Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il governatore della Puglia, Michele Emiliano, convocano il governo per costituire il Tavolo che giunga all’accordo che “dovrà contenere le previsioni necessarie per addivenire alla chiusura delle lavorazioni siderurgiche a caldo dell’acciaio”. Cioè il contrario dell’accordo tra Invitalia (il Governo) e ArceloMittal che prevede, accanto alla decarbonizzazione, anche il mantenimento della micidiale area a caldo. Per la UIL invece la chiusura è populismo. Non salute.