La nuova diga di Genova serve ai giganti del trasporto marittimo.

Prevedendo un raddoppio del traffico di container nel 2029 rispetto al 2019, alla voce “Costo e finanziamento dell’opera” si sommano 500 milioni di euro dal Recovery fund, 250 con fondi dell’autorità portuale (che è un ente dello stato) e 200 dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, totale 950 milioni. Per il completamento dell’opera servirebbero, da preventivo, altri 400 milioni, che al momento non ci sono. Le istituzioni sono schierate a favore della diga: secondo l’Autorità di sistema portuale, il sindaco, i governi regionale e nazionale e perfino l’arcivescovo, è irrinunciabile sostituire la vecchia con una nuova diga, più al largo, che dia spazio di manovra a navi lunghe anche 400 metri. La loro analisi costi-benefici di questo “gigantismo navale” sono ovviamente ottimiste, soprattutto per l’imprevedibile effetto occupazionale,  poco attente all’inquinamento e alle ricadute sociali e urbanistiche.  Clicca qui.