Il Movimento Nonviolento lavora per l’esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell’apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il Movimento persegue lo scopo della creazione di una comunità mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d’azione del Movimento Nonviolento sono: 1. l’opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l’oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell’ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un’altra delle forme di violenza dell’uomo.
Il Movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell’uccisione e della lesione fisica, dell’odio e della menzogna, dell’impedimento del dialogo e della libertà di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l’esempio, l’educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la non collaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
Categoria: Movimento Nonviolento
La nonviolenza è in cammino.
Un messaggio di lotta alle “Sardine” dall’esempio politico di Gandhi, nel libro di Anna Bravo: clicca qui la parte prima.
Possiamo “addestrarci” alla nonviolenza.
Leggendo Aldo Capitini: Principi dell’addestramento alla nonviolenza. Clicca qui.
La rivoluzione nonviolenta. Danilo Dolci, alla scuola di Socrate e Gandhi.
A ventun anni dalla scomparsa del sociologo ed educatore, tra le figure di massimo rilievo della nonviolenza nel mondo. Partigiano, protagonista delle lotte nonviolente contro la mafia e il sottosviluppo, per i diritti, il lavoro e la dignità: subisce persecuzioni e processi. Clicca qui una biografia.
L’Altra Parata per la Festa della Repubblica.
La vera parata è stata quella del popolo sovrano, della società civile, che vuole manifestare e vivere i valori fondamentali della Costituzione, quella che ripudia la guerra.
Clicca qui il comunicato conclusivo della Festa Alternativa pacifista e solidale.
Organizzare la nonviolenza, qui e ora.
Tre proposte concrete, fattibili, verificabili, alla portata di tutti, per non lasciarsi prendere dal senso di impotenza e non agitarsi a vuoto. Un documento del Movimento Nonviolento dopo il recente Congresso: clicca qui.