A proposito del sistema di informazione/disinformazione. Lo scoppio alla Solvay.

Lo stabilimento in pieno centro abitato.

I titoli  sono magari suggestivi “Boato nella notte”, “Forte scoppio all’interno del polo chimico”, ma poi  nel testo solo un articolo di giornale (Il Piccolo, Monica Gasparini) pone interrogativi, gli altri sono tutti made in Solvay: Il forte rumore è stato provocato dall’apertura dei due appositi “dischi di rottura” nell’area di produzione plastomeri. Il ‘disco di rottura’ è un componente di prevenzione e sicurezza che evita, come in questo caso, incidenti all’impianto di polimerizzazione. I blocchi automatici di sicurezza sono immediatamente intervenuti isolando completamente l’impianto per la messa in sicurezza dell’area. Non ci sono state conseguenze per il personale. Non sono state rilevate all’esterno anomalie ambientali”. Insomma state tutti tranquilli cittadini dei sobborghi di Alessandria che siete saltati sul letto alle 4,30: la prossima volta all’udire il “forte rumore” (perché chiamarlo “forte boato”?) giratevi sull’altro fianco. Questo tipo di servile informazione non chiede: nell’incidente quali gas sono stati emessi in atmosfera? quali analisi immediate e successive sono state effettuate? Soprattutto, preso atto che lo scoppio degli “appositi” dischi di rottura evita lo scoppio degli impianti, i giornali non pongono la questione -più volte da noi sollevata- che qualora i dischi di rottura non funzionino siamo in pieno scenario di catastrofe industriale, nel quale la popolazione alessandrina viene cancellata. “Si dimenticano” che lo stabilimento di Spinetta Marengo (in pieno centro abitato) è ad alto rischio come da Legge Seveso.

Nota. La tecnica del ” diaframma di rottura” serve ad evitare un’eccessiva pressione nel reattore che provocherebbe scoppio e  incendio. La pressione crescente rompe il diaframma e fuoriesce una quantità di sostanza in modo da ridurre la pressione. E’ una tecnica obsoleta  che causa lo scarico in atmosfera di prodotti pericolosi e cancerogeni quali il tetrafluoroetilene.