In piazza: investiamo nella salute non nelle armi!

Il 10 Aprile andremo nella piazza principale della nostra città e disegneremo tanti cuori con un gessetto per terra quanti sono stati i morti di quella città.

I dati ufficiali parlano di quasi 3 milioni di morti e chissà quante di esse sarebbero state evitate con cure adeguate e tempestive e soprattutto con un sistema sanitario pubblico efficace.  Mentre contiamo i morti per questa tremenda epidemia gli esperti ci informano che la spesa militare sta aumentando nella maggior parte dei paesi del mondo.  Clicca qui.

Ecco il nostro recovery planet. 10 aprile giornata nazionale di mobilitazione.

E’ in arrivo un bastimento carico di miliardi. Si chiama Next Generation Ue, è interamente guidato da Crescita – Concorrenza – Competizione. L’esatto contrario di ciò che la pandemia ci ha insegnato: Nessuno si salva da solo, siamo persone interdipendenti fra noi e con l’ambiente che ci circonda. Il governo Draghi – con una ristretta cerchia di “esperti” ordo liberisti – sta predisponendo il Recovery Plan per l’accesso ai fondi europei. Non si intravede alcuna inversione di rotta. 

Per questo la Società della Cura scende in piazza ( Imperia – Asti – Iesi – Ancona – Genova – Pietra Ligure – La Spezia – Campobasso – Firenze – Torino – Padova – La Spezia  – Sarzana – Saronno – Milano – Roma – Udine – Aosta – Lucca – Prato – Fermo – Pesaro – Legnano – Venezia – Pisa ) per presentareil suo Recovery PlanET: un documento elaborato per tre mesi da centinaia di mani che si riconoscono nella “Società della cura”. Il Recovery PlanET si può leggere qui. La Società della Cura è una convergenza nata durante il lockdown, coinvolgendo gruppi, associazioni, reti sociali e del mutualismo, movimenti.  Attualmente riunisce oltre 1800 aderenti collettivi e individuali in tutta Italia. Un lunghissimo elenco che trovate a questo link.

L’attività lobbystica di Legambiente a favore del Recovery fund?

Draghi peggiora Conte nel Recovery Fund, secondo (clicca qui): Movimento Legge Rifiuti Zero per l’economia circolare, ISDE Italia medici per l’ambiente, Centro Europeo Terza Rivoluzione Industriale – CETRI-TIRES,Gruppo Unitario per le Foreste Italiane – G.U.F.I. Gruppo di Intervento Giuridico – GrIG Associazione Consumatori Utenti – Movimento Sostenibilità Equità Solidarietà – SequS. “Viene chiamato ‘transizione ecologica’ un vecchio sistema di ‘economia lineare’ in cui ancora si premiano grandi infrastrutture, 5Gm alta velocità ecc. Questo a scapito della falsità con cui viene speso il termine di ‘economia circolare’ dato che molti di questi investimenti non produrranno alcun effetto nella diminuzione delle emissioni in atmosfera. Anzi”. Inoltre, secondo le sette associazioni nazionali, le dieci “opere faro” proposte da Legambiente per il Recovery fund non sono che “attività lobbystica“ a favore del governo.