Solidali con i lavoratori ma l’Ilva è un cavallo morente.

Siamo solidali con le preoccupazioni dei lavoratori dello stabilimento ILVA di Taranto che rischiano di perdere l’occupazione. Ma riteniamo che continuare a cavalcare un cavallo morente non è una scelta saggia: è una scelta disperata. La siderurgia a Taranto è un cavallo morente a cui si sta chiedendo l’impossibile. Quella che un tempo era una grande azienda siderurgica si sta spegnendo sotto i colpi di una crisi locale e globale. La nazionalizzazione non risolverà le cause di questa crisi globale. La nazionalizzazione cambierebbe solo gestore a problemi irrisolti e irrisolvibili nell’attuale contesto. L’intervento dello Stato deve servire a sostenere i lavoratori e le loro famiglie, non l’azienda. Le due prospettive non sono tra loro compatibili perché con un sostegno all’azienda si rischia di bruciare miliardi di euro per colmare i buchi di bilancio invece di aiutare i lavoratori a costruire un nuovo futuro occupazionale. Occorre un piano B per le aree di crisi, fra cui Taranto, basato sulle bonifiche e su una riconversione economica finalizzata alla transizione ecologica. (continua)