Inquinamento atmosferico da navi.

16 associazioni scrivono al Ministero della Transizione Ecologica e alla Direzione Capitanerie di Porto chiedendo nuove tecnologie per un ambiente nuovo nei porti italiani. Il particolato derivante dalle emissioni navali ha un impatto più grave sulla salute umana di quello che ha origine dal traffico urbano. Le navi che  accedono ai porti italiani  hanno emissioni di particolato fine ed ultrafine, di ossidi di zolfo, ossidi di azoto e black carbon che sono elevatissime, fuori legge e tossiche per l’uomo. Emissioni che derivano dall’utilizzo di carburanti che non dovrebbero essere usati nei porti e neanche in alto mare, o che vengono usati al di fuori dei limiti che la legge prescrive e/o con motori di navi vetuste e/o sulle quali si è omessa la necessaria attività di revisione per ottenere la massima riduzione delle emissioni possibile. Clicca qui.

Così l’inquinamento danneggia lo sviluppo neurologico dei bimbi.

Nel 2021 l’UNICEF ha stimato che più del 13% degli adolescenti (oltre 1 su 7), di età compresa tra i 10 ed i 19 anni, conviva con un disturbo mentale, diagnosticato secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questi disturbi mentali includono il ASD e il Disturbo da Deficit dell’Attenzione associato ad Iperattività (ADHD). Lancia un grido di dolore Giovanni Ghirga, Membro del Comitato Scientifico della Società Internazionale del Medici per l’Ambiente (ISDE, Italia) giá Direttore ff della UOC di Pediatria e Neonatologia Ospedale San Paolo di Civitavecchia. Clicca qui.

Sottovalutare e ignorare le tecnologie digitali non fa bene alla salute.

Il più autorevole istituto di ricerca italiano nel campo della tossicità biological’Istituto Ramazzinisu incarico dal Parlamento Europeo ha consegnato nel luglio 2021 un rapporto sui potenziali danni dai CEM della telefonia mobile e del 5G sulla popolazione. Ignorato dall’ISS la cui linea è sottovalutare i danni potenziali illustrati nell’abbondantissima letteratura scientifica, anzi di indurre tutta la popolazione italiana a non adottare comportamenti precauzionali, in particolare per i più piccoli.

 Tali precauzioni sono:

Disattivare le connessioni Internet dello smartphone quando non in uso, ne abbatte drasticamente le emissioni; utilizzare connessioni cablate, con cavo Ethernet e se necessario prese Power Line non wifi, anche per lo smartphone che può essere cablato al router con un adattatore; disattivare le connessioni Internet, bluetooth e wifi su tutti i dispositivi, compresi computer, tablet e router; se possibile spegnere i cellulari e altri dispositivi connessi in macchina e sui mezzi, o perlomeno disattivare le connessioni Internet; non tenere il cellulare vicino al corpo: testa, cuore, seno, zone genitali per rischio di infertilità, tasca posteriore del pantalone per sospetto di aumento di rischio di tumore al colon-retto; evitare l’esposizione di donne incinte, bambini, ragazzi e malati.

Clicca qui per partecipare alla videoconferenza.

Due mesi di mobilitazione sul territorio toscano contro le morti sul lavoro.

Nel 2021 le denunce  presentate all’INAIL sono state 448.110 e sono morti 1404 lavoratori per infortuni sul lavoro, con un aumento del 18% rispetto all’anno 2020. Senza considerare il lavoro nero, i morti per covid e le malattie professionali. La mancanza di sicurezza e la ricerca del massimo profitto come per la strage di Viareggio o il crollo del ponte Morandi a Genova e le altre numerose stragi definite fatalità aumentano ancora di più questo tragico bilancio. Le responsabilità del Premio Attila 2021.  Clicca qui il programma delle lotte.

Al fianco degli studenti in agitazione.

La morte di due studenti, Lorenzo e Giuseppe, durante l’alternanza scuola-lavoro ha soffiato sul fuoco della rabbia studentesca, e gli studenti continuano a mobilitarsi contro il modello di scuola del governo Draghi, in opposizione all’alternanza scuola-lavoro, alla nuova maturità del ministro Bianchi e contro la mancanza di sicurezza all’interno delle scuole.

Il tema delle scuole e dell’istruzione pubblica è da sempre legato a doppio filo con i temi che da anni agita il movimento No Tav riguardo quelle che dovrebbero essere le reali priorità del Paese. Quello di cui ha bisogno questo Paese non sono le grandi opere inutili, ma rivoluzionare completamente questo modello di scuola”. Clicca qui le altre iniziative No Tav Valsusa.

Altre 500mila persone senza stipendio.

Le famiglie di 500 mila lavoratori, tutti dai 50 anni in su, privi di green pass rafforzato, resteranno senza stipendio per quattro mesi. Si aggiungeranno, secondo i dati Istat e Caritas,  a quanti vivono al di sotto della soglia di povertà: che si  aggirano intorno ai 6 milioni di persone, il 10% dell’intera popolazione, con tendenza ad aumentare a causa della crisi. Se però nel calcolo si includono tutti quelli che sono stati occupati almeno 1 mese e che reputano il lavoro come il loro status prevalente, il dato cresce al 13,2%. La fascia degli over 50 in povertà è intorno al 30% del totale. L’impatto di questi 500 nuovi disoccupati si ripercuoterà sull’intero sistema economico italiano. “Se siamo d’accordo che lo scopo delle misure anti covid è di garantire la sicurezza collettiva diventa chiaro che il tampone risponde esattamente a questa esigenza. Eliminarlo dalle alternative al green pass è esclusivamente punitivo,” sostiene Gianluca Cicinelli: clicca qui “la macelleria sociale già in atto diventa pura criminalità”.

L’Europa, l’Italia e l’Asia Centrale. Scenari geopolitici e panorama geoeconomico.

Seminario internazionale organizzato da Vision & Global Trends. International Institute for Global Analyses. Lunedì 21 febbraio 2022. Sala delle Conferenze – Palazzo Theodoli – Piazza del Parlamento, 19 Roma. Clicca qui il programma. L’ingresso è consentito soltanto ai partecipanti muniti di Super Green Pass – Vige l’obbligo di indossare la mascherina. Per accedere alla Sala è richiesto abbigliamento formale, per gli uomini giacca e cravatta.

Tap inutile e dannoso scaricato sulle bollette degli italiani.

Tap (Trans Adriatic Pipeline) trasporta in Europa il gas estratto dal giacimento Shah Deniz, nella sezione azera del Mar Caspio. Da lì, via Adriatico, il gasdotto attracca in Puglia e pian piano risale lungo tutta la penisola, costeggiando gli Appennini. 

Da Monti in avanti tutti i governi l’hanno approvato. Tutto il percorso TAP attraversa zone di alto pregio naturalistico, nonché a più elevato rischio di terremoti, con condotte  del diametro di ben 120 cm. :  un’infrastruttura di quasi 700 km di lunghezza.  Il gas del metanodotto non serve al fabbisogno del Paese ma alle operazioni commerciali private della Snam sul mercato internazionale degli idrocarburi. Insomma  si scaricano i costi di un’infrastruttura inutile e dannosa sulle bollette di tutti gli italiani e tutti i rischi sulle comunità locali, che dovranno pagarne i pesanti effetti sul turismo, sull’agricoltura, su un’economia locale già messa gravemente in ginocchio. Clicca qui.