione della IARC.

Clicca qui il volantino della Rete, compreso il QR code per poter vedere il filmato e firmare la petizione, nonché il link https://www.attoprimo.org/appello-degli-scienziati-per-la-sicurezza-elettromagnetica/ alla dichiarazione degli scienziati a favore del contenimento delle emissioni. Sul sito www.attoprimo.org trovi anche la descrizione della Rete 6V/M https://www.attoprimo.org/nasce-la-rete-6v-m/.

Innalzamento dei campi elettromagnetici. “Sarà boom di tumori”.

Circola una bozza di decreto-legge in cui si propone di innalzare i limiti dei campi elettromagnetici generati dalle antenne e dai telefonini della telefonia mobile, un innalzamento dei limiti di esposizione rispetto ai 6 Volt/metro, che è il limite di attenzione in vigore in Italia a partire dal 2001. Fiorella Belpoggi, già Direttrice Scientifica dell’Istituto Ramazzini, uno dei centri più importanti di studi di tossicologia del mondo, lancia un preoccupato allarme: clicca qui.

Previa questa autorevole informazione, chi vuol dire NO all’aumento dei limiti di esposizione perché lo giudica un rischio per la salute per tutti, può firmare la petizione di numerose associazioni costituite in coordinamento Rete 6V/m.

Limiti di esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari.

Clicca qui International Journal of Environmental Research and Public Health.  Dopo la pubblicazione della bozza di decreto legge che prevede di innalzare i limiti di legge da 6 a 27 o 30 V/m,  le associazioni A.P.P.L.E.- elettrosmog (Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog), ISDE- Medici per l’Ambiente, A.I.E(Associazione Italiana Elettrosensibili) e A.M.I.C.A. (Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale), assieme ad altri numerosi gruppi e comitati, hanno inviato al governo, ai parlamentari e consiglieri regionali una lettera appello https://www.applelettrosmog.it/  per chiedere di non innalzare gli attuali valori.

Nuove evidenze scientifiche sulla pericolosità delle antenne di telefonia.

I limiti attuali sono basati sul presupposto che se i Campi Elettromagnetici non riscaldano i tessuti, sono innocui. Considerano quindi esclusivamente gli effetti detti “termici”.  Nell’intervento che segue (cliccando qui),  questo presupposto è palesemente smentito  riferendosi ad una  letteratura scientifica  che, si afferma,  è stata deliberatamente ignorata, mettendo in serio pericolo tutta la popolazione: “Apriamo gli occhi … e riduciamo il più possibile l’esposizione alle onde elettromagnetiche in questa maniera…”

Il programma della conferenza di Sanremo: sulla locandina.  

Un gesto semplicissimo abbatte l’esposizione ai campi elettromagnetici.

Tanti cittadini, forse anche avvertiti da segnali fisici (stanchezza, mal di testa, minore capacità di concentrazione, minore qualità del sonno, difficoltà nell’articolazione delle parole), provano a minimizzare la propria esposizione ai campi elettromagnetici. Numerosissimi sono quelli che non tengono più lo smartphone vicino alla testa durante le telefonate, pochissimi però sanno che è più efficace disattivare le connessioni Internet per abbassare drasticamente le emissioni dello smartphoneClicca qui A.P.P.L.E- elettrosmog, AIE -elettrosensibili e ISDE-medici per l’ambiente.

La questione 5G.

I pericoli dell’inquinamento elettromagnetico nell’implementazione dell’inesplorata tecnologia wireless del 5G, priva di studi preliminari e parere sanitario preventivo previsto. L’innalzamento dell’elettrosmog a 61 V/m per il 5G mette a rischio la salute di tutta la popolazione, già impattata massicciamente dalle altre frequenze del 2G, 3G, 4G e wifi, come testimonia l’incremento vertiginoso, anche nei più giovani, dei disturbi di elettrosensibilità, i cui casi medio-gravi sono disperati e non sanno dove andare a vivere per fuggire i campi elettromagnetici che li distruggono. Clicca qui.

Arriva la 5G ma i malati di elettrosmog esistono già.

Dall’anno 2019 saranno installati i sistemi mobili di quinta generazione, noti come strutture 5G, posizionando gruppi di miniantenne a microonde millimetriche su abitazioni, scuole, centri diurni, centri ricreativi, lampioni della luce e altro ancora. C’è poi anche il progetto di satelliti lanciati in orbita nello spazio e di droni wireless. La ricerca mostra che le radiazioni a onda millimetrica del 5G potrebbero far ammalare le persone, in particolar modo i bambini, le donne incinte e le persone con malattie croniche. Gli effetti avversi sulla salute causati dalle strutture 5G potrebbero includere cancro, infertilità, mal di testa, insonnia e altro ancora. “ alleanza italiana Stop 5G”    si oppone alla legislazione 5G.  Clicca un modello di diffida che può essere inviato al Sindaco, nonché di esposto alla Procura della Repubblica. CLICCA QUI, FIRMA LA SU CHANGE.ORG LA PETIZIONE STOP 5G

Difendiamo i territori, salviamo il paesaggio.

Toscana: Cave di Stazzema, pronto un nuovo scempio della montagna. Roma: parli dell’ex Fiera e spunta la mega-speculazione. Ikea in centro cittàCarrefour progetta un centro a Lacchiarella. A Parma si vuole ampliare l’aeroporto per trasformarlo in cargo. Al via la sperimentazione della tecnologia 5G in questi 120 ignari piccoli comuni. Clicca qui.

Sensibilità Chimica Multipla e la Elettrosensibilità.

Gli acronimi inglesi MCS e EHS indicano le due controverse patologie a volte presenti nello stesso soggetto. Esse comportano l’impossibilità di tollerare esposizioni a sostanze chimiche o a campi elettromagnetici, anche in quantità minime. Poche sono ancora le nazioni che hanno intrapreso un percorso di ricerca indipendente e d’identificazione della malattia. In Italia le istituzioni tardano a riconoscere sia le patologie, sia i diritti dei malati spesso costretti, se possono permetterselo, a costosissime trasferte all’estero dove si praticano cure che qui non sono consentite; in alternativa, sono costretti a vivere un vita di rinunce, isolandosi e perdendo relazioni, lavoro e affetti. Clicca quiSensibile”, primo documentario italiano sul tema prodotto.

Il tribunale per la prima volta riconosce la malattia professionale a lavoratore esposto ai campi elettromagnetici “bassi”.

La sentenza di Verona è la prima che riconosce la correlazione tra una patologia neoplastica e l’esposizione a CEM a “frequenza industriale estremamente bassa” come quelli generati da linee elettriche, trasformatori ed elettrodotti. In precedenza i tribunali avevano riconosciuto il nesso di causa tra l’insorgenza di patologie tumorali al cervello (neurinomi del nervo acustico/trigemino) e l’esposizione alle onde elettromagnetiche emesse dai telefoni mobili (cellulari e cordless).
Clicca qui A.P.P.L.E. Associazione Per la Prevenzione e Lotta all’Elettrosmog.

Una videointervista di Alessandria Post.

Su smog urbano e processo Fabbio, salvaguardia dei fiumi e rappresaglia Melchiorre, Solvay e i veleni nel sangue di lavoratori e cittadini, ponte sul Bormida oppure bonifica delle falde, bidoni sotto Fabbricazioni Nucleari, antenne telefoniche sopra le case.
Clicca qui se l’intervista la vuoi leggere.
Clicca qui Corriereal “Lino Balza a tutto campo: PM10, polo chimico, ponte sul fiume Bormida”

Per la difesa della salute dalle radiazioni emesse da cellulari, tablet, Wi-Fi, Wi.Max, ripetitori e antenne GSM, UMTS, LTE (4G)

La diffusione di tali dispositivi per le telecomunicazioni nelle abitazioni, nei luoghi di lavoro, nelle università, nelle scuole, negli ospedali e nei luoghi dove si trascorre il tempo libero, non solo è irrazionale perché potrebbe essere sostituita da connessioni via cavo più efficienti e sostenibili, ma comporta seri danni alla salute nonché gravi rischi per la specie Umana, compromettendo la capacità riproduttiva, le capacità neuro-cognitive e la conservazione del genoma.
Clicca qui la Petizione.

La Sensibilità Chimica Multipla è una patologia emergente nelle società industrializzate‏.

La MCS, spesso in concomitanza all’Elettrosensibilità, comporta reazioni multi-organo quando si è esposti a sostanze chimiche anche a basse dosi ritenute innocue per la popolazione generale, come farmaci, detersivi, deodoranti, profumi, plastica, materiali odontoiatrici e molti altri composti chimici presenti nei prodotti di uso comune. A differenza delle comuni allergie, però, non ci sono farmaci in grado di contenere le reazioni perciò l’unico modo per difendersi è evitare le esposizioni chimiche.

Clicca qui il programma del convegno internazionale a Roma.
Clicca qui il comunicato stampa.
Clicca qui il convegno a Bassano del Grappa

I tumori celebrari in forte espansione​. Una piattaform​a europea promuove una iniziativa per controllar​e le onde elettromag​netiche.

Presentata da gruppi di cittadini provenienti da sette paesi dell’Unione europea. Tra le misure, la soppressione della rete “wifi” nella scuola primaria, dispositivo che spenga il telefonino dopo 3 minuti di conversazione, elettroipersensibilità come malattia biologica. Clicca qui.