Incombente disastro ambientale per la Valle Bormida.

Dopo cento anni di lotte l’Acna di Cengio è ancora una discarica di rifiuti tossico-nocivi non bonificata a vent’anni dalla chiusura. E’ tuttora un incombente disastro ambientale per l’intera Val Bormida che ricadrà inesorabilmente anche sulle future generazioni. Non tiene lo strato di marna impermeabile che dovrebbe “naturalmente” impedire la fuoriuscita delle sostanze chimiche tossiche  e del relativo percolato. Non tengono i muri perimetrali, come rilevato dai piezometri dell’Arpal. Comprovato rischio idraulico dell’intero S.I.N. Policlorobifenili, Diossine nel percolato e nel terreno. Scetticismo su  manutenzione e controlli.

Per ciò l’Associazione per la Rinascita della Valle Bormida ha inviato al Governo un allarmato  testo di nove pagine supportato da 22 allegati.

Ilva. Regione e Comune per la chiusura dell’area a caldo, Uil contraria.

Fiaccolata per i bambini morti di cancro

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il  governatore della Puglia, Michele Emiliano, convocano  il governo  per costituire il Tavolo che giunga all’accordo che “dovrà contenere le previsioni necessarie per addivenire  alla chiusura delle lavorazioni siderurgiche a caldo dell’acciaio”. Cioè il contrario dell’accordo tra Invitalia (il Governo) e ArceloMittal che prevede, accanto alla decarbonizzazione, anche il mantenimento della micidiale area a caldo. Per la UIL invece la chiusura è populismo. Non salute.