La strage dei delfini soldato.

Secondo le immagini satellitari diffuse dall’Istituto navale Usa, Mosca sta impiegando i delfini contro l’esercito gialloblu nel porto di Sebastopoli, ripetendo una strategia già rodata sulle coste di Tartus, in Siria. Poiché sono capaci di recuperare relitti, andare in missioni di ricognizione, individuare e sventare attacchi nemici, l’impiego militare di questi cetacei non è esclusivo del Cremlino: anche Washington, Pyongyang e Tel Aviv addestrano delfini da combattimento. (continua a leggere)

I delfini sanno riconoscere la propria immagine allo specchio.

Hanno un’intelligenza sociale e sono in grado di utilizzare strumenti, trasmettono i caratteri culturali mediante imitazione, hanno coscienza di sé, tanto da riconoscere la propria immagine allo specchio, e risolvono problemi inediti in situazioni non comuni, come l’incontro con l’uomo: sono i delfini, che comprovatamente hanno effetti positivi sui bimbi e gli adulti con disabilità con cui vengono a contatto, a livello cognitivo, fisico, emotivo e sociale. E sono in corso ricerche per comprendere se possano aiutare anche a modificare funzioni neurologiche alterate più o meno complesse (continua…)

Le speculazioni sui farmaci oggetto della Giornata internazionale dei diritti degli animali.

Il prezzo dei farmaci veterinari (non mutuabile e soggetto ad IVA) è da 3 a 10 volte più alto di quelli ad uso umano, anche se contengono lo stesso principio attivo. Ai medici è vietato prescrivere le medicine per gli uomini agli animali. Il business delle 4 case farmaceutiche ammonta 600 milioni di euro all’anno. Si paga l’IVA anche sulle visite veterinarie. Insomma cani e gatti sono beni di lusso. Petizione al governo #questionediprincipio su Change.org.