Monsanto, filiale del gigante tedesco Bayer, è stata condannata da un tribunale statunitense a pagare 2,25 miliardi di dollari di danni a un uomo che ha accusato il diserbante Roundup, il cui principio attivo è il glifosato, di avergli causato il linfoma non-Hodgkin, un cancro del sistema linfatico. Già dal 2015, il glifosato è stato classificato come “probabile cancerogeno” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).