Fanghi velenosi e narrazioni tossiche.

Mentre era ancora in corso l’alluvione, c’è chi ha cominciato a negare le colate di cemento approvate, ad accusare ambientalisti e animalisti, a improvvisarsi esperto di clima, dopo aver difeso ogni giorno gli interessi economici più climalteranti.  E’ necessario mettere in fila e smontare le retoriche a cui è ricorsa la classe dirigente della regione Emilia-Romagna dai primi di maggio, fin dalle prime ore di alluvione. Qui non governa solo il PD: spargono cemento quanto Bonaccini, Lepore o De Pascale. La sola differenza è che la destra agisce con meno ipocrisia, meno lavaggi-in-verde. Il PD però  è la regola: discende in linea diretta dai partiti (PCI, PDS e DS) che hanno amministrato la quasi totalità del  territorio per una sessantina d’anni. Il PD è il principale referente politico dell’economia reale emiliano-romagnola. Rappresenta precisi interessi economici, gli stessi che hanno devastato ambiente e territorio con le conseguenze che abbiamo sotto gli occhi. Clicca qui.