No base nè a Coltano nè altrove.

In assenza persino di un progetto, a eccezione di quattro fotografie, con la complicità dei sindaci di Pisa e Viareggio ha ottenuto il via libera del Comitato del Parco la nuova base militare a Pisa, anche utilizzando un’area interna al Parco di San Rossore. I comitati pacifisti e ambientalisti chiamano la piazza per il 21 ottobre.

Mamme di Genova in piazza con Extinction Rebellion.

Un gruppo di mamme di Genova ha dato vita a “Mothers Rebellion Italia”, movimento globale nato nel 2022 e legato a Extinction Rebellion, già con iniziative in Svezia, Norvegia, Finlandia, Olanda, Germania, Spagna, Portogallo. Il 23 settembre  si unisce alla lotta globale per il clima per porre fine ai combustibili fossili in risposta all’attuale e crescente minaccia che la crisi climatica rappresenta per tutte le società e per il nostro pianeta: clicca qui.  La modalitaÌ di attivismo  consiste nel sedersi in piazza in cerchio mostrando ai passanti un cartello su cui sono scritti i nomi dei propri figli.

Impiegato indennizzato per l’amianto della Banca San Paolo.

La Corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna dell’INAIL a indennizzare il danno da mesotelioma pleurico  (200mila euro di arretrati più una rendita ) insorto in un dipendente di Banca San Paolo filiale di Roma Eur che aveva lavorato per 14 anni  respirando  fibre di amianto spruzzato anche nelle travi del soffitto, prima della bonifica. Dopo questa condanna, l’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto,   inizierà la causa contro la Banca Intesa San Paolo per il risarcimento dei danni differenziali.

L’INAIL, che spesso nega la lesività dell’amianto contro ogni evidenza scientifica, aveva impugnato la sentenza di primo grado, negando che l’amianto potesse essere responsabile dell’insorgenza dell’infermitàTesi contrastata dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, il quale già in primo grado aveva dimostrato l’evidenza dell’esposizione da amianto per motivi di servizio. La filiale, infatti, era costituita da una costruzione in amianto, bonificato tardivamente, come evidenziato dal legale, solo nel 2007.

«L’impiegato ha svolto servizio dal 2000 per 14 anni presso la filiale San Paolo in Viale dell’Arte e ha respirato le fibre di amianto spruzzato anche nelle travi del soffitto” – spiega Bonanni, che sottolinea – “solo dopo molti anni dall’inizio dell’attività l’amianto venne bonificato. La prova che ho reso al giudice sulla tardività dell’intervento si è rilevata decisiva, come confermato dalla Corte d’Appello. Dopo questa condanna dell’INAIL inizieremo la causa contro la Banca Intesa San Paolo per il risarcimento dei danni differenziali. Purtroppo tra i dipendenti bancari vi è un’alta incidenza di casi di mesotelioma».

La Corte ha quindi ribadito il diritto al lavoratore a essere indennizzato per i danni subitisi legge nella sentenza che: “la patologia accertata è causalmente connessa con le vicende lavorative denunciate, cioè di natura professionale”.

L’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto, è da sempre al fianco delle vittime d’amianto e agisce per ottenere il riconoscimento dei loro diritti. Per ricevere assistenza è possibile chiamare il numero verde [800 034 294] o rivolgersi allo sportello amianto online: https://www.osservatorioamianto.it/amianto-asbesto/).

Basta Frecce Tricolori. Pace e disarmo.

Per l’ennesima volta ricordiamo che sono aerei da guerra, strumenti di morte che servono a uccidere tante vittime innocenti. Smettiamola con gli spettacoli delle Frecce perché la guerra non è un gioco, e con pericolose parate sopra i centri abitati. A prescindere dall’inquinamento e dai costi: un’ora di volo costerebbe 4.800 euro per ciascuno dei nove aerei che compongono la pattuglia, il  costo totale della parata si aggirerebbe intorno a 1,9 milioni di euro.

Il Comitato del Nobel ha una curiosa concezione della parola ‘pace’.

Nell’album dei Premi Nobel per la Pace (dal 1901: 105 persone tra cui16 donne, in stragrande maggioranza angloamericani) annoveriamo nomi di personaggi che suonano un po’ come antinomie del termine “pace”. Tra cui: Theodore Roosevelt, Austen Chamberlain, George Catlett Marshall, Henry A. Kissinger, Menachem Begin, Mohamed Anwar El Sadat, Yasser Arafat, Shimon Peres, Yitzhak Rabin, Barack Obama, Unione europea. “Ho detto tutto”: commentava Peppino nel duetto con Totò. Nel 2022 il premio è stato conferito a Irina Lazarevna Ščerbakova, scrittrice e dissidente russa, che così esprime il suo concetto di pace: clicca qui. Ho detto tutto.

Pfas e bisfenoli alla Corte di giustizia dell’Unione europea.

Un regolamento di messa al bando in Europa di Pfas e Bisfenoli è fortemente avversato dalle lobby industriali, Solvay in testa, malgrado che si aggiunga al parere di ECHA (Agenzia Ue per le sostanze chimiche) l’allarme di AEA (Agenzia Ue per l’ambiente) che ha incrociato il limite aggiornato da EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) con i risultati di uno studio di biomonitoraggio condotto in 11 Paesi europei.

L’impasse della Commissione che porta avanti il nuovo regolamento legislativo, dunque, dovrà trovare approdo davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE).

Ue, allarme sul bisfenolo: “Un rischio per milioni di persone”.

Pfas e bisfenoli allarme interferenti endocrini.

Il “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” ha denunciato, anche alla magistratura, con esposti dal 2009, l’utilizzo nello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo del Bisfenolo insieme ai Pfas: “…questa sostanza senza autorizzazione AIA è da parte della multinazionale belga -tra i principali produttori nel mondo di Bisfenolo- ben conosciuta da decenni e volutamente non evidenziata per la sua pericolosità all’ARPA”. Abbiamo ripetutamente riproposto la denuncia negli anni: si vedano gli articoli correlati, ma né magistrati né amministratori si sono mossi.

Anche ora, settembre 2023, l’Agenzia Ue per l’ambiente rilancia l’allarme sul bisfenolo A. Secondo l’Aea, l’esposizione della popolazione europea alla sostanza chimica, che viene utilizzata in contenitori alimentari in plastica e metallo, bottiglie riutilizzabili e anche nei tubi dell’acqua potabile, “è ben al di sopra dei livelli accettabili di sicurezza sanitaria” e “rappresenta un potenziale rischio per la salute di milioni di persone“. L’allarme di Aea si aggiunge al parere dell’Agenzia Ue per le sostanze chimiche, l’Echa, che ha classificato il bisfenolo A come tossico per la riproduzione, e alla decisione dell’Efsa di ridurre di oltre 20mila volte la dose quotidiana tollerabile per la sostanza. Aea ha incrociato il limite aggiornato da Efsa con i risultati di uno studio di biomonitoraggio condotto in 11 Paesi europei mettendo in evidenza come fino al 100% del campione era esposto al bisfenolo “al di sopra delle soglie di sicurezza per la salute”.

Il Disegno di Legge del senatore Mattia Crucioli, da noi promosso, vieterebbe l’uso, la commercializzazione e la produzione di Bisfenolo e di PFAS o di prodotti contenenti PFAS, ne disciplinerebbe la riconversione produttiva e le misure di bonifica e di controllo.

Insieme alla “class action”, prepariamo in magistratura una “azione collettiva inibitoria” nei confronti dei comportamenti omissivi e complici di Comune (che non emette ordinanza di chiusura delle produzioni), Provincia (che rilascia le Autorizzazioni) e Regione Piemonte (che non sottopone la popolazione a monitoraggio ematico): è diventata drammatica la situazione ambientale e sanitaria inferta ad Alessandria dalla Solvay di Spinetta Marengo, incurante della condanna in Cassazione per disastro ambientale e omessa bonifica nonchè del nuovo processo, impassibile alle censure di Onu e Commissione Ecomafie. Infatti Pfas e Bisfenolo sono paradossalmente “soltanto” la punta di un immenso iceberg di sostanze tossiche e cancerogene che piovono da 72 ciminiere.

Dal nostro Sito, alcuni articoli correlati:

Allarme. C’è anche il Bisfenolo a Spinetta nel cocktail con i Pfas.

Non solo i Pfas anche i Bisfenoli e uccidono.

Nel cocktail con i Pfas c’è anche il Bisfenolo.

Confermato: nel cocktail Solvay con i PFAS c’è anche il Bisfenolo.

Il Bisfenolo della Solvay senza autorizzazione e monitoraggi.

Bisfenolo: l’Europa chiede un taglio netto. Solvay lo mette addirittura nel cocktail con i Pfas.

Finalmente una Legge che metta al bando in Italia Pfas e Bisfenolo. Il nodo della chiusura Solvay.

Per Pfas e Bisfenolo sia fissato LIMITE ZERO nelle acque.

Studio tedesco: il bisfenolo contamina i cibi in scatola.

Il Bisfenolo passa nella placenta e raggiunge il cervello del feto.

Gravi rischi per la salute derivanti dall’esposizione alimentare del Bisfenolo.

I biberon al bisfenolo.

Pfas e Bisfenolo riducono la qualità dello sperma, il volume dei testicoli e la lunghezza del pene.

Stop pfas, stop Chemours, stop Solvay.

Tutti i Pfas vanno messi al bando. Non esistono sostanze perfluoroalchiliche innocue. A Dordrecht (Paesi Bassi) infatti Chemours (Du Pont) nel 2012 ha sostituito il Pfoa con GenX spacciandolo come non tossico e non cancerogeno.  Analogamente hanno, con cC6O4 ADV, fatto Solvay a Spinetta Marengo e Miteni a Trissino. Solvay addirittura li produce ancoraperché il sindaco di Alessandria non è intervenuto a chiudere le lavorazioni.

Le aziende sono responsabili di aver rilasciato per decenni deliberatamente e illegalmente i Pfas nell’aria, nel suolo e nelle acque, nascondendo le contaminazioni, e mettendo così a repentaglio la salute e la vita di lavoratori e cittadini. Perciò 3.000 residenti di Dordrecht e dintorni hanno sporto denuncia contro Chemours, e ad Alessandria, andati vani gli esposti alla Procura, ci apprestiamo a lanciare una class action contro Solvay.

Alla stregua in Italia della nostra “Campagna per la messa al bando degli Pfas”, Chemours, produttrice come Solvay dei fluoropolimeri (es. Teflon), è stata oggetto di un programma di inchieste giornalistiche di Zembla che ha esibito centinaia di documenti riservati e atti giudiziari americani. Tra i quali emerge l’ammissione che la bonifica è tecnicamente e finanziariamente impossibile (situazione peraltro ipotizzabile per Piemonte e Veneto). La campagna olandese di crowdfunding chiamata “Stop pfas, stop Chemours” ha raccolto migliaia di euro per il supporto legale (avvocato Bénédicte Ficq)

Non dimentichiamo la consapevolezza dolosa, da decenni, da parte di queste multinazionali della chimica per i danni provocati. Dagli Usa, è diventata famosa (il documentario The Devil We Know, il film Dark Waters) la causa subìta proprio da DuPont. E sempre DuPont-Chemours è stata costretta a giugno ad un accordo preliminare negli Stati Uniti costato più di un miliardo di dollari. L’accordo non significa la fine delle accuse e dei risarcimenti contro la società: negli Stati Uniti sono state intentate nuove cause legali.

Anche in Europa, nei Paesi Bassi, Chemours ha annunciato di voler raggiungere un accordo e ha tentato di risarcire diversi milioni di euro in una causa in cui i comuni di Dordrecht, Sliedrecht, Papendrecht e Molenlanden hanno ritenuto l’azienda responsabile dei danni dei Pfas. L’accordo non è stato raggiunto e la sentenza è prevista imminente. In Italia, prossimamente…

A scuola per sensibilizzare sui Pfas.

E’ l’unica iniziativa in tutta Italia, purtroppo. Donata Albiero è dirigente scolastica in pensione. Vive ad Arzignano, nel vicentino, zona inquinata dai PFAS, le sostanze chimiche indistruttibili e pericolose per la salute. Donata, Insieme a suo marito medico Isde, ha negli anni passati creato la CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l‘Ambiente). Nel 2018, insieme a medici, professori e altri esperti del territorio ha inoltre dato avvio al gruppo educativo Zero PFAS, di cui è coordinatrice. Clicca qui.

Inquinamento atmosferico e Covid.

Il legame tra Covid e inquinamento atmosferico è divenuto fin dall’inizio dell’emergenza pandemica argomento centrale nel dibattito mediatico internazionale, suscitando, da più parti, teorie ed ipotesi che si è ritenuto giusto e doveroso approfondire anche nel nostro Paese per poter dare una risposta tecnico-scientifica e di sanità pubblica. Per questo, l’Istituto superiore di sanità (Iss) e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) con il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) hanno avviato un programma nazionale congiunto di studi epidemiologici, il progetto EpiCovAir, con la collaborazione della rete italiana ambiente e salute (Rias). Clicca qui.

Innalzamento dei campi elettromagnetici. “Sarà boom di tumori”.

Circola una bozza di decreto-legge in cui si propone di innalzare i limiti dei campi elettromagnetici generati dalle antenne e dai telefonini della telefonia mobile, un innalzamento dei limiti di esposizione rispetto ai 6 Volt/metro, che è il limite di attenzione in vigore in Italia a partire dal 2001. Fiorella Belpoggi, già Direttrice Scientifica dell’Istituto Ramazzini, uno dei centri più importanti di studi di tossicologia del mondo, lancia un preoccupato allarme: clicca qui.

Previa questa autorevole informazione, chi vuol dire NO all’aumento dei limiti di esposizione perché lo giudica un rischio per la salute per tutti, può firmare la petizione di numerose associazioni costituite in coordinamento Rete 6V/m.

Don Minzoni, morte di un antifascista.

Fu ammazzato con sassi e bastoni. Il cardinale  Zuppi ricorda: “Fu ucciso dalla violenza fascista e dalle complicità pavide di chi non la contrasta”. Se nel 1923 papa Pio XI, o il vescovo di Ravenna, avessero pronunciato parole come quelle del cardinale Zuppi, l’assassinio di don Minzoni avrebbe suscitato in Italia un moto di sdegno e di resistenza. Si sarebbe verificata una crisi politica ancora più grave di quella che minacciò il governo Mussolini dopo l’assassinio di Matteotti, il 10 giugno 1924.

La chiesa tacque perché don Minzoni affermava: “Tutte le sere che ritorno a casa passo davanti alla Camera del lavoro e mi stringe il cuore vedendo quelle stanze tutte illuminate, ricoperte di grandi manifesti o ordini del giorno e aggirarvisi febbrilmente uomini che passano e ripassano come tante ombre. Là, sullo sfondo, si vedono operai che attendono, qua sulla porta giovani che parlano, che discutono […] Non so, ogni volta che ripasso m’assale un sentimento d’invidia: quanto bramerei di affratellarmi a questa religione nascente; sentire più da vicino pulsare il cuore di questo organismo nuovo che è destinato – qualunque sia il suo atteggiamento odierno – a diventare una religione, e Dio voglia la religione dell’avvenire. Infatti, che manca al socialismo perché possa diventare la religione di Cristo? Che cosa impedisce che Cristo sia proclamato il Dio del socialismo? Un’unica cosa: che l’uomo senta il bisogno di migliorare. Formate l’uomo cosciente, creategli la necessità, il dovere di migliorare e avrete logicamente un socialismo cristiano, una società nuova, Cristo re delle coscienze. Signore, io vado ripetendo, convertire un Marx in Paolo e la questione sarà risolta”. Clicca qui.

Con l’apartheid Israele rischia la dittatura.

Senza uguali diritti per tutti, sia in uno Stato, due Stati, o in qualsiasi altro quadro politico, c’è sempre il pericolo di una dittatura. Non potrà esserci democrazia per gli ebrei in Israele finché i palestinesi vivranno sotto un regime di apartheid, come lo hanno descritto esperti di diritto israeliani”: questo è il passaggio più incisivo della   lettera di gruppo di accademici ebrei israeliani che attacca il sostegno ebraico all’apartheid e rompe il muro di silenzio.  E’  fortemente critica nei confronti dei leader ebrei americani. Li accusa di fare un’eccezione rispetto all’ “impegno ebraico per la giustizia” sostenendo l’apartheid in Israele. Afferma che i palestinesi devono avere uguali diritti, in uno o due Stati, e che solo la democrazia può salvare Israele dalla dittatura. Clicca qui.

L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.

Ha preso posizione contro la campagna pubblicitaria di zaini per la scuola con palesi riferimenti militareschi e guerreschi con frasi belliciste esplicite come ‘tutti sull’attenti’ e ‘per sentirsi sempre in missione’. Vengono proposte linee commerciali di zaini di guerra con imminente richiamo all’esercito, agli alpini e alla folgore. Si tratta di un’iniziativa della celebre e storica azienda produttrice di giocattoli ‘Giochi Preziosi’ in collaborazione con le forze armate italiane. Tutto questo in netta contrapposizione con lo spirito della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che afferma “preparare pienamente il fanciullo a avere una vita individuale nella società, educarlo nello spirito degli ideali proclamati della carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà”. Clicca qui.

EU Disability Card.

Con la  Carta Europea della Disabilità (che va richiesta all’INPS) i titolari potranno accedere in via agevolata a servizi bancari e finanziari e alle iniziative di carattere culturale e sociale promosse rispettivamente da soggetti bancari e dalle fondazioni di origine bancaria (continua…)

Pacifisti, uniamoci.

“L’unione di tutti i movimenti pacifisti è fondamentale per chiedere lo stop dei combattimenti”: interviene, clicca qui, Alessandro Marescotti di Peacelink prendendo lo spunto dalle dichiarazioni del  capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, Mark Milley .

Coordinamento Nazionale del Forum Acqua.

Cliccando qui, potete leggere il Report  della riunione del  Coordinamento Nazionale Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

Alcune  decisioni operative e appuntamenti:

organizzare un’assemblea nazionale nella prima metà di novembre, sostenere la manifestazione del 7 Ottobre indetta dalla CGIL e dalle realtà sociali, partecipare agli appuntamenti del Movimento Europeo per l’Acqua (EWM – European Water Movement).

16mila in catena per 6 chilometri.

Da Savona a Vado e poi Bergeggi fino a Spotorno: catena umana, lunga sei chilometri di litorale, in protesta contro l’arrivo della nave rigassificatrice Golar Tundra, attualmente a Piombino, che verrebbe posizionata entro il 2026 in rada nello specchio acqueo antistante Vado Ligure, ad un passo da Savona e dalle coste del Ponente.

A preoccupare i cittadini di una delle aree con le spiagge più conosciute e frequentate della Liguria non solo l’arrivo della nave, a circa 4 km al largo di Vado, ma anche le opere propedeutiche all’installazione. Golar Tundra, con una capacità di stoccaggio pari a circa 170.000 metri cubi, dovrà infatti essere accompagnata dalla costruzione di una condotta sottomarina per il trasporto del gas da 4,2 km di lunghezza, e 30 km di gasdotto a terra, che riguarderanno il territorio non solo della costa ma anche dell’entroterra fino alla bassa Valbormida.

Il gas naturale estratto dai giacimenti e inviato al rigassificazione, viene trasformato in una forma utilizzabile. Il processo di rigassificazione comprende principalmente la separazione dei componenti del gas naturale, come il metano, l’etano, il propano e l’azoto. Successivamente, il gas viene trattato per adattarlo alle esigenze dei clienti finali. Il gas viene quindi inviato ai mercati di distribuzione attraverso una rete di tubazioni a pressione costante.

Gli impianti, usati per trasformare il metano liquefatto (LNG) in gas naturale, rilasciano in mare grandi quantità di acqua marina raffreddata, arricchita di ipoclorito di sodio, che è un disinfettante dagli effetti ambientali. Oltre ai rischi di incidenti di vario tipo (perdite di gas, incendi, esplosioni ed emissioni di sostanze inquinanti nell’ambiente circostante.)  si tratta di impianti industriali emittenti inquinanti, soprattutto ossidi di azoto (NOx), in concentrazioni non affatto trascurabili (centinaia di milligrammi/metro cubo), per il trattamento di alcuni miliardi di metri cubi di gas/anno.

La legislazione include perciò la creazione di un sistema di allarme per la popolazione nelle vicinanze di un impianto di rigassificazione in caso di incidente.

La metastasi della sanità.

Fino al Duemila l’Organizzazione Mondiale della Sanità collocava al secondo posto nel mondo, in quanto a qualità, il sistema sanitario italiano. Oggi almeno il 60% dei fondi pubblici finisce in mano ai privati; più della metà delle strutture che si occupano di malattie croniche sono private. I tagli della prossima legge di bilancio ai servizi sanitari devastati dal Covid assecondano questa metastasi.

La cronica mancanza di finanziamento alla sanità pubblica è la metastasi cui hanno contribuito con grande spirito di continuità i governi di ogni colore politico. Ha  consegnato la sanità pubblica al privato sociale e al privato profit che ne ha fatto territorio sconfinato di profitto. I privati vengono chiamati ad operare come amministratori pubblici e i fondi pubblici finiscono nelle mani dei privati, che operano come agenti dello Stato, sicché lo Stato si trasforma nella sua propria essenza, ed in ultima analisi si privatizza. Con esiti disumanizzanti nel caso della salute.

Clicca qui  Privatocrazia sanitaria

Piattaforma ligure per la Difesa del Servizio Sanitario.

Fronte comune ligure

Clicca qui la PIATTAFORMA PER LA DIFESA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE PUBBLICO delle associazioni, movimenti, reti, organizzazioni.  I Principi di fondo sono:

*** Rilanciare il Servizio Sanitario Regionale come Servizio Pubblico universale gratuito

*** Opposizione a qualsiasi tipo di autonomia differenziata.

Presupposti indispensabili sono:

** promozione/produzione di salute: prevenzione, ambiente, lavoro, nella logica di one health

** riequilibrio dell’assetto territorio-ospedali, potenziando la Rete territoriale:  cure primarie, medicina di base, case di comunità e ospedali di comunità concretamente funzionanti.

Le Rivendicazioni e proposte sono

  • di rilievo locale
  • di rilievo nazionale ma sulle quali è necessario far sentire una voce anche locale.

Danza macabra.

L’idea, luminosa, è stata di Ilham Kadri, “ceo” della multinazionale belga, quella dell’installazione a Spinetta Marengo davanti allo stabilimento Solvay, sulla rotonda ad alta intensità di traffico, di una scultura luminosa “Cake Topper” dell’artista Marco Lodola, composta da due figure di 4 metri su un piedistallo circolare. Cosa raffigura la coppia danzante? La figura di destra rappresenta l’ADV e quella di sinistra il C6O4: le due sostanze PFAS venute a sostituire il famigerato PFOA? I colori scelti sono quelli dell’acqua che si mischiano e si trasformano, bianco, verde e blu: simbolicamente l’avvelenamento tossico cancerogeno dell’acqua, del suolo e dell’atmosfera. La danza macabra sarà inaugurata domenica 10 settembre 2023, ma sarà in forse la presenza dell’artista preoccupato per la preannunciata contestazione. A Lodola era stato detto che doveva raffigurare “una coppia danzante che rappresenta l’incontro tra la comunità alessandrina e l’azienda”. Però, per “comunità” si può intendere il sindaco, che infatti omette l’ordinanza di chiusura delle produzioni inquinanti, non certamente la popolazione vecchia e giovane nel cui sangue scorrono Pfas tossici e cancerogeni. “Cake Topper” sono le tradizionali statuine raffiguranti i due novelli sposi posti al centro torta nunziale: nella nostra simbologia a sinistra Ilham Kadri  a destra Giorgio Abonante.

20.000 omicidi.

Smettiamola di usare, parlando della strage del lavoro, l’espressione “morti bianche”. Perché l’espressione morte bianca evoca l’immagine di un esodo incruento, di una morte senza spargimento di sangue, in qualche misura una morte “senza autore”. E invece queste sono morti spaventosamente sanguinose, con corpi dilaniati, bruciati, schiacciati. E con responsabilità spesso taciute, inconfessate e inconfessabili, quasi mai seguite da sanzioni adeguate (nessuna tragedia, né quella della Thyssen, né quella dell’Eternit, né quelle, seriali, dell’Ilva di Taranto hanno visto i rispettivi processi concludersi con condanne men che simboliche). Dovremmo definirle “crimini di pace”.  Morti che, per il loro numero, e per alcuni aspetti della catena di cause che le hanno provocate, sono simili a quelle dei conflitti bellici. Per i numeri: Carlo Soricelli, che dopo la pensione da metalmeccanico si è dedicato alla cura di un sito web – l’ “Osservatorio nazionale di Bologna” il quale, unico in Italia, monitora tutti i morti sul lavoro dal 1° gennaio 2008  registrando i morti per giorno, mese e anno della tragedia, per identità, età, professione, nazionalità – calcola che da allora le vittime sfiorino le 20.000.

Donne vittime di violenza escluse e discriminate dalle Case rifugio.

Da un recente rapporto dell’ISTAT risulta che ben il 94% delle Care rifugio presenti nel nostro Paese ha adottato criteri di esclusione dall’accoglienza delle ospiti. Tra i criteri di esclusione figurano, ad esempio, essere soggette ad abuso di sostanze e dipendenze, la presenza di un disagio psichiatrico, essere senza fissa dimora, tutte categorie di persone che hanno oggettivamente minori possibilità di cavarsela da sole. Si tratta di pratiche discriminatorie illegittime sotto il profilo giuridico, politico ed etico (continua…)

Persona autistica: un giorno “genio”, il giorno dopo “criminale”.

Abbiamo già dovuto occuparci delle gravi parole pronunciate durante la trasmissione di RAI Uno “Estate in diretta”, ove è stato definito come “autismo di gruppo” l’episodio di cronaca dello stupro di gruppo verificatosi a Palermo. Sulla stessa vicenda diamo oggi spazio a Roberto Speziale, presidente dell’ANFFAS, che chiede alla RAI le scuse e l’oscuramento di quella puntata della trasmissione, e da Cristiana Mazzoni e Pierluigi Frassineti, presidente e vicepresidente del FIDA, che sottolineano come la persona autistica venga «un giorno definita “genio” e il giorno successivo “criminale”» (continua…)

La spiaggia più inquinata d’Italia.

La spiaggia più inquinata d’Italia è quella di Rosignano. L’avvelenamento della Solvay a Rosignano non è pari a quello di Spinetta Marengo però è più appariscente. Le brulle sponde del Bormida infatti non abbagliano come la sabbia bianca della spiaggia caraibica del Tirreno. La provincia di Alessandria non attira migliaia di turisti come invece Grosseto. Qui, però, quanti sono i bagnanti e i nuotatori che sono a conoscenza che l’acqua è azzurro cristallino e la sabbia è incredibilmente bianca solo perché i rifiuti chimici rendono tale il paesaggio?  Proprio accanto alla spiaggia un enorme complesso di imponenti ciminiere e torri di raffreddamento emette fumo e vapore nell’aria, nelle acque del litorale sono scaricate tonnellate di mercurio ed altri inquinanti. La sodiera più grande d’Europa produce il famoso carbonato di sodio estraendo il sale delle miniere di Volterra e di altre località toscane, prelevando acqua dai corsi d’acqua, lavorando il tutto e scaricando un fiume di residui direttamente in mare, metalli pesanti, arsenico, mercurio, costantemente da quasi 100 anni 250.000 tonnellate stimate.

8 settembre simbolo della Resistenza, della lotta partigiana, dell’antifascismo.

Simbolo della  lotta condotta dai partigiani per riprendersi la libertà contro il fascismo, mentre il re fuggiva dopo aver firmato l’Armistizio l’8 settembre 1943. Rinnoviamo la memoria commemorando la più grande strage di partigiani della storia della resistenza.

Il 7 aprile 1944 ingenti forze nazifasciste circondarono, presso Capanne di Marcarolo nell’Appennino alessandrino, la Benedicta e le altre cascine dove erano dislocati i partigiani, giovani scarsamente armati e senza esperienza militare. Il rastrellamento proseguì per tutto il giorno e nella notte successiva. Molti partigiani, sfruttando la conoscenza del territorio, riuscirono a filtrare tra le maglie del rastrellamento, ma per centinaia di loro compagni non ci fu scampo. In diverse fasi i nazifascisti fucilarono 147 partigiani, altri caddero in combattimento; altri partigiani, fatti prigionieri, furono poi fucilati, il 19 maggio, al Passo del Turchino. Altri 400 partigiani furono catturati e avviati alla deportazione (quasi tutti a Mauthausen), ma 200 di loro riuscirono fortunosamente a fuggire, mentre i loro compagni lasciarono la vita nei campi di concentramento. Clicca qui

Come i PFAS favoriscono l’ipertensione e il rischio cardiovascolare.

Destando ampia eco internazionale,il gruppo di ricerca del Prof. Gian Paolo Rossi del Dipartimento di medicina dell’Università di Padova, coordinato da Brasilina Caroccia e con il contributo di Giorgia Pallafacchina per il Cnr-In e di Rosario Rizzuto per il Dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova  ha dimostrato i meccanismi molecolari attraverso cui la contaminazione da PFAS -sostanze perfluoroalchiliche- provoca un aumento della prevalenza dell’ipertensione arteriosa e, conseguentemente, del rischio cardiovascolare. I ricercatori hanno dimostrato che l’effetto dei PFAS è legato alle loro proprietà ossidanti, le quali determinano un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule di cortico-surrene umano. Attraverso tecniche innovative di analisi subcellulare, gli studiosi sono anche riusciti a capire che l’aumento dei radicali liberi avviene nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, che sono anche gli organelli cellulari responsabili della produzione di aldosterone. La ricerca è pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences.

60mila morti premature per inquinamento ambientale.

Secondo il Network Europeo di Osservazione e Informazione Ambientale (Eoinet) e secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea), l’Italia è al terzo posto, dopo Francia e Germania, per morti premature collegate all’inquinamento ambientale con quasi sessantamila morti. Secondo il rapporto “Sentieri” promosso dall’Istituto Superiore di sanità, che analizza gli indici di mortalità in 46 siti italiani individuati per la loro esposizione all’inquinamento ambientale, le morti collegate all’inquinamento e alla diffusione di malattie per la pessima situazione ambientale riguardano anche le fasce più giovani della popolazione, con più di 1.400 morti per tumore nella fascia pediatrica-adolescenziale e 999 tra i giovani adulti.  Le numerose evidenze scientifiche  hanno messo in luce la forte correlazione tra fattori ambientali e salute umana e non umana, come quella di animali e piante, che contribuisce ad accrescere l’impatto sulla mortalità e la morbilità. 

Al bando il glifosato.

Scienza Medicina Istituzioni Politica Società 

L’Unione Europea vorrebbe autorizzare l’uso del glifosato per altri 15 anni, malgrado le pericolose conseguenze per il pianeta e per la nostra salute. Chiedi ai leader europei di vietare subito il glifosato! Firma ora. Il glifosato, il pesticida tossico di Bayer-Monsanto che stermina le api, sta per essere autorizzato in Europa… Leggi tutto L’UE vorrebbe autorizzare l’uso del glifosato per altri 15 anni, malgrado le pericolose conseguenze per il pianeta e per la nostra salute. Chiedi ai leader europei di vietare subito il glifosato! Firma ora

Al bando gli Pfas.

Scienza Medicina Istituzioni Politica Società.

La vera storia di come i Pfas hanno -dolosamente- contaminato l’Italia. J’accuse: enormi responsabilità di Magistratura e Istituzioni. Oggi siamo ad un punto di svolta. La storia delle lotte dal 1990 in Italia contro i Pfas è compresa nelle circa 500 pagine del Dossier “Pfas. Basta!”: a cura di Lino Balza.

Leggi tutto “I Pfas hanno contaminato l’Italia”

Perfino le cannucce di carta contengono gli Pfas.

Le cannucce eco-friendly di carta o in bambù in molti casi contengono tracce di sostanze per- e polifluoroalchiliche (i tristemente noti Pfas, “forever chemical”, inquinanti eterni), che le rendono pericolose non solo per l’ambiente, ma anche per la salute umana, capaci di interferire con il sistema endocrino e di danneggiare il sistema immunitario, la fertilità, e il corretto sviluppo nell’età evolutiva.

A spiegarlo è un team di ricercatori dell’università di Anversa, in uno studio appena pubblicato sulla rivista Food Additives & Contaminants. L’ esperimento ha coinvolto 38 marche di cannucce in vendita in Belgio, comprendendo anche quelle di plastica e di vetro, solo le cannucce in metallo, tra quelle analizzate, sono risultate “pulite”. Cosa ci fanno gli Pfas nelle cannucce biodegradabili? Il loro utilizzo sarebbe per rendere le cannucce idrorepellenti ai drink… ma i Pfas passano nei drink.

Errori umani? E’ il sistema degli appalti ferroviari che ha generato la strage.

A Brandizzo, un’altra strage operaia nei lavori di manutenzione esternalizzati, che poteva essere evitata rispettando le normali procedure di prevenzione, informazione, comunicazione tra i vari pezzi della filiera dei lavori in appalto per la manutenzione.  COME SI DENUNCIA DA ANNI, LE FASI CARDINE DI OBBLIGO DATORIALE, SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL-DEL LAVORO, DI PREVENZIONE E DI INFORMAZIONE, DI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO, SONO SPESSO DISATTESE o effettuate in modo approssimativo e superficiale,  anche per quanto riguarda le disposizioni e le indicazioni formative, che la società Sigifer avrebbe dovuto impartire agli operai in casi simili. Così come le INFORMAZIONI E INDICAZIONI OPERATIVE, PER IL PERSONALE VIAGGIANTE, sulla presenza degli operai in appalto durante le ore notturne, i macchinisti e conducenti del locomotore infatti non erano stati avvisati di questi lavori di sostituzione di alcune rotaie sul binario 1.

NEL SISTEMA FERROVIARIO IN ITALIA, GLI INCIDENTI MORTALI di coloro che lavorano nei servizi in appalto, esternalizzati dove la filiera di lavori prevede diversi passaggi tra le società committenti, quelle titolari degli appalti e quelle magari in sub-appalto o che usano manodopera, SONO CONTINUI e non possono essere ricondotti, come se fosse una causa scusante e giustificatrice, a “errori umani”.  

E’ il MECCANISMO DEGLI APPALTI CHE GENERA UN AUMENTO DEGLI INCIDENTI, DEGLI INFORTUNI E DEI MORTI SUL LAVORO, QUANDO PER FINIRE I LAVORI PRIMA SI FANNO O IN FRETTA, OPPURE SENZA SEGUIRE E VERIFICARE PASSO DOPO PASSO, SE I PRINCIPI CARDINE DELLE DISPOSIZIONI CODIFICATE DAL D. Lgs. 81 2008 nel nostro Paese, in applicazione di molte direttive europee in materia di salute e sicurezza sul lavoro, SIANO STATE EFFETTUATE E SE SVOLTE IN MANIERA PRECISA, PUNTUALE E COINVOLGENTE TUTTI I VARI SOGGETTI INTERESSATI, proprio in funzione di ELIMINAZIONE E RIDUZIONE AL MINIMO “TECNOLOGICAMENTE E SCIENTIFICAMENTE SOSTENIBILE”, DI OGNI FATTORE DI RISCHIO E PERICOLO per l’incolumità fisica di chi ci lavora o, come nel caso della strage ferroviaria di VIAREGGIO, di cittadini e cittadine.

LA SALUTE E’ CONSIDERATA UNA MERCE E LA SICUREZZA UN COSTO, da ridurre o da comprimere per mantenere quei margini di utile e di profitto per pochi, a danno di tanti, lavoratrici e lavoratori o della cittadinanza. (clicca qui)

La forza delle donne nel conflitto.

Per il primo appuntamento con il Festival del Mediterraneo ai Giardini Luzzati, la cantante, autrice e coreografa ruandese naturalizzata inglese Dorothée Munyaneza porta un’opera travolgente di musica e danza, per celebrare la forza delle donne in zone di conflitto. Tutte le informazioni sull’evento qui.

Pentole e padelle: quali ci fanno ammalare.

Non solo quelle trattate con PFAS. Su 

clicca qui  una carrellata dei vari tipi di materiali pericolosi per teglie e pentole. Ma anche per attrezzi da cucina disponibili sul mercato: mestoli, romaioli e fruste, ma anche ciotole nelle quali si mischiano gli ingredienti, taglieri e prodotti come la carta da forno, la pellicola ed il foglio di alluminio, perché ogni materiale – nessuno escluso – rilascia particelle nel cibo con cui viene a contatto

Un autunno di lotte.

Sulla newslettera di Doriella&Renato (clicca cui) fra l’altro troverete: Extinction Rebellion: prepariamoci insieme a un nuovo autunno di ribellione. Torniamo a marciare,  questa volta svalichiamo nell’Appennino. Campeggio di lotte davanti alla Mostra del cinema di Venezia. Incidetevi senza pietà di tatuaggi con Rum e Whisky. Nuovo ottobre in piazza con Fridays For Future. Mobilitazione contemporanea a Ghedi e Coltano.

Un percorso nelle scuole per cambiare sguardo sulla disabilità.

“Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”: si chiama così il nuovo progetto dell’organizzazione CBM Italia, già attiva nelle scuole primarie e dell’infanzia, rivolto questa volta alle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia, tramite un percorso online dedicato a insegnanti e altro personale scolastico, attraverso invece una formazione in classe per alunni e alunne, studenti e studentesse, centrando l’attenzione soprattutto sul tema dei diritti delle persone con disabilità sanciti dalla relativa Convenzione ONU (continua…)

J’accuse. Morti e ammalati sulla coscienza dei sindaci di Alessandria.

Nello J’accuse del Movimento di lotta per la salute Maccacaro a magistratura e politica (clicca quiemergono le enormi responsabilità delle Istituzioni piemontesi. Infine, del sindaco Giorgio Abonante.

“La chiusura dello stabilimento, seguita da un’immediata bonifica dell’area è l’unica via efficace per evitare di assistere a decenni di morti”: è l’ennesimo commento del Comitato Stop Solvay a seguito dell’incontro che un gruppo di cittadini dell’associazione “Ànemos” ha avuto con il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, e dirigenti e tecnici del Comune. Anche Ànemos, come riferisce il settimanale Il Piccolo, ha chiesto al sindaco una “ordinanza che imponga alla Solvay di cessare immediatamente la produzione delle sostanze inquinanti”. “Immediatamente: senza aspettare l’ipotetico 2026 della Solvay di auto cessazione di ‘quasi tutti i Pfas’ (dopo averne sostenuto per anni l’innocuità)”. Ciò alla luce -sottolinea l’ex assessore Claudio Lombardi delle indagini epidemiologiche e delle indagini ambientali aria-acqua-suolo non solo riferite ai vecchi e nuovi PFAS che a iosa svolazzano con cloroformio e fluoroclorocarburi, senza scuotere le coscienze. Infatti, Giorgio Abonante ha eluso completamente questo impegno, sgusciando ancora una volta come una anguilla.

Il sindaco prende in giro la popolazione. Di fatto, ha preso in giro i presenti “Condivido le vostre preoccupazioni” lavandosene le mani come Ponzio Pilato “Solleciterò Regione e Asl a intervenire”, proprio perché sa che non tocca a loro emanare l’ordinanza. Anzi, è in palese malafede quando si inventa su facebook che “Regione, Asl e Arpa hanno sancito in modo netto” per iscritto? “come in questo momento non ci siano gli elementi sufficienti per imporre divieti, chiusure”. Anzi, si nasconde dietro la scusa che manca una legge nazionale sui Pfas. Insomma non fa altro che prendere tempo a prescindere dagli allarmi scientifici nazionali e internazionali. Altro che “vaso di coccio ma in buona fede”.

Come ad Alessandria non bastassero esaustivi già lustri e lustri di sentenze, e la bonifica omessa, e la mole di indagini accumulatesi. Non sarebbero esaurienti per questo sindaco  neppure conferme recenti, come  il monitoraggio ambientale condotto da Arpa nel periodo marzo 2022 – marzo 2023 con tanto di presenza di cC6O4  nel Comune di Alessandria e addirittura nel Comune di Montecastello, né esaurienti i monitoraggi effettuati su uova e vegetali nel periodo 2021 – 2022 a cura della Regione Piemonte in collaborazione con ASL AL, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta nell’ambito del tavolo regionale Ambiente, Clima e Salute e su specie ittiche a valle del polo industriale di Spinetta Marengo a cura dell’IRSA-CN, e neppure la scoperta di nuove discariche.

Nello J’accuse, la colpevolezza del sindaco è senza attenuanti:

Ad oggi, il polo chimico Solvay di Spinetta Marengo, malgrado la sentenza di Cassazione, non è ancora stato bonificato né in terra né in cielo né in acqua per la “maledetta ventina” di inquinanti (cromo esavalente, cloroformio, cromo totale, tetracloruro di carbonio, tetracloroetilene, tricloroetilene, triclorofluorometano, diclorodifluorometano, diclorofluorometano, nichel, antimonio, arsenico, bromoformio, dibromoclorometano, bromodiclorometanofluoruri in concentrazione addirittura da 2.946 a 57.404 μg/l ecc. eccetera) anzi ha aggravato il delitto e lo ha esteso in provincia. Né per queste violazioni -dolose- è stato aperto un nuovo processo. Neppure dopo il disastro ecosanitario dei Pfas acclarato dalle indagini ambientali ed epidemiologiche.

Ad oggi, la strategia industriale di Solvay si regge su una penetrate attività lobbistica in politica, sorretta quanto basta da una poderosa propaganda mediatica (addirittura della presidente Ilham Kadri in persona), da noi regolarmente e ripetutamente demolita. Per ciò: scoperte fantascientifiche col biossido di titanio.  Per ciò: la fantasiosa truffa mediatica dei ciclopici filtri che sarebbero in grado a Spinetta di rilevare e trattare, gestire e monitorare i contaminanti Pfas nelle falde e nelle reti idriche. Ovviamente non nell’atmosfera. Anzi i filtri dovrebbero poi essere inceneriti. La multinazionale prometterebbe “zero tecnico” delle emissioni di Pfas (C6O4, ADV) negli scarichi di acqua con tecnologie al carbone attivo granulare (GAC), allo scambio ionico (IO) e alle tecnologie di osmosi inversa RO (metodo di filtrazione meccanica in uso dagli anni ’50 del secolo scorso): diventerebbe “acqua distillata” e addirittura riutilizzata e non scaricata in Bormida, insomma “ciclo chiuso”. Per ciò, altra luna nel pozzo: VolontariamenteSolvay entro il 2026 realizzerà quasi il 100% dei suoi fluoropolimeri senza l’uso di fluorotensioattivi, per eliminare pressoché totalmente le emissioni di fluorotensioattivi”.  Per ciò: i misteriosi “sostituti dei Pfas a impatto zero”. Il corollario di questa inconsistente propaganda sono La bonifica è a buon punto”, “Il sistema di tutela ambientale dentro e fuori lo stabilimento è ok”Insomma, la strategia Solvay è profitti immediati, prendere tempo e fare proselitismo istituzionale e mediatico. Quindi è chiarissima è la volontà di non chiudere gli impianti.

Ad oggi, il sindaco di Alessandria non ha emesso ordinanza di fermata delle produzioni inquinanti dentro e fuori il Comune, come imporrebbe il principio di precauzione alla massima autorità sanitaria locale: infatti gli studi già compiuti dimostrano che nella popolazione c’è una grave sofferenza sanitaria rispetto al resto della provincia e della regione: si muore di più per le molte e note patologie associate a Pfas e altre molecole prodotte dalla Solvay e da questa immesse nell’ambiente da decenni, come provato da ripetute indagini ambientali.

A maggior ragione dopo l’indagine dell’Università di Liegi. Dunque il sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria locale, non imponendo -come invece avvenuto nel mondo in analoghe condizioni- l’urgenza che sia fermata la fonte d’esposizione alla popolazione, si consegna all’accusa di omissione di atti di ufficio. Infatti Abonante sa, dalle campagne di analisi dell’Arpa, che su Spinetta Marengo dal cielo piovono 5 microgrammi ogni giorno di Pfas per ogni metro quadrato, e nell’acqua 52 microgrammi per litro di C6O4. Dunque fa solo il gioco della Solvay -che persegue di procrastinare le produzioni secondo i propri profitti- il pretestuoso rinvio dell’ordinanza a dopo ulteriori studi epidemiologici per determinare un presunto nesso causa-effetto (Pfas causa di patologie), quando invece il nesso causale è acquisito scientificamente e internazionalmente. Va da sé che sempre maggiori studi saranno utili per individuare cure e per determinare l’entità dei risarcimenti.

Infatti l’associazione PFAS/patologie è dimostrata da una mole spaventosa di ricerche esistenti in letteratura scientifica; l’epidemiologia dimostra le associazioni, sui rapporti di causa indaga la tossicologia; i riferimenti di letteratura costituiscono la legge generale, i casi locali la confermano con significatività statistica: lavoratori e cittadini alessandrini esposti hanno una frequenza di patologie maggiore di coloro che non sono esposti a PFAS. Nella scienza una certezza assoluta non esiste ma è altrettanto vero che esiste una altissima probabilità del rapporto di causa fra l’esposizione e PFAS tale da escludere il falso positivo.

Ad oggi, la Regione Piemonte, in complicità con sindaco e azienda, rinvia anzi evita il monitoraggio del sangue a tutta la popolazione, il cui esito sarebbe sentenza capitale per Solvay. Queste storiche omissioni di atti di ufficio appaiono tanto più gravi alla luce del drammatico campionamento Pfas del sangue di lavoratori e cittadini che abbiamo nel 2022 commissionato all’Università di Liegi. L’estensione dello screening ematico fornirebbe dati utili ad individuare strategie efficaci di prevenzione e cura ma anche, in sede processuale, fornirebbe ulteriori dati per valutare in solido le responsabilità e i danni di Solvay nei confronti dei lavoratori e dei cittadini.

Lino Balza Movimento di lotta per la salute Maccacaro

La storia delle lotte dal 1990 in Italia contro i Pfas è compresa nelle circa 500 pagine del Dossier “Pfas. Basta!” a cura di Lino Balza del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”. E’ disponibile a chi ne fa richiesta.

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