Confermato: nel cocktail Solvay con i PFAS c’è anche il Bisfenolo.

Dopo i nostri esposti a Procura-Prefetto-Arpa, l’Arpa conferma quanto avevamo denunciato: alla Solvay di  Spinetta Marengo nel cocktail con i PFAS (PFOA, C6O4, ADV) tra gli interferenti endocrini c’è anche il Bisfenolo nelle sostanze in uso. E precisamente il Bisfenolo AF della “sporca dozzina” dei teratogeni-tossici-cancerogeni “composti fluorurati organici” ormai segnalati come una calamità mondiale. Purtroppo, prima della nostra denuncia, l’Arpa non aveva mai cercato il Bisfenolo nelle analisi a tutela della salute delle popolazioni. Clicca qui il 4° esposto alla Procura della Repubblica di Alessandria, e per conoscenza a    Prefetto di Alessandria e Commissione parlamentare ecomafie.

Le bugie sull’innocuità dei “Pfas a molecola corta” hanno le gambe corte.

Il C6O4 autorizzato -come innocuo- dalla Provincia di Alessandria alla Solvay di Spinetta Marengo, e sparso dalla Miteni in Veneto, in realtà è il più pericoloso. Come evidenziato nell’esposto alla Procura di Alessandria:

“” Aggiungiamo  l’evidenza dell’equipe di Philippe Grandjean, professore ad Harvard negli Stati uniti di medicina ambientale e direttore del dipartimento di salute ambientale dell’Università della Danimarca del sud, che allarma che le persone con livelli elevati di Pfas hanno più del doppio delle probabilità di avere una forma grave di Covid-19La ricerca si è indirizzata sui PFAS a cosiddetta “molecola corta” (4 atomi di carbonio anziché 8), come lo spinettese C6O4.  A parte  tiroide, fegato, colesterolo ecc. la sostanza è ancora più dannosa perché si accumula nei polmoni, proprio dove si combatte la grande battaglia Covid. 

Inoltre la precedente ricerca  della Harvard School of Public Health ha dimostrato che livelli più elevati di PFAS nei bambini sono correlati a una risposta più debole a vari vaccini e allarma che lo stesso avverrà per un vaccino Covid-19. “”

Bagnoli, 850 milioni per una bonifica inesistente. E il piano per il parco è fermo.

L’ importo è stanziato dallo Stato per la bonifica dell’area industriale  nella zona occidentale di Napoli, dove sorgevano gli stabilimenti Italsider ed Eternit. Lì dove oggi giacciono contaminanti pericolosi per la salute e per l’ambiente, come l’amianto, vari metalli pesanti cancerogeni e idrocarburi policiclici aromatici, il Piano di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana (Praru) avrebbe dovuto creare un vasto parco pubblico, un porto turistico, strutture turistiche e commerciali e infrastrutture per la viabilità, oltre al recupero dell’archeologia industriale e degli edifici edificati con i finanziamenti europei. Clicca qui Maria Cristina Fraddosio.

Il governo del nucleare militare.

L’Italia non ha ancora aderito alla messa al bando delle armi nucleari. Il trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari (TPAN), che considera tali ordigni illegali per il diritto internazionale al pari di quelle chimiche e batteriologiche, è in vigore dal 24 ottobre. Neppure il Governo mostra di voler uscire dal programma “nuclear sharing” della Nato e interrompere l’acquisto degli F35. Il “nuclear sharing” in Italia si traduce nel dare ospitalità a decine di testate nucleari statunitensi (Ghedi, Aviano), addestramento di cacciabombardieri Tornado per il loro utilizzo, adeguamento delle basi in attesa dell’arrivo degli F35.

Rifiuti radioattivi saliti a quota 32mila metri cubi.

Il censimento 2019 dell’Isin, l’autorità nazionale per la sicurezza nucleare, mostra l’estrema urgenza di creare un deposito nazionale unico, sicuro, controllato. Ma il governo non pubblica  la carta dei luoghi adatti a ospitarlo. Clicca qui.

In occasione della pubblicazione del libro (clicca qui)  che documenta la storia del nucleare – da Bosco Marengo (AL) al Forum Nazionale dei Movimenti Antinucleari  e al Referendum 2011, dal dopo Referendum ai governi verde-giallo-rossi –  alcuni  ci hanno chiesto di ricordane i protagonisti. Lo facciamo volentieri. Cliccando qui, trovi in ordine di apparizione  i  personaggi e gli interpreti del libro (segnalati con asterisco se classificati come buoni o cattivi o ignavi. Nonché in ordine alfabetico, tra i buonissimi, l’elenco dei sottoscrittori dei Ricorsi Amministrativi. Il libro è a disposizione di chi ne fa richiesta.