
Confronto pubblico sul futuro dell’allevamento contadino nella transizione agroecologica per la sovranità alimentare Link all’evento Facebook.
Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Confronto pubblico sul futuro dell’allevamento contadino nella transizione agroecologica per la sovranità alimentare Link all’evento Facebook.
L’allevamento intensivo inquina terra, acqua e aria e genera innumerevoli altri danni: deforestazione, promozione dello sviluppo di prodotti OGM in agricoltura, perdita di biodiversità, sviluppo di zoonosi, concorso all’antibiotico resistenza. Clicca qui ISDE.
Vincono l’agricoltura intensiva e la lobby dell’agrobusiness. Nessun tetto massimo alla densità di animali per ettaro negli allevamenti intensivi le cui sovvenzioni, almeno per ora, restano invariate. Nessun budget specifico per proteggere la biodiversità sui terreni delle aziende agricole con stagni, siepi e piccole zone umide e, per rimanere in tema, addio all’obbligo di almeno il 10% dei terreni agricoli dedicati alla biodiversità. E viene persino abolito il divieto di arare e convertire i prati permanenti nei siti della rete Natura 2000 (aree protette), dove gli agricoltori potranno ricevere sovvenzioni per trasformare in campi agricoli le zone umide tanto preziose per la fauna selvatica. Per il Commissario Europeo all’Agricoltura questo voto del Parlamento Europeo renderà impossibile la realizzazione del Green New Deal. Soddisfatta, invece, la nostra Ministra Bellanova, schieratissima con le grandi lobby.
La miniera d’oro è chiusa da 10 anni e mai bonificata. I Comitati e la magistratura intervengono.
Clicca qui Nicola Pinna “Un lago di cianuro il pascolo avvelenato delle mucche sarde”