Al processo confermati i danni dei Pfas a tiroide e fegato.

Uno studio di esperti nella zona rossa ha confermato la relazione tra i PFAS (i “vecchi” perfluoroalchilici a catena lunga, come Pfoa e Pfos e i “nuovi” a catena corta, vale a dire C6O4 e GenX)  e i livelli nel sangue  di colesterolo, funzione tiroidea, funzionalità epatica. In Corte di Assise di Vicenza, al processo Miteni di Trissino per avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari, è stata sentita Cristina Canova, a capo di un gruppo di ricerca internazionale che nel 2018 si è aggiudicata un bando, emesso dal “Consorzio per la ricerca sanitaria” per conto dall’Area sanità e sociale della Regione per progetti innovativi sui Pfas. Il progetto ha riguardato gli effetti per esposizione a Pfas nell’area rossa collegato al piano di sorveglianza regionale. Il progetto ha confermato l’associazione tra concentrazioni sieriche di Pfas e biomarcatori come colesterolo totale, Hdl, Ldl, funzione tiroidea Ttsa, funzionalità epatica e pressione.

Ma non fermiamoci alla bella storia…

La storia di quei ragazzi di scuola elementare che hanno rinunciato a proseguire la gita, per non lasciare solo un compagno con disabilità che non avrebbe potuto parteciparvi, a causa della pedana rotta del pullman, deve servire da monito  per adeguare le nostre città alle esigenze di tutti, in modo che nessuno studente o studentessa con o senza disabilità debba rinunciare alla propria gita insieme ai compagni. Se non lo faremo, vorrà dire che il messaggio di quei ragazzi non lo avremo compreso e avremo fatto, come spesso accade su questi temi, solo retorica. (continua…)

Quei bambini che si sono rifiutati di proseguire la gita scolastica per non escludere un compagno con disabilità.

Si sono resi protagonisti di uno splendido atto, un bell’esempio. Ma niente medaglia. Hanno fatto quel che andava fatto! Prendiamoli a modello. Le altre scuole lo facciano. Lo facciano i bambini e gli adulti di ogni dove. Ma quei bambini non hanno fatto nulla di speciale, se non quello che andava fatto. E non ci sono medaglie per chi non fa nulla di straordinario. Si chiama buonsenso (continua…)

La Corte dei Conti indaga sul nuovo ponte di Genova.

Sull’utilizzo dei fondi per la ricostruzione del Ponte San Giorgio e sulle attività dei commissari, il sindaco Marco Bucci, e dell’emergenza Giovanni Toti. I Pubblici ministeri stanno svolgendo approfondimenti per capire quanti fondi pubblici siano stati utilizzati e se questi siano direttamente collegati o meno alla costruzione del ponte. S’indaga su chi abbia effettivamente sostenuto i 280 milioni di euro della ricostruzione e sul ruolo della società concessionaria che si è fatta carico di sostenerli. Avviati accertamenti anche sul patteggiamento da 30 milioni di euro che ha permesso ad Aspi di uscire dal processo, dunque  a riguardo  della famiglia Benetton. Fari dei pm contabili anche sul danno alla città di Genova dovuto al crollo del viadotto. Nel mirino anche l’attività di sei docenti universitari che oltre allo stipendio dell’ateneo hanno avuto introiti mascherati come consulenze scientifiche. Clicca qui.