Quando scoppia, l’Eni di Sannazzaro de’ Burgondi si affida al vento.

Il vento nell’ultima ennesima esplosione alla raffineria ha allontanato la nuvola di benzene, xilene, idrocarburi aromatici, ma non abbastanza da farli sfuggire alle analisi dell’Arpa alessandrina: inquinanti sopra la norma.