«Abbiamo ucciso persone che non c’entravano nulla con l’11 settembre».

Daniel Hale era analista dell’intelligence USA e conosceva bene la guerra dei droni: il 90% delle persone uccise  sono astanti, non gli obiettivi “terroristici” previsti, bensì sono civili innocenti. Così ha denunciato “i danni collaterali”. La sua è stata un’obiezione di coscienza professionale: il rifiuto di continuare a fare il killer per il governo americano. E’ stato condannato a quattro anni di reclusione. Cosa puoi fare per lui? Firma la petizione, clicca qui.