Gli omicidi del crollo del Ponte Morandi.

Omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, crollo doloso, omissione d’atti d’ufficio, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro.

59 le persone imputate tra ex dirigenti di Autostrade per l’Italia e Spea la società controllata che si occupava delle manutenzioni, oltre a tecnici, ex e attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del provveditorato delle opere pubbliche

Recenti titoli giornalistici sul processo in corso a Genova per il crollo del Ponte Morandi:

Il testimone ai pm: “Era arrivata Mani Pulite e chiusero il cantiere senza intervenire sulle altre pile”

Il consulente della Procura Malerba: “Sul ponte non fecero nemmeno i rilievi topografici”

Nuovo teste-chiave sentito in Procura. In una mail tira in ballo Pisani “Era lui il progettista, doveva intervenire anche sulla pila 9”

In aula il video sui controlli nelle gallerie: nella Berté si facevano in auto a tutta velocità canticchiando ‘Non sono una signora’, poi è crollata la volta

Le indagini della Guardia di finanza: “Dagli anni ’90 al crollo sulla pila 9 solo due ispezioni ravvicinate con le gru”

L’allievo di Morandi: “Nel 1992 dissi che anche la pila 9 andava rinforzata ma l’intervento era costoso e venni allontanato dal progetto”

“Il timer a orologeria partì già nel 1977, senza i cavi esterni sarebbe crollato in mille pezzi”

In aula l’autista miracolato del tir che trasportava il coil d’acciaio: “Mi è crollato l’asfalto davanti e mi sono ritrovato giù”

I periti: “Gli interventi sulle pile 11 e 10 dimostrano che i problemi di degrado erano noti ma i cavi primari della pila 9 non furono mai controllati”

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