Le brigate d’assalto di Beppe Grillo.

Beppe Grillo: “Volete il leader? Ma siate i leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza, mettete il passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti, mettete a posto marciapiedi, aiuole, tombini. Fate il lavoro e scappate. Reagite cazzo!”. L’amara invettiva di Beppe Grillo non voleva far ridere. Nel lessico, Grillo parafrasava le Brigate Partigiane: formate  su base volontaria per lo più da componenti irregolari, a volte organizzate dagli ex soldati operanti nei territori di occupazione italiana:  queste formazioni operarono nel periodo compreso tra l’8 settembre 1943 e la fine delle ostilità 6 maggio 1945. I passamontagna sono suggeriti perché mettere a posto marciapiedi e tombini è illegale benché azione nonviolenta.

Fanno ridere invece le farsesche reazioni:  “Grillo ha istigato alla violenza, rievocando lessicalmente organizzazioni eversive che hanno scritto tra le pagine più sanguinose della Repubblica” (Enrico Borghi, senatore Iv, Twitter, 17.6). “L’odio e la violenza evocati nelle parole di Grillo riportano agli anni bui dove il piombo e il sangue hanno sporcato le strade dell’Italia. Chieda immediatamente scusa” (nota ufficiale di FdI, 17.6). “Parole gravi, sconcertanti e inaccettabili che evocano pagine drammatiche della storia del nostro Paese. Anche Elly Schlein è pronta a indossare il passamontagna per reagire contro il governo di centrodestra sotto il simbolo delle brigate?” (nota ufficiale della Lega, 17.6). “L’evocazione di Grillo è un incitamento alla violenza, che, come diceva Isaac Asimov, è l’ultimo rifugio degli incapaci. E anche degli imbecilli” (Maurizio Lupi, leader Noi Moderati, 17.6). “Sono toni che potrebbero richiamare all’istigazione alla violenza sociale. Alimentare odio è gravissimo, abbracciare chi lo fa lo è altrettanto. Provo dolore per il Pd, partito che ha sempre garantito la tenuta istituzionale, ridotto in questo stato” (Raffaella Paita, coordinatrice Iv, 17.6). “Sono pericolosi populisti” (Carlo Calenda, leader Azione, 17.6).

“Grillo è un cattivo maestro vile che aizza le persone più deboli” (Fabio Rampelli, deputato FdI, 17.6), “Grillo incita alla violenza” (Licia Ronzulli, senatrice FI, 17.6). “Grillo, frasi choc” (Corriere.it, 17.6). “Schlein si consegna a Conte e a Grillo stile Brigate rosse” (Maurizio Belpietro, Verità, 18.6). “Grillo scherza col fuoco. Cattivo maestro” (Giornale, 18.6). “Le brigate giallorosse. Cercano il morto”, “La sinistra torna alle caverne” (Libero, 18.6). “Torna Grillo ed è caos. Bufera sulle sue parole. Le precedenti frasi choc” (Stampa, 18.6), “Grillo invoca il ‘passamontagna’. Pioggia di critiche” (Repubblica, 18.6). “Il guastatore in passamontagna” (Marcello Sorgi, Stampa, 18.6).