Premio Attila al ballottaggio.

Da alcune settimane si sta votando per il Premio Attila 2022, la più alta onorificenza italiana a incoronare vincitori i nostri figli peggiori: industriali, politici, amministratori che nel corso dell’anno si sono particolarmente distinti a danno dell’ambiente, della salute e della pace.

Avevamo già fornito un primo elenco di candidati votati (in ordine alfabetico): AmadeusCalderoli Roberto, Cingolani Roberto, Crosetto Guido, Denaro Messina Matteo, Draghi Mario, Meloni Giorgia, Moratti Letizia, MSC Crociere, Comitato Nobel Pace, Nordio Carlo, Renzi Matteo, Salvini Matteo, Veronesi Giampiero, Zelensky Volodymyr.

Sono stati aggiunti (tra parentesi la sintesi delle motivazioni di merito):

Biden Jr. Joseph Robinette (Per Joe stomaco-duro, morti e distruzioni sono un fatto normale).

Capezzone Daniele (Il più ex degli ex figli di Pannella).

Mattarella Sergio (Parla di “negoziati di pace” e firma gli aumenti delle armi).

Balza Lino (mancano le motivazioni, il proponente è pregato di uscire dall’anonimato e di fornirle).

Come è evidente, vi è una forte dispersione di voti, perciò dovremo proporre il ballottaggio tra i due più votati per Ambiente e i due più votati per Pace.

Ricordiamo ancora che sono ammessi max due voti. Uno per l’ambiente, l’altro per la pace. Entro e non oltre il 14 febbraio 2023 le espressioni di voto dovranno pervenire a  movimentodilottaperlasalute@reteambientalista.it; movimentolotta.maccacaro@gmail.com; o con SMS a 3470182679. Si possono indicare le motivazioni di merito, possibilmente nei limiti di un foglio di word, saranno pubblicate.

Un parco al posto dell’Eternit.

Eternot:  una canzone/video, molto particolare e rivolta ad un tema di eccezionale  gravità, le vittime dell’amianto: clicca qui. E’ dedicata all’omonimo parco che sorge in Casale Monferrato (AL) nell’area un tempo occupata dalla fabbrica Eternit.

La vita di Peltier nelle mani di Biden.

Leonard Peltier, l’attivista nativo-americano in carcere da oltre 46 anni, diversi dei quali trascorsi in isolamento, si è sempre proclamato innocente, ma sta scontando due ergastoli per l’omicidio di due agenti dell’Fbi, nonostante siano emersi forti dubbi sulla correttezza del processo. Ha 78 anni, ne ha trascorsi oltre 46 in carcere e si è visto ripetutamente negare la libertà condizionata. Amnesty International chiede da tempo la grazia per Peltier, in ragione delle preoccupazioni sul corretto svolgimento del processo, del trattamento subito in carcere e  delle condizioni di salute. La difesa di Peltier ha presentato una nuova richiesta di clemenza nel luglio 2021. In occasione della Giornata di solidarietà con Peltier, Amnesty International ha sollecitato il presidente Biden ad accoglierla, per motivi umanitari e di giustizia. Per la sua liberazione si sono espresse nel corso di quasi mezzo secolo molte delle più illustri personalità mondiali, da Nelson Mandela a madre Teresa di Calcutta, da Desmond Tutu a Rigoberta Menchu’, dal Dalai Lama a papa Francesco.

Obiezione di coscienza in tempo di guerra.

Anche se la guerra in Ucraina è in primo piano nei notiziari, oggi si combatte in molti Paesi. E in tutte queste guerre ci sono persone che si sottraggono al reclutamento, rifiutano il servizio militare o disertano. A causa della minaccia di repressione nei loro Paesi, cercano protezione all’estero, che purtroppo troppo spesso viene loro negata. Con questa serie di webinar, ascolteremo i rifiutatori e gli attivisti dell’obiezione di coscienza provenienti da Colombia, Eritrea, Bielorussia, Ucraina, Russia e altri Paesi, e discuteremo i modi in cui possiamo sostenerli. Clicca qui la newslettera di Doriella&Renato, con tutte le altre iniziative No tav Valsusa.

In piedi costruttori di pace!

La terza guerra mondiale a pezzi.

La guerra è dappertutto, fomentata da precisi interessi del capitale, e colpisce prevalentemente i poveri, il clima, le donne, i rifugiati. Organizziamo  nuove manifestazioni per la pace, in solidarietà con le vittime innocenti di tutte le tragiche guerre che continuano a devastare la famiglia umana e il pianeta: Ucraina, Siria, Yemen, Libia, Iraq, Palestina, Etiopia, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Kurdistan, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Camerun, Burkina Faso, Sahel, Mali, Costa d’Avorio, Niger, Nigeria, Costa D’Avorio, Mozambico, Sahara Occidentale, Afghanistan, Colombia, …  

Dopo la “Marcia di Notte” del 24 febbraio, invitiamo tutti a partecipare alla Giornata nazionale della cura della vita delle persone e del pianeta (1 marzo 2023) e alla Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità “Trasformiamo il futuro” (21 maggio 2023).  

Invia la tua adesione, le tue idee e proposte al Comitato promotore Marcia PerugiAssisi, via della viola 1 (06122) Perugia – Tel. 075/5737266 – 335.6590356 – fax 075/5721234 – email adesioni@perlapace.it – www.perlapace.it – www.perugiassisi.org  

http://www.perlapace.it/wp-content/uploads/2023/01/Appello-Marcia-PerugiAssisi-di-notte.pdf 

Riflessioni “a bocce ferme” su quei casi di omicidio-suicidio.

Sugli episodi di omicidio-suicidio posti in essere da alcuni/e caregiver ai danni di se stessi e della persona con disabilità di cui si curano. Premesso che l’assistenza a una persona con disabilità deve competere in prima istanza allo Stato e non alla famiglia (Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità), quali sono le riflessioni che si potrebbero fare “a bocce ferme” su tali tragiche vicende?» (continua…)

Scherza con i “diversamente abili” ma lascia stare i “normodotati”.

Alla maniera di Gianni Minasso, un nuovo contributo alla sua rubrica “A 32 denti (Sorridere è lecito, approvare è cortesia)”, uno spazio che ormai da dieci anni siamo ben lieti di ospitare, fatto di pungente ironia, di grottesco e talora della comicità più o meno involontaria che, come ogni altra faccenda umana, può riguardare anche il mondo della disabilità. (continua…)

Otto mesi in carcere per aver appeso uno striscione dieci anni fa?

Francesca, attivista notav, insieme ad altre donne nel luglio 2013 decise di portare uno striscione di denuncia delle violenze della polizia “Se toccano una toccano tutte”, cioè un  gesto di solidarietà femminista, “contro la violenza maschile in divisa nei confronti di una compagna”. Francesca fu denunciata, processata e condannata a 8 mesi di reclusione. Per aver appeso uno striscione secondo alcuni Siti. Per altri reati secondo il tribunale. Che prendiamo per buoni, ma quello che più sconcerta è che, ben dieci anni dopo quell’estate, il Tribunale di Sorveglianza di Torino decide di fare scontare a Francesca la pena in carcere, nonostante i pareri favorevoli della Procura generale a pene alternative. Non può non venire in mente Matteo Messina Denaro.

“Taranto città martire” conversazione con Erri De Luca.

L’ex-Ilva, un sito industriale in perdita e nonostante tutto continua a produrre e a inquinare, mentre il potere politico non tutela la salute.
Tanti i soldi versati all’Ilva negli anni; in questi giorni si parla dell’ennesimo finanziamento pubblico per 680 milioni di euro.
Abbiamo parlato anche di scudo penale: nessuna responsabilità per chi continua a produrre compromettendo il futuro del territorio.
E’ necessario restare al fianco di una popolazione che continua in questa difficile e solitaria resistenza per la sopravvivenza.

Clicca qui il video con lo  scrittore Erri De Luca e Alessandro Marescotti, fondatore di  PeaceLink

Disabili: persone vulnerabili o vulnerate?

«Le sconvolgenti conseguenze del terribile terremoto in Turchia e Siria – scrive Giampiero Griffo – ci danno l’occasione per riflettere a che punto siamo con la protezione delle persone con disabilità in situazioni di emergenza legate a disastri naturali o creati dagli uomini, come chiesto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Ebbene, secondo una recente ricerca, su 55 Paesi europei e asiatici, solo 5 hanno nella propria legislazione sull’emergenza un’attenzione specifica alle persone con disabilità. In Italia bene i Vigili del Fuoco, meno bene la Protezione Civile» (continua…)