PFOA. Tra i lavoratori Miteni le più alte concentrazioni mai registrate. Ma anche nei bambini.

PFOA anche nel sangue dei lavoratori Solvay: attendiamo sempre che l’assessore all’ambiente di Alessandria pubblicizzi i dati.

Clicca qui Vicenza Più “Pfas, tra i lavoratori Miteni le più alte concentrazioni mai registrate”
Clicca qui Vicenza Più “Pfas, alti valori rilevati tra i quattordicenni. Per smaltirli almeno 20 anni”
Clicca qui Corriere della Sera “Valori record nel personale della Miteni”

Costituiamoci parti civili al processo per le tangenti del Tav Terzo Valico.

Per le tangenti del Tav Terzo Valico sono rinviati a giudizio i vertici Cociv (“general contractor” dell’opera). Secondo i PM si tratta di una vera e propria associazione a delinquere: corruzione e tentata estorsione, subappalti in cambio di denaro e favori anche sessuali, forniture di calcestruzzo che si sciolgono in acqua ecc. Il direttore dei lavori, Ettore Pagani, candidato al Premio Attila 2016 della Rete Ambientalista, nell’intercettazione cinicamente tranquillizzava un collaboratore sulla presenza di amianto: “Il primo malato? Solo fra trent’anni”. Il mesotelioma impiega anche 30 anni a manifestarsi, poi è inesorabile in pochi mesi. A Casale e Broni, migliaia di morti, 25 nuovi casi all’anno, il picco nel 2015. La Sezione provinciale di Medicina democratica propone ai Comitati No Tav Terzo Valico, che si stanno battendo contro questa opera grande per inutilità costo e danno, di costituirsi Parti civili nel processo in rappresentanza delle popolazioni liguri e piemontesi. Per le spese legali sono a disposizione le sottoscrizioni in corso nelle assemblee per il libro “Ambiente Delitto Perfetto”.

Clicca qui Piero Bottino “Terzo valico, a Roma chiuse le indagini sulla maxi corruzione”.

Dopo 30 anni i bidoni dell’Ecolibarna spuntano qua e là nel territorio alessandrino.

Carmelo Ciniglio di Medicina democratica, consigliere comunale di Tortona e presidente dell’Osservatorio ambientale, con un dossier denuncia che -oltre a quelli incombenti a Serravalle Scrivia, Castelnuovo Scriva e Villalvernia- sono ancora desaparecidos, da bonificare, 10mila fusti tossici e cancerogeni, che affiorano di quando in quando dai terreni: Carbonara Scrivia (2010), Casalnoceto (2014) e chissà quanti portati via dal fiume Scrivia, per non parlare del contrabbando di rifiuti tossici internazionali. Perché non intervengono i carabinieri del Nucleo operativo ecologico? Che fine hanno fatto i 160mila euro stanziati per la bonifica di Carbonara?

Clicca qui Maria Teresa Marchese “ Mancano all’appello 10mila fusti tossici. L’allarme del presidente dell’Osservatorio ambientale. Intervenga il Noe”.
Clicca qui Stefano Brocchetti “I bidoni di Cadano sono ancora un pericolo”.

Indagine epidemiologica sui tumori finanziata dai comuni di Alluvioni Cambiò, Alzano Scrivia, Castelnuovo Scrivia, Guazzora, Isola Sant’Antonio, Molino dei Torti, Piovera, Pontecurone e Sale.

Siccome l’origine delle patologie è prevalentemente ambientale, tale ottimo studio oncologico andrebbe inserito in una più vasta (per territorio) e completa (per casistica patologica) indagine epidemiologica. Analogamente abbiamo chiesto come Indagine epidemiologica della Fraschetta.

Clicca qui La Stampa “Concluso lo studio in Bassa Valle Scrivia sull’incidenza tumori negli ultimi 20 anni”.   

Ennesima sentenza amianto contro la salute e l’ambiente.

La Corte d’Appello di Milano ha emanato nuova sentenza assolutoria, confermando la pronuncia di primo di grado emessa dal Tribunale, a favore degli imputati della ex ENEL di Turbigo, centrale termica che impiegava grandi quantità di amianto, con la morte di 8 lavoratori per mesotelioma. Medicina democratica non si è sottratta a partecipare all’Appello pur penalizzata a sopportare il pagamento delle spese processuali, proseguirà in Cassazione.  

Più polizie, più penalità, più dispositivi e risorse per la massima sicurezza: questa la ricetta vincente rispetto a cui, da oltre vent’anni, s’è scatenata senza tregua la competizione fra destra e sinistra.

L’intervento militare dell’Italia passa attraverso un’interpretazione discutibile dell’art. 11 della Costituzione, interpretazione che continua a essere manipolata per giustificare la dotazione di armamenti offensivi (quali i cacciabombardieri) e le missioni militari all’estero coperte anche con la retorica delle “guerre umanitarie” e del peace keeping.

Clicca qui il saggio del professor Salvatore Palidda.

L’avvocata di Medicina democratica Laura Mara si difende sui giornali dalle accuse della Sezione di Alessandria.

Su La Stampa (clicca qui) afferma: “In Appello sosterrò la Pubblica accusa”. Notizia falsa. Il PM in Appello Solvay ha fatto ricorso contro la sentenza di primo grado ribadendo il reato di avvelenamento doloso della falda e dolosa omessa bonifica: 16 anni di reclusione per gli amministratori. Medicina democratica (ovvero l’avvocata con il presidente) invece in Appello sosterrà, contro il PM, la conferma della sentenza di primo grado: assoluzione degli amministratori e risarcimenti nulli o irrisori alle Vittime. L’aveva scritto la stessa avvocata: clicca qui la sua mail. E’ inequivocabile.
Clicca qui La Stampa “Disaccordi sull’appello Ausimont-Solvay. Via dopo 40 anni dal direttivo di Medicina democratica”
Clicca qui Il Piccolo “La sentenza e le dimissioni da Medicina democratica”
Clicca qui CorriereAl “Spinetta alla luce della sentenza di Bussi”

Sarebbero più credibili i politici, tutti affaccendati nelle liste elettorali, se riempissero l’immancabile titolo “Ambiente” del loro programma con la bonifica del sito Solvay di Spinetta Marengo, uno dei più inquinati in assoluto d’Italia.

Non basta un “bravo” al PM per il suo ricorso alla Corte di Appello per ribaltare la sentenza scandalosa di primo grado. Occorre nel frattempo approntare gli strumenti tecnici e politici per agire senza perdere ulteriore prezioso tempo. Le nostre proposte concrete per la salute della Fraschetta sono invano depositate… (continua)
Clicca qui CorriereAl “Politici e bonifica di Spinetta Marengo”
Clicca qui Alessandria Magazine “La questione più importante per Alessandria è la bonifica del sito di Spinetta Marengo, uno dei più inquinati in assoluto d’Italia”
Clicca qui Pennatagliente “Sarebbero più credibili i politici”

Montedison & Solvay. Prima sentenza in Appello per uno dei due processi gemelli di Spinetta Marengo e Bussi.

Erano state assolutorie entrambe le sentenze in primo grado. Ma l’Aquila ribalta la sentenza di Chieti e condanna gli amministratori. Avverso al tribunale di Alessandria, il PM in Appello a Torino chiede per gli stessi amministratori la condanna a 16 anni di reclusione. Ad Alessandria Lino Balza si dimette in polemica con la presidenza di Medicina democratica che non ricorre in Appello e danneggia le Vittime Parti civili: invece la scandalosa sentenza può essere capovolta senza incorrere nelle prescrizioni, e imponendo la bonifica.
Clicca qui il commento della Sezione di Medicina democratica di Alessandria.
Clicca qui Il Fatto Quotidiano “Discarica dei veleni, sentenza ribaltata: condannati in dieci”.
Clicca qui CorriereAl “Bussi e Spinetta processi gemelli”
Clicca qui La Repubblica “Bussi, disastro colposo aggravato: dieci condannati e risarcimento per 3,7 milioni di euro”.
Clicca qui Pennatagliente “Bussi e Spinetta processi gemelli”
Clicca qui Il Fatto “La corte d’appello: ci fu avvelenamento colposo delle acque”.
Clicca qui Alessandria Post “Lino Balza: Spinetta alla luce della sentenza di Bussi”
Clicca qui Il Corriere della Sera “Discarica di Bussi: sentenza capovolta in appello”
Clicca qui CorriereAl “Spinetta alla luce della sentenza di Bussi”
Clicca qui IlSole24Ore “Avvelenamento colposo, ribaltata la sentenza di I° grado sulla discarica dei veleni di Bussi”.
Clicca qui Agora Magazine “Bussi e Spinetta processi gemelli”
Clicca qui Il Messaggero “Bussi, 10 condanne per la discarica dei veleni”
Clicca qui Agipapress “Alessandria: Bussi e Spinetta processi gemelli”

Un appello all’Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.

All’appello “Una persona, un voto” hanno già espresso il loro sostegno innumerevoli persone, tra cui tra cui tra le prime:
padre Alex Zanotelli
Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita
Gianfranco Aldrovandi, del “Collettivo nonviolento uomo-ambiente”
Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei “Quaderni Satyagraha”, Centro Gandhi
Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice
Lino Balza, ecologista
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, blogger
Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di “Noi Siamo Chiesa”
(continua)
Per adesioni: centropacevt@gmail.com, crpviterbo@yahoo.it

Così funziona la giustizia ambientale in Italia. Tutti assolti a Bussi. Ma la situazione è drammatica.

La sentenza del processo davanti alla Corte d’Assise di Chieti riguardante la mega discarica di Bussi ha assolto tutti i 19 amministratori della Montedison dal reato doloso di avvelenamento delle acque mentre quello di disastro ambientale è stato derubricato in colposo e, quindi, dichiarato prescritto. Nessun pericolo per la salute pubblica, secondo il tribunale. Invece gli ultimi 56 campionamenti dell’Agenzia regionale tutela ambiente misurano 20 parametri oltre i limiti di legge, la diossina tipo Seveso è 200 volte oltre i limiti sulle sponde del fiume Pescara, l’esacloroetano supera di 584 volte, il tetracloroetano di 1.740 volte, il mercurio è entrato nella catena alimentare. I veleni sono sprofondati nell’acqua di falda a 80 metri mentre nella Valle del Pescara vivono mezzo milione di persone. 

Altra sentenza amianto scandalosa per la Fibronit di Broni (Pavia), un’altra strage impunita come per Eternit.

Condannato l’amministratore delegato a 4 anni e il direttore a 3 anni e 4 mesi. Risarcimento di circa 20mila euro ad appena 27 parti civili non cadute in prescrizione dei 280 imputabili su 400 casi di morte per tumore fra lavoratori e cittadini, anzi il PM aveva parlato durante il procedimento di almeno 700 persone colpite da mesotelioma pleurico. Ogni anno nella zona di Broni, città martire come Casale Monferrato, si contano circa 25 nuovi casi di mesotelioma pleurico, il picco nel 2025. Già 3.000 morti dagli anni ’70. Nel corso dei 13 anni, prescritto il reato di disastro ambientale doloso, è rimasto -per ora- solo quello di omicidio colposo plurimo. Degli altri 8 manager inizialmente coinvolti, 4 sono morti, 2 sono stati condannati nel rito abbreviato in primo grado a quattro anni di reclusione e poi assolti in Appello, 1 assolto e 1 improcessabile per motivi di salute.

Centrali nucleari in Europa sempre più vecchie sempre più rischiose. Esplodono.

 

Mentre la Germania le sta smantellando, gli altri se le tengono strette anche se a immediato rischio Fukushima: Belgio (Tihange), Svizzera (Beznau), Ucraina (Zaporizzja), Bulgaria (Kozloduy), Francia ( Fessenheim, Blayais, Bugey, Tricastin). Intanto in Francia esplode il reattore di nuova costruzione a Flamanville con tanto di intossicati, a 20 chilometri dal centro di trattamento delle scorie di La Hague; recenti due incendi a Cattenom. La Francia è, con il 14.9%, tra le ultime per le fonti rinnovabili.

Clicca qui Giorgio Ferrari “Energia atomica, il ferrovecchio che la Ue si ostina a tenere in vita”.

“Medicina democratica si divide” titola Il Manifesto.

In un articolo su Il Manifesto (clicca qui) e su gli altri giornali Barbara Tartaglione ha espresso il parere che la sentenza per Viareggio è “dignitosa ma insoddisfacente” mentre quella di Spinetta Marengo è “scandalosa”, ma ancora più scandaloso è che la presidenza di Medicina democratica l’abbia giudicata “soddisfacente” e non abbia fatto ricorso in appello a fianco del PM.

Il vicepresidente replica che (continua)

Introdurre nel codice penale il reato specifico di omicidio sul lavoro.

E’ la proposta di legge di Casson, Barozzino e Airaudo al Senato. D’accordissimo. Anche se non è che manchino le leggi in Italia, il problema è che la magistratura non le applica. Quando è dolo derubrica a colpa e quindi a prescrizione. Quando, come per l’ecocidio della Solvay di Spinetta Marengo, è “avvelenamento doloso della falda” (16 anni) derubrica a disastro colposo innominato (2 anni) ecc.

Clicca qui Riccardo Chiari “Omicidio sul lavoro. Nuovo reato contro le stragi bianche”.

A Visone (AL) il 12 febbraio: Semingegno, Comitato degli agricoltori della Valle Bormida, Sezzadio ambiente, Vivere a Predosa e Medicina democratica.

Convegno all’insegna della difesa della biodiversità. Promosso da un movimento “neorurale” che – tra campi, orti, giardini e balconi riadattati, in paese e in città – conta tre milioni di praticanti. Partecipato dai Comitati che lottano per la difesa del territorio dagli inquinamenti industriali.
Clicca qui il comunicato stampa.
Clicca qui Massimiliano Pettino “Scambia vita, un’agricoltura in difesa della biodiversità”