“Non hanno colore, non hanno sapore e neppure odore. Non segnano l’acqua di scie schiumose o nere. Si chiamano Pfas” scrivono allarmati i giornali lombardi “ e sono trovati dall’Arpa nelle acque di fiumi, laghi e bacini irrigui, Po, Olona, Lambro, Serio e Adda”. Non è una sorpresa, in una regione che alla Solvay di Bollate ospita il Centro ricerche per la produzione dei PFAS tossici e cancerogeni.