La storia di quei ragazzi di scuola elementare che hanno rinunciato a proseguire la gita, per non lasciare solo un compagno con disabilità che non avrebbe potuto parteciparvi, a causa della pedana rotta del pullman, deve servire da monito per adeguare le nostre città alle esigenze di tutti, in modo che nessuno studente o studentessa con o senza disabilità debba rinunciare alla propria gita insieme ai compagni. Se non lo faremo, vorrà dire che il messaggio di quei ragazzi non lo avremo compreso e avremo fatto, come spesso accade su questi temi, solo retorica. (continua…)
Categoria: Sostegno ai Disabili a Scuola
Quei bambini che si sono rifiutati di proseguire la gita scolastica per non escludere un compagno con disabilità.
Si sono resi protagonisti di uno splendido atto, un bell’esempio. Ma niente medaglia. Hanno fatto quel che andava fatto! Prendiamoli a modello. Le altre scuole lo facciano. Lo facciano i bambini e gli adulti di ogni dove. Ma quei bambini non hanno fatto nulla di speciale, se non quello che andava fatto. E non ci sono medaglie per chi non fa nulla di straordinario. Si chiama buonsenso (continua…)
L’emarginazione degli studenti e delle studentesse con disabilità nel mondo.
«Gli studenti e le studentesse con disabilità continuano ad essere uno dei gruppi più emarginati quando si tratta di accedere a un’istruzione di qualità ed equa»: lo dicono dall’IDA, l’Alleanza Internazionale sulla Disabilità, che in vista del prossimo Vertice sulla Trasformazione dell’Istruzione, in programma nell’àmbito della 77^ Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ricorda agli Stati Membri dell’ONU che l’istruzione inclusiva è l’unico modo per raggiungere l’Obiettivo 4 (“Istruzione di qualità”) dell’Agenda ONU 2030, in riferimento a tutti gli studenti con disabilità, ovunque si trovino (continua…)
Si attivino gli Uffici Scolastici Regionali per acquisire sussidi e ausili didattici rivolti agli alunni con disabilità.
Un Decreto del Ministero dell’Istruzione descrive le varie tappe burocratiche necessarie a far sì che le scuole utilizzino i fondi disponibili per acquisire sussidi e ausili didattici rivolti agli alunni e alle alunne con disabilità. In particolare, vi si invitano gli Uffici Scolastici Regionali ad aprire quanto prima i bandi rivolti alle scuole, già in vista dell’inizio del prossimo anno scolastico. Interessante è anche il fatto che il Decreto si incentra sull’intervento dei CTS, i Centri Territoriali di Supporto (continua…)
Docenti inadeguati: discriminazione giuridica contro gli autistici.
La mancata attuazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) per un bambino con autismo, a causa dell’inadeguata specializzazione delle docenti, costituisce una valida applicazione alla fattispecie educativo-scolastica del diritto antidiscriminatorio, ovvero di uno dei campi più innovativi del diritto, per altro non ancora diffusamente applicato (continua…)
Assordante silenzio del governo dopo la bocciatura dei Piani Educativi.
A tre settimane dalla Sentenza con cui il Consiglio di Stato si è pronunciato contro il TAR del Lazio, che aveva bocciato i nuovi Piani Educativi Individualizzati introdotti dal Decreto Interministeriale 182/20, il Ministero stesso non solo non ha convocato l’Osservatorio sull’Inclusione, come avevamo richiesto, ma non ha nemmeno fornito indicazioni alle scuole su come procedere». (continua…)
Anno Scolastico 2020-2021 e disabilità: preoccupante la fotografia dell’ISTAT.
Aumento del numero di alunni e alunne con disabilità, con una migliore partecipazione alla didattica, scarsa competenza dei docenti (curricolari e di sostegno) sui modelli inclusivi, ancora limitata accessibilità agli edifici scolastici, carenza di assistenti all’autonomia e alla comunicazione, specie nel Mezzogiorno, e crescita anche dei docenti di sostegno, inversamente proporzionale, però, alla loro formazione specifica: sono questi, in estrema sintesi, i dati principali del nuovo Rapporto ISTAT sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, riferito all’Anno Scolastico 2020-2021 (continua…)
Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down. Ripartiamo!

Quest’anno il tema della Giornata sarà “Ripartiamo!”, rappresentato efficacemente da questa immagine di due giovani con sindrome di Down che, mano nella mano, sono pronti a partire, insieme e nonostante le frecce che vanno nella direzione opposta (continua…)
Le scimmiette della scuola.

Le tre scimmiette non vedono (Ministero del Lavoro), non sentono (Ministero dell’Istruzione), e non parlano (le associazioni, i genitori, il mondo accademico e quello della scuola italiana in primis nonché il sistema di informazione). Tutti, invece, dovrebbero parlare per i nostri alunni e alunne con disabilità, che hanno diritto ad un servizio degno, perché l’inclusione è di tutti e perché l’inclusione non si fa domani, ma va fatta adesso. (continua…)
I ragazzi e le ragazze con disabilità hanno diritto di entrare a scuola dall’ingresso principale.
In ogni scuola è possibile installare una rampa. Non farlo è una discriminazione sanzionabile anche a livello legale. (continua…)
Come accedere con facilità a tante risposte sull’inclusione scolastica.
Già più di 350 domande/risposte, classificate in circa 80 tra categorie e sottocategorie e anche una raccolta di norme con il link diretto ai testi delle stesse: è assai utile e strutturato in modo estremamente pratico il nuovo servizio sull’inclusione scolastica delle persone con disabilità, denominato “FAQ Normativa Inclusione” (continua…)
Studenti con DSA: non si rispetta il Piano Didattico Personalizzato!
Sono sempre più numerose le segnalazioni di violazioni ai danni dei ragazzi e delle ragazze con DSA (disturbi specifici di apprendimento) i quali, oltre ad affrontare i problemi legati alla didattica a distanza, vedono calpestati i diritti che ormai da un decennio sembravano tutelati dalla Legge 170/10. (continua…)
Disabilità significa inclusione.

Ma il nuovo modello di piano educativo individualizzato per i bambini con disabilità, previsto dall’ultimo decreto ministeriale, contiene punti lesivi del diritto all’istruzione degli alunni con disabilità: l’esonero da alcune discipline di studio, con allontanamento dell’alunno con disabilità dal gruppo classe e dai suoi docenti, la conseguente riapertura di “spazi laboratoriali” o di “aule riservate” piuttosto che attività individuali che ricreano, di fatto, le “classi differenziali”, la riduzione dell’orario di frequenza. A ciò si aggiungono (continua e firma).
Scuole aperte e partecipate.

Nell’emergenza accantonate le garanzie dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
Gli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali stanno effettivamente vigilando? (continua…)
Acceso dibattito sui nuovi Piani Educativi Individualizzati per gli alunni disabili.
Niente integralismi sui nuovi Piani Educativi Individualizzati (continua…)
Il nuovo Piano Educativo Individualizzato: svolta o regressione? (continua…)
Bene l’attenzione alla disabilità, ma c’è ancora tanta strada da percorrere (continua…)
Il nuovo Piano Educativo Individualizzato e i rischi di invertire il percorso (continua…)
Garantire la “Didattica digitale integrata”
Ovvero docente di sostegno=alunno con disabilità, docenti curricolari=resto della classe (continua…)
Apertura scuole: pari dignità ai disabili.
E’ determinante aprire le scuole in piena sicurezza, consentendo la ripresa della didattica in presenza, pur con i dovuti e necessari adattamenti, e vigilare affinché i diritti delle alunne e degli alunni con disabilità abbiano la stessa dignità e attenzione dei coetanei. (continua…)
Il diritto dei ciechi a frequentare le scuole dei vedenti.
Previsto dall’Onu, non è accolto da tutte le nazioni, d’altronde in Italia è stato negato fino al 1977 per le scuole elementari e medie e fino al 1987 per le superiori. (continua…)
L’assistenza igienica degli alunni e delle alunne con disabilità spetta ai collaboratori e alle collaboratrici scolastiche.
Oltre all’obbligo di accompagnare gli alunni con disabilità da fuori a dentro la scuola (e viceversa), oltreché dentro i locali della scuola. La legge va rispettata. (continua…)
Scientificamente infondata, culturalmente irricevibile, politicamente obsoleta.
Quella norma che consente loro la “reiscrizione” al medesimo anno di scuola frequentato. Come verrà spiegato a quell’alunno e alunna con disabilità che “godranno” del diritto a re-iscriversi, i quali non troveranno i loro compagni e compagne in aula a settembre, per effetto Covid. (continua…)
La scuola non è tale se solo istruisce.
E non educa nel campo dei diritti, della solidarietà, della la lotta alla discriminazione, per un’inclusione attiva per tutti, in ambito di disabilità, interculturalità e intergenerazionalità. (continua…)
Il Piano Educativo Individualizzato non si tocca.
Sentenza della Cassazione. Le scuole non possono ridurre le ore di assistenza all’autonomia e alla comunicazione stabilite dal PEI. (continua…)
I doveri dei collaboratori scolastici in tema di assistenza igienica agli alunni con disabilità.
Sono obblighi di legge, perseguibili. (continua…)
L’istruzione degli alunni con disabilità svolta a domicilio e in collegamento con la classe.
Deve essere normata dal Ministero dell’Istruzione, anche alla luce di alcune difficoltà operative, quali il rifiuto di alcuni docenti di accettare una telecamera in classe e il numero di ore in cui il docente di sostegno debba recarsi al domicilio dell’alunno. (continua…)
Preside promuove ragazzo autistico per toglierselo dai piedi.
Andrebbe rimosso. (continua…)
Scuola sempre più difficile per i bambini e i ragazzi con autismo.
Grave ritardo nelle assegnazioni degli insegnanti di sostegno e degli assistenti alla comunicazione, scarsa formazione di entrambe le categorie, assenza di continuità didattica. (continua…)
Che si stia facendo strada il “virus della diagnosite”?
Si registra un notevole incremento di bambini e ragazzi iscritti a scuola con diagnosi di disabilità. Molti esultano per il presunto miglioramento dei criteri e delle competenze diagnostiche e per le grandi possibilità di aiuto che questo aumento di diagnosi sembra offrire, ma è possibile che così tanti bambini stiano diventando disabili? La disabilità è diventata forse “virale”? O non siamo per caso noi che ci stiamo ammalando con il “virus della diagnosite”?» (continua…)
Formazione online degli insegnanti alla gestione di una classe ibrida inclusiva.
La prima piattaforma digitale che dà la possibilità agli studenti che non possono recarsi fisicamente a scuola per gravi problemi di salute di frequentare regolarmente le lezioni (continua…)
Senza un serio piano di assunzione in ruolo dei collaboratori scolastici
non si riuscirà ancora a fornire un’adeguata cura igienico-personale agli alunni con disabilità. (continua…)
Meno di una scuola su tre è accessibile ai disabili.
Solo una su quattro ha postazioni informatiche adatte alle esigenze degli alunni con sostegno. Insufficienti gli insegnanti di sostegno e poco preparati, in più discontinui. Peggiore la situazione al sud. Clicca qui Virginia Della Sala.
Il Gruppo Facebook “Normativa Inclusione” conta oggi su ben ventimila iscritti.
In quattro anni ha già fornito migliaia di risposte a genitori e insegnanti (continua…)
Scuola: peggio di quanto si temeva.
Dal sondaggio: il 41% di quelle famiglie ha denunciato la mancanza della figura di sostegno e tra esse il 30% ha dichiarato anche di essere stato invitato a non portare a scuola il proprio figlio o di ridurne la frequenza, (continua…)
Scuola: è sempre emergenza disabilità.
Un sondaggio rivolto alle famiglie e composto di undici domande. (continua…)
Basta con gli insegnanti di sostegno non specializzati.
Il sostegno non è “l’ultima spiaggia” rispetto al trasferimento o alla disoccupazione e non è stato istituito per risolvere i problemi di mobilità o i problemi dei docenti perdenti posto. E invece, pur essendoci in Italia migliaia di docenti specializzati tramite corsi altamente selettivi, il Ministero, utilizzando il sostegno come strumento per le emergenze del sistema istruzione, non li stabilizza, negando il sacrosanto diritto di continuità didattica agli alunni con disabilità. (continua…)
Creare il giusto contesto scolastico per gli alunni. Tutti. Con e senza disabilità.
Chi manda i figli a scuola pubblica deve sapere che avranno compagni con disabilità, e che dovrà farsene carico, perché i suoi figli faranno delle domande cui si dovrà rispondere in maniera corretta. E chi lavora nella scuola deve entrare nell’ordine di idee che il collega di sostegno è un insegnante della classe e non il “guardiano di un alunno”. E nemmeno la graduatoria del sostegno può più essere considerata solo come una “porta sul mondo del lavoro”» (continua…)
254.366 gli alunni e le alunne con disabilità.
Che hanno frequentato le scuole italiane di ogni ordine e grado, un numero equivalente al 2,9% del totale della popolazione studentesca, con una crescita dell’8,3% rispetto all’anno precedente. Tra di loro, inoltre, uno su due si è iscritto a un istituto professionale. (continua…)
Gli alunni con disabilità figli di un dio minore.
Tanti insegnanti per il sostegno “senza titolo” non sono garanzia di qualità dell’inclusione scolastica. (continua…)
L’inclusione può realizzarsi con la “cattedra mista” o invece
invece serve una scelta professionale a monte, per la carriera del sostegno o per l’insegnamento di una disciplina curricolare? (continua…)
L’Osservatorio Permanente per l’Inclusione Scolastica.
Non resti solo sulla carta. (continua…)
In barba alla continuità didattica.
Il recente Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI), relativo alle assegnazioni provvisorie dei docenti titolari delle scuole di ogni ordine e grado, aggraverà ulteriormente il problema della mancata continuità didattica per gli alunni con disabilità. (continua…)