Philips condannata per i dispositivi respiratori pericolosi.

Nel giugno del 2021, la multinazionale olandese Philips ha globalmente allertato le autorità competenti in merito alla verificazione di un «incidente grave» riguardante alcuni dispositivi medici per la respirazione da essa prodotti, il cui utilizzo avrebbe comportato gravi rischi per la salute dei pazienti che se ne avvalgono per la cura dei disturbi del sonno e di diverse patologie delle vie respiratorie. Dopo quindici mesi di attività, soltanto un quarto dei dispositivi è stato sostituito. Il ritardo nell’attuazione del programma (entro la scadenza del 31 dicembre 2022 fissata dal Ministero della Salute) espone i circa centomila utilizzatori dei macchinari al rischio concreto ed effettivo di gravi lesioni alla salute.

In base a questi fatti, il Tribunale di Milano, XIV Sezione civile Specializzata in materia d’impresa – A, in accoglimento del ricorso proposto da Associazione Apnoici Italiani APS e Adusbef APS rappresentate dagli avvocati Renato Ambrosio, Stefano Commodo, Stefano Bertone e Antonio Tanza, ha condannato Philips s.p.a. e Respironics Deutschland Gmbh & Co. KG.  come da dispositivo (clicca qui).

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